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| CLARE "E' dura rimanere indietro. Aspetto Henry senza sapere dov'è e se sta bene. E' dura essere quella che rimane. (...) Tanto tempo fa, quando gli uomini andavano per mare, le donne li aspettavano sulla spiaggia, scrutavano l'orizzonte in cerca della piccola imbarcazione. Adesso io aspetto Henry. Lui scompare senza preavviso e involontariamente. Io lo aspetto. Ogni minuto di attesa dura un anno, un'eternità. Ogni minuto scorre lento, trasparente come vetro. Attraverso ogni minuto vedo un'infinità di minuti in fila, in attesa. Perchè se ne va dove io non posso seguirlo?"
HENRY "E Clare, sempre Clare. Clare la mattina, assonnata. Clare con le braccia affondate nella tinozza per la fabbricazione della carta, che estrae la massa informe e la manipola per mescolarne le fibre. Clare che legge con i capelli sparsi sullo schienale della sedia, mentre massaggia le mani screpolate con un balsamo prima di andare a letto. La voce bassa di Clare nel mio orecchio, spesso. Odio trovarmi dove lei non è, quando lei non c'è. E invece me ne vado sempre, e Clare non mi può seguire."
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