APOCALITTICA FAN-FICTION

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puppy
view post Posted on 9/7/2004, 02:08




XVI EPISODIO:

Chiuse gli occhi le percorse il corpo con entrambe le mani: la pelle era così morbida, invitante, talmente intensa era la sensazione di piacere nell’attraversare le sue curve che non avrebbe smesso mai.
Lei era sopra di lui, con le gambe aperte intorno al suo bacino, che si muoveva dolcemente tentando di non procurargli alcun dolore con movimenti bruschi e violenti.
Jess si sentiva come cullare, era una sensazione meravigliosa di piacere, abbandono, serenità, tutto ciò che solo quella ragazza lì su di lui in quel momento era riuscito a dargli in tutta una vita.
Ne aveva avuto addosso molte, anche più esperte, più maliziose, più sicure e spregiudicate…ma lei era diversa….era in grado di fargli avvertire mille brividi, il piacere non era solo relegato al corpo, non si impossessava solo dei suoi muscoli e dei suoi nervi tesi, ma era un piacere totale, che gli catturava anche la mente. Il piacere di averla lì su di lui, a farsi penetrare da lui, a farsi toccare da lui…una sensazione di completo appagamento, che si impossessava di tutto se stesso, per ciò che stava accadendo su quel letto e in ogni letto in cui si erano trovati!

Rory si stese su di lui e lo baciò piano sulle piccole ferite del volto: la mascella e il sopracciglio avevano avuto la peggio, ma guardandolo così era ancora più affascinante, le faceva venir voglia di non staccarsi più da lui, di rimanere lì a fissarlo mentre le sue labbra si aprivano in gemiti sempre più intensi e i suoi occhi semiaperti, persi dietro un piacere crescente, la guardavano come se la vedessero per la prima volta.
Sentì le sue mani lungo la schiena, scendere fino a catturarle il natiche sode, spingendola sempre di più sopra di lui, le baciò il collo e ne seguì il profilo fino alle spalle con la lingua, continuando a palparla, a farla aderire sempre più al suo bacino, come se non volesse perderla.
Cominciò a muoversi molto più velocemente mentre scendeva con le labbra a baciare il suo petto, a leccare dolcemente i suoi piccoli capezzoli, a mordicchiarli piano, per aumentare quell’ irresistibile e appagante piacere che poi sarebbe sfociato in lei.
Con le mani accarezzò il petto e le spalle, poi scese lungo le braccia e da lì passò agli addominali perfetti, che graffiò leggermente con le unghie, e ai suoi fianchi a cui si aggrappò con entrambe le mani.
Lui la spinse verso di se tenendola per la schiena, gemendo di piacere e sentendo le sue unghie sui fianchi, mentre la lingua giocava con i capezzoli, alternando un piacevole solletico al dolore di morsi leggeri e sempre più frequenti.
JESS: Muoviti di più…non mi fai male. Per favore…..
Sentì che pronunciava quelle parole a mezza voce, in un sospiro che era un misto tra preghiera e ordine e la eccitò pensare che le ordinava di fare qualcosa per lui
RORY: (si avvicinò all’orecchio e mormorò anche lei) Non devi chiedermelo per favore, devi dirlo e basta. Io farò ciò che vuoi, io voglio solo godere con te.
JESS: (la guardò un attimo omai completamente perso dietro le sensazioni che lo stavano dominando, la lucidità non c’era ma riuscì a cogliere le parole di Rory e si avvicinò al suo orecchio prendendole la testa dal collo e avvicinandola a se) Muovono più veloce….muoviti e non preoccuparti del dolore, delle mie ferite. Ormai ciò che provo è solo piacere….E grida…grida per me.
Rory eccitò tantissimo nel sentirgli pronunciare quelle parole all’orecchio e fece quello che lui le aveva chiesto: spinse più forte, sentendo tutta la consistenza della sua erezione in se, aprì le labbra fino a quel momento chiuse e sempre più frequenti gridolini di piacere uscirono come dal profondo di lei, si aggrappò con tutte le sue forse ai fianchi di Jess e non controllò più i suoi gesti, sentendo che anche Jess era con lei perso in un’estasi troppo breve.

Quando tutto finì, si risollevò lentamente e si stese accanto a lui, guardando il soffitto, cercando di recuperare fiato e razionalità, e sentendo il cuore battere in petto quando avvertì che lui le prendeva la mano e intrecciava le dita alle sue.
Stettero immobili per un po’, senza dire nulla, come se ogni parola potesse essere superflua o rompere quel senso di magia che si creava sempre tra di loro.
Poi si voltò di lato, appoggiato ad un fianco e, guardandola, le prese il viso con una mano e la voltò verso di lui….
JESS. Dimmi perché eri venuta.
RORY: per vederti.
JSS: Non cadi dal letto perché vuoi vedermi.
RORY: Si invece.
JESS: Rory basta. Che è successo con tua madre?
RORY: Come fai a saperlo?
JESS: E’ l’unico motivo valido perché tu sia letteralmente fuggita di casa:
RORY: Non sono fuggita Jess….in realtà abbiamo litigato terribilmente, come non è accaduto mai…e io….credo di non poter più tornare lì!
Lo disse evitando di guardarlo negli occhi. Non sapeva come avrebbe reagito a quelle parole, non conosceva l’effetto che avrebbero potuto provocare in una persona che non pensava neanche ai suoi di problemi.
JESS: (invece era stranamente calmo) Che è successo di preciso!
Chiuse gli occhi e sospirò…e subito le ritornarono alla mente le parole, le grida, i rimproveri, la sensazione di lontananza che aveva provato per la prima volta da sua madre, dalla persona che più di chiunque altro l’aveva capito fino a quel momento e l’aveva sempre sostenuta.
Era rimasta seduta in cucina per un po’ senza dire nulla, poi aveva alzato il capo e l’aveva fissata con uno sguardo che non avrebbe dimenticato più, di rimprovero ma non solo…di delusione, di rammarico, scaturito da tutto ciò che di negativo una madre può ricevere da una figlia.
LORELAI: Non avresti dovuto mai….non qui…non con lui….Non quando eri ancora con Dean
RORY:mamma…
LORELAI: Niente mamma Rory. Per la prima volta sono come di fronte ad un’estranea. Come hai potuto farti…farlo….con lui. Jess….ti rendi conto? Jess è la persona meno affidabile che tu abbia mai conosciuto, ammesso che tu lo conosca davvero. Non ci hai scambiato più di 10 parole in 3 mesi e ora lo ritrovo seminudo nel tuo letto e vengo a sapere che sei stata anche prima, chissà quante volte, mentre io credevo di avere accanto la mia rory, la mia perfetta e brava ragazza.
RORY: Non volevo che lo sapessi così
LORELAI: E quando volevi dirmelo….quando ti abbandonerà magari dopo averti messa incinta?
RORY: Non sono tutti come papà sai?
LORELAI: Non parlare male di lui…non tu dopo quello che hai fatto.
RORY: (Cominciò ad alzare il tono della voce) Se devi rimproverarmi di qualcosa fallo solo per aver tradito Dean e per aver cominciato ad avvicinarmi a Jess quando ero con lui. Di altro non puoi rimproverarmi.
LORELAI: Ah davvero? Non posso rimproverarti di essere andata a letto con un ragazzo che non era il tuo? Di averlo portato in casa mentre io ero qui, di esserti fatta affascinare da due occhi furbi che tra non molto guarderanno già un altro visino dolce?
RORY: Il visino dolce intanto non è rimasto ancora solo, è felice di tutto ciò che vive e per la prima volta si sente guardato con interesse e non solo con devozione. Non mi pento di nulla, di tutto ciò che ho fatto con Jess, di aver assecondato le sue intenzioni, di essere andata con lui New York quella mattina…
LORELAI. Cosa? Non sei neanche andata a scuola e sei scappata con lui? Tu non sei la mia Rory ha ragione Dean. Tu non l’avresti mai fatto.
RORY:Si che lo avrei fatto come lo hai fatto di certo tu qualche volta….e questo non ha significato nulla di così catastrofico. Tu resti sempre una persona meravigliosa, nonostante tu abbia avuto me a 16 anni…vuoi capirlo?
LORELAI:A te non dovrà accadere…..
RORY: E non accadrà…. ma adesso ascoltami….IO ho bisogno di Jess.
LORELAI: No tu ascolti me….io non lo voglio più vedere con te, non solo in un letto…ma ovunque in strada, in macchina, al locale, non voglio che lui ti guardi nè che ti parli, non voglio che ti tocchi più perché non voglio che ti rovini…..perché tu sei diversa, tu sei Rory e lui non potrà capirti mai del tutto e darti ciò di cui hai bisogno.
RORY. E’ l’unico che l’ha fatto davvero mamma…e se tu non lo accetti mi spiace….IO non trono indietro…
LORELI: Tu non torni neanche a casa la prossima volta che parlerai con lui.
RORY. Allora preparati a rimanere da sola per un po’!
Aveva sbattuto la porta della sua camera ed era rimasta lì dentro immobile sul letto, tra quelle lenzuola che poco prima aveva avvolto anche lui e il suo magnifico corpo.
Non avrebbe voluto che finisse così quella serata….se solo non si fossero addormentati o la finestra fosse stata chiusa, sarebbero stati ancora due amanti furtivi, senza giudizi né sguardi di nessuno….loro due da soli senza alcun problema né condizionamento.
Aveva negli occhi gli occhi di sua madre….delusi….
Ma distolse la mente da quel pensiero e tornò a fissare Jess che la guardava a due centimetri di distanza….
RORY: Non posso tornare…lei non vuole che parli più con te.
JESS: Faglielo credere…Lo abbiamo fatto finora.
RORY:ma ora sa…sarebbe troppo difficile…e io non posso rinunciare a vederti e a stare con te (si rannicchiò contro il suo petto e si strinse a lui)
JESS: Ok…allora troveremo una soluzione….
RORY: Dici davvero?
JESS: Si…non posso fare neanche io a meno di fare l’amore con te ogni volta che ti sono vicino.
RORY: Ah solo per questo allora?
JESS: Certo…cosa credevi che sono innamorato di te?
Rory lo guardò sorridendo…lui col solito sopracciglio sollevato per non perdere la sua faccia tosta e il suo fascino!
RORY: Non lo diresti mai!
JESS: Non dico tante cose!
RORY:ma le fai capire tutte…..A me non sfugge nulla di te ormai…nulla
Si sporse verso di lui e lo baciò…mentre avvertiva per la prima volta la certezza che non l’avrebbe abbandonata, che la sua presenza sarebbe stata sicura…..come la presenza di quel corpo da cui non si sarebbe staccata mai!
 
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view post Posted on 12/7/2004, 04:22




Non l'ho riletta tutta.....perdonate...ma l'ora era eccessivamente tarda!!!
La correggerò domani!!

XVII episodio

Quando entrò in quella stanza ricordò tutto come se fosse stato il giorno prima....
Rivide lo stesso disordine, risentì lo stesso odore, le ritornarono alla mente tutti i particolari di quel giorno indimenticabile e nonostante la difficoltà della situazione, nonostante tutto fosse così complicato adesso, nonostante tutto... sorrise e si voltò verso Jess.
JESS: non è un granchè.... ma almeno hai dove dormire.
RORY: E’ perfetto!
JESS: Non esagerare ora. Ti ho portata qua perché sarà una cosa breve. Il mio amico che dorme qui è fuori per qualche giorno, ma tornerà presto e anche tu dovrai tornare a casa.
RORY: Con mia madre non arriverò mai a nulla. E' contro di te e contro di noi
JESS: Non le hai neanche parlato. Non puoi dire subito ciò che è possibile e ciò che non lo è. Nella vita non si può dire mai nulla.
Queste ultime parole le pronunciò con uno strano sguardo negli occhi. Si avvicinò a lei e l’abbracciò prendendola per la vita.
RORY: Già….e questa stanza ha visto qualcosa che nessuno avrebbe mai immaginato accadesse.
JESS: E credo che ne rivedrà altre.
Le sollevò la maglia leggera e le sfiorò con le dita la pelle morbida…sentendola fremere come corde di un violino appena pizzicate.
JESS. Ti ho aiutata solo perchè non posso fare a meno di te...
RORY: Ah si?
JESS: a dire il vero più del tuo corpo...
RORY:Certo...del mio corpo...
JESS. Ovvio....del tuo corpo
Continuò ad accarezzarle i fianchi…avvicinandosi piano piano a lei e arrivando con le labbra a sfiorare le sue…ma non la baciò.
Si limitò ad appoggiare appena la bocca alla bocca di lei e a salire con le mani lungo il corpo….
Arrivò al petto e le sfiorò i seni senza scoprirli dal reggiseno, li accarezzò da sopra il tessuto e sentì che si facevano gradualmente duri e sporgenti, mentre la sua bocca si apriva piano a lasciare uscire un gemito appena percepibile. Le baciò il labbro inferiore, catturandolo tra i denti e succhiandolo avidamente, rosso e invitante come una fragola e ugualmente delizioso da gustare.
Rory era completamente abbandonata a lui, come ogni volta che la sfiorava, e sentiva che tutto il suo corpo cominciava ad essere non più controllato dalla mente ma dalle sensazioni che il tocco delle sue dita producevano in lei a seconda di dove la sfiorasse.
Tutto era dolcezza in lui in quel momento: le mani delicate, le labbra morbide, gli occhi languidi….
Ma all’improvviso tutto cambiò…
Jess le strinse i seni tra le mani, le stuzzicò velocemente i capezzoli, le ficcò la lingua in bocca e cominciò a cercare la sua, iniziando a leccarla e succhiarla con sempre maggiore intensità.
Rory fu scossa da un fremito di piacere intenso...e la stupore lasciò presto il posto al piacere! Essere presa così la eccitava, e sentire la forza delle sue mani e delle sue labbra, che le trasmettevano la forza del suo desiderio, la rese del tutto schiava di lui e di tutto ciò che le faceva….
Gli mise le braccia intorno alle spalle, si aggrappò quasi a lui, cominciò a percorrergli la schiena con le mani ad accarezzare i muscoli tesi, fece aderire il suo corpo a quello di lui, mentre ricambiava quel bacio sempre più intenso con la stesso desiderio che avvertiva in lui….
Poi passarono a baciarsi reciprocamene ogni punto del viso: gli occhi, le guance, la fronte, avidi di toccare ogni punto, di non trascurare nulla, di non lasciar libero neanche un centimetro di pelle dal calore di quelle labbra, dalla sensazione di umido data dalla punta della lingue che assaporavano tutto!
Poi come era divampato così quel fuoco si spense....
Jess ricominciò piano ad accarezzarle la schiena, baciandole il collo e attirandola a se dolcemente….le sussurrava parole all’orecchio che le dava la piacevole sensazione di essere cullata, protetta, quasi amata da lui!
Chiuse gli occhi, gettò il capo all’indietro e gli mise le braccia intorno al collo, accarezzandogli la testa e affondando le mani nei capelli, spingendolo verso di lei, verso la pelle bianca del collo teso, esposto adesso al susseguirsi dei piccoli baci che le donava…
La portò verso il letto che gli aveva visti già uniti nella loro prima vera volta, e la stese con calma, spingendola piano e accompagnando il corpo di lei con il suo….Si ritrovarono distesi uno accanto all’altro, a guardarsi negli occhi, mentre le mani dell’uno accarezzavano piano le mani dell’altro.
Continuando a guardalo rory gli guidò la mano sul corpo e l’appoggiò alla vita sottile, guidandola in un movimento leggero, lungo i fianchi e le cosce coperte da un paio di pantaloncini leggeri….
Jess continuò a scendere, fino a superare l’ostacolo della stoffa e a toccare la sua carne, appena sudata per l’eccitazione, ma morbida al tatto…....irresistibile.
Continuando a guardarla, le insinuò la mano tra le cosce chiuse, che subito si aprirono ad accoglierlo…..la palpò leggermente….le accarezzò l’intero delle gambe con le dita, procurandole una piacevole sensazione di solletico che la fece sorridere….poi si avvicinò al centro e vi appoggiò appena un dito, sfiorandola una volta e poi un’altra e poi un’altra ancora…
Rory gemette, chiuse gli occhi e inarcò la schiena, quasi a volere rimanere vicina a quel dito che le procurava quella magnifica sensazione di intenso godimento. Era dietro quel turbinio di desiderio e piacere quando sentì la voce di Jess sussurrarle piano:
JESS: apri gli occhi….voglio vedere in loro il tuo godimento…voglio vedere che mi desideri e che stai godendo di me…aprili e guardami…
Lei obbedì e gli aprì, trovandosi di fronte occhi altrettanto eccitati e persi dietro quel senso di profondo smarrimento, da cui non sarebbero voluti tornare mai!
Poi di nuovo..all’improvviso la trascinò dove non sarebbe mai arrivata con altri….
Le tolse bruscamente i pantaloncini, insinuò la sua mano nelle mutandine e le toccò con decisione, senza quella dolcezza che aveva avuto prima, le labbra umide del suo sesso….ma a Rory non dispiacque affatto quel cambiamento…come poco prima…..anzi l’eccitazione aumentò di più e lei affondò il suo viso tra il suo collo e le sue spalle , leccandolo e baciandolo e succhiandolo avidamente….
RORY: Non smettere….non smettere ti prego…
JESS: NO….non smetto….voglio sentirti e guardarti e farti godere.
Aprì con le dita quelle carnosità bagnate e cercò la sua fessura, infilandoci il dito senza alcuna cautela: era la prima volta che era così brusco con lei, ma non le faceva nessuno strano effetto….solo un piacere più intenso, più diretto, più rapido le saliva dalle viscere e la possedeva senza più darle la possibilità di controllarsi.
Si mosse sempre più forte sentendo il suo dito dentro di se, e continuò a gemere, a dire il suo nome e a implorarlo di non smettere mai, di continuare ancora e poi ancora….
Gli percorse avida il corpo, sempre muovendosi velocemente, gli sbottonò i pantaloni con un gesto ormai abile e li mise la mano nei boxer stringendo la sua erezione ormai difficilmente contenibile nei jeans, nel pugno, con lo stesso vigore con lui l’ aveva penetrata.
Cominciò gemere anche jess, avvicinandosi di più a lei e baciandole avidamente il collo, succhiando la pelle e il lobo dell’orecchio e la sua carne tenera sotto il mento.
Rory aumentò il ritmo del suo pugno, facendo scendere completamente la pelle e lasciando fuori la testa del suo sesso, rosea e pulsante di desiderio, ci appoggiò sopra il pollice e cominciò a stuzzicarlo piano, poi sempre più intensamente, sentendo ad ogni passaggio il gemito e il rantolo di piacere di jess, sotto di lei.
Lui sentì che era vicino al limite e si staccò da lei, si abbassò bruscamente i jeans, le tolse le mutandine rapidamente, le prese le gambe d sotto le ginocchia e le aprì con foga…. Le sfilò la maglia e le sbottonò il reggiseno in meno di qualche secondo e le fu addosso…
Rory gli cinse i fianchi con le gambe, accogliendolo in se con la sensazione di essere completa solo con lui dentro di lei, solo con lui tra le sue braccia, tra le sue gambe, tra le labbra del suo sesso.
Gli graffiò la schiena con le unghie e Jess si sollevò leggermente facendo leva sulle braccia e spingendo sempre più forte…
Ormai non erano più gemiti o rantoli soffocati quelli che uscivano dalle loro labbra…ma vere e proprie grida di piacere, prima contenute, poi sempre più forti, finchè non sentirono entrambi una sensazione di godimento incontenibile e la voce di uno nell’orecchio dell’altro, a manifestare appieno il proprio piacere!!!
Stettero così fermi per un po’, entrambi indecisio se interrompere tutto subito cominciando a parlare o se continuare a star fermi sospesi in quella dimensione che non era ancora la realtà ma che si stava avvicinando ad esserlo.
Jess fu il primo a sollevarsi a guardarla…e nell’incontrare i suoi occhi non riuscì a non dirle.....
JESS: Scusa.
RORY: Di cosa? (gli accarezzò il viso e i capelli)
JES: Sono stato troppo….brusco…non so che mi ha preso.
RORY: Ti ha preso che mi vuoi intensamente….e a me va bene.
JES: no…magari ti avrò anche fatto male.
RORY:No….è stato un piacere intenso, tutto ciò che mi hai fatto. Non voglio che tu abbia limiti con me.
JESS: Sto cominciando a non averne…e non è un bene…dove arriveremo?
RORY:Arriveremo dove ci porteranno i nostri corpi e finora mi hanno condotta in luoghi meravigliosi.
JES: Ti hanno condotta in uno squallido appartamento a new york.
RORY:Con te accanto e la libertà di poterlo fare come vogliamo. E' più di quanto sperassi.
JESS: Tornerai a casa e tutto tornerà come prima
RORY, (spingendolo a se) No ti prego….non permetterlo. Non permettere che l’abbiano vinta loro su di noi. Io sto bene solo così, non mi occorre altro.
JESS: Vorrei che tu restassi qui tutto il tempo che ti serve…ma non pensare che tutto sia così perfetto…non lo è! Io non lo sono !
RORY: Non mi servi perfetto….se lo fossi non mi daresti queste sensazioni, e tutto ciò che mi dai!
JESS: Come è potuto succedere?
RORY. E’ successo….e basta. Adesso basta parlare….baciami ancora una volta… la realtà può aspettare!

Edited by puppy - 12/7/2004, 15:01
 
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puppy
view post Posted on 15/7/2004, 03:39




XVIII EPISODIO

Si svegliò prima di lei e stette fermo per un po’ sul materasso duro, tra le lenzuola leggere, ad osservarla : il suo respiro era regolare, il volto rilassato in una smorfia che suggeriva tranquillità, le labbra erano leggermente socchiuse e rese ancora più carnose dal gonfiore tipico del sonno. Era nuda accanto a lui e persa in un mondo in cui nessuno aveva accesso….neanche lui che pure con lei era riuscito a creare un mondo a parte!
Sentire il suo odore, allungare la mano e toccare la sua pelle morbida, poter ascoltare il suo respiro o il battito del suo cuore…..erano tutte cose che lo rendevano particolarmente sereno…non lo lasciavano indifferente, come invece lo era stato con tutte le donne che aveva avuto stese accanto.
Era da folli quello che lui stava facendo…lo sapeva…gli sembrava già di sentire le parole di Luke riecheggiare nella testa quando sarebbe tornato a Stars Hollow a prendere il resto della sua roba. Ma nonostante si fosse imposto di non lasciarsi coinvolgere troppo…..era davvero impossibile farlo arrivati a quel punto.
Se la prima regola che si era imposta nella sua vita era stata “mai innamorarsi seriamente”…almeno alla sua età….per poter vivere a suo comodo, assecondando solo i suoi piaceri, senza dover dare conto a nessuna, senza dover dipendere da altri che non fossero se stesso, adesso rischiava di venir meno a tutto proprio per un ragazza. La sua libertà era stata la prima cosa, la sua autonomia, il suo essere indipendente da tutto, sia a livello pratico che a livello sentimentale.
“I sentimenti ingombrano, ti limitano e creano solo problemi: meglio una donna quando ti va, per farci quello che vuoi, senza sentirti un verme se il giorno dopo non ti va di parlarle! E’ tutto molto semplice!”
Certo…..semplicissimo…..ecco perché adesso si ritrovava nel letto una ragazza da cui non riusciva a staccare gli occhi, che sperava si svegliasse presto per poterle dire solo “ciao…hai dormito bene”; ecco perché si era messo un quel guaio, portandola a ew York, nel suo appartamento, sapendo di dover affrontare Luke e sua madre e tutta quella dannata cittadina….causa i tutti i suoi problemi!
Fu distolto da quei pensieri solo da un movimento di lei, che urtò leggermente con il piede.
Nel movimento che fece il lenzuolo si aprì quel tant che bastava per lasciarle scoperto il seno, appena nascosto da una ciocca di capelli scomposti.
Jess allungò una mano e la spostò, portandola dietro le spalle e si fermò a guardarla.
Non potette resistere oltre, si piegò su di lei e appoggiò la bocca ad un seno, baciandolo piano e avvicinandosi alla macchia scura e al piccolo capezzolo al centro: lo prese tra le labbra e lo succhiò leggermente, chiudendo gli occhi e lasciandosi andare a quella sensazione, a quel desiderio intenso di possederla, lì, in quel momento, in quel modo.
Rory ebbe un fremito, ma non aprì gli occhi.
Jess sollevò lo guardo fissandola, si avvicinò maggiormente con il corpo e cominciò a percorrerla con le dita, accarezzandola appena, per non svegliarla.
Ritornò a piegarsi sul suo seno e sul suo capezzolo ormai diventato duro ed eccitato dal contatto con le sue labbra umide. Jess vi appoggiò la guancia e lo sfregò un pò, mentre con l’altra mano le catturava l’altro seno, tenendolo tutto nel palmo e palpandolo dolcemente. Le baciò appena la pelle e ritornò a dedicarsi al capezzolo turgido. Lo leccò con la punta della lingua e poi ci soffiò sopra….provocandole un fremito istintivo e più intenso.
Rory si mosse di più accanto a lui e rigirò il capo più di una volta sul cuscino, sollevando le braccia intorno alla testa e tendendo i muscoli del corpo. Si voltò verso Jess e socchiuse gli occhi…
JESS: (avvicinandosi all’orecchio) Dormi Rory…non svegliarti adesso….Torna a dormire.
E con dolcezza le accarezzò le palpebre con un bacio , scendendo poi sulle sue guance e sulle labbra rosse.Lei emise solo un gemito e un susseguirsi di sussurri appena percepibili, mentre il respiro era un po’ più irregolare.
Jess si mise di lato, appoggiandosi su un braccio, mentre allungò l’altro verso le lenzuola, scoprendola del tutto e lasciandola completamente nuda. Le appoggiò il palmo sul cuore e da lì scese, come se stesse toccando un oggetto prezioso, in cui si ammira la bellezza di ogni particolare, mista all’orgoglio di averlo per se….
Scese tra i seni, sulla pancia, sul ventre, fino al triangolo scuro al centro del suo corpo, in netto contrasto con il biancore della sua pelle: giocherellò con le dita tra quei riccioletti invitanti, scese più giù, tra le sue gambe, toccandola con un dito e risentendo il suo corpo reagire istintivamente al tocco.
Stavolta però lei si mosse di più sotto le sue mani, inarcò la schiena e si protese verso di lui, appoggiando di lato la testa sul cuscino: Jess ne approfittò per avvicinarsi al collo e baciarlo e leccarlo, mentre affondava la testa tra i suoi capelli e il dito tra le sue gambe.
Sentì che era eccitata nonostante il sonno, umida e bagnata e pronta a ricederlo dentro di se, ma ci insinuò solo il dito, eccitato di averla lì inerte sotto di lui.
Lei socchiuse gli occhi leggermente, emise un gemito di piacere schiudendo appena le labbra secche e passandoci la lingua e Jess non si controllò più…era tutto troppo sensuale ed eccitante.
Si mise sopra di lei, le aprì le gambe con le mani sotto le cosce e appoggiò la punta del suo sesso sul sesso di lei, le mise le mani dietro al schiena stringendola a se e spinse dentro, piano, poi più forte, sentendo un’intensa sensazione di piacere nell’affondare tra le sue labbra, mentre lei sotto di lui si contorceva e gemeva in uno stato di semi incoscienza dettata dal piacere e dal dormiveglia nel quale ancora si trovava.
Gemeva sempre più forte adesso, girava il capo da una parte all’altra dl cuscino, finchè Jess non la bloccò appoggiando il suo capo tra la spalla e il collo, ansimando intensamente nel suo orecchio e movendosi velocemente su di lei, adesso che il godimento vero e proprio era a prossimo a venire.
Spingeva sempre più forte, il suo peso gravava tutto su di lei, e rory aprì appena gli occhi guardando i suoi, persi dietro l’intensità di quel momento….
RORY: Jess…..continua continua….
Lui riuscì a risponderle solo con i gemiti sempre crescenti, sempre più incontrollabili, che manifestavano appieno il piacere insieme con i movimenti violenti e l’esplodere della sua eccitazione in lei…
Stette fermo steso sul suo corpo per un po’, riuscendo solo a respirare affannosamente nel suo orecchio, sentendo i muscoli di lei rilassarsi e distendersi, in un appagamento totale di tutto il corpo.
Si spostò di lato, le accarezzò il viso e lei aprì gli occhi…
JESS.(sorrise) Buongiorno.
RORY: (ricambiando quel sorriso ancora un po’ stordita da tutto) Buongiorno a te. Dimmi se era un sogno…quello che ho provato, quello che ho sentito, i tuoi baci, le tue mani, te dentro di me…ho sognato o mi hai presa così?
JESS: Non ho resistito….Non ti svegliavi più e io vedo andare e ho pensato che in fondo non ti avrebbe dato fastidio. Mi sbagliavo?
RORY: E’ stato bellissimo….passare dal piacere del sonno al piacere della carne in uno stato di totale incoscienza….bellissimo….non ho parole.
JESS: Non abituarti però.Non dormiremo insieme per molto.
RORY: Non fare il guastafeste adesso. Non ti darò fastidio…ma non dirmi che mi vuoi già fuori da questo letto.
JESS: (le accarezzò la schiena e le spostò i capelli che la coprivano) Per adesso puoi starci tranquillamente….almeno fio a quando tornerò da stars Hollow stasera.
RORY: Ti aspetterò.
JESS: LO so…Non farò tardi non preoccuparti. Se vuoi mangiare ho qualcosa…ma nulla a che fare con Luke.
RORY: Mi hai dato più di quanto può darmi una tazza di buon caffè.
JESS: Faccio quel che posso!
RORY.(rise divertita) Fai il tuo dovere di bravo amante.
JESS: Oh…è solo per questo allora.
RORY: E per che altro? Non crederai che io mi sia innamorata di te e sia fuggita da Stras hollow in una fuga romantica: Ti sembro tipo?
JESS. Per nulla…al massimo ti ho rapita io!
RORY: Oh si…..è tutta colpa tua….Io ti avrei rifiutato fino alla fine…. (Rise divertita e si rotolò nel letto fino a lui) Sono una brava ragazza sai? O pensavi che ci sarei stata alle tue fantasie sfrenate?
Rise divertita appoggiandosi alle sue gambe e sfiorando con le dita i suoi boxer.
Lui la guardò sorridente e respirò profondamente.
Non poteva più farne a meno….doveva solo riconoscerlo a se stesso e affrontare tutte le conseguenze, con la consapevolezza che sarebbe stato felice almeno per quello!

Arrivò al locale ma non entrò dall’ingresso principale…preferì evitare gli sguardi e le paroline sarcastiche, oltre che i commenti che non sarebbero certo mancati.
Salì le scale a due a due, aprì la porta entrando velocemente e si bloccò quando trovò non una ma due persone ad attenderlo.
Era ancora troppo preso da lei, dal ricordo di quella notte e di quella mattina e il sorriso che aveva in volto, la serenità che trasmetteva era in metto contrasto con i visi truci e visibilmente scossi di Lorelai e Luke.
LUKE: Cosa c’è da sorridere così tanto Jess?
JESS: Mi sono svegliato bene…perchè?
LUKE: E dove ti sei svegliato…o meglio con chi perché questo tuo risveglio sia stato così lieto?
JESS: E da quando devo darti conto di tutto.
LORELAI. Da quando c’è di mezzo Rory ragazzino. Lo so che è con te e tu adesso mi dirai dov’è. La riporterai qui e poi sarai liberissimo di andare all’inferno ma da solo….e tutto riprenderà finalmente da dove l’hai interrotto tu da quando sei qui in questa città.
JESS: Strano…a sentire rory la sua vita è ricominciata…avete prospettive differenti!
Loelai: Rory è una ragazzina….e tu hai fatto tutto….l’hai affascinata e l’hai confusa….tu non la conoscevi neanche…è stato uno sfizio e le hai tolto tutto…il ragazzo…la sua tranquillità, e soprattutto la nostra vita. (alzò il tono della voce) Se le hai fatto qualcosa che non dovevi..
JESS: IO non le ho fatto nulla che non voleva…arriverete a capirlo prima o poi??E se io sono un cattivo ragazzo…se non sono dean…forse lei non voleva dean…non voleva un bravo ragazzo….voleva me. E’ questo che non riuscite ad ingoiare…lei ha scelto me!!!!
LUKE. E tu Jess? L’hai scelta o l’hai solo voluta??? Rory non è come le altre…almeno questo credo che tu lo abbia capito…Se tu fai questo devi accettarne le conseguenze chiaro??
JESS. Sarebbero sposarla? (rise per farsi beffa di loro) Voi siete matti!
LUKE. (bloccandolo per le spalle) Non ho detto questo…saresti l’ultima persona che ci sogneremmo di farle sposare…ma tu lo sai che ti stancherai di lei…lo sai….e lei non lo merita. Ti ha seguito dove l’hai condotta tu
JESS: Non l’ho condotta da nessuna parte
LUKE. Si che l’hai fatto….e non puoi tirarti indietro di fronte a quello che sta vivendo….se la farai offrire non avrai più in me l’appoggio che hai sempre trovato e ti porterai appresso ciò che le hai fatto!
Jess si sottrasse infastidito dalle sue mani e si allontanò…Lo sguardo era truce e nulla dell’iniziale sorriso si ritrovava più sul suo volto….
Prese qualche libro e un paio di indumenti….e ritornò di là…
JESS: Voi avete il potere di complicare tutto…
LUKE: E tu di rovinare tutto….ma se rovinerai lei….sarai tu il primo ad essere rovinato credimi!
LORELAI. Dille di tornare…ti prego Jess. Solo questo….dille di tornare…io potrò capirla per tutto…faremo finta che non sia successo nulla….
JESS: Certo…io sarei nulla!
LORELAI. Tu saresti quello che sei…un errore Jess….un madornale errore. Ridalle la sua vita se le vuoi almeno un po’ di bene!!
Ma jess ormai le dava le spalle…scendendo le scale a due a due, quasi volesse correre via da loro e dalle loro parole….e arrivare presto da lei, per cancellare ogni dubbio che quei brevi discorsi li avevano fatto sorgere in testa. Aveva bisogno di ritrovarsela accanto, di risentire l’attrazione che provava sempre, di toccarla di nuovo per non avere più dubbi, per non farsi assalire dal panico, per non ritornare ad essere il solito, quello che tutti diceva che fosse.
Arrivato a New York l’avrebbe abbracciata e baciata e l’avrebbe stesa sul letto, sul pavimento, ovunque e avrebbe risentito che insieme erano tutto quello che gli altri non capivano, che non potevano vedere.
Lui tra le sue gambe era un altro, tra le sue braccia non pensava più solo a raggiungere il piacere, con le labbra sulle sue non pensava se non che era lei a dargli tutto quello che provava!!!
La rivide come l’aveva rivista quella mattina: nuda, bellissima, innocente nel sonno ed eccitante proprio per quello…..quando le aveva preso il seno tra le mani e le aveva toccato il sesso umido e caldo e l’aveva baciata piano per non svegliarla…l’aveva sentita sua…completamente….nelle sue mani.
Per la prima volta qualcuno non temeva di dipendere da lui,di affidarsi a lui, di fidarsi di lui!
Sarebbe riuscito a non deludere ance lei? O era meglio salvarla prima del naufragio???
Con questi pensieri arrivò sottocasa…e vide ciò che non avrebbe voluto vedere!!!
 
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puppy
view post Posted on 17/7/2004, 03:14




XIX

La macchina era parcheggiata sotto il portone e lui non stentò a riconoscerla subito.
Che ci faceva già lì…non era quello il giorno previsto. Aveva già fatto tutto prima del tempo o erano sorti problemi che avevano fatto precipitare le cose?
Maledizione…perché proprio adesso? Perché quando lei era lì, proprio quel giorno e quel mattino in cui era dovuto andare via.
Ma soprattutto perchè ogni volta tutto doveva prendere una piega sbagliata, perchè tutto doveva sempre complicarsi nella sua vita? Mai niente di lineare, tranquillo, normale, questo fiato sul collo costante, questa necessità di uscire sempre da situazioni difficili cominciava a stancarlo davvero. Prima o poi avrebbe dovuto trovare il coraggio di mollare tutto e andar via, a ricostruirsi una vita lontano da quel posto, da quella gente, da quell’ambiente malsano per lui….
Ma poi pensava a lei…..e la rabbia montava più forte e più rapida ancora.
Proprio adesso che stava ritrovando il capo di quel filo contorto che era la sua vita grazie a lei si sarebbe ritrovato di nuovo nei guai….e la cosa che più lo preoccupava era che questa volta avrebbe rischiato di più…avrebbe rischiato davvero lei!
La sua vita doveva essere sempre un rebus complicato da risolvere…un puzzle in cui i pezzi non erano mai al posto giusto, e quando sembrava che qualcuno ci stesse riuscendo ecco pronto qualcun altro a mandare tutto a monte e a scombinare e confondere i pezzi!
“Datti una mossa invece di filosofeggiare. Potrebbe essere nei guai”
Scese dalla macchina ed entrò nel grande portone del palazzo, inghiottito dal buio delle scale e da quello più fitto della sua mente…non osava immaginare che cosa era potuto succedere in quell’appartamento. Salì i gradini a due a due, sperando con tutto se stesso di non essere arrivato troppo tardi.
Arrivò al suo pianerottolo, accelerò il passo, cercò in fretta le chiavi nella tasca del giubbotto e imprecò quando non le trovò….le aveva lasciate di certo in macchina, preso dalla fretta di salire in casa, dopo aver visto l’auto parcheggiata lì sotto….
Arrivò di fronte alla porta chiusa e bussò forte….niente….non rispondeva nessuno….ma ciò che preoccupò Jess fu l’assoluta mancanza di rumori provenienti dall’interno
JESS. Apri….sono io…..
Bussò ancora….ma nulla…..
Lo conosceva fin troppo bene, sapeva che tipo fosse, sapeva che una volta entrato in camera non sarebbe rimasto indifferente a ciò che avrebbe visto, non avrebbe disdegnato di avvicinarsi a lei, di toccarla…e non sapeva da quanto tempo fosse tornato….
All’idea di lei lì dentro il cuore ritornò a battergli forte….bussò di nuovo, più insistentemente, alzando la voce….
JESS: Apri….lo so che ci sei….
Poi finalmente dei passi, dopo quegli attimi di silenzio che gli avevano fatto tremare il cuore.
E poi finalmente il rumore della chiave nella toppa…..
La porta si aprì e se lo ritrovò davanti con il solito sguardo arrogante, con la solita sigaretta tra le labbra e quasi nudo….
……..(si piantò davanti all’uscio aperto e lo guardò…una mano sullo stipite a impedirgli l’accesso) Oh guarda chi si vede…Jess Mariano!!!
JESS: Ben….che cazzo ci fai qui? (cercò di entrare ma lui glielo impedì)
BEN: Questa è bella! Io che cazzo ci faccio??? Io????
JESS: Fammi entrare…(cercò di guardare dentro…ma non vide nessuno)
BEN: Di cosa hai paura?
JESS: Dov’è?
BEN. Oh….è di questo che hai paura….di non trovarla più o di non trovarla come l’avevi lasciata?
JESS: Fammi entrare Ben…sto cominciando a perdere la pazienza.
BEN: (sarcastico) Oh no ti prego Jess…non arrabbiarti! Accomodati. (si spostò e lo fece passare)
Jess entrò e andò subito verso la camera affianco, dove c’era il suo letto e dove sperò di trovare ancora Rory tranquilla come quando l’aveva lasciata. Ma quando guardò verso il letto vide che era vuoto e non solo lui ma nella stanza non c’era nessuno: lei non c’era!
Rimase a fissare il vuoto mentre mille pensieri gli attraversavano la mente: dov’era adesso sola per New York? Non conosceva nulla di quella città, non sapeva neanche in quale punto fosse il quartiere in cui si trovavano. E poi stava per fare buio. New York non era la cittadina tranquilla a cui lei era abituata e la gente non girava sempre con le ottime intenzioni della popolazione di Stars Hollow. Si passò una mano sulle tempie come per cercare di calmarsi e di mettere ordine tra i pensieri.
Ma improvvisa gli arrivò la voce di Ben alle sue spalle, sarcastica come al solito e tagliente come lama affilata, a tagliare il silenzio che si era creato e la tensione che aleggiava tra quelle quattro mura.
BEN. Se n’è andata!
JESS: Dove…che è successo….che le hai fatto?
BEN: (sempre con quel tono ironico che mandava in bestia Jess) Ehi calmati….Non è successo nulla….ho solo cercato di fare amicizia. Non mi avevi detto che avresti portato una pollastrella al nido….la volevi tutta per te?
JESS: Ben non sono in vena scherzare….dimmi che è successo!
BEN: Jess rilassati…abbiamo solo parlato. Cioè io ho parlato…lei aveva la lingua paralizzata….e anche il corpo…a dire il vero un bel corpo.
JESS (fece un passo verso di lui) Smettila di fare battutine ironiche su di lei…e dimmi che le hai detto!
BEN: Che con me poteva stare tranquilla…che io e te eravamo amici….che sei il mio socio…e che dividiamo tutto…(gli fece l’occhiolino) ….osa che forse non ricordi più visto che la volevi tutta per te.
JESS: Stai zitto e non parlare così di Rory. (si avviò verso la porta)
BEN: Rory…allora è così che si chiama la piccola! Rory…ha un nome raro come i tuoi occhi…..ha altre doti nascoste?
JESS: Non potresti capire mai…sei un idiota.
BEN: Davvero? Cos’ ha che la rende così speciale da tutta per te? Posso dimenticare che siamo amici, posso dimenticare che siamo anche soci sotto certi aspetti, posso fare tutto quello che vuoi…ma questo finora non ci ha impedito di condividere…certe cose…..ricordi? (gli fece un occhiolino per intendersi) E ora invece cosa sento? Chenon si divide? Dev’essere un bocconcino appetitoso.
JESS. Ben stai zitto!
BEN: (sembrava intenzionato a provocarlo fino al limite, quasi volesse provare se parlava seriamente o meno) E se ci giocassimo insieme?
Jess lo guardò con rabbia…
BEN: Scommetto che è anche vergine! Se ci hai già pensato tu da solo questa non la passi liscia. Dovevamo dividercela!!!
JESS. (ritornò sui suoi passi e lo sbattè contro il muro) Ben ti avverto…un’altra parola su di lei e dopo non parlerai più.
BEN. Ehi datti una calmata amico. Questa casa è anche mia, torno e ci trovo la tua bambolina, senza che tu mi abbia minimamente avvertito. Te ne stai chiuso qui dentro a divertirti, mentre io sono in giro per lavoro….per tutti e due….quindi scusa ma non puoi permetterti di rivolgerti a me con quel tono.
JESS. Forse non ti è chiara una cosa….noi non siamo amici, io non ti ho chiesto nulla, e non ti devo nulla. Ti ho detto di tenermi fuori dai tuoi sporchi affari ma tu continui ad ostinarti…fai di testa tua come ogni volta. Non sono dovuto a dirti niente….dovevi tornare tra qualche giorno e non avresti trovato nessuno! Questa faccenda non ti riguarda, per nulla…..lei è fuori da me da te e da tutta questa sporca vita che abbiamo qui…intesi?
BEN. No….per niente….tu non mi parli con questo tono!
JESS: Non ti parlerò più affatto Ben….tranquillo. Non c’è nulla da dire e da spiegare tra noi. Domani io tolgo il disturbo….e non m’importa di lasciarti nella merda….io non voglio avere più nulla a che fare con te. E ti giuro che se quando la troverò mi dirà che le hai anche sfiorato un capello…io torno e ti do tutte quelle che avrei dovuto darti in questi anni!
BEN. Temi che ci sia stata vero? Dimmi la verità…..è questo che ti rode…non sapere se ci sia stata con me o no….Se me la sono scopata al posto tuo e se lei mi ha aperto le gambe con la stessa facilità con cui le ha aperte a te!
Jess non gli lasciò finire la frase che lo colpì con un pugno in pieno viso….facendogli sanguinare il labbro e stordendolo per un po’. Ben sollevò gli occhi a guardarlo
BEN. Stronzo! (Si portò una mano al labbro e si pulì il sangue col dorso) Non si è fatta toccare la gatta. Quando sono arrivato e ho vista una sagoma nel letto mi sono solo avvicinato per sapere chi fosse. Come potevo sapere che avevi la tua verginella nel letto? Si è sollevata di scatto….era sconvolta nel vedermi….ed era molto eccitante da guardare così impaurita. Mi sono steso accanto e ho cercato di tranquillizzarla…(Jess lo guardò con una smorfia di rabbia) Davvero! Le dicevo che era tutto ok…che saresti tornato, che insieme avremmo passato una serata piacevole. …che avevo di che divertirci. Jess dai….come facevo a sapere che questa era diversa.
JESS: Tu vedi capire solo una cosa….una volta per sempre: io e te non abbiamo più nulla da spartire. Nulla…Ci resta solo questo appartamento da condividere, per adesso e per poco tempo ancora. Niente altro…né lavoretti sporchi, né donne né soldi…io voglio restare fuori dalla tua vita e riuscire a farmene una mia. Quindi lasciami in pace e soprattutto dimentica lei.
Si avviò verso l’ingresso e aprì la porta….ma si voltò…
JESS. E quando torno ti voglio fuori dai piedi….L’appartamento è mio e quindi tu per stasera trovi un buco dove stare, fosse anche all’inferno. O ti avverto che stavolta passerai i tuoi guai. Hai tutta la roba con te lo so…quindi non farmi perdere oltre la pazienza…potresti passare la notte in galera.
Ben strinse i denti e non disse nulla…lo vide uscire correndo e imprecò contro se stesso per dipendere ancora da quel ragazzino furbo che era l’unico a non temerlo mai! Ma gliel’avrebbe fatta pagare un giorno o l’altro….e adesso sapeva anche il suo punto debole.
BEN. Errore madornale Jess…stavolta hai giocato la carta sbagliata!



Salì in macchina e rimase fermo a guardare fisso davanti a lui….Non aveva la minima idea di dove andarla a cercare, non sapeva da dove cominciare. Trovare qualcuno a New York era come cercare un ago in un pagliaio…ma se quell’ago era prezioso come lei ci avrebbe messo ance tutta la vita…ma doveva trovarla, prima che prendesse un treno o un autobus per stars Hollow e non volesse più rivolgergli la parola…dopo quello che aveva vissuto in quella stanza.
Cercò di ricordare se le avesse detto qualcosa a proposito dei posti che frequentava…Avevano parlato a volte della sua vita a New York e gli sembrava di avergli detto qualcosa a proposito di un parco o di alcune strade, alcuni posti in cui era solito andare. Da qualcosa bisognava anche cominciare…meglio che rimanere lì a fissare il vuoto e a sentirlo ancor più nello stomaco!

Arrivò vicino al parco e parcheggiò senza pensare troppo alla regolarità della manovra. Cominciò a camminare a passo svelto tra le panchine, i bambini che giocavano, le ragazze che camminavano sui pattini con le cuffie alle orecchie, le coppie che si scambiavano effusioni imperterriti degli sguardi altrui.
Pregò con tutto se stesso di aver intuito bene stavolta….dopo aver setacciato inutilmente librerie e negozi di dischi in tutto il quartiere. In fondo era a piedi, inesperta, assolutamente spaesata…non poteva essere andata oltre qualche isolato.
Si guardava intorno, teso e preoccupato, quando finalmente vide la sua figura familiare, i lunghi capelli castani sulle spalle, il suo vestito azzurro come una macchia di colore tra tutto quel verde….ma si sentì morire nel guardarla : era seduta per terra, con le ginocchia al petto e il viso affondato tra le braccia. Si avvicinò con riluttanza….si sedette accanto a lei e le sfiorò la spalla…Bastò questo per farla sobbalzare e farle sollevare gli occhi verso di lui….
bastò trovarsi di fronte a quello sguardo e all’espressione che aveva per capire: c’era tutto in quell’azzurro profondo dei suoi occhi……rabbia, tristezza, paura, ma a Jess sembrò di scorgervi anche sollievo….il sollievo nel vederlo finalmente lì accanto a lei e di non essere più sola!
Si guardarono per un attimo muti…senza dire nulla più di quello che i loro occhi dicevano…e Jess sperò che rory ci leggesse tutto il suo dispiacere per quello che era accaduto!
JESS: Rory….io…
RORY: Non dire nulla….non parlarmi…(ritornò a guardare di fronte a se)
JESS. Non pensavo tornasse…non doveva tornare prima di una settimana. Credimi….non lo avrei mai fatto se avessi saputo…
RORY: (la voce era volutamente fredda) E chi mi dice che non era tutto organizzato? non è la prima volta che vi scambiate la donna tu e il tuo amico. (ma cominciò a tremarle subito) Mi ha detto tante di quelle cose Jess….e io ero immobile nel letto…non riuscivo a reagire…davanti a lui e alle sue parole.
JESS: Non è tutta la verità…
RORY. (stavolta non si contenne e alzò la voce mettendo fuori tutto ciò che aveva dentro) E che ne so io Jess…Come faccio a sapere cos’è vero e cosa no…come posso.
JESS:Non ti fidi più di me? Io sono lo stesso di stamattina…non puoi cambiare giudizio su di me solo per le parole di uno stronzo che neanche conosci!
RORY:Conosco te Jess…? Ti conosco davvero? O sei quello a cui piacciono le ragazzine inesperte, da iniziare ai piaceri del sesso?
JESS: (scosse il capo) Te l’ha detto lui questo?
RORY: “Se ti ha scelta un motivo ci sarà….non penserai che ti voglia per il tuo bel faccino!?!”
A Rory ritornò per un attimo in mente il viso di Ben e lo sguardo le si trasformò in una smorfia di rancore. Risentiva quella voce così sarcastica, quel tono quasi cattivo e quello sguardo voglioso su di lei.
Si volse a guardare Jess…stavolta con tristezza…Se era vero quello che aveva sentito era stato tutto un gioco, uno stupido gioco in cui la posta in palio era lei e la sua verginità. Lui aveva vinto…ma lei aveva perduto su tutta la linea. Rivide gli occhi di sua madre quando era entrata in quella stanza, le parole che le aveva detto e che l’avevo ferita, distruggendo anni di rapporto splendido. Aveva mandato tutto a monte per quel ragazzo? Per un ragazzo che amava adescare ragazzine indifese davanti al suo fascino?
Non poteva crederci…ma Ben parlava di donne condivise, di affari sporchi, di una realtà che lei non conosceva e non capiva…ma che la spaventavano. Si sentì improvvisamente sola e fuori luogo, come se fosse uscita da se stessa e fosse senza sapere né come né perché entrata in una realtà che non le apparteneva.
Si alzò in piedi ma sentì che le afferrava la mano….cercò di liberarsi dalla presa ma Jess non aveva nessuna intenzione di lasciarla andare. Si alzò anche lui e la prese per le braccia, quasi con forza…la fissò con intensità cercando di comunicarle tutto il suo disappunto per la situazione….Ma per Rory era difficile guardarlo come lo aveva guardato fino a quella mattina….adesso era come avere un estraneo di fronte.
Lui però non si arrese…come sempre nella sua vita…non la lasciò scappare…la tenne stretta a se e le prese il viso con una mano…
JESS: Rory mi spiace per tutto…non doveva andare così…non avresti dovuto incontrarlo…
RORY. Ma non capisci Jess? Non è importante che io l’abbia incontrato o meno….ciò che conta è quello che mi ha detto….la realtà che mi ha messo davanti agli occhi. E’ stata questa la tua vita finora?
JESS: Io non ho avuto una vita perfetta come la tua lo sai….
RORY: E questo giustifica il fatto di avermi usata?
JESS.(alzò il tono della voce stavolta…non sopportava di essere messo in discussione anche da lei…dopo quello che aveva cercato di dimostrarle) Io non ti ho usata vuoi capirlo? Le ho isate….va bene?? Le ho usato quasi tutte, ma tu non rientri tra quelle. Non sono uno che parla molto…non comunico ciò che penso né ciò che provo ma tu l’hai capito…l’hai sentito (mentre parlava le accarezzò i fianchi, la schiena, le braccia, per cercare di trasmetterle quello che aveva dentro e che non riusciva a venir fuori) Non puoi dirmi che non sono riuscito a farti capire nulla….
Roy strinse le labbra e sentì che stava per tornare in lei quel senso di smarrimento che provava sempre di fronte a lui….smarrimento e incapacità di resistergli.
Fascino e attrazione…queste erano le sue armi contro di lei e lei non aveva possibilità di difendersi quando lui le usava.
La prese per mano e la condusse lontano dagli occhi curiosi dei passanti….la condusse ad una panchina e l’abbracciò facendole poggiare la testa sulle spalle….accarezzandola dolcemente sotto la stoffa leggera. La pelle fremette al contatto con le sue dita….la voglia di abbandonarsi completamente si ridestò in lei, facendole tendere le braccia intorno al collo di lui….
La fece sedere sulle sue gambe e la baciò sul viso….la fronte, i capelli, le guance,le labbra…..si soffermò sulla sua bocca, leccandola con la lingua, mordendo piano le labbra con i denti e cercando di allontanare da lei l’immagine che Ben le aveva messo di fronte agli occhi…dopo quel colloquio!
Le mise la mano sulle gambe tese, le sfiorò appena, poi il tocco divenne più deciso, la gonna salì insieme con le sue dita, e finalmente ecco la sua pelle morbida. La mano scivolò sotto la gonna, mentre lei si stringeva d più alle sue spalle affondando il volto sul collo e respirando il suo profumo così familiare e così intenso.
Come poteva essere lo stesso Jess che le aveva descritto Ben…come poteva esistere nella stessa persona tanta dolcezza e tanto fascino….e la sua negazione?
Era confusa, insicura, spaesata….non sapeva più a cosa credere…ma adesso lì tra le sue braccia il corpo non poteva mentire, quelle mani non potevano essere menzognere fino a tanto, il loro tocco era dolce, trasmetteva passione e voglia di farla sua, ma anche tanta dolcezza….
Non potè non avvertire addosso la sensazione di disgusto che le aveva dato sentire quelle di Ben quando l’aveva sfiorata…anzi quando aveva cercato di sfiorarla.
Ebbe un fremito che la scosse da capo a piedi a quel ricordo….aveva avuto davvero paura….
Jess avvertì il suo bridivo e la strinse a se…continuò a baciarla dappertutto….il collo e il viso non avevamo un solo punto che non fosse stato toccato dalle sue labbra….le accarezzò la pelle morbida delle gambe, le sfiorò appena il tessuto delle mutandine, ma senza voler insistere troppo….adesso doveva solo riacquistare al sua fiducia….riportarla alla calma, alla realtà….com’era quella mattina…come se nulla si fosse intromesso tra loro….anche se tra loro c’era un mondo a dividerli.
E mentre la baciava e la teneva tra le braccia, ebbe la chiara e nitida sensazione che quel mondo avrebbe continuato a dividerli ancora per molto!!!

Edited by puppy - 17/7/2004, 04:15
 
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view post Posted on 22/7/2004, 02:35




XX EPISODIO:

Aprì la porta di casa sperando di non trovare spiacevoli sorprese.
Aveva cercato di convincerla in tutti i modi e non sapeva neanche come avesse fatto a farla salire in macchina con lui. Ma non avevano detto una sola parola per tutto il tragitto: lei era come lontana anni luce, persa chissà dietro quali pensieri che Jess avrebbe tanto voluto conoscere.
Lo spaventava quello che le stava passando per la testa in quel momento: sicuramente stava valutando lui e tutta la situazione, stava ripensando alle parole di Ben, stava guardando per la prima volta in faccia la realtà. Era come se lo vedesse con occhi nuovi, e lui non riusciva più a guardare nei suoi…senza provare un minimo di disagio!
Erano davvero molto distanti, erano diversi, due mondi che non si penetravano, due realtà che non si sarebbero mai sfiorate se non fosse stato per quel senso di attrazione reciproca, per la voglia di provare qualcosa di nuovo da parte di entrambi!
Lui non aveva mai avuto una ragazza che fosse così diversa dalle altre…nei modi di essere, nelle abitudini, nelle situazioni della vita. Non avrebbe mai provato attrazione per una ragazzina di provincia…o almeno immaginava che non sarebbe mai accaduto….e invece era entrata lei nella sua vita, o meglio era entrata in quel locale, e gli aveva gettato al vento tutte le convinzioni e i teoremi e i propositi che aveva sempre fatto suoi nel corso della sua breve e giovane vita!
Lei allo stesso modo non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi tra le braccia di un ragazzo come Jess: il classico cattivo ragazzo, menefreghista, strafottente, affascinante e consapevole di esserlo…. ma proprio per questo irresistibile. Mai avrebbe immaginato di poter trovare interessante stare a parlare con lui, avere argomenti di conversazioni, trovare punti in comune e soprattutto avere così tanta sintonia tra loro, trovare perfetti i loro corpi insieme….come se si conoscessero da sempre!
Adesso…seduta lì su quel sedile, con lui accanto, dopo tutto quello che era accaduto in poco più di un mese….ora tutto stava prendendo una piega diversa: quelle differenze cominciavano a venir fuori, quei due mondi cominciavano a cozzare tra loro, il passato, ciò a cui erano abituati, ciò che li faceva essere quel che erano…si stava intromettendo tra loro…presenza scomoda ma palpabile!
Si mosse sul sedile per cercare la posizione più comoda: era rigida, come bloccata, e la presenza silenziosa di lui accanto, col suo sguardo accigliato, con la presa sicura del volante e delle marce, la metteva terribilmente in difficoltà.
Fu scossa dalle parole che disse perché non si aspettava che parlasse.
JESS: Vuoi tornare a Stars Hollow?
La domanda l’aveva aspettata dal primo momento, da quando si era staccata da lui su quella panchina, da quando gli aveva fatto togliere la mano da sotto la gonna e si era ricomposta, senza neanche dargli un bacio, senza nessun gesto di affetto, come se quello non fosse più così scontato tra loro, come se fosse una specie di abuso, una libertà che lui si era preso e che lei tacitamente faceva passare sotto banco!
Avrebbe voluto dire di si: ritornare a Stars Hollos forse sarebbe stata la fine di tutto, chiudere per sempre una parta che imprudentemente aveva aperto e che era rimasta aperta per troppo tempo, avrebbe significato il ritorno alle sua vita, alla sua tranquilla e normale esistenza, ai compiti, alle serate cinema, ai giochi con sua madre…a tutto….tutto ciò che le bastava…prima che arrivasse lui!
Ma abbassò gli occhi e disse:
RORY: No! Mia madre ce l’ha ancora con me…magari prima cercherò di chiamarla per chiarire…poi tornerò a casa.
JESS: Ok…temevo volessi andar via.
RORY: Io voglio andar via Jess….voglio ma non posso. Non al punto in cui sono arrivata adesso. (aveva inghiottito per far scendere quel nodo alla gola che la stava tormentando da quando lui si era seduto accanto a lei sull’erba) Credo….credo che le cose non….non torneranno più come prima!
Jess aveva stretto le labbra per non far uscire nulla di ciò che gli aveva attraversato la mente appena udite quelle parole.Una sensazione di gelo lo aveva preso in pieno, gli aveva raffreddato il sangue nelle vene e lo aveva costretto a chiudere per un secondo gli occhi….e avvertire imminente il senso della fine di tutto!
Erano arrivati a casa accompagnati dal silenzio che era seguito alla sua affermazione, un silenzio più assordante di mille parole delle tutte di un fiato!
E adesso eccolì lì….in quel monolocale che solo la sera prima gli aveva visti così entusiasti, così sereni e sicuri uno dell’altro.
Rory andò nella stanza accanto, sentendosi seguita dagli occhi di jess ad ogni passo, ma cercando di non farci caso, di ignorarlo, cercando rifugio in bagno,….almeno per un po’!!!
Jess la vide sparire dietro quella porta e scosse la testa….si dette una scrollata e andò avanti e indietro, cercando qualcosa che lo tenesse occupato, ma guardando spesso la porta dietro cui lei era sparita, nascondendola ai suoi occhi e lasciandolo solo con i suoi pensieri!
Quando fosse uscita cosa le avrebbe detto? Era ovvio che di dormire insieme non se ne parlava. Non poteva chiederglielo dopo quello che era successo…e dopo quello che lei le aveva detto in auto…
Si sedette al tavolo e aspettò sfogliando un vecchio libro che si trovava lì per caso….tamburellava nervosamente con le dita sul piano di legno. Si alzò ancora una volta e si avvicinò alla finestra che dava sul quartiere…era deserto, non un’anima in giro, le strade erano desolate quando lui quella sera….Ritornò al tavolo…si alzò altre dieci volte e dieci volte tornò a sedersi…si dirigeva ogni volta verso la porta del bagno, si avvicinava tanto da poter sentire lo scroscio dell’acqua e provare il terribile desiderio di aprirla, entrare e mettersi sotto l’acqua con lei, a cancellare il ricordo di quella brutta giornata, a far scivolare via tutto ciò che li aveva allontanati in quelle 24 ore.
Ma poi la mano si bloccava sulla maniglia, il coraggio di farlo gli moriva in petto, il pensiero che Rory pensasse che davvero voleva solo approfittare di lei lo spaventava più di tutto il resto.
Tornava a sedersi più a terra di prima….mentre si ripeteva incessantemente che forse ancora…se solo lei lo avesse voluto….
Era dietro a questi pensieri quando la porta del bagno si aprì e lei si materializzò di nuovo davanti ai suoi occhi. Aveva addosso un paio di pantaloncini corti e una maglia…nulla a che vedere con la camicia da notte che aveva la sera prima e che lui si era divertito a sfilarle più di una volta.
Fece qualche passo verso il letto e poi si fermò…
RORY. Vuoi dormire tu qui? Io posso dormire sul divano!
JESS. No….che dici…coricati pure….non preoccuparti per me!
RORY. Ok….allora…buonanotte!
“No Jess….non c’è alcuna possibilità. L’hai perduta!”
Si alzò e spense la luce….e mentre si spogliava nel buio di quella stanza sentì di nuovo dopo tanto la sensazione di essere solo, di essere al punto di partenza….quando proprio da quella stanza era partito per Stars Hollow…non immaginando nulla di ciò che sarebbe accaduto!

Rory si stese sul fianco, con il viso rivolto al muro….sentì i suoi passi nell’altra stanza, il rumore del corpo che si accasciava sul divano e il clic della lampada sul tavolino.
Chiuse gli occhi sperando di prendere sonno subito….ma sarebbe stato troppo bello se fosse stato vero. Subito le ritornarono in mente i momenti di quella mattina orribile: il rumore della porta che si apriva, la sua voce che diceva il nome di jess, pensando che fosse lui tornato con il caffè e i cornetti caldi, la figura di quello sconosciuto che si avvicinava al letto, la sensazione di panico che l’aveva assalita, lei nuda e sola, di fronte agli occhi di un uomo che non aveva mai visto….E poi le sue mani, le sue parole, quelle considerazioni su Jess, sulle loro avventure con donne diverse, l’abitudine a dividersi tutto…Poi quel tocco al braccio, quelle dita ruvide che nulla avevano a che vedere con le mani di Jess: aveva sentito un brivido freddo alla schiena, la sensazione di essere perduta, di non poter fare nulla, un topo in trappola.
Scosse il capo…si rigirò…era passato….non era accaduto nulla…non sapeva neanche lei come e perché! Ma dimenticare, eliminare quella sensazione di disagio era difficile, impossibile non sentire la pelle che le bruciava lì dove lui l’aveva toccata!
Basta….non ne poteva più! Basta!
Si mise a sedere sul letto e appoggiò la testa alle mani…Dov’era finita, in che situazione assurda si era cacciata, era tutto un incubo, un terribile incubo…avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe ritrovata in quella stessa stanza, con lui accanto, come la notte precedente, come prima di quel terribile momento in cui la porta si era aperta…
Scosse il capo…continuava a ritornare a loro due, continuava a rivedersi stesa su di lui, tra le sue braccia, a pochi centimetri dai suoi occhi, dal suo viso…col suo sorriso davanti, le sue mani sul corpo a cercare punti dove poterla stuzzicare maggiormente, la sua eccitazione rigida e pulsante tra le sue gambe!
Persa dietro tutto questo…dietro il pensiero di lui….non si accorse che lui era lì…
Quando le sfiorò la spalla si scostò bruscamente impaurita…e si voltò a guardalo con un’espressione smarrita sul volto!
JESS: Non volevo spaventarti. Ho sentito che eri agitata.
RORY: Non riesco a dormire.
JESS. Neanch’io!
Avrebbe voluto dirgli qualcosa di cattivo, che lo ferisse, ma non ci riuscì!
Si fece solo di lato e lo lasciò stendere accanto a lei: aveva bisogno di averlo vicino in fondo, per non sentire più quel senso di solitudine che la stava prendendo sempre di più.
Nel buio sentì la sua voce vicinissima, il fiato sul collo, la sua mano che cercava la sua e che la stringeva dopo averla trovata!
JESS: Rory…te l’ho già detto che mi spiace per tutto vero?
RORY. Si…lo hai già detto.
JESS: Spero che tu…che tu non voglia giudicarmi male solo per quello che lui ti ha detto.
RORY: ha detto tanto Jess…
JESS: (trasse un profondo respiro e si decise a formulare la domanda che aveva dentro dal primo momento e che non aveva ancora trovato il coraggio di formulare) E oltre a dire tanto….che ha fatto?
Rory ebbe un fremito che la scosse da capo a piedi e istintivamente strinse quella mano che aveva cercato la sua…
RORY: Lui ha…ha cercato…
Non finì neanche di parlare che sentì le sue braccia che la circondavano e la stringevano forte. Appoggiò la testa al suo petto e chiuse gli occhi, sentendosi protetta da quell’odore familiare, e cercò di non piangere per non essere troppo patetica ai suoi occhi, ma non ci riuscì come sperava…qualche lacrima le rigò le guance e andò a bagnare il petto di Jess, che la strinse ancora più forte, mentre una rabbia sconosciuta gli montava da dentro, prendendogli lo stomaco!!!
JESS: Dimmi che ti ha fatto e ci penso io!
RORY: Nulla….mi ha solo sfiorata…ha tentato di prendermi ma credo che il vedermi praticamente terrorizzata l’abbia bloccato un po’. Poi sono scappata in bagno e mi ci sono chiusa dentro…e non sono uscita finchè non ho sentito la porta chiudersi. Ho sperato che fosse uscito e sono sgattaiolata fuori…mi sono vestita in fretta e furie e sono uscita anch’io. (disse tutto questo con difficoltà notevole…ma il buio l’aiutava a non dover fronteggiare anche i suoi occhi) Penserai che sono esagerata patetica….o altro…ma non sapevo che fare….ho avuto paura….Io…io…
JESS: Ok…ok….basta! non è colpa tua!!! E’ colpa mia…non dovevo portarti qui. Non avrei dovuto fare diverse cose in realtà…ti ho trascinata fin qui e solo ora me ne rendo conto!
RORY: Non mi hai trascinata….ci sono venuta con i miei piedi, di mia volontà…non mi hai forzata in nulla e sono io che ho chiesto il tuo aiuto per fuggire da casa.
JESS: ma non sapevi di dover affrontare tutto questo. Mentre io avrei dovuto immaginarlo…io avrei dovuto convincerti a rimanere dov’eri…nel bellissimo e dorato mondo di Stars Hollow…Sono stato uno stupido….e mi spiace che tu abbia affrontato questo per causa mia!
Le sue parole le sembrarono sincere. Forse si ingannava ancora ma non poteva non credergli…non riusciva a vedere in lui quel brutto tipo che Ben gli aveva delineato, il cattivo ragazzo senza cuore che tutti dicevano che fosse, non riusciva a non vedere in lui qualcosa di buono, che valesse la pena portare fuori…e poi come sempre la attirava terribilmente….anche adesso che era timorosa, impaurita, incerta, anche in quel momento…..lo desiderava.
RORY. Ti credo Jess.
JESS. (si bloccò sorpreso) avvero?
RORY. Si…davvero! Ti credo….forse continuerò a sbagliarmi su di te….forse sono come un cieco davanti alla realtà…ma io non posso credere che mi sia illusa per tutto questo tempo.
JESS: Io non ti ho mai dato certezze rory….non ti ho mai detto che provo…che penso…nulla…
RORY: Ma io l’ho capito….Passa dal tuo corpo quello che provi per me.
Detto questo si sporse in avanti sul petto e lo baciò, sfiorando con le labbra umide delle lacrime di poco prima il capezzolo sinistro, quello del cuore…che batteva forte in quel momento.
Lui le strinse i fianchi e l’attirò a se…mordendosi le labbra per l’improvviso piacere che l’aveva colto, per l’improvviso gesto di lei. Le accarezzò la pelle sotto la maglia e gliela sfilò piano….abbracciandola e stringendola sul petto nudo…
Era una sensazione magnifica averla addosso, il seno di lei schiacciato contro i suoi pettorali, il suo ventre piatto sui suoi addominale.
La fece scivolare sopra di lui e le percorse la schiena con le dita, mentre lei si sollevava leggermente, aprendo le gambe intorno al suo bacino e seguendo il profilo del suo collo e delle sue spalle con le mani.
Scese fino alle braccia…passando per i muscoli tesi, e arrivò alle sue mani..intrecciando le dita alle dita di lui….Poi lo prese per i polsi e lo guidò sul suo corpo…dai fianchi fino ai seni che lui afferrò con dolcezza, chiudendoli nei pugni!!!
Strinse piano e sfiorò con i pollici i capezzoli….procurandole un brivido in tutto il corpo che la scosse vistosamente….Si rigettò su di lui e rotolarono abbracciarsi…finchè lei non di ritrovò sotto, con il corpo di Jess addosso, con le sue mani sulle cosce, che già le cercavano il bordo delle mutandine, appena visibile sotto i pantaloncini!
Sfilò via tutto…accarezzandola tra le gambe e il suo triangolino nero, e insinuando le dita tra le labbra carnose del sesso umido. Mentre sentiva che il suo corpo veniva scosso da un’ intensa ondata di piacere,Rory gli avvicinò la testa con la mano tra i capelli e lo baciò intensamente: mentre le dita di lui s’insinuavano sempre più in lei, la sua lingua faceva altrettanto nella sua bocca, dopo aver succhiati e leccato le sue labbra.
Dopo un po’ Jess fece scivolare fuori le dita, le prese le cosce da sotto e si avvicinò tra le sue gambe con il suo sesso ormai duro e desideroso solo di trovare sollievo in lei. Spinse piano ed entrano tra le sue labbra bagnate, ed ebbe un gemito di piacere intenso che soffocò sulle labbra di lei….
Ricominciò quella danza simultanea dei loro corpi, ricominciarono gli stessi sospiri, gli stessi gemiti di piacere, le stesse parole sussurrate all’orecchio e poi mormorate a mezza voce e poi gridate sempre più forte….
Era una sensazione di pienezza completa, che prendeva entrambi in tutto il corpo: le mani che toccavano ovunque, le labbra che sfioravano ogni angolo di pelle disponibile, in modo sempre più frenetico, quasi febbrile….i movimenti sempre più intensi…
Desiderio, estasi..annullamento di tutto….di tutto ciò che gli circondava, che li preoccupava, che spaventava entrambi. In quel lasso di tempo infinitamente intenso ma altrettanto breve c’era spazio solo per il piacere…che arrivò per entrambi più forte e intenso che mai…forse perché più desiderato e voluto!

Riaprì gli occhi mentre continuava ad accarezzarle meccanicamente i capelli….
Quel ritorno alla realtà era la cosa che detestava di più…non avevano un’intimità così collaudata da poterci andate tranquilli dopo….c’era sempre un senso di disagio…e quella volta Jess pensò che sarebbe stato ancora maggiore….
Invece lei si avvicinò all’orecchio e gli morse dolcemente il lobo….
RORY: Ti sembrerà poco romantico….ma il tuo corpo addosso sta cominciando a pesare.
Jess sorrise e si spostò di lato, vedendole finalmente il viso sereno….
JESS:Qualche minuto fa non ti lamentavi però.
RORY: Si è mai lamentata qualcuna?
Lo disse per riderci su…ma ebbe l’effetto opposto…Lui si fece serio tutto d’un tratto…pensando che lei stesse facendo un riferimento preciso a quello che aveva sentito da Ben….
Rory lo intuì e gli sorrise…
RORY: Era per ridere stupido….(Lo baciò sulla fronte) Sai che ti dico? Non m’importa del tuo passato. Adesso io sono il presente….
JESS: Un bel presente!
RORY: E tu sei il mio presente…e nel mio presente Jess Mariano non mi fa paura….e io mi fido di lui. Non mi cambierà domani, non mi dividerà con nessuno e non mi userà come ha fatto prima con altre…. Non lo farà e sai perché??? perché lui….mi….
JESS: (le mise un dito sulle labbra) Ssssshhhhh!! Non devi dirlo tu…devo dirlo io!
RORY: Allora dillo…adesso….e non avrò più dubbi!
JESS: Non accadrà nulla di male….perché io ti…..
Il suono metallico, improvviso e assordante del telefono fece sobbalzare entrambi….
JESS: Tempismo perfetto…
Sospirò e si sollevò dal letto
RORY: Non mi scappi…io ti aspetto qui e tu parlerai!
JESS: E’ una minaccia?
Sorrise andando verso l’apparecchio nell’altra stanza….chiunque fosse l’avrebbe liquidato in pochi minuti….
Abbassò gli occhi guardando verso il telefono e prima di sollevare la cornetta, fu attratto d una cosa che la mattina non era lì: c’era un foglio sotto il telefono….un foglietto giallo ripiegato, con una scrittura non sua! Lo prese e lo aprì con una strana sensazione…come se scottasse, come se contenesse qualcosa che non lo avrebbe lasciato indifferente!.
Legge rapidamente….strinse le labbra e i pugni, a schiacciare quel piccolo quadratino di carta…insignificante…ma che non avrebbe scordato così facilmente….mentre il telefono continuava a squillare incessantemente!!!
Lo rilesse solo nella speranza di aver frainteso….ma il senso era chiarissimo:
“E’ l’ultima volta che mi dai ordini Jess Mariano. Stavolta è davvero l’ultima. Se non tornerai a rispettarmi una buona volta…mi costringerai a non essere più un tuo amico…Sarebbe un vero peccato no? Adesso conosco anch’io il tuo punto debole. Hai giocato male le tue carte…quindi stai attento….qui la posta in palio potrebbe essere alta! Saluti….il tuo affezionatissimo Ben!”
Sollevò la cornetta automaticamente…
JESS: Pronto….
…….: Buonasera Jess….è ancora una buona sera?
JESS: Lo era!
…: Bene….vedo che hai letto….occhi aperti Mariano….la bimba è preziosa no?
JESS. Tu per niente Ben.
BEN. Ti saluto…..sai che fare.
JESS: Certo….con te lo so di certo che fare!
BEN. Non scaldarti. In fondo lo faccio per te…voglio il mio vecchio Jess.
JESS: Tu non avrai un cazzo invece.
BEN. Ciao ciao Jess. Salutami la bambolina!!!
Sentì la comunicazione che si interrompeva dall’altra parte del filo…mentre in lui avanzava chiaro solo un pensiero….
Non poteva farle correre nessun rischio…non doveva più cambiarle così tanto la vita. La vide stesa sul letto che gli sorrideva e capì che se davvero le voleva quel bene che pensava di volerle e che le stava confessando poco prima…doveva portarla via da lì e allontanarla da lui…per sempre!!

Edited by puppy - 22/7/2004, 03:36
 
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puppy
view post Posted on 25/7/2004, 03:54




XXI EPISODIO:

Si voltò dall’altra parte del letto e stette ancora un po’ a guardare la tenda che si gonfiava al soffio di quel vento leggero che si era alzato di prima mattina e che entrava dalla finestra, dimenticata come al solito aperta!
Non era ancora giorno, la luce cominciava ad illuminare la stanza, a delineare i contorni delle cose, a posarsi sugli oggetti e a ridargli quasi vita; era più che altro un chiarore tenue, soffuso, che si spandeva nella stanza senza dare fastidio…proprio come quel senso di malinconia, di tristezza e di insoddisfazione che si faceva largo in lei appena sveglia, per poi proseguire per tutta la giornata, divenendo sempre più intenso, sempre più forte, coma la luce del giorno….sempre più accecante.
Si rivoltò e si stese guardando il soffitto: quante volte si era fermata a guadarlo insieme a lui, in quella casa, o in quell’appartamento, o da Luke, o anche semplicemente quello dell’auto….
e quante volte le era bastato restare così, senza fare nulla di particolare, se non ridere a qualche sua battuta, o semplicemente ascoltare i battiti del suo cuore, con il capo abbandonato sul petto, continuando a sentire addosso il suo odore.
Adesso era tutto così dannatamente lontano….era tutto come un sogno….
Le ritornarono alla mente ancora i ricordi di quella mattina, la scena che aveva visto e che l’aveva sconvolta….proprio quando meno se l’aspettava, quando aveva messo da parte le sue paure e i suoi dubbi.
Non avrebbe mai potuto perdonarlo…come non avrebbe mai potuto dimenticare quel momento:
avevano passato la notte insieme, avevano fatto l’amore senza stancarsi mai. Era come essersi ritrovati dopo tanto tempo, essere di nuovo insieme dopo aver cercato uno il corpo dell’altro. Lei aveva dimenticato tra le sue braccia le parole di Ben, i suoi commenti, le sue allusioni e i tentativi di farla sua, aveva ritrovato la calma e la serenità, si era sentita di nuovo protetta. Aveva ceduto al suo fascino, al potere che aveva su di lei e lui non l’aveva delusa quella notte…non aveva fatto o detto nulla che potesse far prevedere quello che sarebbe successo il mattino dopo.
Aveva voluto ridargli fiducia, non cedere ai dubbi e alle paure e quella notte si era data a lui maggiormente, non solo con il corpo ma con tutta se stessa. Lei lo avrebbe capito, aiutato se fosse stato necessario, compreso e incoraggiato, lei lo avrebbe accolto sicura tra le sue braccia e tra le sue gambe, riprovando ogni volta la magnifica sensazione di essere una sola persona con lui.
E aveva sentito che anche lui l’aveva amata allo stesso modo…con la stessa intensità….con lo stesso trasporto: le sue mani l’avevano toccata con forza ma anche con dolcezza, in un modo che solo lui conosceva, ne era sicura, l’aveva presa tra le braccia e stretta forte, l’aveva accarezzata, toccata, sfiorata con desiderio, con passione, con una voglia infinita di farla sua, di sentirla sua.
Le aveva ripetuto più volte di guardarlo negli occhi, di non chiuderli, perché quello non era un sogno era la realtà: aveva stretto la presa sui seni, sulle cosce, sotto le ginocchia, sulle braccia, ovunque, per farle percepire che tutto era fin troppo reale, che il suo corpo era sul suo, che le sue mani erano su di lei e che il suo sesso era dentro di lei per lei soltanto.

Era stato meraviglioso godere insieme e aveva sperato in cuor suo che non finisse mai, che lui non l’abbandonasse più, che nessuno si intromettesse in quell’angolo di paradiso che avevano creato insieme.
Ma era stato un pensiero che l’aveva accompagnata per poco….perché qualcuno di era intromesso invece e ciò che l’aveva sconvolta maggiormente era stato che tutto era accaduto con il consenso di Jess. Non aveva saputo darle spiegazioni e forse lei doveva aspettarselo prima o poi…ma non quel giorno!!!
Quel giorno non si aspettava nulla…non poteva aspettarsi nulla di simile, non quello che aveva vissuto, dopo quello che lui le aveva dato.
Sapeva solo che non avrebbe scordato mai quello che aveva provato: un senso di gelo, di impotenza, di tristezza infinita.
Si era svegliata per un rumore appena percepito, una porta che si apriva probabilmente…e il ricordo del giorno prima l’aveva come spaventata…Non aveva trovato Jess accanto a lei, e la sensazione di panico era aumentato..ma aveva trovato la forza di alzarsi dal letto e di recarsi nell’altra stanza, in punta di piedi, per non farsi sentire…..ma avrebbe preferito fare rumore, gettare a terra anche la casa, ma farsi sentire in qualche modo: forse loro si sarebbero staccati, l’avrebbero sentita arrivare..e. lei non avrebbe visto nulla…non li avrebbe visti insieme.
Erano vicino al divano, in piedi, uno tra le braccia dell’altro….e si baciavano…
Baciavano era dir poco a parere suo…ma aveva ricordi così confusi e distorti che non poteva essere sicura di nulla: ricordava nitidamente solo i lunghi capelli biondi di lei, il suo corpo perfetto tra le braccia di Jess e il suo sguardo quando si era girata a guardarla!
Lui l’aveva vista entrare, l’aveva guardata da dietro le spalle di lei, si erano trovati occhi negli occhi proprio mentre lei lo stringeva ancora più forte, attorcigliandogli le braccia intorno al collo e la lingua alla sua lingua.
Rory aveva stretto le sue labbra per non piangere come una stupida, mentre da dentro le partiva un senso di rabbia tale ce avrebbe voluto urlargli contro tutto….ma ebbe solo la forza di mormorare “Bastardo” a denti stretti…
Lui si era staccato dalla bionda sconosciuta, che si era voltata a guardarla, con i suoi splendidi occhi verdi e uno sguardo di sfida e di superiorità che rory difficilmente avrebbe dimenticato!
JESS: Rory …ascolta….
RORY: Chi è…
La bionda l’aveva squadrata con aria di sufficienza…
“Io chi sono? Tu chi sei! Io qui ci ho passato metà nelle mie serate…se Jess non ti ha parlato di me non è colpa mia.”
RORY. Dovevo sapere altro Jess??? Dovevi dirmi altro oltre a tutto quello che mi ha detto Ben????
JESS: Senti….
RORY: Cosa???? Cosa Jess?
Non si era mossa….non aveva fatto un solo passo, lo guardava solo con rabbia e tutto il risentimento di cui era capace.
RORY: Ascolta tu….adesso e poi mai più!!! Io sarò una stupida, sarò stata una stronza ad aver avuto fiducia in te, ad aver creduto alle tue parole, ai tuoi baci….all’ingannevole sensazione di averti per me davvero…Io sarò ingenua, stupida e infantile……ma tu sei e resterai inqualificabile e squallido come tutta la tua vita: tu mi hai ingannata, di hai fatto credere mille cose…senza confermarne neanche una…perché lo sapevi che saremmo arrivati a questo…anzi era qui che volevi portarmi…a farmi sentire un verme, a farmi perdere tutto, a cominciare dalla dignità, e farti beffa di me! Hai vinto Jess mariano…e adesso portami via da questo buco e dimentica il mio nome!
Lo sguardo di lui era come spento…dopo le sue parole non lo aveva guardato più se quando era scesa dalla sua macchina, una volta arrivati a stars Hollow.
Non poteva più credergli, non poteva più fidarsi di lui…e questo le bruciava più di tutto, più dei tradimenti, delle scuse e delle illusioni. La tristezza di averci creduto davvero e di essere rimasta del tutto disarmata di fronte alla realtà
Si rigirò di nuovo nel letto.
Era necessario alzarsi, era necessario ricominciare….riprendere la vita regolare di sempre…dimenticarlo, dimenticare tutto….le sue mani sul corpo, la volta in cui l’aveva baciata a partire dai piedi, che le aveva tolto le mutandine con le labbra, la sensazione meravigliosa di piacere che le aveva procurato la prima volta che si era avvicinato tra le sue gambe, mentre le mani risalivano dalle ginocchia alle cosce. Ricordava ogni minimo brivido, le sue parole all’orecchio, quel prenderla ovuunque, a casa da Luke, alla festa in piazza, in camera sua con Dean nella stanza accanto.
E ora tutto era finito…tutto…
Era ritornata davvero alla sua vita monotona e sempre uguale…e lui le sembrava lontano anni luce, come se non fosse stato che un sogno tutto….con un brusco risveglio.
Non avevano più parlato di niente lì a stars hollow di tutto ciò che era successo…come se far passare sotto silenzio fosse la soluzione migliore, indolore quasi.
Sua madre per prima aveva preferito non parlarne più, le era bastato riavere la sua bambina, rivederla in camera a studiare…senza sapere che su quei libri lo sguardo si perdeva, le righe sfumavano e tutto si dileguava…per lasciar posto solo al ricordo.
Ogni volta entrare in quel locale le costava un sacrificio enorme nascondere dentro di lei, nella parte più profonda del suo animo quello che provava quando casualmente gli occhi si incrociavano: era come ritornare indietro bruscamente nel tempo, risentire tutto e desiderare tutto…Ma poi la mente realizzava ciò che lui le aveva fatto…e tutto svaniva nel rancore, nella rabbia e nella disillusione.

Lo leggeva nei suoi occhi ogni volta, quando la spiava dietro un libro o dal bancone o semplicemente per strada: era fisico il dolore che provava nel non poterla avvicinare più, il non poter sfiorare la sua pelle, giocare con i suoi capelli , cercare nuovi punti da accarezzarle. Soprattutto era doloroso essere di nuovo tornato di fronte a lei il ragazzo sbandato e menefreghista che tutti avevano sempre visto…tranne lei.
Ma era stato un sacrificio necessario: per nulla al mondo avrebbe permesso che le succedesse nulla di male…e non avrebbe mai voluto che lei rivivesse quello che aveva vissuto quel mattino con Ben in casa. Non era la sua vita quella, non era il suo ambiente, la sua realtà.
Adesso la vedeva sorridere serena, apparentemente felice, con sua madre, con Lane, con Dean a volte (e questo lo irritava in modo a volte insopportabile) ma era nel suo mondo…e lui non aveva diritti su di lei, non poteva rovinarle la vita….non poteva amarla…
Si…non poteva più nasconderlo a se stesso: l’aveva in realtà sempre saputo, dal primo incontro furtivo in casa di Luke, alla fuga a New York, a quando avevano fatto l’amore per la prima volta e aveva messo fuori tutta la sua abilità e la sua dolcezza per non lasciarle un cattivo ricordo della sua prima volta…l’aveva amata quando aveva trovato in lei l’amante che desiderava, quando aveva visto nei suoi occhi il desiderio di lasciarsi andare senza freni, quando l’aveva vista intrepida fare cose che non le avrebbe chiesto mai…ma che sembravano non stupirla né spaventarla più.
L’aveva amata mentre litigava con Dean per lui, quando era scappata di casa e quando lo aveva riaccolto tra le braccia quella notte. Ma l’aveva amata ancora di più quando aveva capito che il pericolo era troppo e che lei era una posta in gioco troppo alta.
L’aveva amata anche quando lo aveva accusato di tutto, gli aveva rinfacciato ogni cosa, trovandolo con Melany tra le braccia e aveva dovuto fare uno sforzo inaudito per non dirle che era tutta una messa in scena per farla allontanare da lui annullando il sentimento che provava verso di lui: la rabbia avrebbe curato le ferite della delusione.
Ma le sue chi le avrebbe curate ormai?
Abbassò il capo sul libro e sperò che almeno quello che avevano vissuto sarebbe rimasto e che lei non lo avrebbe dimenticato mai, ricordo difficile da far passare….come il segno che le aveva lasciato sul collo quella notte e che l’aveva fatta certamente piangere al ricordo quando si era guardata allo specchio.
Ma la passione non può passare così senza lasciare traccia…né l’attrazione..né l’amore….
E quando lei entrò quella mattina e lui la guardò come ogni mattina…capì che tutto sarebbe stato difficile se lei lo guardava ancora così…come se lo spogliasse e come se l’unica cosa che avesse voluto sarebbe stata fare l’amore con lui.
JESS: Non accadrà più se non nei miei sogni…nei miei lunghi e interminabili sogni per godere ancora con te Rory…solo con te!!!
 
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view post Posted on 29/7/2004, 03:39




Non ho potuto correggerla....
troppoo stanca a quest'ora!!!
Domani mattina lo farò!!
E' un pò....vabbè....non è perfetta insomma!!!

XXII EPISODIO:

LORELAI. Tutto bene?
RORY. (ritornò per un attimo in se) Cosa???
LORELAI: Stai bene…..chiedevo come ti senti!
RORY: Bene….sto bene.
Lorelai la guardò senza sapere se far finta di credere alle sue parole o approfondire l’argomento. Forse non era il posto migliore dove farlo….visto che due tavoli più in là la causa di ogni ipotetico malessere di rory serviva hamburger e patatine.
Passò accanto a loro un attimo dopo….senza dare il minimo segno di attenzione…come se non le avesse mai conosciute…come se non avessi mai avuto nulla a che spartire con lei!!!
LORELAI: (guardandola mentre seguiva con lo sguardo la sua figura cha spariva dietro la porta che immetteva sulle scale: come guardava le sue gambe, la sua schiena, la sua camminata strana) Non dirmi che non lo pensi mai rory?
RORY: Pensare a cosa?
LORELAI. Andiamo Rory…quanto ancora dovremo fingere? Quanto dovrò aspettare prima che tu ti decida a dirmi tutto?
RORY: Nonc’è nulla da dire. Tutti sbagliamo!
LORELAI. Ah è già qualcosa che tu ammetta di aver sbagliato!
RORY: Già… Ho capito i miei sbagli. Non gli commetterò più…stai tranquilla e rilassati adesso…goditi la tua cena e il tuo boccale di caffè…..La vecchia cara Rory è di nuovo qui!
Lorelai le accarezzò la spalla….e il contatto fece un certo effetto a Rory: per la prima volta un senso di fastidio si impossessò di lei. Quel ritornare a sentirsi coccolata e riverita e affettuosamente ammonita….Avrebbe voluto fuggire via subito….ma non per quella porta a vetri…non all’aria aperta…non a casa sua….ma di sopra…avrebbe volto raggiungerlo e prenderlo alle spalle e sbatterlo contro il muro….e chiedergli perché lo aveva fatto….perché l’aveva lasciata di nuovo sola tra loro, perché le aveva fatto vedere altro, sognare altro, provare altro,….per poi lasciarla di nuovo dove l’aveva trovata? Lo avrebbe preso a pugni, a schiaffi, lo avrebbe morso se avesse potuto….picchiato con rabbia per tutto…tutto: per il suo sguardo strafottente, per le sue parole quando l’aveva avuta vicina, per il suo profumo, e il suo corpo a cui lei non era riuscita a dire no…per quelle vere e proprio fughe…reali o interiori che fossero….fino ad arrivare a quella bionda nella stanza, quel bacio, le sue mani intorno alla sua vita, lo sguardo sollevato da dietro le sue spalle…e neanche una parola dopo…..da New York a stars Hollow.
Le parole di sua madre la riportarono alla realtà di nuovo.
LORELAI. Se tu hai sbagliato noi ti staremo vicini.Qui tutti ti vogliono bene!
RORY: Ok….. non è necessario che collaboriate a farmelo ricordare 24 ore su 24!
LORELAI. Guarda che nessuno ti dice nulla…sei tu che forse continui a pensare ininterrottamente a questa storia…e mi auguro che stia nascendo in te la convinzione che certi sbagli non vanno commessi mai più! Non farti mai più trattare così da un uomo!!!
RORY: La spetti per favore?
LORELAI. Rory ti ha usata…ti ha attirata come si attira una bambina con le caramelle!
RORY: Non sono una bambina ormai….A dire il vero non lo sono mai stata! Siete stati solo voi a farmi crescere sotto vetro…a cercare di proteggermi da tutto…(stava per esplodere di nuovo)
LORELAI. E abbiamo fatto bene…visto che la prima volta che non lo facciamo finisci in una squallida camera di New York!
RORY: Non era squallida….non è stato squallido (si alzò senza volerlo…alzò anche il tono della voce e sentì esplose in lei quella tensione che aveva contenuto per tanto tempo) E’ stato bellissimo tutto….dal primo momento….fino a che….fino a che come tutte le cose belle e meravigliose è finito….troppo presto! Ma questo non toglie che lui mi ha dato più di tutti voi messi insieme…
Era caduto il silenzio in quel locale…improvvisamente…come d’incanto….tutti gli occhi furono su di lei…e la rabbia che aveva in corpo si trasformò in tristezza infinita…Continuavano a condizionarla anche allora…mentre la giudicavano sicuramente folle e avventata….e certamente poco lucida se si metteva a gridare così in mezzo al locale di Luke…con lui di sopra tra l’altro..
Lui…O mio dio…Lui…poteva averla sentita…poteva essere sceso e aver assistito al suo show rivoluzionario….
Chiuse gli occhi per un secondo e avvertì che era lì…che in un modo o nell’altro lui era lì….non sapeva se su per le scale ad ascoltarla nel suo monologo dirompente o in quella stessa stanza….tra quelle stesse persone…..un paio di occhi in più che le sarebbero pesati addosso più di tutti gli occhi di stars Hollow in piazza durante una festa cittadina.
Si voltò piano…sperando di avere conferma che era solo una sensazione….una strana insensata sensazione…..Si mosse piano…o almeno così le sembrò…per non dare nell’occhio, ma lo scatto invece fu improvviso e repentino….come improvviso e repentino montò sulle guance il rossore che seguì la sua vista…proprio lì, vicino alla tenda…sotto l’arco della porta….
La guardava finalmente….nonostante si sentisse morire, per quello che aveva detto e rivelato, nonostante sapesse che lui detestava che la sua vita venisse resa così nota, a stars hollow come dovunque…
Non avevano più parlato ra loro…non si erano detto nulla….Lei lo aveva definito solo un bastardo per quello che le aveva fatto….e non aveva ricevuto replica….è alcuna parola che denotasse un interesse per quello che lei provava in quel momento.
Per un breve attimo pensò che forse proprio quella confessione improvvisa lo facesse tornare da lei, lo spingesse a capire quanto lo aveva voluto, cosa aveva signficato per lei,.
La sue parole lo avrebbero riportato indietro nel tempo…a seguire il filo dei ricordi di cui nessuno dei due aveva perso il capo….e forse seguendo quel filo si sarebbero ritrovati ancora…
Lui la guardava come paralizzato…i suoi occhi erano…tristi: era la parola esatta. Non avevano la solita freddezza e il solito disprezzo che ormai tutti conoscevano…..e nessuno tra i presenti…a cominciare da Luke che lo teneva d’occhio da quando rory aveva cominciato ad alzate il tono e la conversazione era diventata nota a tutti, compreso lui che scendeva proprio in quel momento, nessuno avrebbe immaginato lo sforzo che lui stava compiendo per non essere già vicino a lei…per non averla già presa per le braccia, fatta sedere e averle detto che era tutto uguale anche per lui….Tutto era stato meraviglioso e che lei gli aveva dato è più di tutti messi insieme nella sua giovane vita.
E non lo avrebbero mai saputo…perché lui non mosse un solo muscolo: si limitò a fissarla in silenzio, cercando di farle capire con lo sguardo che dentro era ormai arido senza di lei, che ci stava di merda anche lui, anzoi di più di lei…perché aveva creato lui tutta la situazione.
Lei però si avvicinò alla porta….fissandolo con una determinazione che non le aveva visto da un bel po’ dopo quello che era successo…
”Non farlo Rory….non avvicinarti e non chiedermi nulla! Non farlo!”
Ma lei non lo ascoltò!!!
Era a pochi passi da lui e la sua voce, seppur sottile, lo raggiunse come un urlo in pieno viso!
RORY: Dimmi che ha significato qualcosa anche per te….Non farmi passare per la povera stupida che ci è cascata al primo tentativo. Dimmelo Jess….dillo a desso!
Strinse i pugni finchè le nocche non gli diventarono bianche, strinse le labbra e abbassò gli occhi…prese rodaggio…andandolo a cercare nel profondo di se stesso..e cacciò fuori la voce a stento…
JESS: Non so di che parli! Mi sembra di aver avuto a che fare già troppo con te non credi? Che c’è….non ti è bastato??? (tentava disperatamente di ritornare ad essere lo stesso identico Jess di soli 2 mesi prima….ma era difficile con lei lì davanti a tremare vistosamente)
RORY. Sono stato solo un passatempo?
JESS: Divertente però!
Rory lo guardò con gli occhi che le bruciavano per trattenere le lacrime…ma resistette….
RORY: Sai che ti dico? Sono contenta che il tuo divertimento sia finito….E spero che tu possa riprovarlo quando più tardi è possibile!
Gli dette le spalle e uscì da quel locale…in cui ormai non poteva più tollerare di rimanere!
Corse a casa, senza pensare a nulla se non ad allontanarsi da lui, a non stargli più vicina…mai più….per non avvertire quel senso profondo di abbandono, di freddezza, di distacco che avvertiva ogni volta…Arrivò a casa e si fermò solo sui gradini di casa…ai piedi del portico….
Si rese le ginocchia tra le mani,,appoggiò la fronte tra le braccia e pianse….da sola….per tutto quello in cui aveva creduto….e che non era mai esistito….forse neanche quel godimento, quel piacere infinito erano stati reali, parte di un sogno che non sarebbe tornato mai più.
Si asciugò le lacrime con il dorso della mani, si risollevò solo dopo un po’ di tempo….si dette una calmata e promise a se stessa che gliel’avrebbe fatta pagare….per tutto…ogni parola, ogni gesto, ogni bacio ogni bugia, ogni notte passata insieme e ogni risveglio, ogni fuga, ogni illusione e delusione….tutto avrebbe pagato….Doveva solo trovare il modo. La vecchia rory si sarebbe fatta da parte di nuovo….adesso lui l’avrebbe rivista, l’avrebbe desiderata, l’avrebbe voluta…ma lei non lo avrebbe accolto mai più. Adesso doveva pensare a come realizzare tutto….ma soprattutto a come cancellare dalla mente immagini troppo vive nella memoria…di corpi uniti insieme da qualcosa che lei aveva creduto esistesse davvero, di carezze e di labbra sfiorate…di passioni e attrazioni che lei aveva considerato reali!!
La realtà era quella l’aveva provata e faceva male…ma non sarebbe stata la sola a soffrire….non questa volta!!!


 
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view post Posted on 31/7/2004, 03:34




XXIII EPISODIO:

Rientrò in casa sbattendo la porta e andando direttamente a gettarsi sul letto…..senza neanche preoccuparsi di togliersi di dosso i vestiti …..
Ma non potè trovare la pace che sparava……perché subito la porta si riaprì per lasciare entrare Luke che l’aveva seguito su in casa, dopo la fuga di rory dal locale.
Aveva seguito tutto il discorso, aveva come tutti compreso che le aveva fatto del male, che in quella stanza era accaduta qualcosa di grave, che come tutti si aspettavano, il momento in cui quella ragazza avrebbe aperto gli occhi era finalmente arrivato, l’atterraggio era stato duro e che il risollevarsi e ricominciare a vivere tranquillamente sarebbe stato difficile per lei.
Luke si era sentito montare il sangue alla testa quando aveva visto l’atteggiamento freddo e indifferente di Jess: era per lui che si era arrivata a tanto, che aveva messo in gioco tutto, a cominciare dlla fiducia di chi le era stato sempre accanto…..e lui la trattava in quel modo?
Lo aveva avvertito, aveva cercato di aprirgli gli occhi sul fatto che rory non era come le altre, che prima o poi si sarebbe stancato di lei, che non meritava di soffrire così, che se le voleva solo un po’ di bene doveva lasciarla andare prima che tutto crollasse come un castello di carte per altro venuto su malissimo.
Ad un certo punto aveva anche pensato che forse Jess era cambiato…almeno un po’….quando aveva affrontato sia lui che lorelai….in quella stessa casa. Luke aveva davvero sentito crescere in lui la speranza che fosse cambiato, che provasse qualcosa di importante, che almeno lei potesse riuscire dove tutti avevano fallito….
E adesso ecco la verità: non era cambiato nulla, non era avvenuto nessun cambiamento in lui, anzi….la freddezza con cui aveva guardato lo spettacolo patetico di quella sera lo aveva davvero sconvolto.
Quando rory era scappata via, Jess si era voltato e senza aggiungere altro aveva salito le scale, senza accorgersi che luke gli era alle costole.
Entrò nella stanza con tutta la rabbia che aveva in corpo…lo avrebbe volentieri preso a pugni e non escludeva l’ipotesi che accadesse davvero…
LUKE: Alzati da quel letto…
JESS: vattene Luke…non è proprio il momento!
LUKE: (si avvicinò al letto e cercò di contenersi ancora) Alzati da solo…o ci penso io!
JESS: Ma fammi il piacere Luke. Ti ho detto non è il momento…ne parliamo dopo, scendo dopo, rimandiamo tutto a dopo…perché adesso non ho voglia di sentire, vedere e litigare con nessuno…..tanto meno con te!!!
LUKE: (non resistette stavolta alla tentazione di sbatterlo contro un muro. Lo prese per le spalle e lo girò, lo sollevò tirandolo per il braccio finchè non gli fu di fronte….con lo sguardo duro e profondamente incazzato che lo fissava) Adesso mi spieghi tutto….ogni minimo dettaglio…..e ti avverto Jess….se tu hai fatto qualcosa a quella ragazza ch possa anche farla sospirare un volta di più….tu da qui sparisci…e non m’importa dove andrai né che fine farai, tu da qui sparisci!
JES: (si liberò dalla presa con uno strattone e gli dette le spalle) lasciami stare Luke….nessuno di voi può capirci nulla
LUKE: Bhe neanche lei vista la reazione. Ma dico l’hai sentita???? (si avvicinò alle sue palle) Guardami quando ti parlo!
JESS. (si voltò di scatto) L’ho sentita Luke! E allora? Non gliel’ha detto nessuno di seguirmi…Non le ha imposto nessuno nulla….Era annoiata, era stanca di quel palo ambulante, era attratta da me…..e ha voluto provare qualcosa di nuovo, che la eccitasse, che fosse fuori dagli schemi, dai suoi schemi! Bene….brava….abbiamo provato, ci siamo divertiti …adesso è finita….non è una tragedia. Non mi sembra di averle mai detto che l’avrei sposata….Qui tendete ad aggravare sempre tutto. Sai che ti dico? Forse è davvero meglio che io vada via….non si può vivere in questa città…in mzzo alle vostre menti chiuse! (Aveva parlato con foga, cercando il più possibile di essere convincerte e di far apparire vera ogni minima sfumatura del suo discorso….di mettere a tacere le parole che invece gli salivano alle labbra con lo stesso impeto…ma che la ragione e il buon senso cambiavano immediatamente…prima di dire esattamente il contrario di ciò che diceva) Luke è così che doveva andare….e così è andata….
LUKE. No Jess non doveva andare per niente così, non è stata lei a venirti dietro, non è stata lei a chiederti di cambiare musica nella sua vita…..l’hai attirata tu, sei stato come il miele per le api: speravi solo che lei sentisse l’odore….che si facesse conquistare da te.
JESS: Io non volevo nulla….io volevo solo…
LUEK. Cosa??? Dillo….A me puoi dirlo….
JESS: dirti cosa Luke? Tanto non ci crederesti!
LUKE: Hai ragione…non ti crederei. Perché ti conosco…perché ho capito subito qual’era lo scopo e perché ti ho visto giù con lei di fronte….non hai mosso un dito: ti ha difeso nonostante soffrisse, nonostante sua madre e tutta stars Hollow al completo…..e tu fermo lì immobile a non dire nulla? Anche se non avessi provato mai nulla per lei, anche se non l’avessi mai amata neanche per un solo secondo….avresti dovuto provare almeno un minimo di affetto per lei e dispiacerti di lasciarla lì da sola con tutti gli occhi addosso….come fari puntati su un'imputato…E tu che hai fatto? Quello che fai sempre Jess: abbandoni! Tu guardi, vedi che cosa vuoi, lo prendi e lo provi, ti stanchi e quando non ti va te ne liberi! E non t’importa di nulla….né delle persone né dei sentimenti….ti basta avere ciò che vuoi….ti basti da solo. Ma Jess…..da solo resterai!
Gli puntò il dito in faccia, mentre vedeva nei suoi occhi crescere la rabbia ad ogni sua parola….Gli dette le spalle senza aspettare la sua replica…..non gli importava in realtà…sperava solo di averlo toccato in qualche punto dolente….Sperava che la sua reazione sarebbe stata diversa, nonn di rabbia, e diretta verso qualcun’altra.
Appena lo vide sparire dietro la porta afferrò la prima cosa che gli capitò per le mani e la scagliò contro il muro!!! Ebbe solo la fortuna che fosse un vecchio libro e non un qualunque altro oggetto…ma l’obiettivo di sfogarsi non ebbe esito positivo.
Non riusciva a far passare quel senso di tristezza infinita che aveva dentro, un vero logorio per essere stato costretto ad arrivare a tutto questo: aver dovuto rinunciare a lei proprio in quel momento, quando stata per lasciarsi andare del tutto, quando oltre al corpo sentiva che anche altro era nelle sue mani.
Se solo avesse avuto in quel momento Ben tra le mani….lo avrebbe ridotto male. Oltre ad aver rovinato ogni cosa e ad averlo minacciato di far del male a lei, oltre ad essere un pericolo per la sua vita…o meglo il pericolo per cui aveva preferito abbandonare New York…non gli avrebbe mai perdonato di aver provato a toccarla…di averla anche sfiorata….
No…era troppa la rabbia…non poteva passare così, non poteva sparire tutto come se non fosse mai stato….lei non poteva uscire dalla sua vita in quel modo!
E se le avesse parlato? Se le avesse spiegato che era stato costretto a fare quello che aveva fatto? Che tutto ciò che aveva visto….il bacio, quella ragazza tra le sue braccia, il suo sguardo duro e indifferente….era tutto costruito, tutto messo in piedi da lui…per lei…per salvarla da quella situazione assurda, per non vederla più tremare di paura mentre gli raccontava di Ben, per portarla via da quella vita che non era la sua…e non lo sarebbe mai stata!
Si prese la testa tra le mani e si sedette sul letto….mentre un senso di stanchezza si stava impossessando di lui. Avrebbe voluto dormire a lungo e non aprire gli occhi finchè la realtà fosse stata quella che aveva adesso davanti agli occhi!
Si stese con lo sguardo a fissare un punto del soffitto, poi mise un braccio sugli occhi e tutto fu buio….
Meglio…molto meglio: poteva non vedere più nulla e nessuno, poteva immaginare di non essere in quella stanza, di non essere a Stars Hollow nè a New Yok….poteva immaginare di essere con lei….su quel letto…..sentire la sua mano salire per le braccia, le spalle, il collo, fino a prendergli il viso, a sfiorargli le labbra, le guance, gli zigomi, gli occhi….
Sentiva lo stesso identico senso di pace che provava quando erano insieme…anche se non poteva toccarla né sentire il suo profumo. Stese la mano e frugò nello zaino che aveva sotto il letto: ne tirò fuori una maglia e se la portò al naso. Inspirò profondamente e lo sentì: il suo profumo….quel misto di freschezza, di innocenza, di attrazione a cui non poteva resistere.
Era stata stesa talmente tanto su di lui quella sera a New York che il suo odore era rimasto lì, o forse lo percepiva solo lui per il profondo desiderio che aveva di risentirlo davvero?
Come un fiume in piena arrivò il ricordo a dilagare nei suoi pensieri.

La fece scivolare sopra di lui e le percorse la schiena con le dita, mentre lei si sollevava leggermente, aprendo le gambe intorno al suo bacino e seguendo il profilo del suo collo e delle sue spalle con le mani.
Scese fino alle braccia…passando per i muscoli tesi, e arrivò alle sue mani..intrecciando le dita alle dita di lui….Poi lo prese per i polsi e lo guidò sul suo corpo…dai fianchi fino ai seni che lui afferrò con dolcezza, chiudendoli nei pugni!!!
Strinse piano e sfiorò con i pollici i capezzoli….procurandole un brivido in tutto il corpo che la scosse vistosamente….Si rigettò su di lui e rotolarono abbracciarsi…finchè lei non di ritrovò sotto, con il corpo di Jess addosso, con le sue mani sulle cosce, che già le cercavano il bordo delle mutandine, appena visibile sotto i pantaloncini!
Sfilò via tutto…accarezzandola tra le gambe e il suo triangolino nero, e insinuando le dita tra le labbra carnose del sesso umido. Mentre sentiva che il suo corpo veniva scosso da un’ intensa ondata di piacere,Rory gli avvicinò la testa con la mano tra i capelli e lo baciò intensamente: mentre le dita di lui s’insinuavano sempre più in lei, la sua lingua faceva altrettanto nella sua bocca, dopo aver succhiati e leccato le sue labbra.
Dopo un po’ Jess fece scivolare fuori le dita, le prese le cosce da sotto e si avvicinò tra le sue gambe con il suo sesso ormai duro e desideroso solo di trovare sollievo in lei. Spinse piano ed entrano tra le sue labbra bagnate, ed ebbe un gemito di piacere intenso che soffocò sulle labbra di lei….
Ricominciò quella danza simultanea dei loro corpi, ricominciarono gli stessi sospiri, gli stessi gemiti di piacere, le stesse parole sussurrate all’orecchio e poi mormorate a mezza voce e poi gridate sempre più forte….
Era una sensazione di pienezza completa, che prendeva entrambi in tutto il corpo: le mani che toccavano ovunque, le labbra che sfioravano ogni angolo di pelle disponibile, in modo sempre più frenetico, quasi febbrile….i movimenti sempre più intensi…
Desiderio, estasi..annullamento che arrivò per entrambi più forte e intenso che mai!


Aprì gli occhi sudato e scosso….tutto un sogno, tutto un inganno della sua mente…il nulla!
Scosse il capo…non poteva andare così davvero, le avrebbe parlato….domani stesso le avrebbe parlato…..adesso sarebbe stato troppo difficile….doveva raccogliere le idee e sapere esattamente cosa fare. Solo una cosa era cerca; l’avrebbe riavuta!!!

Entrò di nuovo nel locale che era quasi buio…non c’era stranamente nessuno…..solo qualche cliente sporadico, ma per sua fortuna nessuno di sua conoscenza….anche se ormai le sembrava che tutti la conoscessero dopo la scenata della mattina.
Aveva avuto molte perplessità sull’uscire o meno, sarebbe stato meglio starsene rintanata in casa, sperando che quello che era accaduto venisse rimosso e messo da parte, magari sostituito da qualche altro avvenimento importante ed inatteso. Ma dubitava che qualcuno avrebbe dimenticato quello scontro tra le due Gilmore e soprattutto il faccia a faccia con Jess, il suo tentativo di non piangere e rendere ancora più ridicolo il tutto e la sua fuga successiva alle dure parole che lui aveva pronunciato, senza vacillare un solo secondo!
Non poteva pensarci che ancora provava un brivido dietro la schiena, per nulla simile a quello che le aveva procurato nel sentire le sue mani addosso o i suoi occhi quando la guardava nuda accanto a lui!
Quei ricordi le provocavano reazioni opposte: non più solo tristezza, malinconia o nostalgia…ma anche rabbia, tanta…troppa!

Si alzò dal letto e si vestì velocemente….doveva fare tutto prima che le passasse la forza e il coraggio di attuare ciò che aveva in mente. Era l’unico modo che conosceva per farlo soffrire un po’, per fargli provare ciò che lei aveva provato.
Entrare nel locale era stata la cosa più difficile di tutte: temeva di doverlo affrontare e se lui fosse stato lì…o anche in giro….non avrebbe potuto fare nulla.
Ma la sorte era dalla sua quella sera: nel locale non c’era neanche Luke...solo Cesar sfaccendava svogliatamente….e non le dette attenzione più di tanto…..quando entrò e si fermò incerta sulla porta.
Entrò nel locale guardandosi intorno….
RORY. Prendo solo un caffè…posso fare io Cesar.
Andò dietro il bancone e prese uno dei grandi bicchieri in cui versare il loro nettare e si spostò dalla parte del telefono per prendere la caraffa del caffè e finalmente vide ciò che cercava….Si guardò un attimo alle spalle prima di mettere la mano in tasca, cacciarne fuori un foglietto e una penna e appuntare veloce un numero scritto in grande sul taccuino appeso vicino al telefono da Luke.
Rimise tutto dentro, lasciò i soldi in cassa, prese il suo caffè e si avviò fuori, più tranquilla di prima ma cmq agitata per aver fatto un primo passo verso la direzione che era decisa a prendere….
Camminò stringendo quel pezzo di carta in mano e sperando di riuscire nel suo scopo, mentre ricordi sempre più opprimenti le ritornavano alla mente, mentre si allontanava da lui ….senza vedere che alle spalle due occhi la seguivano cercando di resistere all’istinto di scendere correndo le scale e fermarla in mezzo alla piazza….e baciarla di fronte a tutti, come lei aveva di fronte a tutti gridato che era stato cmq bellissimo stare con lui...

Ma lei continuò a camminare sorseggiando il suo caffè…lui non si mosse dalla finestra finchè non sparì alla sua vista..e tutto almeno per quella sera rimase in sospeso come i loro ricordi

 
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view post Posted on 2/8/2004, 03:44




XXIV EPISODIO:

Le batteva il cuore nel petto come non accadeva da tanto….sapeva che quello che stava per fare era pericoloso….stava giocando col fuoco, e si rendeva conto di ciò che avrebbe comportato. Ma non vedeva altro modo, non era riuscita a trovare nessun’altra possibile alternativa….per cercare di provocare in lui qualche reazione. A stars Hollo nessuno avrebbe potuto esserle utile….Per un brevissimo istante aveva pensato a Dean….ma subito si era resa conto che sarebbe stato impossibile e improbabile….Non avrebbe provocato nessuna reazione in Jess, perché lui sapeva benissimo quello che lei provava nei confronti del suo ex ragazzo….o di quello che lei aveva sempre pensato fosse un ragazzo….Adesso aveva idee ben diverse e per quello che aveva pensato, in quelle notti interminabili, durante quelle giornate vuote e piatte, Dean era la persona meno indicata…Aveva bisogno di qualcuno che potesse toccarlo nel vivo….che potesse provocare in lui una qualunque reazione! In tutti quei giorni, insieme a tutti i pensieri che si erano rincorsi senza tregua nella sua testa, uno era stato quello più presente, insistente, logorate: lui non poteva davvero pensarla come le aveva detto nel locale, non poteva non provare più nulla per lei, fosse anche quell’attrazione che li aveva spinti uno nelle braccia dell’altro. Non era possibile….di questo era certa…Com’era altrettanto certa che dietro ci fosse qualcosa….che aveva da nasconderle una qualunque verità e che per non farlo aveva preferito perderla, lasciarla sola, privarsi di lei.
L’unico modo che aveva per confermare questi suoi sospetti, radicati in lei ma purtroppo privi di prove e riscontri effettivi, era mettere in atto il suo piano….e stare a guardare, senza pensare a quello che avrebbe comportato per lei: sapere la verità, rivedere negli occhi di Jess un minimo di interesse verso di lei, le avrebbe fatto superare qualunque prova.
Si era chiusa nella sua stanza, fingendo un mal di testa vero quanto il suo amore per Dean, aveva preso il telefono e si era seduta sul letto, con le gambe incrociate e il foglio davanti, a fissare quel numero per troppo tempo. Lo conosceva a memoria adesso, non lo avrebbe più dimenticato…ma non si decideva a portare le dita sui tasti, ripensando a quella voce, a quello sguardo e a quelle parole dette con cattiveria. Riaffiorò in lei la tentazione di lasciar perdere, in fonod era una battaglia persa in partenza, ma in cuor suo sapeva che se non avesse almeno tentato lo scrupolo e il dubbio l’avrebbero accompagnata per sempre.
Chiuse gli occhi, inghiottì a fatica, si schiarì la voce e respirò profondamente. Sollevò la cornetta e stette con il dito in sospeso per un attimo….Poi veloce compose il numero, sentì la comunicazione libera, sentì il rumore che indicava che dall’altro capo del filo qualcuno stava sollevando la cornetta e si morse le labbra per non cedere e chiudere.
Fu come tornare indietro di qualche giorno….quella voce le entrò dentro e la scosse profondamente….senza permetterle di parlare, di proferire verbo!
…..: pronto?
Un semplice pronto poteva comportare tutto questo? Si…pensò lei….se a dirlo era Ben, quel Ben….lo stesso che l’aveva svegliata quella mattina a New York, che le si era steso accanto, senza risparmiarsi battutine poco piacevoli per lei in quel momento di panico, che aveva steso la mano per sfiorarla appena e da cui lei era scappata trovando rifugio in bagno, tremando di paura e di rabbia.
Ma era anche lo stesso Ben che le aveva aperto gli occhi, che le aveva mostrato il vero Jess, che non aveva mentito anche a costo di sembrare brutale e che aveva confermato di essere almeno sincero, visto lo spettacolo a cui lei aveva involontariamente assistito il mattino dopo in quella stessa stanza.
“Aventi Rory….coraggio….fa ciò che devi fare!”
RORY: Ciao….(la voce le uscì a stento….dovette fermarsi e riprendere fiato) scusa vorrei parlare con Ben….sei tu?
BEN: In persona. E questa vocina così docile ed esile a chi appartiene?
RORY: Sono Rory….ti ricordi di me?
Sentì un silenzio prolungato dall’altra parte del filo, probabilmente vedeva molte ragazze e ricordare i nomi di tutte poteva essere difficile.
BEN: Rory….non mi è nuovo….Puoi darmi un piccolo indizio???
RORY. Sono….la ragazza (si bloccò….non era esatto, non in quel momento e forse mai era stata la sua ragazza. Si corresse)….l’amica….Sono l’amica di Jess. Ricordi?
BEN: Ohhhhhhhh…ma certo come ho fatto a dimenticarlo. Rory….un nome raro per una ragazza rara!
RORY: (strinse le labbra e continuò) Sono contenta che ti ricordi di me.
BEN: due occhi così non si dimenticano!
RORY: io….avrei bisogno…
BEN: Se ti serve Jess non è qui….perché da me, vista la reazione dell’unica volta in cui ci siamo visti, non credo tu voglia nulla….
RORY: Veramente…cercavo proprio te.
BEN: Non dirmelo! Bhe sono….come dire….lusingato di tanta attenzione….A cosa devo questo tuo interesse per me?
RORY: Io dovrei….vorrei vederti!
Quando lui rispose il tono della voce divenne più malizioso, il suo atteggiamento arrogante e come untuoso, era questa la sensazione che le dava…di un essere viscido…e lei lo aveva riavvicinato di nuovo….era del tutto fuori di testa si disse!
BEN: Farebbe piacere anche a me rivedere te….potremmo riprendere il discorso da dove lo abbiamo interrotto. Sai….è stato un vero peccato!
RORY: (chiuse gli occhi e si dette coraggio solo perché in quel secondo riebbe davanti l’immagine di lei e Jess in quella stesa stanza… Doveva farlo) Perché no??? Potremmo!
BEN: bene piccolina…vedo che sei più ragionevole ora!
RORY: Mi hai presa alla sprovvista l’ultima volta….Non sono così scontrosa…
BEN: Ci avrei scommesso che eri un tipo….socievole. Jess non sceglie mai a caso.
RORY: Jess….è un capitolo chiuso ormai! Adesso sono….libera….e avrei un po’ di tempo.
Cercava disperatamente di sembrare disinvolta, sicura di sé, come se avesse fatto quella cosa decine di volte e fosse ormai padrona del gioco.
BEN: Bene…sei fortunata…Anch’io ho un po’ di tempo da dedicarti. Potremmo vederci….
RORY: sarebbe perfetto.
BEN: (sorrise soddisfatto: quella bambolina era caduta nella sua rete senza fargli muovere un dito…e pensare che era proprio lei che Jess cercava di proteggere. Dopo tutto quello che aveva fatto era lei stessa a gettarsi in bocca allo squalo. Rise per il caso che si diverte spesso a combinare le cose insieme senza che gli altri possano farci nulla….Aveva la sua arma in pugno senza neanche aver cercato di prenderla…era il suo giorno fortunato) Sai dove trovarmi….bambolina….Io sono qui!
RORY: Allora…ci vediamo presto….Non scapperò stavolta…promesso! Ciao!
BEN: No….non scapperai!!!! ( sentì la comunicazione interrotta) Stavolta non mi scappi di certo piccola ingenua!!!

Se l’era ripetuto infinite volte, doveva chiarire quella situazione, non poteva continuare così, era troppo logorante, per lui….e anche per lei….o almeno così sperava. In lui cominciava a farsi avanti la preoccupazione che man mano che i giorni passavano lei si stesse gradualmente staccando da lui. Si era ripetuto che era quasi impossibile conoscendo rory e sapendo che quello che aveva vissuto con lui era stato troppo forte, troppo intenso e troppo importante per lei. Ma ultimamente la vedeva e la sentiva così poco e quelle poche volte che si trovavano nello stesso posto, o nelle vicinanze, avvertiva come un senso di gelo, di distacco, di indifferenza che non aveva avvertito neanche i giorni successivi a quello che era accaduto.
Poi quella chiacchierata ascoltata per caso….quelle parole dette forse con il chiaro scopo che lui le sentisse, la sua risata per qualcosa o qualcuno che certamente non era lui…né qualcosa che riguardava loro….perché niente più riguardava loro, pensò Jess…mentre abbassava gli occhi sullo straccio mentre ripuliva il bancone prima della chiusura.
LORELAI. Allora….perché tanto mistero? Ho capito sai? Non so o stupida.
RORY: (sorrisetto malizioso) Perché non c’è nessun mistero. Esco….con un’amica…
LORELAI: Si certo….un’amica che viene a prenderti in macchina da scuola, che ti riaccompagna a casa e scappa via senza farsi vedere….che compare all’improvviso senza che io ne abbia mai sentito parlare…Avanti Rory…abbi più rispetto per tua madre.
Di nuovo quella risatina divertita, quel loro essere tornate complici, amiche, le solite rory e Lorelai che tutti erano abituati a vedere lì a Stars Hollow.
LORELAI. Voglio conoscerlo chiaro???
RORY. Tu corri sempre!
“Anche tu”…avrebbe voluto dirle….Pensava davvero ad un altro uomo….aveva davvero in testa qualcuno che non fosse lui, un corpo che non fosse il suo, la voglia di parlare, si scherzare, di avere accanto uno diverso da lui?
Abbassò lo sguardo sul libro che aveva tra le mani….ma le righe si confondevano le parole non avevano senso, la mente vagava dietro alle sue parole: un altro uomo…con tutto ciò che comportava avere un altro…Un senso di rabbia lo prese alla bocca dello stomaco, come se avesse ricevuto un pugno senza preavviso, una frenesia si impossessò del suo corpo. Avrebbe voluto avvicinarsi al tavolo e chiedere come fosse possibile, come poteva gia pensare ad un altro uomo, se era il suo odio verso di lui ad averla spinta a tanto o semplicemente non era mai stato importante a tal punto?
Poi richiuse il libro e si appoggiò al bancone, dando loro le spalle: se l’era voluta lui quella situazione….quella era solo una reazione alle sue azioni, a ciò che lei aveva vissuto e visto…
Doveva parlarle prima di perderla del tutto, questa convinzione si faceva sempre più strada in lui. Doveva trovare il modo di spiegarle la situazione, di dirle di Ben e delle sue minacce, del fatto che lui non poteva farle correre nessun rischio, che aveva solo cercato di proteggerla, perché l’amava.Si…glielo avrebbe detto….questa volta senza bloccarsi a metà della frase…. senza girarci intorno….senza paura di lasciare uscire ciò che si portava appresso da troppo e che cominciava a pesare se non condiviso con qualcuno….e quel qualcuno poteva e doveva essere solo lei. Nessuno lo avrebbe creduto se avesse detto di amarla…perché nessuno era stato tra loro, a guardarli e a sentirli nelle loro interminabili discussioni!!!

Era deciso ormai: scese le scale a due a due, non doveva pensarci ancora, doveva agire d’impulso. Uscì senza degnare di una parola Luke che lo guardò sbucare da dietro la tenda, con la caraffa del caffè a mezz’aria, e che non disse nulla se non il suo nome quando lo vide dirigersi verso la porta…
JESS: Non ora…ho una questione importante da risolvere.
Attraversò la piazza spedito, senza degnare nessuno di uno sguardo, mentre sapeva che tutti gli occhi erano puntati su di lui, sul suo passo e la sua camminata decisa….Si accese una sigaretta, si mise le mani in tasca e continuò a camminare verso casa Gilmore pensando solo alle parole da dirle, perché avessero efficacia, perché lei potesse credergli, una volta per sempre. Poi avrebbero trovato a soluzione ai tanti problemi esistenti, ma sarebbe stato diverso farlo insieme, tutto avrebbe perso di valore davanti ai suoi occhi….per vivere una volta per tutte qualcosa di veramente importante!!!
Svoltò per la via, sollevò lo sguardo, intravide già il giardino di casa Gilmore e la finestra della sua stanza…
Sorride al ricordo di quella volta che ci era entrato di nascosto e del viso che lei aveva fatto nel vederselo comparire davanti, e poi dopo la sorpresa la passione, il pericolo di essere scoperti e l’assoluta indifferenza di fronte a quel rischio!!!
Si avvicinò prendendo fiato…lo aspettava una dura prova…gli occhi freddi e risoluti di lei, non certo disposta a cedere, ma avrebbe affrontato qualunque cosa per averla….era pronto a tutto…
A tutto….tranne a quello che vide….
La sigaretta gli cadde dalle labbra, il cuore perdette un battito, ma fu come se si fosse fermato del tutto, le sue membra si bloccarono all’ingresso del vialetto e sul viso un’espressione di assoluta incredulità!!!
Lì davanti a lui…. sul portico di casa, le sue mani sul corpo di lei, la bocca sulla sua bocca, a r toccare la sa Rory….c’era Ben!!!!!

Edited by puppy - 2/8/2004, 04:45
 
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view post Posted on 5/8/2004, 01:49




XXV EPISODIO:

Sentì la sua voce alle spalle ma non potè voltarsi perché era completamente sconvolto per ciò che aveva visto: mi avrebbe immaginato di dover assistere a quello che i suoi occhi stavano vedendo….aveva messo tutto in gioco perché questo non accadesse, era arrivato anche a rinunciare a lei pur di tenerla lontana da quel pericolo ambulante di nome Ben. Ed ora eccolo lì, sotto il suo portico, nella tranquilla e provinciale stars hollow, mentre teneva tra le braccia lei e la baciava. Era davvero troppo anche per il dure e sprezzante Jess….era da far esplodere chiunque dalla rabbia, e non solo. Non era solo rabbia quella che provava ma un’incredibile tristezza lo aveva colto nello stesso istante in cui aveva messo gli occhi su di loro. La tristezza di capire che forse era davvero tutto finito, che non esisteva più nulla in cui sperare se anche lei era arrivata a quel punto…ad accogliere ben tra le sue braccia dopo ciò che era accaduto tra loro. Ma subito gli ritornò alla mente ciò che lei aveva visto in quella stanza: fu come invertire i soggetti, cambiare i volti ad un’istantanea, in un fotomontaggio uscito male. Al suo posto adesso c’era rory che lo guardava da dietro le spalle di ben, mentre non riusciva a staccarsi dai suoi occhi.
…..: Fa male vero?
JESS: Si!
……: Sai che ti dico? Sono contenta Jess…..
JESS: Non ne dubito Lorelai!
LORELAI: (gli si mise accanto e gli parlò vicino all’orecchio con un tono di voce così risentito che Jess pensò che doveva odiarlo nella stessa misura in cui amava il suo caffè) Te lo meriti! Le hai fatto del male, le hai fatto ciò che di peggio poteri sperare di farle.
JESS: Io non speravo nulla….nulla!
LORELAI: Speravi di spassartela e di liberarti presto di lei. Questo speravi…ma non è accaduto….e sai perché?
JESS: Non voglio saperlo!
LORELAI: Non è il tuo giorno fortunato Jess….te lo dirò lo stesso: perché lei è Rory. La vedi? La stai guardando? Lei è rory….lei è diversa, è speciale,…ma tu questo non potevi saperlo….e credevi di poter vivere la solita avventura facile, il tuo momento di gloria con una ragazzina inesperta e ingenua. Ma ti ha fregato lei….vero Jess?
JESS: (si voltò a guardarla per la prima volta) La vuole conoscere l’unica verità Lorelai? Non esiste la verità….Lei vede ciò che vuole vedere, Luke fa altrettanto…tutti fate esattamente la stessa cosa…perché è più semplice, andare oltre il proprio naso è scomodo, guardare in profondità le cose è difficile….se non impossibile per voi! Volete credere che sia stato crudele, che abbia approfittato di lei, che volessi solo farla soffrire mentre il mio orgoglio era appagato appieno? Bene ….credete ciò che volete….la verità la conosciamo solo io e lei.
LORELAI. Tu non conosci proprio nulla…
JESS: E’ qui che si sbaglia. Mi dica solo una cosa: in tutti questi giorni le ha mai detto che mi odia, che sono un bastardo, che non rifarebbe mai ciò che ha vissuto con me? Glielo ha mai detto….mi dica questo lei adesso Lorelai?!?
LORELAI. (strinse le labbra e i pugni….) No….mai!
JESS (ritornò a guardare verso di lei, che intanto si era staccata da Ben e sembrava parlargli tranquillamente) Ecco appunto….Adesso devo andare a risolvere una questione!
LORELAI: (lo prese per il braccio) Tu non sistemerai proprio nulla. Sei fuori dalla sua vita ormai…fattene una ragione. Non mi ha mai detto che ti odia ma non ha tardato a sostituirti presto con un altro ragazzo…..Sembra serena adesso e tu non puoi tornare a sconvolgerle la vita.
JESS: Lei l’ha sconvolta a me la vita….Tutto quello che c’è stato era oltre le mie aspettative…Non ho mai voluto approfittare di lei, neanche la prima volta che l’ho toccata…ma non avrei cmq mai creduto che mi avrebbe preso così tanto. Adesso l’unico scopo che ho è di non rovinargliela questa vita….tutto è accaduto solo per questo! Ma lei non può capire…nessuno più capire….
LORELAI. Tu devi capire che rory non è tua….l’hai avuta anche per troppo tempo per i miei gusti….adesso torna al tuo mondo, alle tue abitudini….tornatene da dove sei venuto…ma lasciala in pace…
JESS: Non mi conosce Lorelai….non mi conosce per niente!

Rory lo guardò avvicinarsi alla veranda ed ebbe un tuffo al cuore…il momento che aveva aspettato da tanto stava arrivando….
Aveva sperato che quel momento arrivasse il prima possibile: voleva conoscere la sua reazione, voleva vedere se era vero ciò che lui le aveva brutalmente detto di fronte a tutta stars hollow: “non c’è stato nulla….non so di che parli!”
”Anche adesso non sai di che parlo Jess? Anche adesso che mi guardi come se volessi portarmi via non solo da lui ma da tutti? Adesso non potrai mentire più….adesso vedrò quello che provi realmente!”
Ne sarebbe valsa la pena solo per quello….tutto quello che aveva fatto, la follia di chiamare Ben, di incontrarsi, di vedersi di nascosto e avvicinarlo a lei, l’aver dovuto sopportare le sue parole, le sue mani, tutta la sua persona….tutto sarebbe stato ripagato dal vederlo venire verso di lei e dirle che lei era sua….e di nessun altro.
Ogni passo che lui faceva verso di loro era un passo indietro nella sua mente, un ripercorrere i momenti che l’aveva condotta a quel punto.
Dopo aver chiamato Ben quella sera l’aveva rivisto solo qualche giorno dopo, proprio in quell’appartamento. Lui l’aspettava con uno sguardo tra il compiaciuto e il sorpreso, e la prima sensazione che provò nel vederlo fu di avversione. Le ritornarono alla mente quei momenti terribili in quella camera, quando lui aveva cercato di abusare di lei….Ma contemporaneamente ecco subito pronta l’immagine di jess e della bionda nello stesso punto da cui ben adesso la stava guardando.
Aveva fatto un passo avanti e si era ritrovata subito lui vicinissimo….L’aveva fatta sedere, le aveva parlato con disinvoltura, ma con la chiara idea di arrivare presto a quello che era il suo unico scopo: portarsela a letto. Ma lei non lo avrebbe permesso…le cose dovevano andare come lei aveva programmato, anche se si rendeva conto di giocare con il fuoco. Ben era pericoloso….doveva procedere con cautela!
Avevano parlato per un po’, lui aveva avvicinato più volte la sedia alla sua, ma in un modo o nell’altro lei era riuscita ad evitare qualunque contatto fisico.
Ma quando si erano incontrati altre volte questo non era stato più possibile…..
Lui le si era avvicinato e con la mano l’aveva presa per il mento….
BEN. Sai ….aveva ragione Jess…sei un vero gioiellino….qualcosa di particolare….Voleva tenerti tutta per lui…ma non ce l’ha fatta….Bisogna saperseli tenere certi tesori…e lui non riesce a tenersi nulla nella vita….figuriamoci una come te.
L’aveva presa e senza che lei potesse reagire in tempo l’aveva baciata….
Nulla a che vedere…..si disse….nulla a che vedere con Jess…
Tutto quello che era seguito era stato terribile: l’aveva stesa su quel letto e si era steso sopra di lei, l’aveva percorsa con le mani avide, l’aveva guardata con bramosia, mentre in lei si faceva spazio il ricordo delle mani di Jess, del suo sguardo, di ciò che veniva fuori da ogni suo movimento!
Quando Ben l’aveva scoperta, con movimenti violenti e impacciati nello stesso tempo, aveva desiderato Jess che la spogliava piano, che le sfilava tutto guardando ogni parte di lei che si rivelava ai suoi occhi; quando Ben l’aveva toccata sul collo ed era sceso lungo le spalle, le braccia, le mani, aveva ricordato le mani di Jess su di lei, quel suo tocco seducente, le dita esperte che sapevano dove soffermarsi….e poi tutto il resto. Le sue labbra sui suoi seni, la lingua a stuzzicarle i capezzoli induriti dalla troppa eccitazione, il suo scendere fino al ventre, baciarlo piano, sfregandoci spesso la guancia contro, fino ad arrivare tra le sue gambe, aprirle prendendole saldamente le cosce, percorrerle la pelle liscia e soda, fino a toccare il suo sesso bagnato, pronto per lui.
L’aveva provocata in tutti i modi: con la lingua, con le dita, con le labbra a baciarla con trasporto, guidato dalla sua stessa eccitazione incontenibile, che ormai prossima ad arrivare lo portava a mettersi tra le sue gambe, a stendere il suo corpo su di lei e a penetrarla dolcemente e poi con sempre maggiore intensità…..fino alla fine…fino al piacere e all’estasi del godimento!
Nulla di tutto questo con Ben addosso a lei….Lo aveva sopportato ma non era riuscita a lasciarsi andare neanche per un secondo….
Lo aveva spinto bruscamente lontano da lei….lo aveva allontanato più di una volta….e aveva temuto la sua reazione…in fondo era stata lei a cercarlo…ma la voglia di possederla, di averla, di riuscire a farla sua doveva essere maggiore della rabbia e della frustrazione di sentirsi rifiutato da lei.
In realtà…..e questo rory non poteva saperlo….a mantenere Ben dal prenderla con la forza….era solo una cosa: la volontà di far del male a Jess, di vederlo soffrire e si poter punire la sua arroganza, come non si sarebbe mai aspettato.
Ben aveva sopportato tutto, i suoi capricci, la sua ritrosia nel lasciarsi prendere, la sua insofferenza a letto….ma tutto per arrivare a quel momento….tutto per avvicinarsi a lei, entrare nel suo mondo, insinuarsi tra di loro….e non uscirne più!!!

RORY: Che ci fai qui?
JESS. (la guardò accigliato) Lui che ci fa qui!
BEN: Ehi Jess….neanche mi saluti?
Salì i gradini del portico….la prese per un braccio e la spinse verso la porta…
RORY: Lasciami!
JESS. Vieni dentro…io davanti a lui non parlo!
BEN: (si mise in mezzo, rivolto verso Jess che lo guardava con rabbia sempre maggiore) Mi spiace per te…ma oggi dovrai farlo!
JESS: Togliti di mezzo. Sei così pieno di te…che non ti accorgi che ti sta solo usando per ferire me.
BEN. Tutti usano tutti Jess….e tu dovresti saperlo!
JESS: So solo che voglio parlare con Rory….volevo farlo da tempo…ma sono testardo….e cocciuto…e orgoglioso….e pago per questo. (guardò verso di lei) apri la porta e concedimi 5 minuti….Poi tornerai da questo verme!
Rory non disse nulla…..aprì la porta con il braccio libero e guardò verso Ben…
Lui si spostò e si avviò verso i gradini….
BEN: Tanto è tutto inutile Mariano….Hai sbagliato mossa questa volta….e non puoi tornare indietro!
Quando entrarono in casa….Rory non ebbe il tempo di capire cosa stava succedendo che era già tra le sue braccia: la strinse forte a se, le avvicinò il viso sulla spalla, nella curva del collo, e la spinse verso di lui, facendola aderire al suo corpo.
JESS: Dimmi perché rory? Dimmi perché..
RORY. (si staccò da lui e lo guardò cercando di essere quando più fiera possibile)Io DOVrei chiederti perché Jess…..Solo io. Mi hai fatto ciò che non avrei mai creduto possibile..
JESS: (fece di nuovo un passo verso di lei) Lo so…ma posso spiegarti tutto. Adesso devi credermi realmente….sono sincero….Ma tu devi lasciare stare ben. E’ pericoloso.
RORY: Tu lo eri….tu eri il mio pericolo e io non ho dato ascolto a nessuno….
Jess si avvicinò e la prese di nuovo tra le braccia, stringendola forte a se e accarezzandole i lunghi capelli sciolti:
JESS: Non dirlo…non pensarlo mai….
Le prese il viso tra le mani e le baciò la fronte, le guance arrossate, gli occhi umidi….e finalmente le labbra: risentire il suo sapore fu inebriante, la baciò piano come se dovesse assaporarla piano…e sporse la lingua per sfiorare la sua e risentire quel fremito…noto ad entrambi!
Le mani la percorrevano lungo la schiena, dal collo in giù, premendo leggermente sulla spina dorsale, fino ad arrivare in basso, e scendere sulle sue natiche sode…
Le strinse appena e spinse più forte con la lingua nella sua bocca, baciandola più intensamente….
Rory cercava di contenere l’ondata di emozioni che rischiavano di sommergerla del tutto: era inebriata da quel suo esserle addosso, risentire il suo profumo, il suo fiato, il sapore delle sue labbra…
La spinse contro il muro e premette sul suo corpo, mentre con le mani scendeva a prenderle le gambe….a sollevarla dal pavimento e a farle cingere il suo bacino…
Sentì la sua eccitazione e fu invasa da un’eccitazione simile se non più intensa….
Lui scese a baciarle la pelle bianca del petto, mentre rory non resistette dallo spingergli la testa giù, tra i suoi seni e tenerlo stretto a se, perché la facesse sua come prima…
JESS: Oh rory….rory….
Sospirava il suo nome, aveva la voce rotta dall’aumentare del godimento e del piacere…gli occhi persi dietro il sogno di riaverla per lui, il corpo teso per non perdere nulla di quell’attimo!!!
Le mani scesero a sfiorarla da dietro, mentre il suo sesso gonfio premeva contro di lei.
Sollevò il viso e si avvicinò al suo orecchio…
JESS: Ti ho desiderata per troppo tempo….ogni giorno, ogni momento….ogni volta che entravi in quel locale….ti ho desiderata da impazzire, non ho chiuso occhio ogni notte pensando che invece non avrei dovuto dormire per altro….Voler fare l’amore con te…quest’idea mi ha perseguitato tutto questo tempo…metterti contro un muro o su un letto o dovunque…e farti mia….essere di nuovo dentro di te….
Rory si morse le labbra a quelle parole…non doveva cedere subito….non poteva abbandonarsi di nuovo a lui…non poteva fidarsi!
JESS: Non può finire così…non puo’….(ansimava vistosamente e i suoi movimenti erano diventati molto più intensi) Dimmelo che lo sai anche tu…Non puoi rinunciare a tutto questo.
Strinse i pugni, ricacciò indietro tutto quello che la stava sopraffacendo in quel momento, respirò profondamente….e si staccò da lui…
RORY: Tu ci hai rinunciato….non io! Hai fatto tutto tu Jess….e io non posso farci nulla….Qualunque cosa mi dirai….io non mi fido più di te!
Furono come pugni ricevuti in pieno stomaco: parole essenziali e dure….ma vere.
Era lì tra le sue braccia, tra le sue mani, con gli occhi nei suoi….ma non era sua.
E in quel momento si chiese se lo sarebbe stata mai più!



 
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puppy
view post Posted on 7/8/2004, 02:43




XXVI EPISODIO:

Si staccò gradualmente dalle sue braccia, si appoggiò alla porta e lo guardò con freddezza, anche se dentro si sentiva divorare da un fuoco improvviso, come ogni volta che i loro corpi erano vicini. Bastava che si guardassero o che percepissero la presenza uno dell’altro per scatenare una reazione incontrollabile, non voluta e non programmata. Per quanto lui l’avesse fatta soffrire, per quando temesse che ogni singola parola di Ben sul suo conto fosse vera, nonostante la prova tangibile che aveva avuto del suo essere inaffidabile, non poteva non provare nulla, l’attrazione prima di tutto, o almeno così pensava, visto che parlare di amore le sembrava impossibile in quella situazione.
Lo vide immobile davanti a lei, per la prima volta disarmato dal suo atteggiamento, dal suo distacco e dalla sua determinazione….Ben era lì fuori, dimostrazione del fatto che lei era riuscita a dimenticarlo….almeno così rory pensava…
Ma Jess sapeva perfettamente qual’era lo scopo che lei voleva raggiungere facendosi vedere con Ben….non poteva nascondersi dietro falsi e forzati atteggiamenti. Lei era Rory…e lui la conosceva fin troppo bene ormai!
JESS: Ascolta….
RORY: Non c’è più nulla da dire. Credevi che sarebbero bastate due carezze, un paio di baci e i tuoi occhi languidi per farmi cadere di nuovo nella tua trappola?
JESS: E tu credi che basti vederti fra le sue braccia per credere che mi hai dimenticato?
RORY: Io posso stare tra le braccia di chi voglio…Io sono libera…non sono tua….Non puoi condizionarmi in nulla….
JESS: Rory andiamo….non sono stupido. Lo hai cercato con l’unico obiettivo di ferirmi, di farmi male…
RORY: Come posso sperare di farti male se mi hai gridato in faccia che di me non ti è importato mai nulla….o dimentichi quello che dici?
JESS: Lo sai che non è vero.
RORY: Io non so più cos’è vero e cosa non lo è Jess. Non lo so….Mi hai così confusa che ho la mente in subbuglio. Non so più nulla….
JESS: Te le dico io allora ciò che devi sapere. Io ci tengo a te, ci ho sempre tenuto dalla prima volta che siamo stati insieme…Ti ho portata con me New York e non ti ho mai rifiutato il mio appoggio in tutte le tue scelte perché volevo starti accanto….Se hai messo tutto in gioco è per me e tutto quello che c’è stato tra noi è andato oltre ogni mia aspettativa….Mi hai colto di sorpresa…io non sapevo cosa mi stesse succedendo. Lo capisci che tutto questo io non l’ho mai vissuto?
RORY: Lo capisco….perché ti sei comportato di merda con me….Si vede che è la prima volta perché l’hai gestita malissimo la situazione.
JESS: Ti ho mollata per il tuo bene…
RORY: Ti prego Jess…questo non è un film….evita queste frasi fatte.
JESS: Quella che ti ha raccontato Ben il giorno in cui yi ha trovata in casa è la vita che io vivevo prima di venire a stare da Luke…Quella che hai visto e che ti ha sconvolto. Io non potevo trascinarti oltre con me…non potevo perché….perché a te ci tengo davvero. Volevo proteggerti….e non ho trovato modo migliore per farlo….non sapendo come altro comportarmi!
RORY: Non mi incanti più….(alzò la voce e si gettò su di lui, battendogli i pugni sul petto) Non mi incanti più. Non ti credo….non ti credo!
JESS: (cercò di bloccarla e la prese per i pugni tenendola ferma) Almeno per questa volta devi farlo Rory….Ben è pericoloso….Se non vuoi me….se non hai più fiducia nelle mie parole, io ti capisco….ma non punirmi con lui….(la guardò negli occhi intensamente) Ti prego rory….non lui!
RORY. (lo guardò con altrettanta intensità e pronunciò le parole lentamente ma con tono deciso) Non potrà mai farmi male quanto me ne hai fatto tu!
Dette uno strattone al braccio e si liberò della sua presa…si ricompose un po’ e poi aprì la porta…
RORY: Non credo tu abbia altro da dirmi nè da farmi…quindi…
JESS: Non ti lascerò andare così rory…e non permetterò che lui ti faccia del male. Che tu lo voglia o meno….(era sulla porta, vedeva Ben appoggiato alla macchina, che fumava nervosamente, e lorelai sui gradini del portico, in evidente trepidazione. Doveva fare qualcosa che facesse capire ad entrambi che non rinunciava a lei, che ancora era sua, nonostante si ostinasse a dire di no. Le appoggiò una mano sulla guancia e si avvicinò al suo orecchio) Non è necessario dirmi che mi vuoi, che mi pensi, che vuoi fare l’amore con me….non è necessario. Io lo so…e i tuoi occhi parlano più di tutti tuoi inutili discorsi. (le baciò il collo e le morse leggermente il lobo dell’orecchio, producendo in lei una scossa improvvisa, un brivido incontrollato di cui lui si accorse subito) Visto? Il tuo corpo non può mentire. Io ci sono Rory quando vuoi…quando vorrai ridarmi fiducia….Stavolta non ti deluderò! (la baciò di nuovo e uscì sul portico, trovandosi davanti la figura di Ben)
BEN: Non credi di stare esagerando adesso Jess?
JESS: Tu dici Ben?
BEN: Stai abusando della mia pazienza….amico!
JESS: (si avvicinò a lui e la guardò con tutta la rabbia che provava verso di lui) Tu cerca di non abusare di lei….altrimenti potrei davvero esagerare e sarebbero guai per te….amico!
BEN: Vattene….e finiamola qui.
JESS: Non finirà proprio nulla Ben…questo è solo l’inizio.
Si allontanò dopo aver lanciato un’ultima occhiata a Rory immobile sotto la porta a guardalo. Lorelai la prese per le spalle cercando di portarla dentro…ma non si mosse finchè non fu sparito dietro la siepe, con la sua camminata inconfondibile e il suo immenso fascino. Sentì anche un’altra mano che si appoggiava sulla sua spalla e questa le provocò un altro brivido…ma sono di repulsione. Sarebbe stato difficile mantenere i suoi propositi dopo le sue parole….ma la paura di ricadere nell’errore era troppa…più del desiderio di lui!!!

Era dietro al bancone e scriveva distrattamente su un libro….quel solito vizio di inserire note al margine, che chiarissero concetti importanti, che gli permettessero di riflettere su ciò che leggeva e di non dimenticarlo col passare del tempo. Odiava dimenticare le cose, dimenticare i dettagli, perché era lì l’essenza di tutto….nei particolari. Nessuno avrebbe mai capito che cosa ci fosse dietro un insignificante parola, dietro un pensiero, dietro un gesto….
lui si…perché si era soffermato più volte a rifletterci sopra, nei suoi interminabili silenzi, perso dietro a pensieri che nessuno conosceva. Aveva sperato e forse creduto di poterli condividere con l’unica persona che sembrava essere in sintonia con lui anche su questo….ma adesso non c’era più nulla che li unisse, almeno non materialmente.
LUKE: Hai intenzione di passare tutta la sera a scarabocchiare libri? Ci sono tavoli da servire, piatti da lavare, e conti da chiudere….A te la scelta…
JESS: (senza staccare gli occhi dal libro) Passo!
LUKE: Jess non stiamo giocando…questo è lavoro….Ti pago per questo..
JESS: ma si da il caso che mi paghi poco rispetto a Cesar…e che quindi io possa prendermi qualche libertà in più di lui! Se poi a questo aggiungi che sono tuo nipote….
LUKE: …capirai perché non ti ho ucciso finora!
JESS: Mettiti in fila….
LUKE: Ci sarà una bella coda!
JESS: In effetti….avrai da aspettare il tuo turno! Nell’attesa potresti servire ai tavoli…non credi?
LUKE. E’ meglio ignorarti. (uscì da dietro il bancone ancora borbottando)
JESS: Bravo…è un’altra delle cose che potresti……
Ma non finì di pronunciare la frase perché la porta del locale si aprì e ciò che vide non poteva permettergli di continuare a parlare tranquillamente. Luke vide il cambiamento immediato sul volto di Jess e si girò verso la porta, aggrottando la fronte….Chi era quel tipo che entrava con Rory? Fu questa la domanda che si pose subito….ma fu anche la risposta all’improvviso mutismo di jess….
LUKE: (cercando di sciogliere un po’ il gelo che era piombato nella stanza) Ehi credevo avessi cambiato locale per cenare. Sono già le 7:30!
RORY: (sorridendo forzatamente) Ho avuto un po’ da fare Luke….
LUKE. per esempio portare il tuo amico a visitare la città? (lo squadrò da capo a piedi e sorrise forzatamente….come a tutti gli uomini che vedeva in compagnia delle Gilmore)
RORY: Già…..(guardò istintivamente verso Jess….e sentì una morsa allo stomaco. Sarebbe stato preferibile ignorarlo….doveva pensare solo a se stessa adesso…non guardarlo, non pensarlo, non sentirlo così vicino anche in quel momento) ….ha visitato la città e ancora non è scappato…
LUKE: Bhe…ha fegato nel rimanere in questo posto!
BEN. O ha una ragione più importante! (si voltò verso rory e al baciò)
Jess si sentì fremere dalla testa ai piedi….avrebbe volentieri superato quel bancone e spaccato il muso a quell’idiota che si fingeva innamorato di lei, quando invece aveva un unico obiettivo: fare del male ad entrambi.
In quel momento Jess si ripromise che prima o poi avrebbe pagato per tutto…per ciò che gli aveva fatto vivere a New York…per ciò che aveva fatto a Rory, per averlo costretto ad allontanarla da lui, per quello che avrebbe potuto farle in seguito.
Era difficile contenere tutte queste emozioni mentre dall’altra parte del locale c’era lui che le sorrideva falsamente, che le accarezzava i capelli, che le parlava all’orecchio, magari sfiorandole il collo come piaceva a lei. Dettagli…quei famosi dettagli che rendono tutto così speciale.
Non avrebbe conosciuto né capito i suoi….Ben non avrebbe mai potuto godere di tutto ciò che aveva goduto lui….Non avrebbe mai visto i suoi occhi che lo imploravano di continuare, quel suo inarcare la schiena quando lui le baciava il collo e il petto ansimante, quel suo prendergli la testa tra le mani e spingerlo verso di lei, mentre accarezzava con le labbra il suo sesso eccitato. Non avrebbe mai saputo che amava raggomitolarsi sotto di lui quando tutto era finito, appoggiare il viso tra il collo e la spalla e starsene così per un po’, senza dire nulla….senza parlare….appagata solo di essere lì insieme.
Non avrebbe mai saputo…perché lui non glielo avrebbe permesso….Non stavolta.
Rory era diversa da tutte….e con lei tutto era diverso anche per Jess…Ben lo avrebbe capito.
Aveva sbagliato a lasciarla andare, sperando di proteggerla da lui e da quella vita….Per uno strano gioco del destino lei vi si era buttata a capofitto senza sapere a cosa andava incontro….senza sapere nulla di Ben e facendosi un’idea del tutto falsa di lui.
Continuava a guardarli con uno sguardo duro, scolpito quasi, cercando di rimanere del tutto impassibile, ma riuscendoci a stento.
Quando vide che lui le sfiorava la guancia, le prendeva le mani e le baciava il collo, assecondato goffamente da lei…non potè più resistere…
Gettò il libro sotto il bancone…scostò bruscamente la tenda e salì su per le scale, sbattendo la porta di casa.
Subito dopo comparve Luke…come sempre….come al solito…qualcuno che dovesse rimproverarlo di qualcosa, che dovesse rinfacciargli qualche errore….Non ne poteva davvero più!
JESS: lasciami in pace una volta per tutte…
LUKE. Ehi….
JESS: Luke…sparisci!
LUKE. Chi è quel tizio?
JESS: Scendi e chiedilo a lei!
LUKE. Jess….non scherzo….non ce l’ho con te! Chi è quel tizio….ha un viso che mi è familiare…ma non ricordo dove io l’abbia visto….
JESS: L’hai visto con me….
LUKE: Con te??? E quando???
JESS: A New York!
LUKE: (uno strano presentimento si fece largo in lui…insieme con il timore di aver compreso chi fosse) A new York con te….e che ci fa con Rory?
JESS: le sarà sembrato il modo più facile di farmela pagare….
LUKE: Non avrebbe tutti i torti!
JESS: Già….ma avrebbe potuto scegliere qualcun altro di meno pericoloso….qualcuno che non fosse Ben!
LUKE: Ben??? (sgranò gli occhi) Quel Ben?
JESS: Si…quel Ben!
LUKE. (si mise le mani nei capelli) O mio Dio….e come è stato possibile…come è potuto succedere?
JESS: Se te lo raccontassi non mi crederesti neanche!
LUKE. Allora non farlo…usa il tuo tempo per risolvere questa situazione. (si avvicinò a lui…e per la prima volta non aveva nella voce un tono ostile o di biasimo) Jess….devi fare qualcosa…qualunque cosa….ma falla!
JESS: Credi che non ci abbia pensato?
LUKE. Non devi pensare…devi agire. Devi toglierla dalle sue grinfie…devi farlo per lei…se le vuoi bene davvero!
JESS. Si che le voglio bene maledizione…E’ per il troppo bene che le voglio se ora sono in questo casino!
LUKE: Lo risolverai….se le vuoi bene come dici lo farai! Torno giù al locale….meglio non lasciarlo incustodito con un tipo del genere in giro!
Si avviò verso la porta e uscì lasciandolo solo con quel senso di impotenza e di rabbia a cui ormai si stava abituando.
Lei eri lì sotto, a parlare con lui, a guardare lui, a ridere magari….senza sapere che il vero pericolo era proprio davanti a lei…
Era stato bellissimo per un breve momento quel pomeriggio riaverla tra le braccia, risentire il suo corpo abbandonarsi alle sue mani, avvertire il fremito intenso che la scuoteva ogni volta…
Non poteva più fare a meno di quel contatto, di quella presenza, di quello sguardo…e avrebbe fatto di tutto per riaverlo. Mai più delusione nei suoi occhi…era il momento di dimostrarle davvero ciò che provava per lei.
Capì in quel momento che avrebbe potuto riaverla solo in un modo: se fosse riuscita a leggere nei suoi occhi, nei suoi gesti e nelle sue parole l’attrazione e l’ amore che aveva in se….solo per lei!

 
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mattaxmilo
view post Posted on 10/8/2004, 10:08




E' un pò corta....ma è solo la prima parte.....la seconda la metto presto!!!

XXI EPISODIO:

Quando si svegliò quella mattina non sorrise come faceva sempre….rimase nel letto a fissare il soffitto con una strana sensazione di insoddisfazione, di malinconia, che da un po’ non riusciva a scrollarsi di dosso.
Nonostante sapesse che da lì a due minuti sua madre sarebbe piombata in camera e avrebbe sconvolto quel letto, quella giornata e la sua vita in generale…sapeva anche che esistono diversi modi di sconvolgere un risveglio….e quello che lei sognava non era a base di cuscinate in faccia e minacce semiserie.
La sua vita procedeva secondo la norma: la scuola, le cene del venerdì, i compiti, le serate da Luke….ma lei non era più la stessa.
Era così cambiata in pochi mesi che stentava a riconoscersi: non solo per via di Jess…..ma anche per altro, soprattutto adesso che lui non c’era più nella sua vita. O meglio…lei non si era più fidata di lui e lo aveva risolutamente allontanato, rifiutando ogni tipo di spiegazione.
C’erano stati altri incontri e altri scontri….erano volate di nuovo parole grosse da parte sua verso quel ragazzo che ad un certo punto aveva creduto di amare…..erano ritornati anche i momenti di debolezza, quando lui falsamente distratto le sfiorava una mano al bancone, o le passava talmente vicino da strofinare i suoi jeans su di lei, o quando l’aveva baciata all’improvviso mentre saliva su in casa a chiamare Luke.
Momenti che non avevano potuto scalfire la corazza che si era costruita intorno, per resistere al suo fascino, per contenere l’attrazione che la consumava, per non permettergli più di ferirla….
Perché sapeva che se avesse voluto avrebbe potuto rifarlo!
Poi era arrivato anche altro…..purtroppo per lei.
Era arrivato Ben….cercato per uno scopo ben preciso…..far ingelosire Jess, provocare in lui una reazione anche sconsiderata, vedere con i suoi occhi cosa avrebbe fatto e sentire cosa avrebbe detto vedendola con un altro.
Ma aveva fatto i conti senza l’oste: Ben era pericoloso davvero. L’aveva prima circuita un po’, l’aveva accontentata, si era comportato da bravo ragazzo, con lei e con sua madre, a Stars Hollow come a New York…ma la commedia era finita presto. E lei si era ritrovata a fronteggiare qualcosa di più grande di ciò chesi aspettava.
Era arrivato a pretendere ciò che lei non gli aveva ancora concesso ed era arrivato a farlo anche in modo brusco.
Aveva avuto paura…ma aveva saputo mascherare bene: indispettirlo sarebbe stato anche peggio. Aveva creduto di aver a che fare con un altro Jess all’inizio: carattere difficile, ma in fondo tutti hanno un cuore.
Ma Ben non ce l’aveva ….o se lo aveva era nascosto in un posto talmente profondo che anche lui lo aveva dimenticato.
La prima volta era stata la più difficile: a stento aveva contenuto le lacrime che già le inumidivano le ciglia appena lui l’aveva sfiorata. Poi quella sensazione di impotenza di fronte alle sue mani, ai suoi occhi, alle sue labbra: si sentiva soffocare da lui, dal suo peso, dal suo corpo.
Nulla a che vedere con il sentire addosso Jess, col tenerlo lì anche quando tutto era finito, come prova tangibile che non era un sogno ma la realtà.
“Dimmi che ti piace” le aveva detto…..
Aveva fatto uno sforzo notevole per emettere qualunque tipo di suono….ma lo aveva fatto per non provocarlo ancora di più. Già lei era un pezzo di ghiaccio, anche se per lui non sembrava così importante sentirla così fredda e distante.
Mentre le sue mani la percorrevano avide e vogliose, lei aveva pensato a quanto fosse stata avventata, stupida, ingenua…..a come fosse colpa sua e di nessun altro se adesso era in quella situazione.
Forse era anche un po’ di Jess…ma in quel momento non poteva non desiderare che ci fosse lui adagiato su di lei, che ci fossero il suo profumo, il suo sguardo e le sue parole.
Dopo quella volta ce n’erano state anche altre.....
ed era stato sempre peggio…nonostante lei cercasse di allontanare ogni giorno di più il ricordo di altri incontri. di altri rapporti, dia ltre carezze. Parlando con Ben aveva saputo un sacco di particolari sulla vita di colui che fino a quel momento era stato per lei molto di più che un cattivo ragazzo di strada….anche se in cuor suo continuava concedergli sempre un barlume di speranza….non perché potesse tornare con lei, questo sarebbe stato difficile….ma per un futuro più decoroso, più onorevole in un certo senso. Lo squallore di quella vita che aveva vissuto a volte la impressionava.

Come la impressionava lo squallore della sua in quel momento: a tavola dai nonni, in tutto quel decoro, in quelle discussioni di circostanza, mentre era seduta da luke a ridere e scherzare con sua madre, quando la sera si stendevano sul divano a guardare vecchie cassette….non poteva non pensare a quello che lei era in altre circostanze, in altri momenti della sua giornata…e si sentiva morire dalla vergogna, per se stessa e per quello a cui si era ridotta.
Era strano che quando accadeva con jess, fare l'amore, provocarsi, spingersi anche un pò oltre, e afre tutto anche sotto quello stesso tetto, a casa sua, con sua madre di là, tutto le sembrasse naturale, normale, privo di qualunque indecenza. Ora invece si sentiva in colpa verso se stessa, verso sua madre, verso chiunque posasse uno sguardo comprensivo su di lei, verso i professori a scuola che la lodavano e i compagni che la rispettavano….
Lei era un’altra rory….e non riusciva a perdonare a se stessa di esserlo diventato.
Solo lui lo aveva capito…
L’aveva fermata dietro il locale, mentre andava da Lane…l’aveva presa per un braccio e nonostante le sue proteste l’aveva condotta sul retro…..
JESS: Ti ha toccata vero?
RORY: Non sono affari tuoi!
JESS: Rory che ti ha fatto?
RORY: Nulla che io non volessi! (lo sguardo di sfida adesso le veniva bene…..ne aveva passate diverse ormai, non era più davvero così ingenua e indifesa)
JESS: Volevi ridurti così?
RORY: Così come….Non faccio nulla di diverso rispetto a ciò che facevo con te….
JESS: (la stretta intorno al braccio era aumentata) Con me era diverso. Non paragonare le due cose solo per farmi soffrire….perché ci soffri uguale anche tu!
RORY: Io soffro secondo te?
JESS: Si….io so leggere nei tuoi occhi. So quello che neanche tu sai….E so che non doveva andare così. Non dovevi permettere che ti toccasse, che ti facesse questo. Non so neanche perché ne me sto buono buono a guardare la tua rovina.
RORY: Tu mi hai rovinata (aveva alzato la voce e aveva cercato di liberare il braccio dalla presa) Tu…solo tu! Se non mi avessi lasciata, se non mi avessi tradita, ingannata, ferita, questo non sarebbe accaduto.
JESS: Ti ho chiesto scusa….maledizione Rory. Ho cercato di spiegarti i motivi ma tu non mi credi….tu non ti fidi più di me.
RORY. No….non mi fido. Non mi fido di nessuno più. E non m’importa di nulla…..che mi sia ridotta così o meno…..Non m’importa. Non esiste nulla di ciò che credevo: non esiste l’amore, non esiste la complicità, la dolcezza che avevo immaginato di trovare in te. In fondo siete uguali: mi siete addosso e mi toccate con la stessa avidità, mi baciate, mi sfiorate, mi volete solo per averne piacere, siete tra le mie gambe o dentro di me, senza preoccuparvi di essere nel mio cuore o nella mia mente….non vi importa. A te non è importato quanto a Ben….(tremava per la rabbia, per la veemenza delle parole dette, per ciò che la faceva soffrire più di tutto: il non credere più in lui)
JESS: Non è vero….Non è vero nulla….e lo sai! Tu lo sai quanto è stato diverso tutto…..tutto…dalla prima volta. Non paragonarmi mai a lui…non dire che il fare l’amore con me è stato come essere posseduta da chiunque altro. Io ti ero tra le gambe, tra le braccia, nella mente, dappertutto…..Io non ti ho mai usata, non ti ho mai umiliata, non ti ho mai fatto fare nulla che non volessi. Ti ho ferita….ma non accusarmi di aver usato il tuo corpo perché è l’unica volta in tutta la mia vita che ho pensato alla persona che avevo tra le braccia come ad una persona importante per me.
Si erano guardati per un po’, come per riprendere fiato…Poi lui l’aveva abbracciata di nuovo….
JESS: Facciamo l’amore un’altra volta….ti prego….se non credi alle mie parole crederai al mio corpo…
RORY:No…lasciami…..lasciami….
JESS: Ho bisogno di riavere la tua fiducia….non posso farlo se tu non me ne dai l’opportunità!
RORY: Non l’avrai attraverso il mio corpo….
JESS. io voglio te….non il tuo corpo…
RORY,. Allora trova un modo per avermi…
Lo aveva guardato per l’ultima volta e poi si era voltata, camminando spedita per la strada, mentre lui seguiva allontanarsi gradualmente, desiderandola ogni momento di più.

Era iniziato da lì il gioco della seduzione: aveva fatto per lei di tutto, faceva ancora di tutto, anche se a volte spariva per giorni senza lasciare notizie, per poi ricomparire all'improvviso, più bello di prima, con lo stesso sguardo e lo stesso sorriso.
Era iniziato il gioco degli sguardi, come mettersi di fronte a lei e fissarla senza perdere un solo suo movimento....
o quello delle provocazioni……come quella sera che aveva mal di schiena e si lamentava con Luke, seduta al bancone: lui si era messo dietro di lei e le aveva improvvisamente appoggiato le mani sul collo teso...ed era stata una scossa.
Non aveva saputo dire nulla, aveva solo piegato la testa e si era lasciata sopraffare da quel senso di sollievo e di piacere. Lui aveva percorso la sua schiena in un modo così sensuale che alla fine luke aveva preferito lasciarli e salire di sopra, leggermente imbarazzato nel vedere gli occhi di jess nel guardare il corpo sotto le sue mani, e quello di rory nel ricevere quelle sesse mani.
Dal collo era sceso con i pollici per tutta la spina dorsale, mentre la schiena di inarcava leggermente alla sua pressione, poi aveva allargato i palmi e le aveva accarezzato la parte bassa , di lato fino ai fianchi, aveva seguito le sue curve e poi era ritornato sul collo con movimenti lenti e leggeri, ma efficaci.
Si era avvicinato da dietro al suo orecchio e ci aveva soffiato sopra…poi sul collo…..mentre con le mani lo accarezzava, salendo fino alla base della nuca…Le aveva sollevato i capelli e l’aveva baciata lì, percorrendo poi tutto il collo, salendo per le guance, voltandola leggermente….e baciandola sulle labbra…..una volta appena sfiorandola, poi la seconda più intensamente, la terza aprendole le labbra con la lingua e assaporando la sua, e poi con passione maggiore…mentre girava lo sgabello di fronte a lui….
Poi si era staccato da lei, aveva guardato nei suoi occhi semiaperti, in uno stato quasi di incoscienza, completamente ammutolita e rapita da lui….e le aveva sussurrato a fior di labbra…
JESS: Fino a quanto dovremo fingere ancora???
Era rimasta zitta…..
JESS: Puoi anche non dire nulla…ma io lo so….noi lo sappiamo: mi desideri….mi vuoi….e stai per impazzire se non mi avrai!!!!

CONTINUA.....


Che oscenità...

Edited by mattaxmilo - 10/8/2004, 11:15
 
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view post Posted on 13/8/2004, 01:59




XXI EPISODIO (seconda parte):

E sarebbe impazzita davvero se lui non le avesse tolto le mani di dosso, se non avesse smesso subito di provocarla in quel modo.
Doveva riuscire a mascherare ad ogni costo la sua attrazione per lui, rimasta immutata nonostante tutto, ma se fosse rimasta due altri secondi lì, con il corpo di Jess quasi premuto contro il suo, non ce l’avrebbe fatta.
Si spostò per passare e allontanarsi da lui ma Jess le si mise di nuovo davanti….allora si spostò dall’altra parte, ma anche di là Jess bloccò il passaggio….
Rory si fermò e lo guardò con aria annoiata…
RORY: la smetti?
JESS: Dove vorresti andare?
RORY: Ovunque…purchè sia lontano da questo locale, da questo bancone e da te.
JESS: oh oh….perché ti scaldi tanto? Vai pure…non ti tiene nessuno!
Rory lo guardò minacciosa…..e si spostò per passare……ma si ritrovò Jess nuovamente di fronte….
RORY. Jess smettila….
JESS: ehi sei davvero tesa piccola….
RORY. Non chiamarmi piccola….
JESS: Tesoro non posso….
RORY. Ecco bravo anche quello puoi evitarlo….
JESS: Ma solo perché non sei mia!
RORY: Non mi hai mai chiamata tesoro neanche quando lo ero!
JESS: (si avvicinò a lei e le mise la mano sul collo attirandola a sé) Se ritornassi ad esserlo potrei chiamarti in mille altri modi, potrei fare e dire tante cose che non ho mai detto né fatto.
RORY: (lo guardò e strinse i pugni per poter reagire di fronte alle sue parole) Sei fuori tempo massimo Mariano….
JESS. Tu dici?
RORY: Si…io dico….
JESS: Non è mai troppo tardi!!!!
RORY: Peccato che ti sbagli….sai non vorrei darti una delusione….ma con me non puoi sperare più in nulla.
Jess strinse le labbra per non ridere…..
RORY: Non scherzo Jess…..non scherzo affatto e non ci trovo nulla di divertente!
JESS: Bhe stavolta sono io che devo deluderti….perché di divertente c’è proprio tanto….A cominciare dalla tua messa in scena con Ben….per continuare con il tuo continuo resistermi quando invece appena ti sfioro tremi….e per finire con questo tentativo di fuga del tutto inutile. Puoi fuggirmi quanto vuoi…puoi evitare di stare nella stessa stanza in cui mi trovo io, puoi offendermi e accusarmi quanto ti pare…ma non puoi mentirmi….non a me rory.
Rory distolse lo sguardo perché non guardasse nei suoi occhi….ma capì che non avrebbe resistito oltre…A mentire non era mai stata un granchè….e mentire a lui che la conosceva così bene era impresa ancora più difficile!
Lo vide indietreggiare e raggiungere la porta del locale: si girò e armeggiò con la serratura…poi si voltò di nuovo verso di lei con la chiave tra le dita, con il solito sguardo di sfida e un sorriso beffardo sulle labbra…..Le mostrò la chiave e se la mise in tasca ai pantaloni.
JESS: Vuoi uscire?….fallo!
RORY. Jess….apri quella porta!
JESS: Un tempo mi dicevi di chiuderle le porte.
RORY. Quando ancora non ti conoscevo bene!
JESS: Benissimo….un motivo in più per starcene in compagnia uno dell’altro….abbiamo tutta la serata…ci conosceremo meglio!
RORY: Jess apri….dammi la chiave….devo andare.
JESS. La chiave è qui…nella mia tasca….se ci tieni tanto…vieni a prenderla!
RORY: Jess questi trucchetti sono da asilo d’infanzia!
JESS: Già….ma non perdono la loro efficacia! Adesso tu sei qui con me….non puoi uscire, non puoi fuggirmi più….non puoi evitare di starmi vicino….anzi ti dirò….potresti benissimo starmi addosso…..se rivuoi la tua chiave vedi venire a prendertela!
Rory si avvicinò e lo guardò con aria minacciosa…..avrebbe dovuto essere irritata, nervosa, arrabbiata con lui, avrebbe dovuto mettersi a gridare, protestare a gran voce, minacciare di chiamare qualcuno…ma tutto quello che faceva era stare a guardarlo, e sentire il suo cuore battere, le sue guance arrossarsi per l’eccitazione e le sue labbra lottare contro al sensazione di sorridere.
Si…era involontariamente felice….non poteva negarlo a se stessa…
Tutta quella situazione era terribilmente divertente ed eccitante: essere lì con lui ed essere vittima delle sue provocazioni….anche se non riusciva a dimenticare che l’aveva troppo ferita, fatta soffrire, umiliata! Era stato davvero troppo per poter tornare tranquilla tra le sue braccia….
Non si fidava di lui…non poteva….non in quel momento…
Forse col tempo, se lui le avesse dimostrato quello che realmente provava, solo se lui avesse fatto tutto quello che c’era da fare per riacquistare la sua fiducia….E uno strano presentimento le diceva che lui avrebbe tentato….
Era questo che le riempiva il cuore di….qualcosa di molto simile alla gioia….mista alla paura che in realtà fosse ancora la sua mente a sognare di riaverlo….a sognare che la conducesse lontano da Ben….quello stesso Ben che lei aveva cercato di usare per ferirlo e fargli male, ma che adesso feriva e umiliava lei!
Si avvicinò a Jess ma lui indietreggiò, trovando riparo dietro un tavolo….Lei cercò di aggirarlo..ma lui seguiva i suoi movimenti, sfuggendo sistematicamente al suo tentativo di bloccarlo!
Fece finta di spostarsi a sinistra…andando invece verso destra…ma non riuscì a trarlo in inganno! Allora aumentò il passo per aggirare il tavolo prima di lui, ma si trovò davanti una sedia, poi un altro tavolo, poi lo sgabello del bancone…
Non riusciva a raggiungerlo….finchè non arrivarono dietro il bancone, dopo aver reso il locale un disastro, con sedie e sgabelli sparsi sul pavimento e tavoli spostati per ostacolarsi a vicenda! Ma adesso lui era bloccato dietro quel bancone, con alle spalle la porta della cucina chiusa e inaccessibile..
RORY: (non potè nascondere un sorriso di soddisfazione) Non mi scappi mariano!
Jess non disse nulla…si limitò a sorridere anche lui: in realtà non sperava altro….se non di non scapparle più!
Rory si buttò su di lui cercando di bloccarlo contro la porta….ma lui fu più lesto di lei e le bloccò le mani….Lei spinse il suo corpo contro quello di lui, cercando di liberare le braccia dalla sua presa…..Si piegò sul braccio di Jess e dette un morso…
Un leggero sibilo di dolore, Jess allentò la presa e lei riuscì a liberar il polso….portando subito la mano verso la tasca…ma lui fu di nuovo lesto e la fermò quando ormai era dentro…..
RORY: Lasciami….
JESS. Non ci penso neanche!
Si avvicinò, tenendole sempre fermi i polsi con le mani…e appoggiò il viso al viso di lei…
La sentì che cercava ancora di liberarsi dimenandosi senza risultato se non quello di muoversi addosso a lui. Le liberò un polso e le mise il braccio dietro la schiena, la spinse di più verso di se, la bloccò stringendole la vita, girò il viso e la baciò. Come aveva immaginato lei oppose resistenza, cercò di liberarsi da quella presa, cercò di allontanare il viso da lui, strinse le labbra….ma fu una lotta breve quella….Jess non la mollò un attimo, la tenne sempre stretta a se, le accarezzò le labbra chiuse con la lingua, le prese il labbro superiore tra i denti e cominciò a succhiarlo piano….mentre con la mano le accarezzava la schiena. Riuscì ad avere la meglio su du lei e sentì che tremava ancora, come prima, come sempre.
Le portò la mano sù…lungo la schiena…e le accarezzò il collo, facendo poi scivolare le dita tra i lunghi capelli.
L’altra mano stringeva quella di lei nella tasca, spostandola leggermente verso il centro del suo corpo….
Rory sentì che quel gioco lo aveva eccitato quanto aveva eccitato lei….ma lui non poteva saperlo, si disse per tranquillizzarsi, non poteva toccarla, non poteva immaginare quanto lo desiderasse….
Si lasciò guidare la mano senza opporre resistenza….aprì le labbra al tocco delle sue….e si disse che in fondo riusciva a trasmetterle una serenità troppo grande ogni volta che la toccava! Poteva mentire ancora???
Si appoggiò di più a lui, assecondò il suo bacio pur con incertezza, non fece nessun altro movimento se non quello di lasciarsi guidare da lui….
Sfiorò il suo sesso da sotto i jeans e sentì il suo gemito mentre la baciava…e fu ancora più eccitante per lei sentirlo così vicino….
Forse quel tempo che aveva immaginato lungo e difficile per ritrovare la forza di accettarlo di nuovo era meno lungo di quanto immaginasse….forse ciò che provava era più forte di tutto il resto, forse le sue parole erano state sincere….e c’era un motivo dietro tutte quelle incomprensioni, quei fraintendimenti e quegli allontanamenti.
Ma tutti quei forse rimasero tali…perché ad un tratto una voce li ricondusse alla realtà…
LUKE: O mio Dio….è passato un uragano da questo locale?
Si voltarono verso di lui, non facendo in tempo a staccarsi uno dall’altro, nello stesso momento in cui lui si voltava verso di loro.
Rimasero a fissarsi tutti e tre….senza riuscire a dire nulla….
Poi parlarono tutti e tre insieme…..
RORY: Ha chiuso a chiave la porta e l’ha messa in tasca….e io…..
JESS: Mi è saltata lei addosso….non mi resiste!
LUKE. Ho sentito dei rumori…non sapevo foste qui!
Parlarono insieme….e ammutolirono insieme….
LUKE. Ok…..Jess dammi la chiave….
Jess si staccò a malincuore da lei, le sfilò la mano dalla tasca, non trascurando di farla aderire quanto può era possibile alla sua gamba mentre la tirava fuori, e prese la chiave…
La porse a Luke che senza aggiungere altro aprì finalmente quella porta…
LUKE: Ora puoi andare Rory…e scusalo ancora…..se puoi!
RORY: Oh….non fa niente Luke….Dovrei scusarlo per molto altro di più grave!
JESS: Lo farai te lo assicuro!
RORY: Meglio che vada….Ben si starà chiedendo che fine abbia fatto.
JESS. Se ha trovato una bionda per strada saprà ingannare il tempo!
RORY: (il pensiero della bionda le fece ritornare alla mente la donna con cui lo aveva visto i quell’appartamento…e tutta la rabbia che pochi attimi prima sembrava un ricordo lontano…ricomparì improvvisamente) Non è il solo a cui piacciono le bionde allora.
Non c’era più complicità adesso, non c’era più quella tranquillità che aveva avvertito prima, non c’era nulla quando pronunciò quelle parole.
JESS: Un giorno capirai tutto…quando mi concederai di spiegarti ogni cosa senza menzogne e incertezze…
RORY: Non c’è nulla da capire. Non mi incanti più….non incanti più nessuno…e non ti serviranno i trucchetti che hai usato finora…Io adesso ho aperto gli occhi!
JESS: Bene…potrai vedere meglio tutto ciò che farò per riaverti!
RORY. Che farò Jess Mariano….prenderà a pugni Ben? O mi chiuderà in un’altra stanza….magari buttando la chiave stavolta?
JESS: Sarebbe un’ottima idea per cominciare…Il resto potremmo farlo benissimo dopo! Non avresti voglia cmq di uscire….se stessi sola in quella stanza con me!
RORY. Ok….me ne vado…basta sentire le tue assurdità. Me ne vado!
JESS: Ciao….e grazie della serata…dovremmo ripetere l’esperienza….Non ci si annoia con te!
RORY: Scordatelo!
La vide uscire e andare via spedita verso casa….Vide Luke che si voltava a guardarlo con lo sguardo interrogativo e vide se stesso immobile dietro il bancone….riflesso nella porta aperta…
JESS: Non me lo scordo affatto Rory. Non penserò ad altro finchè non accadrà di averti solo per me….e poi penserò anche a lui!


Guardò due volte e anche più verso la strada….immobile vicino all’immenso portone: era di pietra come quei battenti e non riusciva a fare un passo.
Paris la scosse per un braccio:
PARIS: Ehi….ti faccio quest’effetto mentre ti parlo?
RORY: No…scusa…
PARIS: Quando parlo con te mi piacerebbe che mi ascoltassi….sai non per niente….solo leggermente egocentrica…..
RORY: Si egocentrica giusto…
PARIS: Rory….non mi ascolti…..
ORYR: Ok….scusa…..(distolse lo sguardo e lo posò su Paris…ma il cuore non per questo smise di batterle così forte come in quel momento) Adesso ti ascolto davvero!
PARIS: O mio Dio…..
RORY. Cosa…..
PARIS: Ma quello è…..
RORY. Nessuno…non è nessuno….
PARIS: Bhe è un nessuno carino però….molto carino….Se per te non è proprio nessuno allora potresti…..
RORY: la smetti e continui a dirmi ciò per cui mi hai seguita dall’aula fin qui?
PARIS: Tu non vuoi dirmi nulla di lui lì fuori?
RORY: Non so di che parli!
PARIS: Oh lo sai invece….non puoi ignorare una macchina parcheggiata fuori dal cancello in divieto di sosta, un ragazzo che fuma appoggiato alla carrozzeria e che ti guarda come se dovesse mangiarti….e soprattutto non puoi ignorarlo se comincia a venire verso di te.
Rory si girò di scatto e lo vide che superava quel cancello che nessun essere umano senza una carta di credito….tranne lei…..aveva mai superato!
RORY: No…non farlo!!!
PARIS: Troppo tardi credo….Il tuo amico non ama le regole a quanto sembra!
RORY: E’ entrato nel viale….ma a scuola non oserà…..
PARIS: Comincia a correre…vediamo se ti trova. Potrebbe essere divertente!
RORY: Non lo è affatto paris….(si voltò di spalle e si inoltrò nel buio corridoio della Chilton, sperando di sparire in quella penombra)
Aumentò il passo ma subito sentì alle sue spalle passi altrettanto conosciuti……Non si voltò e continuò a camminare spedita: le serviva un’aula dove ci fosse una lezione…..non importava quale….avrebbe inventato qualunque scusa…ma doveva sottrarsi a lui…..ad ogni costo.
Svoltò per un altro corridoio e sobbalzò ritrovandosi paris di fronte….
RORY. Credevo di stare scappando da uno….non da due inseguitori.
PARIS: Io non t’inseguo….anticipo le tue mosse.
Le si mise accanto….e seguendo il suo stesso passo…..cominciò a bombardarla di domande….
PARIS: Vi parlate di nuovo.
RORY. No.
PARIS. Perché è qui allora?
RORY: Perché non ti fermi e glielo chiedi!
PARIS: Buona idea….(si fermò di botto in mezzo al corridoio)
RORY: Ehi….Paris…..muoviti…..scherzavo…Non vorrai fermarlo davvero a chiedergli qualunque cosa. Neanche lo conosci!
PARIS: Potremmo diventare amici. Con te ha funzionato no???
RORY. Muoviti e non fare la stupida.
PARIS: Non possiamo andare oltre….
RORY: Come no?
PARIS: No….lì in fondo ci sono i bagni…..per tornare alle aule bisogna tornare indietro
RORY: Tu lo sapevi….tu mi hai condotta qui apposta!
PARIS: Sarà divertente assistere ad uno scontro in diretta….ci si annoia troppo qui a scuola.
RORY: Non assisterai ad un bel nulla.
Mentre diceva queste parole si voltò al rumore di quei passi nel corridoio…e lo vide apparire in fondo….con la sua sagoma inconfondibile….
RORY: In bagno non oserà!
PARIS. Non dirlo….ha portato male finora!
RORY: In caso fermalo tu!
Aprì la porta del bagno ed entrò appoggiando la schiena all’uscio…..
Sentì che si avvicinava sempre di più e appoggiò l’orecchio al legno per sentire meglio…
JESS: Crede di scapparmi?
PARIS. E’ il suo obiettivo!
JESS: Crede davvero che non entrerò lì dentro?
PARIS: Lei lo crede….io no!
JESS: Brava….sei in gamba!
Si avvicinò all’uscio e lo aprì sentendo una leggera pressione dietro…Spinse più forte ed ebbe facilmente la meglio!
Entrò e la vide che lo fissava ammutolita ed incredula…..
RORY: Qui dentro no Jess….non si può entrare a scuola se non si frequenta….tanto meno in un bagno!!!
JESS. Non sfidarmi mai….sai che odio le regole.
RORY: Esci di qui!
JESS: Ho fatto tanto per arrivarci…e adesso vuoi cacciarmi così?
RORY: Che vuoi fare?
Sorrise e fece girare la chiave....senza staccare gli occhi da lei!
JESS: Lo vedrai!




Edited by Puppy - 13/8/2004, 03:10
 
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view post Posted on 27/8/2004, 23:38




XXII EPISODIO:

Richiuse la porta alle spalle e si mise di fronte a lei….aveva quel solito sorriso sarcastico sulle labbra, quell’aria di sfida che lei conosceva bene e la determinazione a non uscire di lì prima di aver aggiunto il suo obiettivo….anche se rory ignorava ancora quale fosse!
RORY: Non voglio avere guai per colpa tua…..non qui a scuola. La mia vita è un conto…ma a scuola no…niente problemi!
JESS: Nella vita ci pensi da sola a metterti nei guai!
RORY: Certo….dal primo momento che ti ho rivolto la parola.
JESS: (fece qualche passo verso di lei e la costrinse ad indietreggiare) Scommetto che ricordi anche cosa mi hai detto!
RORY: Portami un caffè?
JESS: Può essere! (sollevò la mano e la bloccò prendendola per il braccio e avvicinandosi di più a lei, ormai ferma contro la parete) Ma che cosa hai provato nel dirmelo? Ricordi anche quello vero?
RORY: (lo guardò fisso negli occhi…ma distolse subito lo sguardo senza tentare neanche un po’ di reggere il confronto. Lui sapeva quello che lei provava ed era inutile: non sarebbe riuscita a nasconderglielo mai) Lasciami…..Basta fare gli stupidi. Esci da questo bagno….
JESS: Esco…ma con te accanto!
RORY: No….
JESS: Sono venuto a prenderti. Io e te dobbiamo parlare!
RORY: Fuori c’è Ben che mi aspetta!
JESS: Ah davvero?
Si staccò da lei e rory credette ingenuamente che quelle semplici parole lo avessero convinto a lasciar perdere, a demordere nel suo intento….qualunque esso fosse!
Jess ritornò vicino alla porta, armeggiò con la chiave, dando un’altra mandata. Poi la estrasse dalla toppa e voltandosi verso Rory con un’espressione mista di soddisfazione e sfida…
JESS: Ben ti aspetta giù? (fece ondeggiare le chiavi tenendo la catenina tra le dita) Bene…vuol dire che aspetterà! (si avvicinò alla finestra e gettò le chiavi giù….attento a lanciarle oltre la balaustra e soprattutto in mezzo alla vegetazione, dove sarebbe stata una vera impresa trovarle)
Rory corse alla finestra e guardò giù!
RORY: Tu sei pazzo. Siamo rimasto chiusi qui dentro.
JESS: (la prese per le spalle e la fece voltare verso di lui) Mi costringi a fare di tutto per poterti avere una attimo per me!
RORY: Oh sarà più di un attimo…..se Paris non corre a dirlo a qualcuno che ci faccia uscire da questo buco! (si avvicinò alla porta e chiamò a gran voce) Paris….Paris….
Sentì dei passi che si avvicinavano e poi la voce dell’amica, affievolita dalla barriera dell’uscio!
PARIS: Gilmore…ti metterai nei guai. Chiudersi in bagno con un ragazzo che neanche frequenta la chilton.
RORY: Paris ascolta…..ha buttato giù le chiavi…trova qualcuno che mi faccia uscire di qui!
PARIS. Ti lascerei per due giorni io. MI metti sempre in situazioni imbarazzanti. Io devo andare a lezione!
RORY: Paris….non scherzare….tirami fuori di qui!
PARIS: Ok…ok…..non urlare…potrebbe sentirti qualcuno! Cerca di non fare cose compromettenti…..che già sei nei guai!
Si voltò e lo vide che rideva divertito!
RORY: Smettila…non è divertente!
JESS: Rilassati! Che c’è? Hai paura che Ben possa annoiarsi ad aspettare tutto solo?
RORY: Non m’importa di Ben ……voglio solo uscire d qui!
JESS: (la guardò negli occhi, le si avvicinò e le accarezzò le guance infuocate) Non ti importa di Ben….lo so! Volevi solo punirmi!!!
RORY: (strinse i denti e si morse le labbra) Questo è ciò che pensi tu!
JESS: Lo penso e lo so…..Avanti Rory….perché continuare con questa tortura…..Hai ragione a dire che ti ho trattata male, che non avrei dovuto farmi trovare con lei in quella senza dopo tutto quello che c’era stato tra noi…..ma io devo spiegarti tutto….e tu devi permettermi di farlo.
RORY: Non c’è nulla da dire Jess. Continui ad ostinarti. Io non ti credo più!
Lo disse con tutta la rabbia che aveva nel cuore, con tutta la forza di cui fu capace, per cercare di superare la voglia incredibile di dirgli…..
“Si…spiegami tutto….dammi ragioni valide per accettare ciò che hai fatto, dammi una motivazione che possa portami a crederti, che mi faccia sentire di nuovo sicura di te….anche se sarà ogni giorno più difficile, anche se il dubbio dovesse logorarmi per tutta la mai vita….ma convincimi ti prego!”
JESS. C’è tanto da dire…..e se non vorrai ascoltarmi peggio per te….io parlerò e tu dovrai sentire per forza! Da qui non usciremo per ora…..(le strinse di nuovo le braccia in una morsa più forte, si avvicinò di più al suo viso e le sfiorò il naso con il naso….in un gesto che era loro abituale, stesi uno su l’altro, dopo aver finito di fare l’amore) Per una sola volta…..ascoltami…..Fallo per noi due….
Non si mosse da dov’era. Chiuse gli occhi e trasse un profondo respiro: sapeva che da quando avrebbe iniziato a parlare sarebbe stata una lotta contro se stessa sul credergli o meno, ma sapendo già per certo l’esito dello scontro.
Era troppo quello che provava per lui…..era talmente tanto da averne paura….da non riuscire a controllare razionalmente nessuna sua emozione!
E poi la sua voce, le sue parole, il suo spiegarle tutto, dal primo gesto fatto per avvicinarla fino all’ultima parola detta per cercare di allontanarla da lui: le minacce di Ben di punirlo colpendo lei, la sua paura che qualcuno potesse farle del male, il timore di trascinarla in un mondo non adatto a lei, un mondo in cui mai si sarebbe riconosciuta e che mai avrebbe accettato, se anche lui era arrivato a rifiutarlo, senza voler più tornar a vivere lì, in quella città, in quel quartiere, tra quelle mura. La sua paura quando era arrivato sotto il loro appartamento e aveva trovato la macchina di Ben, la sua corsa per le scale, il suo litigio con quello che fino a quel momento era stato quasi un amico, nonostante tutto; la gioia di ritrovarla seduta in quel parco, dispersa in tutto quel verde e smarrita dentro New York e dentro di se. Il sollievo di poterla nuovamente stringere tra le braccia, misto al dubbio che Ben avesse anche potuto sfiorarla. Sentiva suo quel corpo e ogni suo singolo brivido.
JESS: Quando siamo tornati a casa…..e tu mi hai permesso di nuovo di stendermi accanto a te, ho pensato che fosse finito un incubo, che tutto si era risolto nel migliore dei modi….Avremmo fatto finta che quel giorno non fosse mai venuto, che Ben non ti avesse mai incontrata e non fosse entrato nelle nostre vite. Poi la sua telefonata e la sua minaccia di ritorcersi su di te, di poterti fare del male. Io ho avuto paura rory….non ne ho mai avuta in tutta la mia vita, ho sempre saputo badare a me stesso e non mi sono mai creati problemi nel fare o dire qualunque cosa. Ma stavolta c’eri in mezzo tu….non potevo permettermelo! Ho chiamato una mia amica di New York, una che sapevo non avrebbe rifiutato di fare nulla…e ho fatto in modo che tu mi trovassi con lei, che ti sentissi tradita, offesa, colpita…..tanto da lasciarmi perdere del tutto. E sai perché? Perché io non riuscivo a lasciare te: la cosa più semplice sarebbe stata dirti che non mi interessavi più, che mi ero divertito abbastanza, che eri un passatempo come un altro….come tutte. Ma non potevo farlo: sai che sono stato a guardarti tutta la notte dopo aver fatto l’amore? E a pensare come dirtelo il giorno dopo che tutto era finito….doveva finire…per il tuo bene!
RORY: Avresti dovuto semplicemente dirmi la verità….se la verità è questa!
JESS: (le prese il viso tra le mani e la guardò intensamente) Lo è rory….credimi una sola volta ancora.
RORY: No Jess…..no! (gli allontanò le mani dalle sue guance e si avviò verso la porta, pur consapevole che non si sarebbe aperta e non le avrebbe permesso di allontanarsi da lui)
JESS: (la prese per il braccio e la fece girare di nuovo verso di se) Accidenti Rory che vuoi che ti dica…..Ti ho spiegato….è stato solo per il tuo bene…Io non ti avrei lasciata mai…mai!
RORY: Jess noi non stavamo insieme…..non lo siamo mai stati….questo è l’unico mai che devo mettermi in testa!!!
JESS: Certo che eravamo insieme…..Si capiva…Quello non era sesso…era amore!
RORY: Amore…..ma se non mi hai neanche mai detto ti voglio bene!
JESS: Cosa vuoi rory……che te lo dica una volta per tutte? Vuoi che ti dica che ti amo?
RORY: (gli gridò in faccia con tutta la rabbia che aveva) Si…voglio che tu lo dici se lo provi!
JESS: (alzò la voce anche lui per reazione alla sua reazione) Ti amo! Contenta? Sei convinta adesso? (e dopo averlo detto…..si azzittì)
Si guardarono per qualche attimo…incapaci entrambi di dire qualcosa….Jess sospirò, le prese entrambe le mani e intrecciò le dita alle sue. Si avvicinò…il viso a sfiorare il viso, le labbra vicinissime al suo orecchio, il suo respiro leggermente irregolare….il suo sussurro
JESS: Ti amo!
Rory appoggiò la fronte alla sua spalla, mentre sentiva che le sue labbra si spostavano dal suo orecchio al suo collo, baciandola piano….ma infinite volte.
Continuò a baciarla piano….fino ad arrivare alle sue guance….e poi alle sue labbra.
Fu un bacio….diverso….
Si erano baciati altre volte, si erano baciarti ovunque….ma entrambi avvertirono qualcosa che andava oltre il semplice gesto di appoggiare le labbra alle labbra. Era un bacio pieno di mille parole, di ricordi, di sensazioni, di brividi!
E Jess avvertì chiaro, in modo quasi fisico, di averla di nuovo.
Senza che lei potesse dire nulla….senza che lei dicesse in realtà nulla…si ritrovarono a baciarsi sempre più intensamente. A cercarsi con le mani, dove a lungo non si erano toccati.
L’appoggiò al muro, la baciò ancora, ovunque.
La mani scesero giù lungo il suo corpo, fino alle gambe , a sollevarle la gonna a pieghe fino a toccare la pelle morbida. La baciò sul collo, mentre Rory si sollevava dal pavimento, con le braccia intorno alle spalle di lui, e stringeva le gambe intorno al suo bacino!
Jes le mise le mani sotto le cosce , per reggerla meglio, mentre spingeva il corpo sempre più contro il suo, movendosi lentamente e seguendo il ritmo del suoi baci.
Scese con le labbra dal collo al petto, su quel triangolino di pelle lasciato scoperta dalla scollatura, che Rory sbottonò ancora di più, spingendogli la testa tra i seni, mentre Jess cercava il suo capezzolo duro oltre la stoffa del reggiseno!
Quando lo trovò lo strinse piano tra i denti, facendola fremere di piacere, e sentendo che si stringeva con maggiore forza ai suoi fianchi!
Il piacere che le sue labbra le procuravano, stuzzicandole il capezzolo, la spinsero a spostare il reggiseno, per sentire la sua lingua, per fremere quando lui l’avesse bagnata leccandola piano, soffiandoci poi sopra e facendola impazzire!
Lo spinse tenendolo per la testa. Con le dita tra i suoi capelli, il capo appoggiato alla parete, gli occhi chiusi e le labbra a gemere piano e a sospirare sempre più intensamente!
Sentiva la sua eccitazione tra le gambe ed ebbe voglia che lui la stendesse lì su quel pavimento, in quel bagno, in un posto in cui mai avrebbe creduto potesse succedere una cosa simile, e la penetrasse, facesse l’amore con lei, godesse insieme con lei!
Solo immaginarlo la eccitò incredibilmente…..mentre sentiva il suo fiato sul collo e le sue mani a stringerle la pelle, come se temesse di perderla una volta lasciata la presa!
Erano talmente oltre lo stato di lucidità …che ci misero un po’ a capire che quel rumore che percepivano in sottofondo era lo scatto della maniglia, il rumore della chiave rigirata nella toppa….e fecero in tempo a staccarsi prima che la porta si aprisse del tutto!
Rory corse a bloccarla, mettendo fuori solo la testa e incontrando gli occhi di Paris….
Silenzio….sguardo interrogativo dell’amica…..sorriso e occhiolino di Rory!
PARIS: E’ tutto ok?
RORY. No….molto meglio di quanto tu possa immaginare!
PARIS: Non ci posso credere!
RORY: L’unica cosa che tu debba fare è sparire!
PARIS: E’ un bagno pubblico o prima o poi qualcuno protesterà e non sarebbe simpatico che il rettore..
RORY: Ok….ok….stop….bloccati! Dammi 5 minuti per rendermi presentabile!
PARIS: Ti odio Gilmore! (sorrise divertita)
RORY: Più che altro mi invidi Paris!
Chiuse la porta e si voltò, con le spalle appoggiate all’uscio….e lo guardò fermo di fronte a lei!
RORY: Cosa facciamo con Ben?
JESS: A lui ci penso io….Non è un tuo problema!
RORY: (fece un passo verso di lui) Jess ti sto concedendo un’altra opportunità…..lo sai vero?
JESS: Si…..e non te ne pentirai!
RORY: (arrivò vicinissima) Jess….una sola mossa sbagliata….e tu non mi vedrai mai più!
JESS. Non ne farò!
RORY. Jess…
JESS. Smettila rory (l’abbracciò per la vita e l’attirò a se)….
RORY:…..non prima di averti detto che ti amo…..anch’io!

TITOLI DI CODA!

 
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view post Posted on 2/9/2004, 00:25




XXIII EPISODIO:

Lo vide uscire dal cancello della Chilton e lo squadrò dalla testa ai piedi, senza battere ciglio: lo sguardo non lasciava presagire niente di buono ma Jess non se ne preoccupò più di tanto. Lo aveva affrontato altre volte, anche in condizioni peggiori o in momenti di non eccessiva lucidità, e per questioni anche meno serie di quella…quindi gli si avvicinò con estrema tranquillità!
Ben lo fissò dietro il filo di fumo della sigaretta che stringeva tra le labbra e non disse nulla anche quando Jess arrivò vicino alla macchina:
JESS: Aspetti da molto Ben?
BEN: Abbastanza da avere un motivo per essere nervoso anche senza vedere te!
JESS: Mi spiace. C’è stato un piccolo imprevisto e Rory ha fatto tardi!
BEN: Sei qui da molto per saperlo?
JESS: Ero con lei. Abbiamo fatto un po’ tardino lo ammetto….ma non riuscivano a trovare le chiavi per tirarci fuori da quel maledetto bagno!
Lo sguardo di Ben si fece più interrogativo e più accigliato di prima.
BEN: Quindi mi stai dicendo che eri chiuso in bagno con rory?
JESS: Già…ti sto dicendo proprio questo! Non ricordi? Al liceo era il mio passatempo preferito!
BEN: Non fare lo spiritoso con me…..non credo ti convenga!
JESS: Allora faccio il serio (si avvicinò ancora di più…fino ad essergli completamente di fronte, e fissandolo negli occhi) E’ finita la messinscena. Adesso tu lascerai perdere Rory, la cancellerai dalla tua mente e dai tuoi ricordi…Questo ultimo mese è stato un errore per tutti….intesi? Te ne tornerai felice e libero nel tuo buco di appartamento a New York e continuerai con la tua squallida vita da scansafatiche e delinquente da strapazzo…a me non importa che cosa farai. So solo che ci lascerai in pace…e nessuno di noi due avrà problemi!
BEN: Forse dimentichi che mi ha cercato la tua bambolina. E’ venuta lei a chiedermi di starci per un po’, è venuta a letto con me…e tu non sei ingenuo Jess….sai perfettamente come sono le ragazze. Vanno con il primo che sia disposto a farle sentire importanti! Quando sei andato via tu ha trovato subito come rimpiazzarti.
JESS: Ben….non funzionano i tuoi trucchetti. Io conosco rory e conosco te. So perfettamente cosa hai cercato di fare da subito: volevi vendicarti di me, farmi pagare quello che tu definisci il mio averti voltato le spalle….e hai trovato l’occasione che cercavi appena l’hai vista! Anche lei voleva solo ferirmi….ma lei aveva le sue ragioni e posso capirla…..se io l’avessi trovata con un altro in casa, la notte dopo essere stati a letto insieme, non so cosa avrei fatto. Ma con te è diverso Ben: tu non hai nessuna scusante con me. Ti ho avvertito: lasciami stare….Io son troppe cose che potrebbero rovinarti e non voglio usarle….perché cmq un tempo mi sei stato amico e non lo dimentico. Ma adesso non esisti per me. Quindi finisci in pace la tua sigaretta e poi sparisci…E non cercare di colpirmi ora che mi volterò, non cercare di fare il furbo facendo del male a rory in qualunque modo….perché te lo assicuro…stavolta non mi fermerà nessuno dal farti sbattere dentro per il resto dei tuoi giorni!
BEN: Non sei pulito neanche tu!
JESS: E’ qui che ti sbagli! Io i miei errori li ho pagati tutti….fino all’ultimo sbaglio. Ecco perché mi trovo a Stars Hollow e non ho nessuna intenzione di venirmene via. Io non ci torno più a quella vita e tu non mi preoccupi per niente….tu sei il mio passato Ben…Rory è il mio presente e spero anche il mio futuro. Addio! (gli dette le spalle e si avviò verso il cancello)
BEN: (strinse i denti e lo guardò allontanarsi) Sei troppo ingenuo ragazzino per credere che mi faccia impressionare da te. Dovrai imparare prima o poi a piegare il capo. Tu e la tua puttanella!

Jess arrivò vicino alla sua auto e la vide già seduta dentro…immobile sul sedile, con lo sguardo perso nella contemplazione delle sue mani, che si contorcevano nervosamente.
JESS: Sei nervosa?
RORY: (sobbalzò al suono della sua voce) Mi hai colto di sorpresa. No…non sono nervosa….sono….ero un po’ preoccupata!
JESS: Per Ben?
RORY:No…per te!
JESS: E perché? Ti ho detto che non era un problema per me. L’ho affrontato altre volte…non è il primo scontro verbale che abbiamo…..anzi è strano che non si sia trasformato in uno scontro non verbale. Sto migliorando notevolmente (sorrise cercando di tranquillizzarla ma il suo viso rimase tirato e l’espressione di disagio non accennò a sparire) Rory….che c’è….dimmelo…non mi sembri così felice come poco fa in quel bagno!
RORY: (abbassò il capo) E’ solo che….
JESS: (le fece l’occhiolino) Non dirmi che sei dispiaciuta per non aver potuto salutare Ben!
RORY: No….vorrei non rivederlo mai più.
JESS: (le si avvicinò e le accarezzò il collo con le dita, seguendone il profilo) Non accadrà tranquilla!
RORY: Che….che cosa ti ha detto?
JESS: le solite cose….è sempre lui!
RORY: Ti ha detto nulla…..di me?
JESS: Credi che mi faccia condizionare da quello che può pensare e dire di te?
RORY: Sono stata una stupida….e ciò che più mi fa rabbia è il fatto che me ne sono accorta dal primo momento….da quando ho preso quel numero dal locale e ho chiamato a Nwe York per vederlo….(si voltò di scatto verso Jess) Ma credimi….adesso credimi tu….era solo per rabbia, per disperazione. Insomma tu eri così freddo, così glaciale con me, non mi parlavi, non mi guardavi più….come se tutto quello che c’era stato tra noi si fosse volatilizzato, fosse sparito nel nulla. Io avevo perso tutta la fiducia che avevo in te, in me, in quello che si può provare stando in due. Se dopo tutto quello che c’era stato tra noi….se dopo le notti passate insieme, dopo la nostra fuga a new york, dopo quello che abbiamo fatto ovunque, persino a casa mia con Dean nell’altra stanza…se dopo tutto questo ti trovo che baci una donna dopo aver fatto l’amore con me….come avere più fiducia in nulla? Mi sono buttata letteralmente a terra, mi sono trasformata in qualcosa che non sono mai stata. E mi dispiace….mi dispiace troppo Jess…(gli appoggiò la testa sulla spalla, vicino al collo, e sentì intenso il suo profumo, il suo odore…ed ebbe voglia di non lasciarlo mai…di rimanere con lui così…immobili e vicinissimi. Poi prese coraggio e lo disse) Ci sono andata a letto Jess…..non me lo perdonerò mai….ma ci sono andata!
JESS: (chiuse gli occhi e strinse le labbra…ma si fece forza per non reagire: in fondo la capiva perfettamente. La rabbia aveva portato lui a fare anche di peggio, la disillusione può far cadere tutti i principi e tutte le morali del mondo, la volontà di farla pagare a qualcuno poteva trasformarsi in un danno verso se stessi a volte) Lo so….era di questo che mi sono sempre preoccupato trattandosi di Ben…e soprattutto sapendo ciò che provavi verso di me dopo la scenata a New York. Non posso nasconderti che mi dispiace enormemente…perché sei stata con un altro..mentre finora eri stata solo con me! Ma ci sarei stato ancora peggio pensando o sospettando che ci potesse essere un po’ di amore….ma lo so che non c’era….anzi era esattamente il contrario che ti ha spinto in quel letto…l’odio verso di me.
RORY: Non ti ho mai odiato Jess….neanche quando ti ho visto con quella….E’ questo che non riuscivo a spiegarmi….perché non ti odiavo….perché speravo sempre di riveder qualcosa nei tuoi occhi quando venivo a far colazione al locale, o quando ci incrociavamo per strada o in libreria. (si avvicinò a suo orecchio e sussurrò) E’ stato terribile dalla prima volta che mi ha avuta….Nulla in confronto a quello che ho provato con te….Mi venivano le lacrime agli occhi e una volta non ho potuto fare a meno di piangere davvero….e naturalmente puoi immaginare la sua reazione…Ho seriamente pensato che un giorno o l’altro mi avrebbe fatto male davvero vista la mia freddezza e la mia completa immobilità!
JESS: (cercò di sdrammatizzare l’atmosfera che si era creata) Bhe dopo aver conosciuto il meglio…non poteva che sembrarti poca cosa Ben e tutto il resto!
Rory accennò un sorriso e si rilassò un po’ tra le sue braccia.
RORY: Di certo non mi ha mai chiusa in bagno!
JESS: Vedi? Manca di fantasia! (le prese il viso tra le mani e la baciò) adesso basta parlare di lui, di quello che è stato e che non doveva essere e tutto il resto!
RORY: Ok…basta!
JESS: Non hai fame?
RORY: Ma che domande mi fai? Certo che ho fame!
JESS: Perfetto….conosco un bel posticino dove potremo stare tranquilli!
RORY: Wow….mi porti a mangiare fuori. Sei diventato proprio il fidanzatino perfetto!
JESS: Parli di me?
RORY: Sei tu che porti fuori la tua ragazza……quindi parlo di te.
JESS: la mia cosa?
RORY: Ragazza….non sono la tua ragazza?
JESS: ma stai scherzando? Non ti ho mica chiesto se vuoi fidanzarti con me! Ci frequentiamo…non mettermi già catene al collo.
RORY: (il tono era chiaramente divertito e ironica) Oh ma senti senti! Quindi tutta questa messinscena per cosa?
JESS: Perché cmq ci tengo a te e so che sei sprecata per Ben!
RORY: Quindi per tutto questo tempo hai cercato solo di salvarmi da lui? Sei stato gentile!
JESS: Bhe…si….lo sono!
RORY: E il fatto che tu mi abbia chiesto scusa?
JESS: Quello era un modo per ottenere ciò che volevo!
RORY. Capisco….E quel ti amo?
JESS: (si girò verso di lei….falsamente sorpreso) H detto ti amo?
RORY: L’hai detto!
JESS: Ma davvero?
RORY: Si…l’hai detto!
JESS: Oh stavolta ho esagerato con il mio piano. Sei stata un osso duro.
RORY: Faceva parte del piano di salvataggio?
JESS: Era proprio l’ultima carta che mi sarei giocata…se non avessi voluto darmi ascolto!
RORY: Bhe te la sei giocata. Adesso non puoi bleffare più!
JESS: Ma tu non crederai davvero che io ti ami!?!
RORY: Oh mi spiace doverti dare questa brutta notizia…ma si…. lo credo!
JESS: Sei così sicura?
RORY: Sicurissima!
JESS: Solo perché non sopportavo di vederti con un altro….e non pensavo che a te da quando aprivo gli occhi la mattina e non riuscivo a starti troppo vicino senza il desiderio di spogliarti e morivo dalla voglia di baciarti….solo per questo tu credi che io ti ami davvero?
RORY: (rise divertita) Si….solo per questo!
JESS: Bhe allora toglitelo dalla testa! Non me lo sentirai dire più! (le prese la mano tra la sua e intrecciò le dita con quelle di lei) Non lo dirò più che ti amo….altrimenti te ne convincerai troppo!
RORY: e potrei abusarne!
JESS: di me puoi abusarne quanto vuoi…ma non del mio ti amo!
RORY: OK…non dirmelo più!
JESS: e tu non dire che sei la mia ragazza. Ho una reputazione!
RORY: Farò il possibile!
JESS: Brava sei ragionevole….e intelligente…
RORY: Anche molto buona….
JESS: (si voltò a guardarla un attimo) e soprattutto bellissima!
RORY: Sono un prodigio!
JESS: Sarà per questo che ti amo! Accidenti l’ho detto di nuovo!
RORY: Mariano devi stare attento e non cadere in questi tranelli!
JESS: Sarà difficile…ma ci proverò!
Rory si sporse verso di lui e lo baciò, appoggiando la testa alla sua spalla e chiuse gli occhi godendo di quel momento e immaginando tutti quelli che di lì a poco avrebbe vissuto di nuovo!
 
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31 replies since 16/6/2004, 03:46   10418 views
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