| XX EPISODIO:
Aprì la porta di casa sperando di non trovare spiacevoli sorprese. Aveva cercato di convincerla in tutti i modi e non sapeva neanche come avesse fatto a farla salire in macchina con lui. Ma non avevano detto una sola parola per tutto il tragitto: lei era come lontana anni luce, persa chissà dietro quali pensieri che Jess avrebbe tanto voluto conoscere. Lo spaventava quello che le stava passando per la testa in quel momento: sicuramente stava valutando lui e tutta la situazione, stava ripensando alle parole di Ben, stava guardando per la prima volta in faccia la realtà. Era come se lo vedesse con occhi nuovi, e lui non riusciva più a guardare nei suoi…senza provare un minimo di disagio! Erano davvero molto distanti, erano diversi, due mondi che non si penetravano, due realtà che non si sarebbero mai sfiorate se non fosse stato per quel senso di attrazione reciproca, per la voglia di provare qualcosa di nuovo da parte di entrambi! Lui non aveva mai avuto una ragazza che fosse così diversa dalle altre…nei modi di essere, nelle abitudini, nelle situazioni della vita. Non avrebbe mai provato attrazione per una ragazzina di provincia…o almeno immaginava che non sarebbe mai accaduto….e invece era entrata lei nella sua vita, o meglio era entrata in quel locale, e gli aveva gettato al vento tutte le convinzioni e i teoremi e i propositi che aveva sempre fatto suoi nel corso della sua breve e giovane vita! Lei allo stesso modo non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi tra le braccia di un ragazzo come Jess: il classico cattivo ragazzo, menefreghista, strafottente, affascinante e consapevole di esserlo…. ma proprio per questo irresistibile. Mai avrebbe immaginato di poter trovare interessante stare a parlare con lui, avere argomenti di conversazioni, trovare punti in comune e soprattutto avere così tanta sintonia tra loro, trovare perfetti i loro corpi insieme….come se si conoscessero da sempre! Adesso…seduta lì su quel sedile, con lui accanto, dopo tutto quello che era accaduto in poco più di un mese….ora tutto stava prendendo una piega diversa: quelle differenze cominciavano a venir fuori, quei due mondi cominciavano a cozzare tra loro, il passato, ciò a cui erano abituati, ciò che li faceva essere quel che erano…si stava intromettendo tra loro…presenza scomoda ma palpabile! Si mosse sul sedile per cercare la posizione più comoda: era rigida, come bloccata, e la presenza silenziosa di lui accanto, col suo sguardo accigliato, con la presa sicura del volante e delle marce, la metteva terribilmente in difficoltà. Fu scossa dalle parole che disse perché non si aspettava che parlasse. JESS: Vuoi tornare a Stars Hollow? La domanda l’aveva aspettata dal primo momento, da quando si era staccata da lui su quella panchina, da quando gli aveva fatto togliere la mano da sotto la gonna e si era ricomposta, senza neanche dargli un bacio, senza nessun gesto di affetto, come se quello non fosse più così scontato tra loro, come se fosse una specie di abuso, una libertà che lui si era preso e che lei tacitamente faceva passare sotto banco! Avrebbe voluto dire di si: ritornare a Stars Hollos forse sarebbe stata la fine di tutto, chiudere per sempre una parta che imprudentemente aveva aperto e che era rimasta aperta per troppo tempo, avrebbe significato il ritorno alle sua vita, alla sua tranquilla e normale esistenza, ai compiti, alle serate cinema, ai giochi con sua madre…a tutto….tutto ciò che le bastava…prima che arrivasse lui! Ma abbassò gli occhi e disse: RORY: No! Mia madre ce l’ha ancora con me…magari prima cercherò di chiamarla per chiarire…poi tornerò a casa. JESS: Ok…temevo volessi andar via. RORY: Io voglio andar via Jess….voglio ma non posso. Non al punto in cui sono arrivata adesso. (aveva inghiottito per far scendere quel nodo alla gola che la stava tormentando da quando lui si era seduto accanto a lei sull’erba) Credo….credo che le cose non….non torneranno più come prima! Jess aveva stretto le labbra per non far uscire nulla di ciò che gli aveva attraversato la mente appena udite quelle parole.Una sensazione di gelo lo aveva preso in pieno, gli aveva raffreddato il sangue nelle vene e lo aveva costretto a chiudere per un secondo gli occhi….e avvertire imminente il senso della fine di tutto! Erano arrivati a casa accompagnati dal silenzio che era seguito alla sua affermazione, un silenzio più assordante di mille parole delle tutte di un fiato! E adesso eccolì lì….in quel monolocale che solo la sera prima gli aveva visti così entusiasti, così sereni e sicuri uno dell’altro. Rory andò nella stanza accanto, sentendosi seguita dagli occhi di jess ad ogni passo, ma cercando di non farci caso, di ignorarlo, cercando rifugio in bagno,….almeno per un po’!!! Jess la vide sparire dietro quella porta e scosse la testa….si dette una scrollata e andò avanti e indietro, cercando qualcosa che lo tenesse occupato, ma guardando spesso la porta dietro cui lei era sparita, nascondendola ai suoi occhi e lasciandolo solo con i suoi pensieri! Quando fosse uscita cosa le avrebbe detto? Era ovvio che di dormire insieme non se ne parlava. Non poteva chiederglielo dopo quello che era successo…e dopo quello che lei le aveva detto in auto… Si sedette al tavolo e aspettò sfogliando un vecchio libro che si trovava lì per caso….tamburellava nervosamente con le dita sul piano di legno. Si alzò ancora una volta e si avvicinò alla finestra che dava sul quartiere…era deserto, non un’anima in giro, le strade erano desolate quando lui quella sera….Ritornò al tavolo…si alzò altre dieci volte e dieci volte tornò a sedersi…si dirigeva ogni volta verso la porta del bagno, si avvicinava tanto da poter sentire lo scroscio dell’acqua e provare il terribile desiderio di aprirla, entrare e mettersi sotto l’acqua con lei, a cancellare il ricordo di quella brutta giornata, a far scivolare via tutto ciò che li aveva allontanati in quelle 24 ore. Ma poi la mano si bloccava sulla maniglia, il coraggio di farlo gli moriva in petto, il pensiero che Rory pensasse che davvero voleva solo approfittare di lei lo spaventava più di tutto il resto. Tornava a sedersi più a terra di prima….mentre si ripeteva incessantemente che forse ancora…se solo lei lo avesse voluto…. Era dietro a questi pensieri quando la porta del bagno si aprì e lei si materializzò di nuovo davanti ai suoi occhi. Aveva addosso un paio di pantaloncini corti e una maglia…nulla a che vedere con la camicia da notte che aveva la sera prima e che lui si era divertito a sfilarle più di una volta. Fece qualche passo verso il letto e poi si fermò… RORY. Vuoi dormire tu qui? Io posso dormire sul divano! JESS. No….che dici…coricati pure….non preoccuparti per me! RORY. Ok….allora…buonanotte! “No Jess….non c’è alcuna possibilità. L’hai perduta!” Si alzò e spense la luce….e mentre si spogliava nel buio di quella stanza sentì di nuovo dopo tanto la sensazione di essere solo, di essere al punto di partenza….quando proprio da quella stanza era partito per Stars Hollow…non immaginando nulla di ciò che sarebbe accaduto!
Rory si stese sul fianco, con il viso rivolto al muro….sentì i suoi passi nell’altra stanza, il rumore del corpo che si accasciava sul divano e il clic della lampada sul tavolino. Chiuse gli occhi sperando di prendere sonno subito….ma sarebbe stato troppo bello se fosse stato vero. Subito le ritornarono in mente i momenti di quella mattina orribile: il rumore della porta che si apriva, la sua voce che diceva il nome di jess, pensando che fosse lui tornato con il caffè e i cornetti caldi, la figura di quello sconosciuto che si avvicinava al letto, la sensazione di panico che l’aveva assalita, lei nuda e sola, di fronte agli occhi di un uomo che non aveva mai visto….E poi le sue mani, le sue parole, quelle considerazioni su Jess, sulle loro avventure con donne diverse, l’abitudine a dividersi tutto…Poi quel tocco al braccio, quelle dita ruvide che nulla avevano a che vedere con le mani di Jess: aveva sentito un brivido freddo alla schiena, la sensazione di essere perduta, di non poter fare nulla, un topo in trappola. Scosse il capo…si rigirò…era passato….non era accaduto nulla…non sapeva neanche lei come e perché! Ma dimenticare, eliminare quella sensazione di disagio era difficile, impossibile non sentire la pelle che le bruciava lì dove lui l’aveva toccata! Basta….non ne poteva più! Basta! Si mise a sedere sul letto e appoggiò la testa alle mani…Dov’era finita, in che situazione assurda si era cacciata, era tutto un incubo, un terribile incubo…avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe ritrovata in quella stessa stanza, con lui accanto, come la notte precedente, come prima di quel terribile momento in cui la porta si era aperta… Scosse il capo…continuava a ritornare a loro due, continuava a rivedersi stesa su di lui, tra le sue braccia, a pochi centimetri dai suoi occhi, dal suo viso…col suo sorriso davanti, le sue mani sul corpo a cercare punti dove poterla stuzzicare maggiormente, la sua eccitazione rigida e pulsante tra le sue gambe! Persa dietro tutto questo…dietro il pensiero di lui….non si accorse che lui era lì… Quando le sfiorò la spalla si scostò bruscamente impaurita…e si voltò a guardalo con un’espressione smarrita sul volto! JESS: Non volevo spaventarti. Ho sentito che eri agitata. RORY: Non riesco a dormire. JESS. Neanch’io! Avrebbe voluto dirgli qualcosa di cattivo, che lo ferisse, ma non ci riuscì! Si fece solo di lato e lo lasciò stendere accanto a lei: aveva bisogno di averlo vicino in fondo, per non sentire più quel senso di solitudine che la stava prendendo sempre di più. Nel buio sentì la sua voce vicinissima, il fiato sul collo, la sua mano che cercava la sua e che la stringeva dopo averla trovata! JESS: Rory…te l’ho già detto che mi spiace per tutto vero? RORY. Si…lo hai già detto. JESS: Spero che tu…che tu non voglia giudicarmi male solo per quello che lui ti ha detto. RORY: ha detto tanto Jess… JESS: (trasse un profondo respiro e si decise a formulare la domanda che aveva dentro dal primo momento e che non aveva ancora trovato il coraggio di formulare) E oltre a dire tanto….che ha fatto? Rory ebbe un fremito che la scosse da capo a piedi e istintivamente strinse quella mano che aveva cercato la sua… RORY: Lui ha…ha cercato… Non finì neanche di parlare che sentì le sue braccia che la circondavano e la stringevano forte. Appoggiò la testa al suo petto e chiuse gli occhi, sentendosi protetta da quell’odore familiare, e cercò di non piangere per non essere troppo patetica ai suoi occhi, ma non ci riuscì come sperava…qualche lacrima le rigò le guance e andò a bagnare il petto di Jess, che la strinse ancora più forte, mentre una rabbia sconosciuta gli montava da dentro, prendendogli lo stomaco!!! JESS: Dimmi che ti ha fatto e ci penso io! RORY: Nulla….mi ha solo sfiorata…ha tentato di prendermi ma credo che il vedermi praticamente terrorizzata l’abbia bloccato un po’. Poi sono scappata in bagno e mi ci sono chiusa dentro…e non sono uscita finchè non ho sentito la porta chiudersi. Ho sperato che fosse uscito e sono sgattaiolata fuori…mi sono vestita in fretta e furie e sono uscita anch’io. (disse tutto questo con difficoltà notevole…ma il buio l’aiutava a non dover fronteggiare anche i suoi occhi) Penserai che sono esagerata patetica….o altro…ma non sapevo che fare….ho avuto paura….Io…io… JESS: Ok…ok….basta! non è colpa tua!!! E’ colpa mia…non dovevo portarti qui. Non avrei dovuto fare diverse cose in realtà…ti ho trascinata fin qui e solo ora me ne rendo conto! RORY: Non mi hai trascinata….ci sono venuta con i miei piedi, di mia volontà…non mi hai forzata in nulla e sono io che ho chiesto il tuo aiuto per fuggire da casa. JESS: ma non sapevi di dover affrontare tutto questo. Mentre io avrei dovuto immaginarlo…io avrei dovuto convincerti a rimanere dov’eri…nel bellissimo e dorato mondo di Stars Hollow…Sono stato uno stupido….e mi spiace che tu abbia affrontato questo per causa mia! Le sue parole le sembrarono sincere. Forse si ingannava ancora ma non poteva non credergli…non riusciva a vedere in lui quel brutto tipo che Ben gli aveva delineato, il cattivo ragazzo senza cuore che tutti dicevano che fosse, non riusciva a non vedere in lui qualcosa di buono, che valesse la pena portare fuori…e poi come sempre la attirava terribilmente….anche adesso che era timorosa, impaurita, incerta, anche in quel momento…..lo desiderava. RORY. Ti credo Jess. JESS. (si bloccò sorpreso) avvero? RORY. Si…davvero! Ti credo….forse continuerò a sbagliarmi su di te….forse sono come un cieco davanti alla realtà…ma io non posso credere che mi sia illusa per tutto questo tempo. JESS: Io non ti ho mai dato certezze rory….non ti ho mai detto che provo…che penso…nulla… RORY: Ma io l’ho capito….Passa dal tuo corpo quello che provi per me. Detto questo si sporse in avanti sul petto e lo baciò, sfiorando con le labbra umide delle lacrime di poco prima il capezzolo sinistro, quello del cuore…che batteva forte in quel momento. Lui le strinse i fianchi e l’attirò a se…mordendosi le labbra per l’improvviso piacere che l’aveva colto, per l’improvviso gesto di lei. Le accarezzò la pelle sotto la maglia e gliela sfilò piano….abbracciandola e stringendola sul petto nudo… Era una sensazione magnifica averla addosso, il seno di lei schiacciato contro i suoi pettorali, il suo ventre piatto sui suoi addominale. La fece scivolare sopra di lui e le percorse la schiena con le dita, mentre lei si sollevava leggermente, aprendo le gambe intorno al suo bacino e seguendo il profilo del suo collo e delle sue spalle con le mani. Scese fino alle braccia…passando per i muscoli tesi, e arrivò alle sue mani..intrecciando le dita alle dita di lui….Poi lo prese per i polsi e lo guidò sul suo corpo…dai fianchi fino ai seni che lui afferrò con dolcezza, chiudendoli nei pugni!!! Strinse piano e sfiorò con i pollici i capezzoli….procurandole un brivido in tutto il corpo che la scosse vistosamente….Si rigettò su di lui e rotolarono abbracciarsi…finchè lei non di ritrovò sotto, con il corpo di Jess addosso, con le sue mani sulle cosce, che già le cercavano il bordo delle mutandine, appena visibile sotto i pantaloncini! Sfilò via tutto…accarezzandola tra le gambe e il suo triangolino nero, e insinuando le dita tra le labbra carnose del sesso umido. Mentre sentiva che il suo corpo veniva scosso da un’ intensa ondata di piacere,Rory gli avvicinò la testa con la mano tra i capelli e lo baciò intensamente: mentre le dita di lui s’insinuavano sempre più in lei, la sua lingua faceva altrettanto nella sua bocca, dopo aver succhiati e leccato le sue labbra. Dopo un po’ Jess fece scivolare fuori le dita, le prese le cosce da sotto e si avvicinò tra le sue gambe con il suo sesso ormai duro e desideroso solo di trovare sollievo in lei. Spinse piano ed entrano tra le sue labbra bagnate, ed ebbe un gemito di piacere intenso che soffocò sulle labbra di lei…. Ricominciò quella danza simultanea dei loro corpi, ricominciarono gli stessi sospiri, gli stessi gemiti di piacere, le stesse parole sussurrate all’orecchio e poi mormorate a mezza voce e poi gridate sempre più forte…. Era una sensazione di pienezza completa, che prendeva entrambi in tutto il corpo: le mani che toccavano ovunque, le labbra che sfioravano ogni angolo di pelle disponibile, in modo sempre più frenetico, quasi febbrile….i movimenti sempre più intensi… Desiderio, estasi..annullamento di tutto….di tutto ciò che gli circondava, che li preoccupava, che spaventava entrambi. In quel lasso di tempo infinitamente intenso ma altrettanto breve c’era spazio solo per il piacere…che arrivò per entrambi più forte e intenso che mai…forse perché più desiderato e voluto!
Riaprì gli occhi mentre continuava ad accarezzarle meccanicamente i capelli…. Quel ritorno alla realtà era la cosa che detestava di più…non avevano un’intimità così collaudata da poterci andate tranquilli dopo….c’era sempre un senso di disagio…e quella volta Jess pensò che sarebbe stato ancora maggiore…. Invece lei si avvicinò all’orecchio e gli morse dolcemente il lobo…. RORY: Ti sembrerà poco romantico….ma il tuo corpo addosso sta cominciando a pesare. Jess sorrise e si spostò di lato, vedendole finalmente il viso sereno…. JESS:Qualche minuto fa non ti lamentavi però. RORY: Si è mai lamentata qualcuna? Lo disse per riderci su…ma ebbe l’effetto opposto…Lui si fece serio tutto d’un tratto…pensando che lei stesse facendo un riferimento preciso a quello che aveva sentito da Ben…. Rory lo intuì e gli sorrise… RORY: Era per ridere stupido….(Lo baciò sulla fronte) Sai che ti dico? Non m’importa del tuo passato. Adesso io sono il presente…. JESS: Un bel presente! RORY: E tu sei il mio presente…e nel mio presente Jess Mariano non mi fa paura….e io mi fido di lui. Non mi cambierà domani, non mi dividerà con nessuno e non mi userà come ha fatto prima con altre…. Non lo farà e sai perché??? perché lui….mi…. JESS: (le mise un dito sulle labbra) Ssssshhhhh!! Non devi dirlo tu…devo dirlo io! RORY: Allora dillo…adesso….e non avrò più dubbi! JESS: Non accadrà nulla di male….perché io ti….. Il suono metallico, improvviso e assordante del telefono fece sobbalzare entrambi…. JESS: Tempismo perfetto… Sospirò e si sollevò dal letto RORY: Non mi scappi…io ti aspetto qui e tu parlerai! JESS: E’ una minaccia? Sorrise andando verso l’apparecchio nell’altra stanza….chiunque fosse l’avrebbe liquidato in pochi minuti…. Abbassò gli occhi guardando verso il telefono e prima di sollevare la cornetta, fu attratto d una cosa che la mattina non era lì: c’era un foglio sotto il telefono….un foglietto giallo ripiegato, con una scrittura non sua! Lo prese e lo aprì con una strana sensazione…come se scottasse, come se contenesse qualcosa che non lo avrebbe lasciato indifferente!. Legge rapidamente….strinse le labbra e i pugni, a schiacciare quel piccolo quadratino di carta…insignificante…ma che non avrebbe scordato così facilmente….mentre il telefono continuava a squillare incessantemente!!! Lo rilesse solo nella speranza di aver frainteso….ma il senso era chiarissimo: “E’ l’ultima volta che mi dai ordini Jess Mariano. Stavolta è davvero l’ultima. Se non tornerai a rispettarmi una buona volta…mi costringerai a non essere più un tuo amico…Sarebbe un vero peccato no? Adesso conosco anch’io il tuo punto debole. Hai giocato male le tue carte…quindi stai attento….qui la posta in palio potrebbe essere alta! Saluti….il tuo affezionatissimo Ben!” Sollevò la cornetta automaticamente… JESS: Pronto…. …….: Buonasera Jess….è ancora una buona sera? JESS: Lo era! …: Bene….vedo che hai letto….occhi aperti Mariano….la bimba è preziosa no? JESS. Tu per niente Ben. BEN. Ti saluto…..sai che fare. JESS: Certo….con te lo so di certo che fare! BEN. Non scaldarti. In fondo lo faccio per te…voglio il mio vecchio Jess. JESS: Tu non avrai un cazzo invece. BEN. Ciao ciao Jess. Salutami la bambolina!!! Sentì la comunicazione che si interrompeva dall’altra parte del filo…mentre in lui avanzava chiaro solo un pensiero…. Non poteva farle correre nessun rischio…non doveva più cambiarle così tanto la vita. La vide stesa sul letto che gli sorrideva e capì che se davvero le voleva quel bene che pensava di volerle e che le stava confessando poco prima…doveva portarla via da lì e allontanarla da lui…per sempre!!
Edited by puppy - 22/7/2004, 03:36
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