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| L'ho finito ieri. *____* Mi è piaciuto davvero tanto. Così agrodolce. Devo ammettere che mi ha lasciata un po' stranita (ma non in negativo), sarà che non sono abituata a leggere opere giapponesi e di sicuro la cultura e l'atmosfera dietro è differente dalle solite con cui ho a che fare. Però mi è entrato dentro. E poi come già detto il modo di scrivere di Murakami è davvero poesia. QUOTE (Kyoko-san @ 25/7/2006, 17:06) Devo dire che il personaggio che mi è piaciuto di più è Reiko... e le sue "rughe espressive", non so, forse perchè è la più "vecchia" e quindi ha avuto tempo di sviluppare quel modo di affrontare le cose diretto, ma attento agli altri, e poi mi sembrava molto dolce... anche se devo dire che quasi tutti i personaggi avevano molta dolcezza, anche Midori con le sue fantasie... forse l'unico troppo "duro" è Nagasawa... Anche a me sono piaciuti tutti, anche Nagasawa in realtà... e anche io mi sono riconosciuta in quasi la totalità dei pg, in alcune loro esperienze o emozioni o aspetti caratteriali. Ed è una delel cose che ho apprezzato di più. QUOTE (boyracer @ 25/7/2006, 17:44) QUOTE Ovviamente già dall'inizio si capiva che non avrebbe potuto esserci il lieto fine... però... saranno stati davvero così tanti i suicidi in Giappone??? Cavoli, a pensarci, Kizuki, Naoko, sua sorella e anche Hatsumi... beh, credo che loro non intendano il suicidio come un insulto alla vita, un reato, un atto di vigliaccheria. Stesso discoro per la morte: non due cose distinte opposte, ma come dice Toru, qualcosa di intrinseco alla vitaSi concordo. E poi IMHO Murakami riesce a rendere questo diverso modo di vivere la cosa, come più "naturale" QUOTE QUOTE ma questo ovviamente non è per niente vero, e la penso così soprattutto dopo aver letto il pezzo in cui Watanabe è in viaggio dopo la morte di Naoko e ricorda le sue mani etc... se prima non fosse sceso nei particolari, questo ricordo non sarebbe così vivido anche per noi... D'altra parte, trovo che sia più che positivo poter sentir parlare così tranquillamente, senza troppi moralismi o senza scadere in discorsi maniacali di una cosa così normale che è parte fondamentale della natura umana... hai reso perfettamente l'idea...in questo libro ogni scena di sesso ha un che di poetico e struggente, non scade mai nel volgare, nello "sfrenato"...e questo non l'ho mai provato in nessun altro libro... Quoto. Il sesso in effetti è molto presente nel libro, ma non è mai pesante questo. E' trattato sempre in modo poetico e al contempo con una normalità che per certi versi probabilmente qui è "inaudita" visto che è ancora parecchio tabu.
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