Le frasi piu' belle, ..dai libri che avete letto.

« Older   Newer »
  Share  
tilo
view post Posted on 28/11/2006, 11:09




"Sarebbe da stupidi, non credi, passare una vita intera a desiderare qualcosa senza mai agire?"

"Sono sicura che capita."

"Si, ne sono sicuro anch'io."



- La Casa Del Sonno- Jonathan Coe
 
Top
Silver Dream
view post Posted on 3/12/2006, 14:58




Mira sempre alla luna... e se nn ci riesci.. riamarrai cmq fra le stelle
...dal libro: ps:I love you...
 
Top
tilo
view post Posted on 13/12/2006, 17:52




Potevano restare lontani per secoli, lei e Peter; lei non scriveva mai, e le lettere di lui erano piuttosto aride; ma tutt'a un tratto l'assaliva il pensiero: se ora lui fosse qui con me, che cosa direbbe? - e certe giornate, certi spettacoli improvvisi glielo rievocavano, serenamente, senza l'antica amarezza; e ciò era poi, forse, la ricompensa per aver amato tanto.

Si sentiva assai giovane, e al tempo stesso indicibilmente attempata. Penetrava attraverso la vita coma una lama di coltello; e al tempo stesso restava al di fuori, spettatrice. Guardando il viavai dei tassì, aveva un perpetuo senso d'esser lontana, lontanissima sul mare, e sola...



- La Signora Dalloway- Virginia Woolf
 
Top
yelle
view post Posted on 4/1/2007, 00:02




"Tatiana" disse Alexander con la voce piena d'emozione."Ti amo"
Lei chiuse gli occhi. "Grazie" sussurò.
Le sollevò il viso. "Non l'ho mai sentito dire da te"
Non può essere vero, pensò lei. Ho ripetuto queste parole ogni minuto di
ogni giorno, da quando ci siamo incontrati. "Ti amo,Alexander"
"Dimmelo ancora"
"Ti amo" Lo abbracciò. "Ti amo da morire. Ma neanch'io te l'avevo mai sentito dire."
"Sì Tatiana. Lo avevi sentito."
Lei rimase in silenzio e trattenne il fiato.
Passò un minuto interminabile.
"Sai perchè lo so?"sussurrò lui.
"Perchè?"
"Perchè ti sei alzata da quella slitta"


Tatiana e Alexander - Paullina Simons.


Alexander. Here he is, before he was Tatiana’s, at the age of twenty, getting his medal of valor for bringing back Yuri Stepanov during the 1940 Winter War. Alexander is in his dress Soviet uniform, snug against his body, his stance at-ease and his hand up to his temple in teasing salute. There is a gleaming smile on his face, his eyes are carefree, his whole man-self full of breath-taking, aching youth. And yet, the war was on, and his men had already died and frozen and starved … and he was far away from home, and getting farther and farther, and every day was his last. And yet, he smiles, he shines, he is happy.

The Summer Garden - Paullina Simons
 
Top
>> Ĩ@ <<
view post Posted on 4/1/2007, 21:19




amami quando lo merito meno ,perchè sarà quando ne ho piu' bisogno... *Bacio perugina...*
 
Top
coop
view post Posted on 5/1/2007, 01:25




Lei, semplice concime di quella pianta che spesso fiorisce sopra la tomba di un amore appassito. Quella rara pianta il cui nome è felicità.

Tre metri sopra il cielo
 
Top
step86
view post Posted on 5/1/2007, 08:58




Carissima Holly,
non so dove sarai nè quando esattamente leggerai queste parole.
Spero soltanto che la mia lettera ti trovi serena e in buona saluta.
Non molto tempo fa mi hai sussurrato all'orecchio che non ce la fai ad andare avanti da sola. Invece puoi farcela, Holly.
Sei forte e coraggiosa, e supererai tutto questo.
Abbiamo avuto dei momenti bellissimi, e tu hai reso la mia vita...Tu sei stata la mia vita. Non ho rimpianti.
Ma io sono solo un capitolo della tua:e ce ne saranno molti altri. Aggrappati pure ai nostri ricordi, ma non aver paura di creartene di nuovi.
Grazie per avermi fatto l'onore di essere mia moglie. Ti sarò eternamente riconoscente, per tutto.
Ogni volta che avrai bisogno di me, sappi che io ti sono vicino.
Ti amerò per sempre.
Tuo marito e il tuo migliore amico.
Gerry


Cecelia Ahern - PS I Love You
 
Top
giu_lz
view post Posted on 5/1/2007, 09:14




"..prima di tutto riaffiora il suo profilo. Sarà forse perchè io e naoko camminavamo sempre fianco a fianco. Sì, dev'essere per questo che è sempre la cosa che ricordo per prima."

Norwegian Wood, Tokyo Blues - Haruki Murakami
 
Top
Aldo:)
view post Posted on 7/1/2007, 12:45




....L'anima che sopravvive al corpo, finalmente libera di vagare ovunque e diventare parte dell'eterna armonia dell'universo...
butta la luna- venturi
 
Top
boyracer
view post Posted on 9/1/2007, 16:50




questo non è un libro, è una sorta di mini-racconto scritto da Anjani Thomas (foto), corista e pianista di Leonard Cohen durante il tour di "Various Position", e consegnatogli molti anni piu tardi.

(la mia traduzione purtroppo non è delle migliori :unsure: )


La storia del "Do"

Mi sedetti al piano, imparando la sua canzone, dicendomi: "E' così semplice..è troppo semplice".

Così iniziai a considerare le possibilità e opportunità per abbellire la sua breve canzone e renderla qualcosa di più. Improvvisamente, smise di suonare e si rivolse a me:

"Anjani..", disse pacatamente, quasi in tono di scusa, "qui potresti suonare un accordo di Do?". Lo guardai stranita "Sto suonando un Do."

"Uhm, intendo un semplice, diretto Do". Mentre lo diceva, tracciò con un dito una linea orizzontale a mezz'aria.

Mi fermai, senza comprendere del tutto quello che voleva. "Un Do? Ah, " pensai "non ha mai frequentato un corso teorico - è un cantautore, non un compositore. Suonerò quello che vuole ma che non sa come chiedere."
Ricominciammo a suonare. Si fermò nuovamente.

"Anjani?"

"Sì?"

"So che è piuttosto diverso, ma potresti mantenere il Do semplice qui?". Anni di esercizio e continue vicissitudini mi avevano resa incapace di restare su una banale triade. Ero così sicura che la 7a maggiore, la 4a sospesa, l'aumentata e la 6/9 fossero, musicalmente, scelte migliori. In effetti, passai il tour con lui in impercettibile sabotaggio delle sue richieste. Un taglio di #5 qui, un'11a lì..selezionate dal mio superiore arsenale di note, licks e fills -- tutto per un noioso, solitario divario. Tuttavia, secondo me, sempre piacevole e necessario.

Non mi importava che non gli piacesse. Mi imposi di migliorarlo tecnicamente, musicalmente tramite esempi - rifinendo i grezzi in raffinate gemme.
Non mi chiese piu di suonare nuovamente il "Do", così capii che stava imparando e gli piaceva.

Dieci anni piu tardi divenni così stressata dal lavoro che lasciai del tutto la musica e andai a vivere nei pressi di un lago. Progettai un giardino e sentivo il sole del Texas sulla mia schiena mentre catalogavo, zappavo e raccoglievo tranquillamente, in silenzio.
Un giorno alzai lo sguardo e notai un uccello su un cavo (bird on a wire, n.d.me) e, immediatamente, le parole della sua canzone mi tornarono alla mente. E per la prima volta, fui penetrata dalla forza, la semplicità e la purezza del "Do" - da solo, intero e isolatamente ordinato.
Brillante, pulito, niente di più, niente di meno. Naturalmente era l'accordo di Cohen...

E finalmente imparai a suonare "like a bird on a wire..." proprio come voleva insegnarmi.



(fonte: LeonardCohenFiles)

Edited by boyracer - 10/1/2007, 09:14
 
Top
tostoine
view post Posted on 13/1/2007, 15:44




Arriva caldo e gonfio imperioso lo scirocco, signore degli incubi e dei sogni, e soffia forte, conduce folate di sabbia gialla e calda di lontani deserti d'oriente, che cade morbida come neve o aspra come polvere di vetro, secondo l'estro del vento.


Apologo del giudice bandito - Sergio Atzeni :wub:
 
Top
boyracer
view post Posted on 17/1/2007, 20:16




Dai sette agli undici anni è un bel pezzo di vita, pieno di ottusità e oblio. Si favoleggia che lentamente abbiamo perso il dono di saper parlare con gli animali, che gli uccelli non vengano più a visitare i nostri davanzali per chiacchierare. Man mano i nostri occhi si abituano alla vista, si corazzano contro lo stupore. Fiori un tempo grandi come pini tornano ai vasi di terracotta. Anche il terrore diminuisce. I giganti e le gigantesse della stanza dei bambini rimpicciolisono a insegnanti acide e padri umani.

Leonard Cohen - The Favourite Game
 
Top
tilo
view post Posted on 20/1/2007, 18:01




L'oblio, nelle creature umane, può ferire, la loro ingratitudine è come un acido corrosivo, ma quella voce che fluisce incessante, un anno dopo l'altro, quasi un fiume, trascina ogni cosa: sia un voto, o un furgone, o una vita, o un corteo; li avvolge nei suoi vortici e li porta con sè. Così il rude torrente di un ghiacciaio, quando diventa ghiaccio. conserva un frammento d'osso, un petalo azzurro, un tronco di quercia, e li trascina con sè.


Coricato sul divano nella stanza di soggiorno, Septimus Warren Smith seguiva con l'occhio l'andare e venire e gli alterni giochi di luce e ombre, che facevano risaltare ora il grigio delle pareti, ora il giallo vivo delle banane, ora il grigio dello Strand, ora il giallo vivo degli autobus; e sulle rose, sulla tappezzeria, egli vedeva macchie d'oro liquido accendersi e svanire con la sorprendente sensibilità di creature viventi. Fuori, gli alberi tendevano il fogliame come reti attraverso la profondità dell'aria; c'era nella stanza un mormorio d'acqua corrente, e attraverso le onde giungeva un canto d'uccelli. Tutte le forze della natura riversavano i loro tesori sul suo capo e la sua mano poggiava sulla spalliera del divano. Così egli l'aveva veduta mentre nuotando galleggiava sulle onde, in mare, e intanto di lontano, sulla riva, udiva i cani latrare e latrare. "Non temere più" diceva il cuore in petto, "non temere più".



Ancora Mrs. Dalloway *___*
 
Top
boyracer
view post Posted on 13/3/2007, 17:21




SPOILER (click to view)
“E in quel momento capii. Eravamo state meravigliose compagne di viaggio, ma in fondo non eravamo che solitari aggregati metallici che disegnavano ognuno la propria orbita. In lontananza potremmo anche essere belle a vedersi, come stelle cadenti. Ma in realtà non siamo che prigioniere, ognuna confinata nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun’altra parte. Quando le orbite dei nostri satelliti per caso si incrociano, le nostre facce si incontrano. E forse, chissà, anche le nostre anime vengono a contatto. Ma questo non dura che un attimo. Un istante dopo, ci ritroviamo ognuna nella propria assoluta solitudine. Fino al punto in cui bruceremo e saremo completamente azzerate.”


Haruki Murakami - La Ragazza Dello Sputnik

( :shifty: )
 
Top
view post Posted on 16/3/2007, 13:43

Millennium Member

Group:
Administrator
Posts:
37,802

Status:


:unsure:
 
Top
140 replies since 6/7/2006, 23:08   14443 views
  Share