Le frasi piu' belle, ..dai libri che avete letto.

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boyracer
view post Posted on 31/3/2007, 17:25 by: boyracer




da un blog

Questa è la storia di una ragazza che aveva un mondo meraviglioso spalancato davanti a sé. Era bellissimo; era dipinto di migliala di colori, che si adagiavano sulla sua superficie, mille arcobaleni che si curvavano delicatamente in altrettanti sorrisi. Ma lei viveva ad occhi socchiusi. No, non chiusi, ma ridotti a due fessure. E il suo splendido mondo ne risultava offuscato, bagnato di pioggia e cosparso di buchi neri e crepe. E di arcobaleni non ce n'erano. Perché quando ne scovava uno, sforzandosi un po', chiudeva gli occhi stretti stretti, e quello tornava grigio, e lentamente svaniva.
Un giorno, per caso, si è imbattuta in un arcobaleno talmente splendente, da sembrare un lampo, tanto era accecante. E lei credeva che avesse acceso all'improvviso tutti i colori del mondo, mentre invece li spegneva uno ad uno, come piccole candele tremanti. Il passare del tempo -e la Verità- ha fatto sì che quel fulmine dalle fattezze meravigliose quanto fatali, perdesse la sua luce e divenisse sempre più flebile, tanto da non splendere più. E quel mondo non ebbe più luce, per lunghi mesi. Gli occhi della ragazza erano completamente chiusi. E lei, lei non sapeva davvero come fare per riaprirli! Non sapeva che bastava semplicemente volerlo realmente. Credeva che chissà quali cose intorno a lei dovessero cambiare; invece doveva solo avere il coraggio di guardare ciò che aveva davanti, il coraggio di rimanere accecata da tutta quella luce. Provò, piano piano, a schiudere quelle due fessure, ma come chi sta per troppo tempo al buio, aveva una paura immensa, ma non sapeva nemmeno lei di cosa. Tanti arcobaleni, andati perduti tempo addietro, presero ad accendersi sulla sua strada, tanti sorrisi, tante piccole candele sempre meno tremule. Ma un giorno successe una cosa grandiosa. Era in viaggio, e pensava, tanto e forte. Pensava che c'era una cosa che avrebbe voluto fare da sempre, ma non ne aveva mai avuto il coraggio. Non si rese conto che in quel momento i suoi occhi erano già aperti, come non lo erano mai stati. Ma la vera, grande, rinascita, avvenne quando prese in mano quel bellissimo strumento; era un incanto di violino.
Con timore reverenziale, strofinò l'archetto sulle corde. E sentì come cantavano gli angeli in Paradiso, poteva giurarlo.
E i suoi occhi erano spalancati. La luce l'inondò, la investì quasi come fosse liquida, e i colori... ah, i colori! Erano linee tracciate da ogni nota di violino. Era come se avesse trovato un pezzo di sé che le era stato tolto. Adesso era completa. E viva. E illuminata.
 
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