APOCALITTICA FAN-FICTION

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Puppy
view post Posted on 16/9/2004, 04:00




XXIV EPISODIO

Rory entrò in casa correndo senza fermarsi a salutare sua madre ma solo gridandole che avrebbe fatto darti, mentre cercava affannosamente nella stanza qualcosa da mettere.
Lorelai si alzò dal divano in cui era profondata da un paio d’ore, mentre la tv trasmetteva qualcosa di incomprensibile.
Aggiunse la porta della sua stanza e si appoggiò allo stipite guardando la figlia stupita….
LORELAI: Vuoi darti una calmata? Sembri impazzita!
RORY: Non posso….Jess mi sta aspettando fuori (continuava a cercare qualcosa tra i vecchi libri negli scaffali, mentre con l’altra mano cercava di ficcare in una borsa un paio di indumenti di ricambio e dei cd) Credo che farò tardi..ma non preoccuparti….è tutto ok!
LORELAI: che cosa???? Stop stop rory…chi ti sta aspettando fuori?
RORY: (continuando a girare per la stanza senza guardare la madre) Jess! Andiamo in un posto, non ho capito esattamente dove…ma ti racconterò appena sarò di ritorno! (le passò accanto e le dette un bacio sulla guancia) Non aspettarmi alzata però! In caso recupereremo domani!
LORELAI: (la prese per un braccio) Un secondo rory. Aspetta.
RORY: Che c’è!
LORELAI: Hai detto Jess! Jess capisci? A me questa storia non piace per nulla!
RORY: Mamma è tutto ok…abbiamo chiarito!
LORELAI: Chiarito cosa??? Che è naturale ferire una persona che aveva un minimo di fiducia in te? Che è concesso mollarla dopo che ha messo in gioco la sua vita?
RORY: Ora non esagerare. Non ho messo in gioco nulla….
LORELIA. Hai lasciato Dean per lui, sei fuggita a New York, hai fatto cose che io non avrei mai creduto! E sul più bello ti ha mollata! Ti ha lasciata sola quando ti sembrava che fosse addirittura innamorato. Cosa ti fa pensare che non potrebbe rifarlo?
RORY: Mamma abbiamo parlato: mi ha spiegato tutto.E’ stato un equivoco, un tentativo di proteggermi, di aiutarmi, di tenermi fuori da storie più grandi di me!
LORELAI: Sei ingenua rory…
RORY: Non credo proprio dopo tutto quello che ho fatto. Forse lo ero un tempo, quando mi avete tenuta sotto una campana di vetro come la bambola perfetta. Adesso non sarò perfetta…ma sono io. Mi sento finalmente felice e libera di poter essere come credo e come voglio.
LORELAI. E che cosa vuoi sentiamo! Rovinarti la vita dietro ad una persona irresponsabile, che non ha mai dato affidabilità in nulla e che anche domani mattina potrebbe mollare lavoro, città e ragazza per puro sfizio?
RORY. Non lo farà! E se dovesse farlo….credimi che ne è valsa la pena rischiare!
Lorelai la guardò mentre le voltava le spalle, avviandosi verso la porta e uscendo sul portico. La seguì con lo sguardo fino alla macchina a cui era appoggiato Jess.
Provò istintivamente un senso di rabbia per quel ragazzo piovuto all’improvviso nelle loro vite, un fulmine a ciel sereno che aveva mandato in tilt l’equilibrio che si erano costruite in tutto quel tempo, con il risultato che adesso lei non sapeva più chi fosse davvero sua figlia.
La ragazza che camminava spedita verso la macchina, senza voltarsi, così sicura e pronta a rischiare tutto per qualcuno che fino a pochi mesi fa neanche conosceva, era lontana anni luce dalla sua Rory!
“ Passerai anche tu Jess! Questa storia non durerà affatto, finirà come è giusto che sia! Non hai possibilità con lei! Dalle solo il tempo di aprire gli occhi e di capire come stanno effettivamente le cose e poi vedrai. Andrai via finalmente da questa città e dalla nostra vita…e tutto tornerà come prima. Sarai solo un ricordo di cui rideremo quando ci ricorderemo di te; un errore adolescenziale, un colpo di testa! Farò il possibile perché sia così…e quando voglio qualcosa la ottengo.”

Quando salì in auto Jess vide che quel sorriso che aveva pochi minuti prima era svanito.
JESS: Tutto ok?
RORY: Si…andiamo!
JESS: E’ successo qualcosa in casa?
RORY. Non ha avuto certo la reazione che avrei desiderato.
JESS: Dovevi aspettartelo no? Sei di nuovo con me….come poteva esserne contenta?
RORY: Lo so! Ero più o meno pronta a tutto!
JESS: E’ quel meno che ti ha fregata. Dovevi essere pronta al 100%. Non mi accetterà mai, né io farò in modo che lo faccia. Non m’importa per nulla di esserle più simpatico! MI basta una Gilmore!
Rory sorrise e rivolse lo sguardo verso il finestrino. Stavano attraversando Stars Hollow, passando per quelle vie che tanto spesso aveva percorso con sua madre sin da piccola, o con i suoi amici o con Dean.
Adesso era in macchina con Jess, con il cattivo ragazzo a cui era preferibile non rivolgere neanche la parola ma che l’aveva attirata dal primo sguardo. Forse era vero che le cose proibite, pericolose, sconsigliate attirano di più. Forse era vero che aveva vissuto per anni sotto una campana di vetro e che Jess, il suo modo di fare e di essere, l’avevano catturata dal primo istante! Forse era tutto vero. Ma la cosa che le sembrava più chiara in assoluto era che nonostante le dispiacesse di sua madre, della sua disapprovazione, nonostante conoscesse i giudizi poco gentili dei suoi amici, nonostante sapesse che la brava ed ammirata ragazza di stars Hollow aveva deluso un po’ tutti, l’unico posto dove voleva trovarsi in quel momento era proprio il sedile di quella macchina.
Era contro le convenzioni, contro quello in cui aveva creduto sempre….ma non riusciva a stare lontana da lui e, cosa ancora più grave, non riusciva a fare a meno di lui!
RORY: (continuando a guardare fuori dal finestrino) Il problema è che non ho mai fatto nulla senza la sua approvazione.
JESS: Tu non hai fatto mai nulla senza l’approvazione di tutta Stars Hollow.
RORY: (abbassò gli occhi) Io amo questo posto…amo la sua gente….(alzò gli occhi e lo guardò mentre guidava sicuro, portandola chissà dove, in fondo non aveva nessuna importanza) ma amo anche te!
JESS: (si voltò un attimo a guardarla) Io no! (rise divertito e fece ridere anche lei)
RORY: (avventandosi su di lui facendo finta di picchiarlo) Sei un disgraziato Jess Mariano!
JESS: Ferma…ferma che usciamo fuori strada! (con un braccio riuscì a prenderla per la spalla e a stringerla a lui) Sarò costretto a legarti la prossima volta!
RORY: se non mi dici dove mi stai portando non ci sarà una prossima volta. Mi rifiuterò di seguirti…sei troppo pericoloso!
JESS: Ti piacerà vedrai. E poi non ci disturberà nessuno. E’ troppo solitario e disperso perché qualcuno si preoccupi di arrivarci!
RORY. Il posto adatto a te allora! (lo baciò sulla guancia e gli accarezzò il viso, sfiorandogli le labbra con le dita. Jess ne catturò uno tra le labbra e lo succhiò piano. Rory scese a baciargli il collo, spostandosi sul sedile e avvicinandosi di più a lui) E’ lontano questo posto? Avrei fretta di arrivare!
JESS: No…ci siamo quasi! (aumentò leggermente l’andatura, mentre sentiva aumentava dentro se il desiderio di averla, senza dover ricorrere ad espedienti e ad attimi rubati)
Rory si strinse di più a lui e gli scivolò fino alle gambe, appoggiando la testa sul tessuto ruvido dei suoi Jeans, ma sentendo tutto il calore della sua pelle e la voglia che aveva di lei.
Sentiva la mano di jess tra i suoi capelli, mentre le accarezzava la testa e ricordò di aver vissuto quella stessa scena qualche mese prima…quando la stava conducendo a New York, lontano da tutti, come sempre…come solo lui sapeva fare!!!
Chiuse gli occhi e si abbandonò alle due carezze: avrebbe voluto spingersi oltre con le sue mani, avrebbe voluto girare il viso contro il suo sesso, strofinarci il viso, sentirlo eccitato per lei, sfiorarlo con le dita agili a liberarlo della costrizione di quei bottoni…intrufolarsi dentro ai suoi pantaloni e finalmente toccarlo, sentirlo veramente suo….tra le sue mani, vicinissimo alle sue labbra!
Aprì gli occhi d’improvviso: solo il pensarlo la eccitava. Ma non si mosse. Non voleva rovinare tutto.
Erano stati lontani settimane, avevano voglia entrambi di ritrovarsi nelle mani dell’altro. Non avrebbe rovinato tutto per il troppo desiderio che aveva di lui.
Sentiva che non doveva accelerare i tempo per la sola la voglia che aveva di lui!
Meritava qualcosa di più…almeno il guardarlo negli occhi e sentirlo dentro di lei, affondare il viso tra il collo e la spalla e respirare il suo odore o fargli affondare il suo viso tra i suoi seni!
Sperò che fosse davvero vicino quel posto così misterioso…perché il desiderio di stargli addosso era ormai troppo incalzante!!!!
Jess continuava ad accarezzarle i capelli e provava una strana sensazione di intimità. Si stupiva sempre di più di quanto anche piccoli gesti, cose a cui prima non dava importanza, avessero una qualche carica erotica, lo eccitassero come mai.
O forse dipendeva da lei? Era il fatto di avere lei sulle gambe, di intravederle il seno morbido dalla scollatura della camicetta, di sentirla respirare piano, mentre il petto si alzava e si abbassava a ritmo sempre più intenso, sentire le sue mani che lo desideravano, mentre gli accarezzava la gamba…forse tutto dipendeva da lei, dal suo essere unica, dal riuscire a trasmettergli finalmente tranquillità e una sensazione che se non era felicità gli assomigliava molto!!!
Desiderava da tanto farle vedere quel posto: lo aveva scoperto fuggendo da Stars Hollow quei pomeriggi in cui tutto sembrava andargli stretto e soffocarlo, in quella stanza, in quel locale, in quella città, e allontanarsi era l’unica alternativa.
Percorreva chilometri in macchina, annullando la mente e lasciandosi guidare quasi dall’istinto, lasciando vagare il pensiero dietro le note di qualche canzone le cui parole gli facevano compagnia dalla radio!
Era stato un giorno in cui credeva veramente di impazzire, senza alcuna prospettiva valida per il futuro, senza nessun amico in quel paesino di folli, senza un posto decente dove passare la serata e soprattutto con l’unico pensiero fisso, assillante, quasi opprimente degli occhi di quella ragazza, di cui aveva recepito solo distrattamente il nome: Rory!
L’aveva vista molto prima di conoscerla, l’aveva notata subito, e per giorno non era riuscito a togliersi dalla testa quello sguardo.
Aveva trovato pace solo in quel posto, un luogo davvero magico: un piccolo laghetto fuori la città, nascosto dalle fronde fitte degli alberi, nei pressi di un capanno semidistrutto ma ancora in piedi. Tutto era come sospeso in quel posto, il tempo sembrava non essere arrivato ad alterare con i suoi ritmi frenetici la pace e la tranquillità di quelle piante, di quelle acque, di quella casa.
C’era tornato più volte, aveva messo anche piede in quel relitto di assi e di legno marcio che era quella costruzione. Aveva anche reso agibile qualche stanza e ci aveva passato molti pomeriggi a leggere e a sentire musica, a sonnecchiare e a sognare ad occhi parti, guardando dal buco del soffitto il cielo, sempre diverso e affascinante!
Aveva immaginato di tornarci con lei…di renderla partecipe del suo rifugio, del luogo che in parte aveva contribuito a renderlo diverso, che gli aveva ridato quello che credeva di non ritrovare mai più!
Quando arrivarono, Rory scesa dalla macchina senza dire una sola parola: lo spettacolo che si presentò davanti ai suoi occhi la lasciò così esterrefatta che ogni parola sarebbe stata inutile, non avrebbe reso.
Sentì che lui le si avvicinava da dietro, abbracciandola per la vita:
JESS: Ti pace?
RORY: E’…bellissimo!
JESS: Lo so!
RORY: te lo dicono tutte quelle che porto qui?
JESS: (le spostò i capelli dal collo e vi appoggiò le labbra) Non l’ha detto mai nessuna..perché sei la prima che lo vede!
RORY: Ho questo privilegio?
JESS: Avrai molto di più!
Rory sentì il suo corpo aderire del tutto al suo e si voltò a baciarlo, mentre lui risaliva dal collo alle guance!
RORY: Non vuoi farmi vedere la casa?
JESS: Non è così sicura…ma ci sono due stanze che ho risistemato alla meglio!
La prese per mano e la condusse sotto il portico traballante, facendole fare attenzione a dove appoggiava i piedi!!!
Quando aprì la porta lo spettacolo non fu dei migliori. Era tutto assai trascurato, si vedeva che quel luogo era stato abbandonato da anni e che solo recentemente qualcuno si era preoccupato di renderlo vivibile!
Jess la condusse oltre un corridoio e la fece entrare in una stanza che non aveva nulla a che vedere con tutto il resto della costruzione: era davvero un luogo intimo e in posizione ottimale, perché aveva un’intera parete occupata da una vetrata che dava sul lago.
RORY: Non posso crederci Jess…..è magnifico!
Davanti alla grande finestra c’era un divano e un tappeto con tutta una serie di libri in bilico uno sull’altro.
Una coperta e un cuscino davano ad intendere che ci aveva passato più di qualche notte in quella stanza, volutamente lontano dal mondo, volutamente solo!
Ma adesso ci aveva condotto lei, le aveva aperto una parte del suo mondo che nessuno conosceva, le aveva svelato un piccolo segreto che adesso avrebbe accomunato entrambi.
Si sedette sul tappeto e appoggiò la schiena al divano, si raccolse le ginocchia tra le braccia e prese un libro, sfogliandolo distrattamente.
Lui si sedette sul divano, dietro di lei. La sollevò piano e la fece sedere tra le sue gambe. Rory appoggiò la schiena al suo petto e il capo sulla sua spalla e cominciò a leggere piano le pagine di quel libro, mentre sentiva che le sue mani scendevano dal collo alle braccia, fino alle sue mani.
Intrecciò le dita alle sue, le liberò dalla presa del libro che se scivolò via, e l’abbracciò forte, mentre con le labbra le cercava l’orecchio. Ci soffiò piano, facendole avvertire un brivido lungo la schiena, e le catturò il lobo, leccandolo piano!
Poi scese sul collo, continuando a percorrerlo con la lingua, mentre sentiva che rory si liberava dalla presa delle due braccia.
La vide alzarsi e poi risedersi…ma stavolta su di lui.
Aprì le gambe, sollevando leggermente la gonna, e appoggiò le ginocchia ai cuscini del divano, mentre continuava a guardarlo negli occhi, cercando di trasmettergli tutto il desiderio che aveva in se.
Jess le accarezzò la pelle morbida delle gambe, infilandole sotto la gonna e salendo su fino a toccare il tessuto delle mutandine.
Fremette di nuovo e anche Jess provò un brivido notevole sentendo che era già così eccitata! Lei si avvicinò di più e lo baciò con veemenza, mentre Jess uscì malvolentieri le mani da sotto la gonna e le mise dietro la schiena, spingendola verso di lui. Rory gli prese la testa tra le mani, con le dita nei suoi capelli, mentre le sue labbra succhiavano quelle di lui, mentre la lingua giocava con la sua. Poi gli spinse la testa giù, sul collo e sul petto parzialmente scoperto dalla scollatura!
Jess baciò quel triangolo di pelle lattea e appoggiò le guance al suo seno, chiudendo gli occhi e lasciandosi sopraffare da quella sensazione di piacere intenso che si stava impossessando di lui!
Piacere ed eccitazione che aumentarono quando lei lo staccò dal suo corpo e cominciò a sbottonarsi la camicetta, lentamente, davanti ai suoi occhi, cercando di apparire sicura di se e anche un po’ più disinibita del solito…ma con un leggero rossore sulle guance che eccitò ancora di più Jess.
La vide che svelava piano piano i suoi seni, la vide fare scivolare giù la camicetta, portare le mani dietro la schiena e sganciare la chiusura del reggiseno. Lo sfilò senza fretta, mentre Jess le portava le mani sui fianchi, accarezzandoli piano e non staccando gli occhi da lei e da quel corpo stupendo!
Rory sfilò via il reggiseno ma continuò a coprirsi con le mani.
Jess le percorse con le dita i fianchi, la schiena, le spalle. Quando fu dietro di lei, la spinse verso di se, la sollevò leggermente e appoggiò il viso sul suo ventre, baciandolo ripetutamente e salendo fino ai suoi seni.
Rory tolse gradualmente le mani che la coprivano e gli accarezzò nuovamente la testa…
Jess appoggiò la fronte tra i suoi seni e poi cominciò a baciarla piano..mentre con le mani li catturava entrambi, palpandoli dolcemente. Quando strinse piano i capezzoli Rory ebbe un brivido che la scosse tutta e le fece uscire un gemito intenso dalle labbra, mentre si abbandonava ad un movimento sempre più intenso, seduta su di lui, strofinandosi sempre di più sul suo sesso duro ed eccitato e sentendo che aveva fatto bene ad aspettare, lì in auto: adesso era tutto molto più intenso!
Mentre pensava a questo, sentì le labbra di lui su un seno, che la succhiavano in modo più deciso, stuzzicandole il suo capezzolo duro! E si lasciò condurre dove solo lui era in grado di condurla.
Fu tutto improvvisamente molto più violento ma altrettanto bello e intenso…anzi di più!
La spinse sul divano, le fu addosso in un attimo.
I movimenti frenetici a sfilarsi i vestiti rimasti, le mani, le labbra, la lingua a toccare percorrere sfiorare corpi sempre più vogliosi! Rory aprì le gambe e gli strinse il bacino, sentendolo entrare in lei e gemendo di piacere. Ansimava sempre più intensamente, mentre sentiva il respiro affannoso di jess nell’orecchio….e il sentirlo godere con lei fece aumentare il suo piacere, mentre una sensazione di completo abbandono si impossessava del suo corpo. Provò quell’ attimi di piacere intenso ma troppo breve, talmente intenso da essere quasi doloroso…ma estasiante.
Questa volta venne prima di lui…non riuscì ad aspettarlo.
Ma non si staccò da lui..non disse nulla…le piacque sentirlo muoversi sempre più velocemente in lei, le piacque guardarlo in una situazione di semi coscienza, in modo più lucido.
Lo strinse ancora di più a se, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare da quel movimento inebriante…per riaprirli solo quando lui gemette più forte, per poterlo guardare mentre godeva per lei!!!
Quando Jess si abbandonò sul suo petto, gli accarezzò i capelli, mentre si guardavano negli occhi a 2 centimetri di distanza uno dall’altro…Poteva sentire il suo respiro, mentre ancora ansimava per lo sforzo fisico che il piacere comportava!
Poi si spostò leggermente e lo baciò….
RORY: Ciao!
JESS: Ciao!
RORY: non dire nulla ti prego. E’ tutto troppo perfetto!
JESS: Non c’è da dire nulla! Solo che mi sembra di non averti perduta mai!
RORY: Tu cerca di non perdermi in futuro!!!
JESS:Non lo farò…conosci questo posto ormai: mi verresti a cercare!!!
RORY: Lo farei….stavolta non mi scappi!
JESS.neanche tu!
 
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Puppy
view post Posted on 6/2/2005, 01:21




XXV EPISODIO:

Aprì gli occhi improvvisamente, nel buio della stanza, e la prima sensazione che provò fu di paura: e se non fosse stato vero? Se non lo avesse trovato accanto a lei, stendendo la mano a cercarlo?
No…non poteva aver sognato, ricordava nitidamente ogni piccolo dettaglio. E poi c’era in lei una sensazione di benessere e di piacere, che non l’aveva ancora abbandonata.
Tese la mano sulle coperte stropicciate, percorse uno spazio vuoto che le sembrò eterno….e quando finalmente la mano si bloccò trovando l’ostacolo del corpo di lui, non potè far altro che sorridere.
Era steso accanto a lei, era lì, non era stato tutto un sogno, non era stata un’allucinazione dettata dalla voglia incredibile che aveva di lui, da sempre.
Si spostò sul fianco e gli si avvicinò: respirava tranquillamente, perso nel suo mondo, un mondo che lei non poteva conoscere, ma in cui sognava di essere.
Continuava a guardarlo senza poter credere di essere davvero lì, dopo la paura di quei giorni, di quelle settimane, la paura di averlo perduto per sempre, di non poter più ritrovare con il suo corpo accanto e le sue mani su di lei!
Era sempre lui, l’unico che riusciva a provocarle tutte quelle sensazioni anche solo guardandolo, e la prova più grande era stata non potergli stare accanto come avrebbe voluto, poterlo solo guardare di sfuggita, quando capitava, per strada, in piazza, cercando di mettere a tacere quello che provava dentro, la voglia di abbracciarlo, toccarlo, fare l’amore con lui, che l’assaliva nei posti e nei momenti meno opportuni, come quando lo vedeva la mattina dietro a quel bancone che li separava più di quanto li avesse separati il destino!
Jess si mosse e mormorò qualcosa che lei non riuscì a capire :
“Chissà che starai sognando…se sogni me…se quando aprirai gli occhi me lo racconterai sorridendo! Forse sogni le mie mani, i miei occhi, le mie labbra, sogni di avermi addosso, non solo accanto e di parlarmi piano mentre sei dentro di me! Io sogno ad occhi aperti Jess, di averti accanto, di averti dentro per sempre…come è stato oggi. Vorrei che oggi si ripetesse infinite volte, in ogni parola e in ogni gesto: le tue mani che mi toccano ovunque, le tue dita che mi esplorano come solo tu sai, la voglia di te che invece di spegnersi aumenta. Se potessimo rimanere in questo spazio per sempre, lontano da tutti! Io e te! Il resto non avrebbe valore e importanza!. Potremmo fare mille cose insieme senza annoiarci mai, dirci tutto ciò che è rimasto non detto. E per smettere di farlo dovremmo solo baciarci, le tue labbra sulle mie, perché ritornino a parlare solo i nostri corpi”.
Mentre pensava a tutto questo e cercava un modo per esprimere tutto quello che provava dentro di se, appoggiò la mano sul petto di Jess e lo accarezzò piano: non voleva svegliarlo, voleva continuare a guardarlo ancora un po’, mentre tutto sembrava come sospeso nel tempo.
Solo quando distolse lo sguardo da lui per guardare fuori, oltre la vetrata, si rese conto che il sole stava tramontando e che si erano addormentati sul tappeto, dopo aver fatto l’amore. Cominciava a far freddo e, nonostante la coperta che avevano addosso, avvertì un brivido e si rese conto di esserci addormentata con addosso solo la camicetta.
Appoggiò la fronte alla sua spalla, gli si stese accanto e fece aderire maggiormente il corpo al suo. Continuò a guardarlo e ad accarezzarlo piano. Gli passò il braccio sul petto, spinse la gamba tra le gambe di lui, e l’essere così vicina al suo corpo le fece desiderare che si svegliasse subito!
Jess avvertì la presenza di lei accanto, voltò piano la testa, mosse appena le braccia, aprì lentamente gli occhi….e le sorrise:
RORY: Ciao
JESS: Ciao
RORY: Non volevo svegliarti…ma sentivo solo un po’ freddo!
JESS: Se è una scusa per potermi abbracciare non è necessaria!!!
Si spostò leggermente, sollevò un braccio e le cinse le spalle, spingendola verso di lui e facendole poggiare la testa sul petto!
JESS da quanto mi guardavi desiderando di svegliarmi???
RORY: Non volevo svegliarti…cercavo di capire se sognavi!
JESS: Non era previsto che mi addormentassi…e tu non avresti dovuto permettermelo!
RORY: (ridendo) Eri distrutto! Ti fa sempre quest’effetto?
JESS: (si spostò verso di lei, spingendola sul tappeto) Proviamo di nuovo a vedere che effetto mi fa?
Rory rise più forte, sentendo le sue mani sui fianchi e il peso del suo corpo addosso!
Gli accarezzò i capelli e lo spinse verso di lei, facendogli affondare il viso tra il collo e la spalla e sentendo il suo respiro più intenso! Poi sentì che cominciava a baciarla dolcemente, leccandole ogni tanto la pelle morbida con la punta della lingua, come se volesse assaporarla piano, senza fretta.
Istintivamente gli mise le mani sotto la maglia ad accarezzare i fianchi e avvertì il leggero brivido che lo percorse quando cominciò a risalire lentamente dietro la schiena.
Anche stavolta provava la stessa sensazione di sempre: un desiderio incredibile che quel repertorio di gesti, di sguardi, di fremiti, non finisse mai, e nonostante ormai sapesse esattamente cosa le avrebbe fatto, quello che avrebbe detto, in quegli attimi mentre lui la toccava, mentre le era addosso, mentre la baciava e la leccava piano, tutto aveva sempre un sapore nuovo!
Sentì che le sue mani salivano dai fianchi fino ai seni, da sotto la maglia, senza spogliarla ancora.
Jess li accarezzò piano, li palpò dolcemente e ripetutamente, finchè non cercò con le dita esperte i piccoli capezzoli, che al contatto con le sue mani erano diventati duri e le provocarono un fremito! Si sollevò leggermente, mentre lei stringeva il suo bacino tra le gambe, e le catturò entrambi i seni nelle mani, questa volta con una forza maggiore, dettata dal crescente desiderio di possederla. Rory gettò indietro la testa e lasciò libero il collo ai suoi baci, mentre le sue labbra scendevano dal collo al petto, in quel lembo di pelle che si intravedeva dalla scollatura della camicia che aveva addosso!!!
Continuò a baciarla per un po’….poi si fermò…sollevò la testa e la guardò, sorridendo.
RORY: Che c’è?
JESS: Niente…volevo guardarti!
RORY: Sono sempre io….
JESS: Lo so! Riconoscerei le tue labbra, il tuo collo, i tuoi seni, le tue gambe tra mille.
RORY: E ti piaccio come sempre???
JESS: No!
RORY: No???
JESS: Di più! Credevo di averti persa e finora, quando pensavo che sarebbe stato bello averti accanto…e addosso, ti ho dovuta solo immaginare . Averti qui, poterti toccare davvero, non ha paragone!
RORY: Lo stesso vale per me. Ho aperto gli occhi credendo di aver sognato. Ancora non mi sembra possibile!
Jess sorrise, e continuando a guardarla, cominciò ad armeggiare con i bottoni della camicetta che indossava: li sbottonava velocemente, a scoprire il suo petto ansimante, la sua pelle bianca e quel seno acerbo che lo faceva impazzire di desiderio!
Gliela tolse con veemenza e rimase a fissarla stupito: non aveva il reggiseno sotto. Se la ritrovò nuda davanti e questo lo eccitò terribilmente: le prese ancora i piccoli seni tra le mani, come se li stesse toccando per la prima volta.
Le mise un braccio dietro la schiena e la sollevò verso di lui, con l’altra mano le cercò il capezzolo, stuzzicandolo con le dita, finchè non lo catturò e lo strinse, aumentando gradualmente d’intensità e guardandola mentre gemeva.
JESS: Credi ancora che sia un sogno?
RORY. Oh no….stavolta è tutto vero!!!
Si piegò sul petto e le leccò il capezzolo che aveva tra le dita, mentre con l’altra mano scendeva giù per la schiena, accarezzandole il fianco e continuando fino alla coscia. La prese e la sollevò, facendole aprire le gambe e spingendosi più verso di lei.
Abbandonò la presa del suo seno nel palmo della mano e cominciò a baciarla sul petto, passando ad accarezzarle il fianco e arrivando a catturarle l’altra gamba.
Si staccò da lei e si mise in ginocchio, spingendola verso di lui, mentre con le mani le accarezzava la pelle umida tra le cosce, senza staccare gli occhi dai suoi occhi che dicevano più di mille parole: poteva leggervi il desiderio, la voglia di averlo ancora e di trasgredire insieme con lui, di andare oltre, di godere con lui e di lui.
La sfiorò appena con le dita e la sentì bagnate dei suoi umori e dei suoi desideri, la vide mordersi le labbra per soffocare un gemito di piacere…La accarezzò con più forza e aprì con le dita il suo sesso caldo e morbido. Vi insinuò il dito e Rory reagì immediatamente: il corpo fu scosso da un fremito, si sollevò verso di lui e cominciò ad ansimare sempre più intensamente.
La fece alzare dal tappeto e la fece sedere sul divano. Le gambe aperte davanti a lui, le dita che la toccavano dolcemente ma con decisione, Rory li accarezzò il viso e spostandosi con la mano verso la sua testa, lo spinse verso di lei, tra le sue gambe! Jess non oppose alcuna resistenza, spostò la mano sulla sua gamba e si avvicinò al suo triangolo scuro, che era uno splendido contrasto con il biancore della sua pelle. Appoggiò le labbra alle labbra umide del sesso e la baciò, mentre con le mani le accarezzava le gambe tese. Il contatto delle sue labbra non gli bastò più, voleva sentire il suo sapore, voleva sentire e sapere tutto di lei, amarla fino alla sua parte più intima e nascosta, e con la lingua la leccò piano e poi si spinse con maggior forza dentro di lei!
Per Rory fu una sensazione di totale estasi: la sua lingua si muoveva esperta e le provocava una sensazione così intensa di piacere da non riuscire a contenere più nulla. Jess non voleva che tutto finisse lì….non voleva che il momento di massimo piacere giungesse prima di quanto aveva previsto e di quanto desiderava, e si staccò da lei! Rory si placò un attimo e lo guardò avvicinarsi al suo seno, vi appoggiò le labbra e cominciò a muovere la lingua sul capezzolo, mentre con l’altra mano le accarezza l’altro, stuzzicandolo tra il pollice e l’indice.
RORY: Vuoi farmi morire!!!
JESS: Non smetterei mai di toccarti!!! (mentre i movimenti delle sue mani si facevano più insistenti)
Lei gemette un po’ più forte:
RORY: Non smettere…toccami ovunque!!!
Quel susseguirsi di sospiri e di parole dette con la voce rotta dall’eccitazione gli fecero perdere il controllo, sentiva di non poter resistere oltre e di desiderare solo ritrovarsi dentro di lei.
Si staccò a malincuore dal suo seno, mentre la mani di Rory che gli accarezzavano la testa lo portarono verso le sue labbra. Cominciò a baciarla intensamente, preso da un desiderio sempre più intenso; staccò le labbra da quelle di lei, ma le loro lingue continuarono a leccarsi, in modo sempre più vorticoso, finchè Jess non gliela catturò tra le labbra e cominciò a succhiarla.
Rory si alzò dal divano e si mise in ginocchio sul tappeto, di fronte a lui, continuando a baciarlo e accarezzandogli il petto, cercando anche lei di trovare i suoi punti deboli.
Gli sfiorò i capezzoli e Jess fu scosso da un intenso brivido di piacere; si staccò dalla sua lingua ma non dalla sua bocca, gemendo sulle sue labbra, sentendo raddoppiare il desiderio di entrare in lei….
Scese anche con le labbra a baciare il suo petto, a leccare dolcemente i suoi piccoli capezzoli, a mordicchiarli piano, per aumentare quell’ irresistibile e appagante piacere che poi sarebbe sfociato in lei.
Rory gli accarezzò le spalle, poi scese lungo le braccia e da lì passò agli addominali perfetti, che graffiò leggermente con le unghie, e ai suoi fianchi! Jess si sollevò a guardarla: sapeva che non si sarebbe fermata, avrebbe continuato a scendere ancora e sospirò profondamente quando avvertì che la mano di lei si spostava effettivamente verso il basso.
Rory sbottonò i jeans velocemente, con la stessa foga con cui lui l’aveva liberata dalla camicetta, insinuò la mano senza titubanza e si impossessò del suo sesso eretto! Jess sentì la presa decisa di lei e chiuse gli occhi: Rory mosse piano la sua mano, affondando il pugno sempre più sicura e aumentando sempre di più il ritmo, finchè non sentì dai suoi gemiti e dalla reazione della sua erezione tra le mani, che era quasi al limite. Come a voler amplificare in ogni modo il piacere di lui, si piegò a leccargli piano un capezzolo, e Jess fece ciò che a lei piaceva tanto: le mise le dita tra i capelli, tenendole la testa premuta sul petto! Avere tra le mani il suo sesso sempre più eccitato, sentirlo gemere sempre più forte, leccare il suo capezzolo con insistenza maggiore, tutto contribuì a farla eccitare sempre di più.
Si staccò da lui, aprì le gambe e gli si mise addosso, non contenendo più il suo respiro affannoso, il suo ansimare sempre più intenso, insieme a tutto ciò che venne da dirgli in quell’attimo!
Jess se la ritrovò addosso, era sopra di lui, con le gambe aperte intorno al suo bacino, che si muoveva dolcemente; affondò finalmente in lei e avvertì quella sensazione di calore umido e accogliente che lo catturò completamente, mentre i movimenti di Rory diventavano frenetici e sempre più intensi. si sentiva come cullare, era una sensazione meravigliosa di piacere e abbandono! Rory spinse più forte, sentendo tutta la consistenza della sua erezione in lei, aprì le labbra e sempre più frequenti gridolini di piacere uscirono come dal profondo di lei! Jess l’abbracciò e la spinse verso di lui, mentre sentiva che lei ormai non si conteneva più: le affondò il viso tra i seni, spinto dalla pressione delle mani di lei, le mise le sua mani sui fianchi e cominciò a spingere con intensità e forza sempre maggiori!
Le prese un capezzolo tra le labbra e cominciò a succhiare intensamente, poi lo strinse piano muovendo la lingua intorno, e continuò a leccarlo mentre rory lo invogliava a continuare tenendogli la testa tra le mani!
Gemevano insieme, si muovevano allo stesso ritmo, erano una cosa sola e godevano dello stesso piacere. Era meraviglioso: i movimenti sempre più rapidi, i gemiti sempre più forti, un piacere sempre più intenso, che sembrava salire dalle viscere e sfociare in un orgasmo che li fece gridare entrambi. Venne prima lei di lui, ma continuò a muoversi senza fermarsi. Quando ebbe quel fremito più intenso lui sollevò gli occhi per guardarla mentre il piacere le si dipingeva sul volto, mentre gli occhi si appannavano leggermente e lei sembrava completamente catturata in un’altra dimensione.
Sentirla godere fece godere intensamente anche lui, e venire dentro di lei fu la cosa più bella che avesse mai sperimentato.
Restò immobile con gli occhi chiusi e la fronte appoggiata al suo petto, come a non voler rovinare quell’attimo di estasi.
Il respiro era affannoso, la loro pelle sudata, i pensieri e le sensazioni ancora non del tutto razionali.
Scivolarono stesi sul tappeto e si abbracciarono ancora. Jess le spostò i capelli dal collo e le baciò la fronte.
JESS: Bhe credo che adesso non ci siano più dubbi: non si è trattato di un sogno.
RORY. Per quanto io m’impegnassi nei sogni… non sono mai stati così belli!
JESS: Che ore saranno?
RORY: credo che si sia fatto davvero tardi….
JESS: Il tempo non è mai stato un nostro problema!!!
RORY: Vorrei che fosse così sempre. E’ difficile immaginare di poter ritornare alla realtà.
JESS: Questa è la realtà.
RORY. No…questa è solo la parte più bella…poi verrà il momento di alzarsi, di vestirsi…
JESS: ….di andare a casa, di rivedersi chissà quando…
RORY: Non vuoi rivedermi già più?
JESS: Mmm….vedremo!
RORY: Ti sei già stancato di me?
JESS: Sei una delle tante….dovrai metterti in fila e aspettare pazientemente il prossimo turno!
RORY. Oh capisco!!! E la concorrenza è spietata?
JESS. Non male…si…devo ammetterlo!
RORY. Tutte pazze di te?
JESS: Meglio che non stia a raccontarti!
RORY: Ok…allora non soffrirai se mi alzo e mi rivesto!
La guardò alzarsi divertito! Rory accese una lampada per far luce nella stanza ormai al buio e dette una sola occhiata a Jess che rimaneva a fissarla steso sul tappeto: lo divertiva e lo eccitava vederla camminare nuda per la stanza!
Rory sentì il suo sguardo su di lei, che la seguiva in ogni movimento, e sorrise divertita:
RORY: Che c’è?
JESS: Mi piace guardarti!
RORY: Davvero?
JESS: Guardarti mentre ti muovi nuda, mentre ti vesti, mentre fai movimenti banali e quotidiani, ma che posso vedere solo io. Mi da un senso di intimità!
RORY: Peccato che stia per rivestirmi!
JESS: Vuoi già andar via???
RORY: Non c’è la fila fuori?
JESS: Si ma tu sei la favorita!!! Possono aspettare. Oggi mi dedico a te!
Rory si rivestì velocemente e ritornò a sedersi accanto a lui…
RORY: Fa davvero freddo!
JESS: Posso accendere il camino se vuoi….
RORY: (sorrise) bhe sarebbe stupendo.
Jess si alzò e si rivestì rapidamente, si avvicinò al camino e cominciò ad armeggiare con la legna e i fiammiferi:
JESS: Vieni qui un secondo!
RORY: Non ci penso neanche!
JESS: Perché???
RORY: Non sono brava in questi lavoretti manuali! A casa lo faceva sempre Luke o Kirk….
JESS: Quindi senza Luke o Kirk sareste morte di freddo?
RORY: Le coperte, i cappotti, le sciarpe e i guanti servono per questo! E poi….ho un po’ paura del fuoco…
Jess rise….
JESS: inventa un’altra scusa!
RORY: No davvero….ho paura!! Da quando ero piccola! Colpa di mia madre, ricordo ancora quando diceva con una voce falsamente demoniaca: Sta lontana dal fuoco, le sue fiamme sono le dita del diavolo!
JESS: E io ricordo ancora la voce di Luke la prima volta che vi vidi: attento…sono pazze!
Rory rise e si raggomitolò, a godere di quel piccolo fuoco che Jess era riuscito ad alimentare!
Lo vide avvicinarsi alla finestra per tirare la tenda ma lo fermò:
RORY: No ti prego lascia aperto…mi piace troppo guardare fuori!
JESS: Ti piace questo posto?
RORY: Moltissimo!
JESS: Ci speravo!
La stanza era completamente al buio ora, illuminata dal chiarore e dai riflessi del fuoco nel camino.
Jess si sedette sul divano e Rory lo seguì alzandosi dal tappeto.
Si stesero accanto, Jess alle sue spalle, con un braccio intorno ai suoi fianchi, il mento sulla sua spalla e la bocca vicino al suo orecchio!
Il bagliore del fuoco le illuminava il viso e le faceva brillare gli occhi, che esprimevano tutta la gioia che provava a star lì in quel momento tra le sue braccia!
Solo ad un certo punto abbassò gli occhi e poi si voltò verso jess che le baciava piano il collo:
RORY: Mi da un senso di protezione stare qui con te!
JESS: Non è una cosa che mi sono sentita dire spesso…quindi mi rende felice!
RORY : io vorrei che mi dicessi che non finirà domani…perché davvero non so come potrei prenderla: io non mi sono mai abbandonata del tutto a sensazioni così forti, per cui se tu domani dovessi non esserci più…sarebbe difficile ritornare a credere in qualunque cosa! Non accadrà vero Jess???
Jess non rispose subito. Si stese a guardare il soffitto, distogliendo gli occhi da lei, poi dopo qualche attimo che a rory sembrò eterno, tornò lentamente a voltarsi verso di lei, si mise di lato, appoggiato ad un fianco e, guardandola, le prese il viso con una mano e la voltò verso di lui, poi le prese la mano e intrecciò le dita alle sue….e sorrise
RORY: A che pensi?
JESS: Al fatto che non sono mai stato a Parigi!
RORY: (guardandolo stupita) Stai cambiando discorso…
JESS: No
RORY Invece si! Cosa centra Parigi con il fatto che domani non so se sarai ancora con me, se rifaremo l’amore come oggi o se tutte queste emozioni saranno bellissimi e lontani ricordi!
JESS: Stavo solo pensando che invece tu ci sei stata e io no!
RORY: (la voce si fece un po’ alterata. Sembrava che stesse giocando con lei e con i suoi sentimenti) E allora???
JESS: Allora pensavo che potremmo tornarci insieme…quest’estate magari! Che ne dici?
Il volto perplesso di Rory si distese in un sorriso che le illuminò il volto:
Si voltò bruscamente e gli gettò le braccia al collo:
RORY: Jess sarebbe…stupendo! Meraviglioso!!! Sarebbe un sogno!
JESS: ultimamente sto trasformando i tuoi sogni in realtà…quindi non stupirti tanto!
RORY: Sarà bellissimo…io e te a Parigi…mio Dio…non ci crederò finchè non sarò lì con te!
JESS: per adesso mi basta che tu creda che io starò con te da adesso in poi.
Lo baciò con tutta la passione che ancora aveva dentro e con la consapevolezza per la prima volta di averlo davvero per lei!
Stettero immobili per un po’, senza dire nulla, come se ogni parola potesse essere superflua o rompere quel senso di magia che si creava sempre tra di loro.
Rory si voltò e stette a guardarlo, tenendo la testa tra le mani, appoggiandosi al divano sui gomiti: una manica della camicia si spostò, lasciandole libera la spalla.
Jess le spostò i capelli sciolti e le accarezzò la pelle morbida e lattea, poi si avvicinò a baciarla piano!
Lei lo guardava ancora, senza staccare gli occhi da lui.
Si mosse ancora un po’ e la camicia scivolò ancora più giù, lasciandogli intravedere il solco tra i seni. Rory seguì lo sguardo di Jess che scendeva dal collo al petto, e sorrise maliziosamente!
JESS: Mi stai provocando!
RORY: Non ne sarei capace!
JESS: Invece lo sei eccome!
Le appoggiò la mano sul fianco, sollevò la camicetta e le accarezzò la pelle morbida, per ritrovare nuovamente quel contatto con la parte più vera di lei, quella che sono lui conosceva, lentamente le sue mani risalirono le sfiorarono i seni, poi i fianchi e di nuovo giù tra le sue gambe. Di nuovo quella reazione dietro ai bottoni troppo stretti dei suoi jeans, di nuovo la voglia di liberarsi di tutto e sentirla addosso a lui, sentirla e vederla godere e ancora l’impossibilità di resistere a tutto questo!
JESS: Ho capito perché ti sei rivestita!
RORY: Perché?
JESS: Perché è più divertente rispogliarti!
RORY: Non vorrai ricominciare!
JESS: Perché tu no???
RORY: Oh si!!!
La spinse sul divano e le si mise sopra…e tutto ricominciò ancora una volta…era una tentazione e una magia a cui non ci si poteva sottrarre, a cui nessuno dei due sarebbe mai riuscito a dire no!

 
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