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| Qualche newsssss: CITAZIONE Take That, c’è l’incontro tra Robbie e i suoi ex compagni
martedì, 29 settembre, 2009
Quella fotografia non è mai riuscito a strapparsela di dosso. Sarà per l’aria cazzarona da bamboccione mai cresciuto, rovescio della medaglia di quella sofferente del bimbo costretto dal successo a farlo troppo in fretta. Nella picture of you beside me Robbie Williams i Take That se li è portati sempre dietro, come un’ombra di giovinezza, come un marchio. In tutto quello che di buono o di cattivo ha fatto. Nella vita e nella musica. E ora, a 14 anni da quel luglio in cui lasciò il gruppo e sconvolse le ragazzine di tutto il pianeta, starebbe per ritrovarli. Una cena come ai bei tempi, bistecca e patatine fritte, con Mark Owen che lo stringe e gli dice con le lacrime agli occhi: «Non riesco a credere che tu sia qui». Gli adolescenti che conquistarono il mondo negli anni ’90 mercoledì si sono ritrovati a New York. Agli Electric Lady Studios Mark, Gary (il “cicciobombo” secondo Elio), Howard e Jason (tornati insieme nel 2005), scrive il Daily Mirror, stanno finendo di preparare il nuovo album live. Robbie è partito da Los Angeles per raggiungerli. L’occasione l’ha data l’addio al celibato di Mark Owen: una notte alla Soho House, nel cuore del Greenwich Village, poi i cinque «hanno passato vari giorni in studo – racconta al Mirror una fonte vicina al gruppo – a comporre pezzi per un nuovo album insieme». I tempi della reunion sarebbero veloci: a ottobre il palco del Children in need a Londra potrebbe riabbracciarli tutti. Insieme. La giostra dei ricordi torna indietro nel tempo, alle sorelline che piangevano disperate perché i Take non c’erano più. Hanno tutti passato i 30, qualche capello bianco è coperto dalla tinta. In pochi avrebbero scommesso un euro che Robbie, da anni in altalena tra avvestamenti di ufo, alcol, droga e periodici blitz in centri di disintossicazione, sarebbe arrivato ai 35. Ora il ragazzo di Stoke-on-Trent riparte ancora una volta. E l’operazione Back for good comincia da New York, da quell’America che Robbie da solo non è mai riuscito a conquistare. Così il Village, che ai nostalgici di Dylan, della Beat Generation e degli anni ’60 ricorda le grandi stagioni vibranti, ora saluta la rinascita dei Take That. A ogni generazione i suoi miti. e poi...
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