E infine eccoci qui.
Anche l' ultimo capitolo di questa FF è stato terminato, scritto, riletto e corretto...
Oddio spero nn ci siano molti errori di grammatica BhahaHa
Beh, devo dire che sono un pò triste...insomma, questa è la seconda ff che scrivo, e mi dispiace perchè è un altro ciclo che si chiude. Dio che sdolcinata...
Basta, finiamola qui. Dico solo che spero vi piacerà, e vi ringrazio per aver seguito "l' Invitabile" così come avete fatto con "Imparare a Crescere". Certo, questa mi ha dato più problemi del previsto, e spesso mi sono anche bloccata, ma spero davvero che il finale riuscirà ad emozionarvi, cosi come spero di aver fatto anche negli altri capitoli.
Grazie a tutti. e Buona Lettura.
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Rimase ferma ad aspettare di fronte la porta chiusa,
cercando in qualche modo di realizzare una frase,
formulare l’inizio di un discorso che avrebbe reso le cose più semplici per entrambi.
Niente.
Sebbene si sforzasse di restare calma,
perché quella, era la cosa giusta da fare…
non faceva altro che pensare al suo sguardo,
l’espressione di quel volto esterrefatto dalla sua domanda.
Strinse i pugni abbassando la testa,
chiudendo gli occhi,
e respirando affondo perché tutta la tensione scivolasse via,
ma, mentre cercava in ogni modo di controllare la tensione,
l’unica cosa che sentiva, era il cuore batterle forte nelle orecchie,
mentre i passi al di là della soglia si facevano sempre più vicini.
1,
2,
3…
Sentì il cigolio della porta aprirsi,
il rumore dei passi fermarsi…
Alzò il capo, guardandolo per un istante,
sperando che in qualche modo tutto quello che era stato,
sparisse,
dissolvendosi dietro il suo desiderio di risolvere tutto,
averlo di nuovo con se…
Rory: ciao…
Esitò un attimo prima di rispondere.
Non sapeva bene cosa sarebbe stato giusto aspettarsi dalla sua visita,
forse era lì per troncare del tutto quella relazione,
che riflettendo, realizzò di non poter più definire tale.
Una lite,
l’ ennesima discussione,
o forse un chiarimento…
scosse la testa scacciando quel pensiero,
e l’affrontò, come ricordava di aver sempre fatto…
senza sfuggirle.
Jess: ciao.
Respirò profondamente,
cercando disperatamente di trovare il coraggio necessario a pronunciare qualche altra parola…sillaba…
Rory: ciao…
Jess: lo hai già detto.
Rory: lo so.
Jess: e allora?
Rory: allora…
Jess: hai intenzione di restare lì ancora per molto a fissarmi e ripetere ciao?
Rory: sto cercando …
Jess: cosa vuoi?
“ Te.”Un pensiero.
“ Voglio che torniamo insieme, perchè mi dispiace di tutto quello che ho detto, fatto…e mi dispiace per Dean, per avergli dato retta dopo tutto quello che … per aver lasciato che mi influenzasse e per aver permesso a me stessa di dubitare di te…io lo so che mi vuoi bene, e se non mi ami…o non sei ancora pronto a dire che mi ami, non importa…saprò aspettare perché a me basta stare con te…solo questo…”Sarebbe stato tutto più semplice se le parole avessero avuto volontà propria,
perché sapeva che quella, sarebbe stata la cosa giusta da dire,
affinché tutto si risolvesse, e lui la perdonasse…
Rory: voglio…
Jess: cosa?
Rory: parlare…
Stupida…
Rory: …solo parlare.
Jess: di cosa?
Rory: lo sai.
Jess: si, ma voglio sentirlo.
Rory: Jess…
Jess: o me lo dici, o niente.
Rory: di noi…
Jess: …
Rory: voglio parlare di noi.
Lo vide guardarla quasi soddisfatto di quello che aveva detto,
forse in quel momento segretamente la scherniva,
prendendosi gioco di lei senza che se ne accorgesse,
ma non le importava…
L’osservò spostarsi,
verso un lato della porta,
annuendo, e lasciandole lo spazio necessario ad entrare.
Lo fece,
fermandosi al centro della stanza e aspettando…
il rumore della porta,
i suoi passi verso di lei,
lo sguardo addosso a fissarla,
le sue parole.
Jess: allora?
Rory: …
Jess: sentiamo.
Incrociò le braccia,
appoggiando la schiena alla parete.
Rory: lo so che sei arrabbiato.
Jess: arrabbiato?
Rory: si, lo sono anch’io…con me stessa, ma quello che ho…detto…
Jess: …
Rory: io non volevo dirlo.
Jess: lo sai che non è vero.
Rory: si invece.
Jess: …
Rory: Dean…
Jess: non scaricare la colpa su Dean.
Rory: non lo faccio.
Jess: si…lo fai.
Un passo.
Jess: Lui è un’ idiota, lo so bene, e tu non puoi permettergli di influenzare la tua vita per sempre.
Rory: io non voglio che lui mi influenzi, ma ha detto delle cose…
Jess: perché ti conosce Rory…e ti ama.
Rory: …
Jess: vorrebbe riaverti e fa leva sulle tue insicurezze per metterti in crisi e convincerti che solo lui riesce a capirti.
Rory: lo so ma…
Jess: che cosa ti ha detto?
Rory: …
Jess: che ti sto usando? Che ti ho preso in giro?
Rory: non ha detto niente di simile.
Jess: e allora cosa? Perché proprio non capisco come abbia fatto a…
Rory: ha detto che te ne saresti andato.
Jess: E dove?
Rory: via di qui, via da me…
Jess: grandioso…
Un brivido…
e ancora delusione,
rabbia.
Rory: mi dispiace.
Jess: dopo tutto quello che abbiamo passato…che io, ho passato per te, tu gli hai creduto?
Rory: non ti ho detto io di fare tutte le cose che hai fatto.
Jess: e questo non ti dice niente?
Rory: …
Jess: mi sono messo contro tutti. Tua madre, Luke…
Rory: mi dispiace.
Jess: a me no…
A me no…
Jess: è questo il punto! L’ho fatto perché volevo, perché l’unica cosa di cui mi interessava era stare con te.
Rory: …
Jess: ma tu non lo capisci. Non l’hai capito prima e anche adesso, continui a dubitare di me.
Rory: non di te…
Jess: oh ma andiamo. Sono stanco di sentire queste stupidaggini. Tu sei intelligente, dolce e anche pazza al punto giusto…
Rory: …
Jess: per non parlare poi del fatto, che sei bellissima…
Un sorriso,
una lusinga.
Jess: non capisco da dove lo tiri fuori questo complesso di inferiorità…specie nei miei confronti! Io…che sono solo Jess. Non lo studente modello, o il figlio prediletto…
Rory: è proprio per questo, non lo capisci?
Jess: veramente no.
Rory: tu sei solo te stesso, sempre e comunque. Non badi a quello che la gente pensa di te, o dice, di te…
Jess: beh sai, non sono cose molto carine!
Rory: io invece…sono sempre stata così Jess…trattata come una principessa, da tutti…mia madre, i miei nonni…Dean…
Jess: …
Rory: lui mi ha sempre tenuta al sicuro da tutto e tutti, mettendo al primo posto solo me. Quando stavo con lui, sapevo, che non mi avrebbe mai lasciata, non sarebbe mai andato via…
Jess: capisco.
Rory: no. Non capisci. Quando sto con te…e ti sto vicino, so di poter fare qualunque cosa, e questo mi terrorizza perché non so se quello che farò sarà …
Indietreggiò, scostando una sedia,
e poggiandosi ad essa,
abbassando la testa e coprendo il viso con le mani.
Jess: rory…
Le si avvicinò piano,
inginocchiandosi.
Le prese le mani,
scostandole dal volto,
sollevandole il mento.
Rory: mi dispiace…da morire te lo giuro.
Jess: ascoltami…io non sono perfetto…
Rory: io non …
Jess: fammi finire. Probabilmente un giorno andrò via da Stars Hollow…
Una lacrima.
Jess: questa città, queste persone…io non sono il tipo adatto a vivere qui per sempre, e non sono come Dean… non ti dirò cose come che non posso vivere senza di te…
Rory: …
Jess: …perché, posso andare avanti, anche se tu non sei con me Rory.
Rory: e questo cosa significa?
Uno scatto.
Rory: ma che stupida! Me ne sto qui, a dirti…giustificarmi, e poi alla fine era tutto vero!
Iniziò a camminare per la stanza,
come impazzita,
piangendo,
e singhiozzando parole quasi del tutto incomprensibili.
Rabbia, dolore…
Cos’ avrebbe dovuto provare il quel momento?
Cosa stava provando davvero?
Jess: Rory…
Rory: e non dire Rory! Mi hai fatto entrare qui, hai ascoltato le mie scuse…si, perché quelle erano delle scuse hai capito? E tu te ne sei stato lì a fissarmi, mentre non riuscivo quasi a respirare e ti divertivi!
Jess: calmati
Rory: no, io non mi calmo. Avevano ragione, tu, io…siamo diversi, troppo…
Jess: adesso smettila!
Sobbalzò.
Un tono duro,
uno sguardo severo.
Jess: ti avevo detto di farmi finire, quindi cerca di stare calma adesso.
Rory: ma…
Jess: e zitta anche!
Un respiro.
Jess: credi che sia tutto un gioco? Che questa sia una favola e io il principe azzurro? Beh non è così! Io non sarò mai un principe, e non sarò mai quello che ti assilla con mille telefonate e ti giustifica o capisce quando ti comporti da stupida! Io sono solo Jess, e anche se non sono perfetto, non sarò mai un bugiardo che dice qualcosa che non pensa solo perché è quello che vuoi sentirti dire!
Era finita,
lo sentiva…
non sarebbe andato a posto più nulla.
Jess: lo so che è difficile da accettare, ma con me, sarà sempre così. Difficile. Se non accetti il fatto che io non sono Dean, non sono perfetto, e ho i miei tempi per dire, e riuscire a provare determinare cose, non potrai mai stare con me.
Rory: questo l’ho sempre saputo, e accettato, e ti ho chiesto scusa per quello che ho detto, ma tu mi dici che puoi benissimo…
Jess: …vivere senza di te?
Rory: si
Jess: ma io posso…
Rory: e questo cosa…
Jess: …solo che non voglio.
Un momento.
Un sorriso,
uno sguardo,
un espressione soddisfatta sul volto.
Rimase in silenzio,
con gli occhi sbarrati,
sentendo la gola in fiamme,
la mente confusa.
Un respiro.
Rory: oh…
Jess: oh…
Rory: forse…forse prima avrei fatto meglio a stare zitta eh?
Jess: te lo avevo detto di farmi finire, ma sei cocciuta.
E di nuovo un sorriso,
e il cuore forte, a batterle nel petto.
Jess: hai capito adesso?
Rory: si…e mi…
Jess: lo so.
E un attimo,
in cui furono di nuovo vicini,
stretti l’uno all’altra come in un sogno che aveva sperato di rivivere ancora,
e ancora,
finche avrebbe avuto la forza necessaria per sopravvivere ad ogni bacio,
o carezza,
parola detta e capace di far tremare il cuore,
sempre più forte.
Rory: quindi questo…cosa significa?
Jess: non lo so...dillo tu a me.
Rory: forse…che abbiamo fatto pace?
La fronte, a sfiorare la sua…Jess: può darsi…
Le mani a toccargli la schiena…Rory: e che…stiamo insieme…
Le dita, a lambirle il collo sottile…Jess: stai andando benissimo.
…le guance arrossate…Rory: e che anche se tu non lo dici…in realtà…
…le labbra delicate.Jess: ti amo.
Un sorriso,
uno sguardo,
una voce che in silenzio gli aveva aperto il suo cuore.
Un bacio,
un abbraccio,
una dolce carezza dietro la quale tutto si dissolse.
La rabbia,
l’ incomprensione,
l’ insicurezza,
quel bieco terrore di non essere amata,
di non riuscire ad amare.
Tutto era come doveva essere,
le loro mani,
i loro occhi,
le labbra, le une sulle altre…
niente domande,
dubbi, o incertezza.
Amore.
Forte e indescrivibile,
che li aveva legati sin dal primo istante,
il primo sguardo,
la prima parola,
la prima emozione provata solo pensando ad un sorriso,
un gesto o una parola,
un sentimento da tempo indissolubile che li avrebbe tenuti vicini per sempre,
perché era così che doveva essere…
loro due insieme…
inevitabile.