CITAZIONE (Breakfast at Tiffany's @ 23/1/2009, 12:41)
Quello che manca a me personalmente è l'approccio emozionale
resto sempre un passo indietro, e non mi stacco mai dall'analisi "tecnica" (per quanto possa saperne io di tecnica
); in altre parole, non mi emoziono
anche quando ho visto la scultura di Boccioni (di cui non ricordo mai il titolo
quella raffigurata sulla moneta da 20 cent, per capirci), ho passato un sacco di tempo a girarci intorno e ad osservarla nel dettaglio, però non mi ha emozionata. Idem per
La città che sale.
ma
uuahau voglio dire
ma non è vero che sei un passo indietro perchè dici che ti manca "l'approccio emozionale" - il che tra l'altro non è vero mi dispiace
- e non ha alcuna importanza secondo me.
Credo che nella propria sensibilità ciascuno di noi sia portato a "sentire" in modo più o meno intenso degli stimoli diversi.. come io non sono mai stata particolarmente attratta dai neoimpressionisti o dai surrealisti, per dire, ed effettivamente non mi emozionano granchè, ma non per questo li ritengo inutili a prescindere
quella sarebbe solo ignoranza.. e tu di senso critico ne hai in abbondanza
non devi affatto sentirti un passo indietro.
Per quanto riguarda l'approccio emozionale, penso siamo in realtà delle complicate macchine in cui cervello ed emozioni sono così intrinsecamente legati che separare nettamente le due cose è in pratica impossibile e formalmente solo un'illusione, e anche se potrei sbagliarmi
è così che lo percepisco.
Non penso che nell'approccio con il futurismo ti manchi la parte emozionale, ma piuttosto che forse non si è stabilito quel legame di "equazione interiore" che fa risuonare dentro di te un qualcosa che stabilisce una sorta di legame profondo tra la tua presenza e la presenza dell'opera, fino a perderne i confini reciproci in un terreno di sensazione comune
- ora inizio a pensare ai discorsi che faceva Rothko a questo proposito e potrei anche piangere ç_ç ma non posso iniziare a commuovermi a quest'ora -Magari un giorno leggerai qualcosa che ti farà pensare al futurismo, qualcosa che amerai particolarmente, e la prossima volta che vedrai un quadro o una scultura di Boccioni quel qualcosa ti tornerà in mente e ti farà emozionare.. chissà.. queste cose succedono così, senza un motivo preciso, senza necessità di comprenderle del tutto, e in questo risiede il loro fascino
Cmq ho riletto una parte delle teorie di Boccioni *__* mi ero dimenticata
di una cosa fondamentale, ovvero che fu uno dei pochi a tenere conto dell'impressionismo, quando tutti lo boicottavano
e considerarlo addirittura una sorta di punto di partenza della sua teoria
- e questo a mio avviso dimostra che quella dei futuristi era soprattutto una provocazione quando affermavano di voler dar fuoco ai musei per dire è ovvio che era tutta una metafora, che li ha portati poi a originare l'ultima grande rivoluzione artistica nata in Italia -"Noi vogliamo universalizzare l'accidentale creando leggi da ciò che ci ha insegnato da cinquant'anni l'istante impressionista [...]
Mentre gli impressionisti fanno un quadro per dare un
momento particolare e subordinano la vita del quadro alla sua somiglianza con quel
momento, noi sintetizziamo tutti i momenti e ne costruiamo un quadro."
Quanto ha ragione *_* e questo perchè gli impressionisti ancora non conoscevano il cubismo
"Per andare verso lo stile plastico della nostra epoca bisogna
vivere la sensazione che ci viene dal rinnovamento impressionista, e dimenticare la fissità della contemplazione tradizionale dal vero, e concepire e determinare in una forma la concezione plastica che esiste tra la
conoscenza dell'oggetto e la sua
apparizione L'impressione vivrà quindi nella durata attraverso la forma unica nel suo svolgersi. Quindi l'impressione non è per noi l'esecuzione dell'oggetto atrrestato alla sua rappresentazione approssimativa e della quale gli impressionisti si servono per accennare il moto, ma è l'oggetto dato nella sua complessità di
sensazione(apparizione) e
costruzione(conoscenza)
"Il dinamismo è l'azione simultanea del moto caratteristico particolare dell'oggetto (moto assoluto) con le trasformazioni che l'oggetto subisce nei suoi spostamenti in relazione all'ambiente mobile o immobile (moto relativo)... è la concezione lirica delle forme interpretate nell'infinito manifestarsi della loro relatività tra moto assoluto e moto relativo, tra ambiente e oggetto, fino a formare l'apparizione di un tutto: ambiente + oggetto. E' la creazione di una nuova forma che dia la relatività tra peso ed espansione. Tra moto di rotazione e moto di rivoluzione, insomma è la vita stessa afferrata nella forma che la vita crea nel suo infinito succedersi."
Cmq mi spiace per Modigliani
ma infatti qualche anno fa avevano fatto una mostra sua al Vittoriano O_o mi sembrava un pò eccessivo che la ripetessero.. ho pensato che dovevano essere terribilmente a corto di idee e disponibilità di altre opere
Forse la faranno al nord però
o almeno te lo auguro
visto che qui l'hanno già fatta abbastanza recentemente
speriamo
Heidy la mostra su De Chirico la fanno alla Galleria d'Arte Moderna vero?
volevo andarci
Nel 2007 c'era una stupenda mostra sul Simbolismo ç__ç però effettivamente io l'ho amata per il contenuto
anche quella volta penso si sarebbe potuto organizzare meglio