potrà mai esserci un lieto fine?

Titolo: Potrà mai esserci un lieto fine?
Autore: Mitica-fabi
Genere: Fan-fiction
Ship: Java Junkie
Stato: In corso

Commenti: QUI

premetto che questa è la mia prima fan fiction, non so come la troverete, ma spero che vi piaccia e che metterete tanti commenti, sia positivi e non. grazie e buona lettura



la mia ff inizia dalla 6.22 esattamente dalla litigata tra lorelai e luke



guardava la donna della sua vita procedere senza fermarsi; non riusciva a muoversi, non riusciva a dire una sola parola per fermarla, già non ci riusciva.....o non voleva....
Rientrò nel locale, cacciò tutti i suoi clienti, spense le luci e salì nel suo appartamento; prese una birra, si sedette e cominciò a fissare un paio di jeans che lorelai aveva lasciato l'ultima volta che aveva dormito lì. fissandoli ripensava a lei, capiva di avere sbagliato tutto, di non avere intuito il suo malessere e tutte le parole che aveva pronunciato la sera prima a t.j. gli ripiombavano nella mente ...avrebbe voluto sentirsi dire un discorso così prima....
era trascorsa circa un'ora, decise così di telefonarle, lo fece parecchie volte, ma non rispondeva, e il cellulare era spento. si preoccupò, non sapeva che fare, prese le chiavi e si recò in tutti i posti probabili dove lorelai sarebbe potuta andare: a casa di rory, a casa di sooky, a casa dei gilmore, ma la macchina non era in nessuno di questi posti. allora andò nella "loro futura casa" ed entrò. il povero paul anka dormiva nella stanza di rory, tutto era sistemato, il frigo mezzo vuoto come al solito e la caffettiera vuota....strano.
si recòin camera da letto e vide l'armadio mezzo aperto; si avvicinò e in fondo vide una scatola che aveva già visto, ma non ricordava quando; la prese e la aprì: era l'abito da sposa che la sua lorelai aveva comprato, eccitata per il suo, per il loro matrimonio. lo aprì e lo appoggiò sul letto, prese una sedia e stette tutto il resto della notte a fissarlo....

Edited by Reflecting Light - 30/8/2006, 20:18

era l'alba e il sole picchiava dietro le finestre socchiuse, e i suoi deboli raggi penetravano dentro quella stanza dove si era consumata un'orribile notte d'amore. nonostante ciò la stanza era avvolta da una soffocante oscurità accompagnata dal frastornoso ticchettio di una sveglia che puntava le 7:45.
lorelai era sola in quel letto gigantesco; aveva appena sentito christofer togliere il suo braccio che fino a qualche minuto prima la avvolgeva; armai del tutto sveglia realizzò quelo che aveva fatto, che anni prima avrebbe voluto con tutto il suo cuore e che adesso si trasformava in un incubo da cui avrebbe voluto svegliarsi;
sentiva christofer cantare sotto la doccia una di quelle tante stupide canzoni che solo un uomo senza scrupoli può cantare dopo una notte con la sua ex, e che cercava di sbrigarsi il più possiblle per ritornare da lei.
ma lorelai stanca di tutto ciò, si rivestì, ide una sistemata ai capelli e uscì da quella casa lasciando la porta aperta; raggiunse la sua macchina, accese il motore e partì a gran velocità per raggiungere casa sua, non sapendo cosa le attendeva....

Luke si era appena addormentato quando sentì di sotto paul anka correre verso la porta; aveva sentito infatti la sua padrona rientrare in casa, ed era così felice che le saltava addosso, la leccava, aveva persino preso la sua pallina preferita per giocareun po’, ma l’unica cosa che ricevette in cambio fu una paca sul suo morbido pelo. Lorelai non aveva neppur la forza di giocare, aveva solo voglia di farsi una doccia fredda per scrollarsi di dosso il ricordo di quella notte; stava per salire le scale quando a metà di esse vide fermo, immobile il suo luke. Stettero zitti entrambi, non avevano il coraggio di parlare, non sapevano cosa fare. Luke scese i pochi scalini che lo dividevano dalla sua donna, le si fermò davanti, ma non l’abbracciò. Aveva deciso che prima di fare pace sarebbe stato meglio risolvere tutte le questioni rimaste in sospeso.

Luke- è tutta la notte che ti cerco….sono andato da rory, da sooky, dai tuoi, ma niente. Sono stato preoccupato per te. Ieri sera sei scappata via così, all’improvviso, dopo quella proposta, senza farmi riflettere. Vedi, io…io ho avuto modo di pensare questa notte, credo sia giusto sposarci…si…ma non adesso, non scappando…non è scappando che si risolvono i problemi…

Lorelai- e così tu lo chiami problema, quello che poteva essere il nostro matrimonio tu lo chiami problema….problema…non credevo che fossi giunto a questa conclusione…

Luke- lorelai, no, stai fraintendendo. Io voglio il nostro matrimonio, non ci rinuncerei per nulla al mondo…capisco, sei agitata, ed in parte è colpa mia

Lorelai- in parte, hai il coraggio di dire in parte? Io in tutti questi mesi non ho fatto altro che illudermi, ho cercato di far parte della tua vita, di quella di april, ma tu non hai voluto, nonostante io fossi nel mezzo…

Queste parole gli risuonarono nella mente, gli sembravano familiari…già era stato proprio lui a pronunciarle, a lorelai, quando non voleva stare in disparte nella faccenda tra lei e rory. Adesso capiva come si sentiva.

Luke- ti prego perdonami, ci sposeremo, anzi sai che ti dico, vai ad indossare il tuo vestito, è lì, sul letto, e andiamo a sposarci adesso, subito, corri…prendiamo la tua macchina o la mia…

Lorelai scoppiò a piangere, non riusciva a fermarsi, non riusciva a credere alle sue orecchie, aveva appena ascoltato quelle famigerate parole che avrebbe voluto da sempre sentire. Luje non capiva, per un istante credette che fossero lacrime di gioia, ma si sbagliava. Ci volle qualche minuto prima che le interpretasse…le si avvicinò, la strinse al suo petto e le sussurrò:
luke- hei, piccola, ci stiamo andando a sposare, perché sei triste?
Lorelai- perché non mi hai detto tutto questo ieri sera? Perché hai lasciato che trascorresse una notte per dirmelo? No luke, non posso. Non possiamo. Ti prego va via, esci da questa casa.

Luke era rimasto a bocca aperta. Non capiva il perché di quella reazione. Stette ancora lì per qualche minuto guardandola piangere e andò via….



ATTENZIONE: DA QUI SPOILERS

erano ermai passati due giorni e luke non riusciva a spiegarsi lo strano comportamento della sua lorelai. erano stati due giorni intensi, soprattutto per l'incidente. kirk aveva infatti investito il locale con la sua macchina, devastando tutta la facciata rendendolo inagibile. ma in quel momento il locale non era il suo problema, già, non faceva che pensare a lei. non riusciva a dare una spiegazione a quel comportamento e soprattutto si chiedeva dove avesse passato quella notte,,,qualcosa gli diceva che tutto era intrecciato come una grande tela.
lorelai invece non aveva fatto altro che stare distesa su quel letto troppo grande per una sola persona, e piangeva, piangeva....dopo due giorni passati in questo modo, decise che la cosa migliore sarebbe stata reagire; si alzò, fece una doccia e uscì di casa; stava per raggiungere la macchina quando una voce familiare la sentì pronunciare il suo nome. era luke, il suo luke. non aveva il coraggio di guardarlo in faccia, non poteva dopo quello che aveva fatto.

luke- lorelai, sono venuto qui per parlarti

lorelai- no luke, per favore. devo andare

like- no lorelai, adesso tu stai ferma qui e parliamo. dimmi, perchè non hai coluto più sposarmi? è una prova? lo fai per ripicca? cosa, dimmelo! sto impazzando!

lorelai- luke, no, non è per ripicca. non ne sarei capace. davvero scusa, ma devo andare

stava per salire in macchina, ma luke le afferrò il braccio

luke-allora dimmi la verità. dove sei stata quella notte. qualcosa mi dice che centra con tutta questa storia

lorelai stette a guardarlo. capì che non aveva via di scampo. doveva dirgli tutto

lorelai- luke, io...io...sono andata a letto con christofer. ecco adesso ,o sai. sono sicura che neanche tu vuoi più sposarmi. non vuoi più vedermi ...e ti capisco

luke la fissò per qualche attimo, le lasciò il braccio e tornò nel suo appartamento...

luke aveva raggiunto la sua camera; era buia, in disordine, aveva delle tazze e dei piatti sporchi che aspettavano già da due giorni di essere lavati. non sapeva cosa fare, il mondo gli stava cadendo addosso, non riusciva a credere che lorelai, la sua lorelai, la donna della sua vita lo aveva tradito...tradito con lo stesso uomo che anni prima li aveva fatti lasciare. doveva fare qualcosa, ma cosa? il pensiero di quella scena gli tormentava la mente; vedeva quell'essere baciarla, farla sua come se fosse la prima volta. i suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del telefono. sperava fosse lei, in lacrime, che tenteva di scusarsi e gli chiedeva di andare a casa sua...ma le cose non si ripetono mai...

luke- pronto?

april- luke, sono io april. volevo chiederti se oggi potevo passare da te per stare un pò insieme. sai quella specie di incontri tra padri e figli. allora?

luke- ....................

april- luke, ci sei? perchè stai in silenzio?

luke- april, si, beh, veramente...

april- ok, capisco, non vuoi vedermi

luke- no, no. non è che non voglio. beh, sai c'è stato l'incidente, il locale è distrutto, qui è pieno di polvere, e poi devo fare delle commission. ti anoieresti, credimi. meglio rimandare a domani se ti va, ok?

april- ok ok, ci vediamo domani, ciao!

luke chiuse il telefono. stette un attimo a guardarlo. ma sapeva cosa fare. prese le chiavi del suo furgoncino e corse subito di sotto. salì in macchina, ma dal finestrino si accorse subito di uno strano magazzino. era quello di kirk che aveva appena comprato per aprire un locale. sul principio non notò nulla di strano, era una delle solite scemenze che kirk sapeva fare. poi però guardò meglio...era la brutta copia del suo locale, i tavoli avevano la stessa disposizione, il bancone, le sedie, persino l'insegna era tale e quale la sua, solo che c'era scritto " kirk's".
adesso ai suoi problemi si aggiungeva anche questo. un'altra stupida trovata di kirk. ma adsso aveva ben altro a cui pensare. accese il motore e partì all'impazzata...

Era arrivato…non era sicuro di ciò che stava facendo, ma doveva vendicarsi. Scese dal furgoncino, ed entrò nell’edificio. Chiese delle informazioni qua e là e riuscì ad arrivare alla sua meta. Bussò alla porta. Bussò di nuovo. Sentì un rumore di passi. La porta si aprì. Eccolo. Era lui. Quell’orrido essere che aveva osato approfittarsi di quella situazione.

Christofer- luke?! Che, che ci fai qui? Non credevo sapessi dove abito

Luke- questo non ha importanza. Noi due dobbiamo parlare

Christofer- parlare? Parlare di cosa?

Luke- non fare il finto tonto. So cosa hai fatto

Christofer- ……………..beh, non devi prendertela con me. Io non so nulla di quello che è successo tra voi due. Lei è venuta qui, piangeva, voleva qualcuno che la consolasse…

Luke- e te la sei portata a letto

Christofer- ehi, ehi, non correre. L’ha voluto anche lei. E poi, come si dice: “c’est la vie”
Luke lo osservava, vedeva quel suo solito sorrisino, quello di una persona che è riuscita ad ottenere ciò che voleva, e si considerava ormai soddisfatto. Luke non ce la faceva più, non riuscì a trattenersi e di colpo gli sferrò un pugno sul volto. Sapeva di non aver pareggiato i conti, che quel pugno non poteva far più male di quello che stava provando lui, ma almeno aveva scaricato un po’ di rabbia.
Christofer si toccò il labbro, vide il sangue sulle sue dita e guardando il suo avversario disse:

christofer- bene, credi che adesso io reagisca, che replichi, ma ti sbagli. Lorelai non mi parlerebbe più se io lo facessi. Adesso è come se io avessi il coltello dalla parte del manico. Hai sbagliato di nuovo, non dovevi picchiarmi, non riconquisterai mai più la sua fiducia.

Luke indietreggiò; per la prima volta le parole di quell’essere avevano un senso….

Lorelai era appena giunta al dragon fly e ad aspettarla c’era la figlia che saputa tutta la vicenda, aveva deciso di risollevare la madre facendola distrarre un po’.


Rory- hei mamma, sei in ritardo. Cos’hai fatto?

Lorelai- beh, ho incontrato luke

Rory si fece seria, capiva che era successo qualcosa

Rory- ah…e avete chiarito?

Lorelai- chiarito? Cosa dovevamo chiarire. Se ne è andato

Rory- se ne è andato? Cioè ti ha visto e si è voltato la faccia? Non posso crederci

Lorelai- non, no rory. Stai vaneggiando. Se ne è andato perché gli ho detto quello che è successo tra me e tuo padre. Era comprensibile che si comportasse così. Ma adesso per favore cambiamo argomento. Dove vuoi portarmi?

Rory- mamma, sai che dovete parlare. Non siete più ragazzini

Lorelai- lo so che abbiamo bisogno di dialogo. Lo so. Ma adesso dove andiamo?
Rory- sembri una bambina. Comunque adesso ti porterò in un bellissimo posto…a giocare a racquetball

Lorelai- fantastico, mi porti al racquetball, come se io fossi la più grande sportiva di tutti i tempi…fantastico…fantastico, preferirei pungermi tutto il corpo e fare da scolapasta, anzicchè fare sport!

Rory- su avanti, cammina.

Più tardi al racquetball, madre e figlia stavano giocando

Loreloa- non credevo fosse così divertente. Sono bravissima. Hai una madre dalle mille risorse, lo sai, ma credo che in questo gioco le supero tutte…


Non finì la frase che la pallina le colpì il viso, proprio vicino l’occhio. Si fermò, si sedette per terra, e le si avvicinò la figlia che la guardava con stanchezza e che con il fiatone le disse:


rory- campionessa di racquetball, dopo questa splendida dimostrazione della sua bravura possiamo anche andare…

Il pomeriggio seguente, lorelai era al drangon fly, stava registrando le ultime prenotazioni sul computer, quando squillò il telefono

Lorelai- pronto dragon fly inn, desidera?

April- salve sono april nardini, vorrei parlare con lorelai, è lì?

Lorelai rimase per un attimo in silenzio. Non sapeva se fingersi assente o parlare con la figlia di luke.


Lorelai- ciao april. Sono io lorelai. È successo qualcosa?

April- no, niente di importante. Ti ho chiamato perché volevo chiaderti se luke fosse lì

Lorelai- no. Non è qui. Ma è successo qualcosa di grave?

April- no, no. Avevamo un appuntamento oggi, ma è una giornata che non risponde. Comunque ok, ci sentiamo, ciao!

Lorelai rimase con il telefono ancora appoggiato all’orecchio. Era preoccupata. Si domandava dove potesse essere.

Sooky- lorelai. Ho bisogno di te!

Lorelai- che c’è sooky?

Sooky- assaggia questa zuppa …cosa manca? Eh?

Lorelai- manca…

Sooky- te lo dico io, manca tutto. Non ho potuto cucinare una zuppa decente perché non ho nulla. E perché non ho nulla? Perché?

Lorelai- perché…

Sooky- perché quello stupido di jackson non ha fatto la spesa. E adesso cosa faccio. Cosa cucino?

Lorelai- non ti preoccupare. Esco io. Vado a fare la spesa io.

Sooky- davvero? Faresti questo per me?
Lorelai- certo. Vado. A dopo!


Lorelai aveva dei sacchetti tra le mani. Era appena uscita dal negozio di tylor con tutti gli ingredienti scritti nella lista di sooky; ma le cadde un sacchetto dalle mani, si abbassò, lo prese e quando si rialzò vide luke davanti

Lorelai- ehi, mi hai spaventato

Luke- e tu mi hai tradito

Lorelai- ………………….

Luke- scusa. Non volevo

Lorelai- mi ha chiamato april; è preoccupata per te. Ti cerca

Luke- april? O mio Dio, l’appuntamento

Lorelai- va da lei. Sbrigati.

Si girò, stava per andarsene quando

Luke- ieri ho picchiato christofer

Lorelai- cosa hai fatto?

Luke- ero furibondo, non sapevo cosa mi passasse per la testa, ed è successo

Lorelai- ma come hai potuto? In 10 anni non ti ho visto mai picchiare nessuno. Sei cambiato. Non sei più lo stesso

Luke- le persone cambiano

Lorelai- tu non ami i cambiamenti

Luke- ma succede….i cambiamenti succedono continuamente. Come adesso

Lorelai- adesso?

Luke- si perché, vedi…ti dico addio. Dobbiamo lasciarci. Penso che anche tu lo voglia.

Lorelai- già…l’ultimatum, il tuo silenzio….per me eraun addio

Luke- bene

Lorelai- bene

Luke- allora addio

Lorelai- addio…quando hai un po’ di tempo vieni a riprendere le tue cose. Ciao

Lorelai non ebbe la forza di tornare al dragon fly. Andò dritta a casa. Prese degli scatoloni e cominciò a riporre tutto ciò che apparteneva a luke…il so ex…piangendo…, e dopo aver tutto prese il suo anello conservato ormai da 3 lunghi giorni nel suo cofanetto, e lo mise in cima alla scatola



Luke nello stesso attimo faceva lo stesso, ma a posto dell’anello, mise in cima allo scatolone il suo cappello da baseball che anni prima lorelai gli regalò; quel cappello era una delle cose più importanti della sua vita, gli ricordava il suo amore per lorelai, ma adesso era giunto il momento di dimenticare….

Era ormai passata più di una settimana, in città tutti sapevano tutto, si scambiavano pettegolezzi, ed era silenzio totale quando vedevano passare i due protagonisti.
Luke aveva avuto dei problemi con la ristrutturazione del locale ed era persino scoppiato quando l’uomo dell’assicurazione aveva fatto delle pressioni su quello che voleva fare. Oramai tutto era aggiustato, ed era giunto il momento della grande riapertura, e per questo aveva fatto appendere dei volantini in tutta Stars Hollow. Per questa grande riapertura aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse, e visto che ormai Lorelai non era più parte della sua vita, decise di invitare April e Anna.
Lorelai aveva saputo di questo evento e si dispiaceva di non farne parte, ma sapeva le conseguenze di quel gesto.
Come tutti i venerdì sera Lorelai si diresse dai suoi genitori, ma passando davanti al locale vide una scena che la straziò…Luke, April ed Anna…una vera famiglia….guardò attentamente, le vennero gli occhi lucidi, poteva esserci lei, ma si fece coraggio e proseguì.
Arrivata a casa dei suoi avvenne un incontro inaspettato: una ragazzina di 10 anni aprì la porta, prese la sua giacca e la fece accomodare in salotto dove erano seduti Rory, Emily e Richard. Lorelai guardava scioccata, non capiva chi fosse quella ragazzina; si sedette e chiese spiegazioni, mentre la ragazza le porgeva un bicchiere di Martini

Lorelai- grazie. Tu non ne vuoi? Devi guidare dopo?

Charlotte- veramente io ho ancora 10 anni. Non guido

Lorelai- a si certo. Ma chi sei?

Charlotte-
Mi chiamo charlotte, sono la nipote di Arthur e Beverly, e i signori Gilmore si sono offerti di ospitarmi per tutto il tempo del corso

Lorelai- corso? Quale corso?

Emily- il corso di buone maniere per giovani ragazze che terrò a partire sa domani

Lorelai scoppiò a ridere

Lorelai- buone maniere? Mamma ma che ti è saltato in mentre?

Emily- perché, non credi che io sia capace di insegnare le buone maniere? Certo non ci sono riuscita con te, ma tu sei un caso particolare, quasi non sono sicura che tu sia mia figlia

Lorelai- grazie mamma per queste toccanti parole; se vuoi facciamo il test del DNA, magari chiamiamo C.S.I, e se risultasse diverso saremo contente entrambe…tu andresti alla ricerca della tua vera figlia scambiata alla nascita da un’infermiera, mentre io la ucciderei

Emily- chi la mia vera figlia?

Lorelai- no, l’infermiera! (poi voltandosi verso Rory le sussurrò all’orecchio) per avermi rovinato la vita ovviamente

Emily- scusa charlotte, non farci caso; mia figlia fa queste battute inutili continuamente. (poi rivolgendosi a Rory e a Lorelai) allora ne approfitto per dirvi che venerdì prossimo ci sarà un ballo organizzato da me in onore di tutte queste ragazze. Spero che veniate.

Rory- oh nonna, veramente Logan mi ha regalato un biglietto per raggiungerlo a Londra, e bhe, questa è una delle poche occasioni che ho per rivederlo

Emily- oh, non preoccuparti, va pure, ma ci sarà tua madre, me lo auguro

Lorelai- grazie ancora una volta mamma per aver tenuto conto dei mie programmi, ma verrò

Emily- bene, allora andiamo a tavola

Suona il telefono:

segreteria- pronto parla Lorelai Gilmore, in questo momento non sono in casa oppure non posso rispondere, ma se volete potete lasciare un messaggio dopo il bip, altrimenti chiudete e continuate a fare quello che state facendo……………bip…………………….

Christofer- pronto lorelai, sei in casa? Senti volevo chiederti se magari volevi uscire con me una di queste sere; andiamo al cinema o mangiamo una pizza, queste cose qui insomma…

Intanto Lorelai che si trovava sul letto mezza addormentata sentì la voce di christofer, si alzò dal letto, scese le scale e rispose

Lorelai- Chris, ciao scusa se ti ho risposto solo adesso, ma stavo dormendo

Christofer- ti ho disturbata? Se vuoi ti chiamo più tardi

Lorelai- no, no, non preoccuparti. Ho sentito quello che hai detto, e beh, se vuoi possiamo uscire stasera?

Christofer- stasera? Certo perché no, allora passo a prenderti io, alle 7:00 ti va bene?

Lorelai- ok, alle 7:00. ciao a dopo

Chiuse il telefono. Non riusciva a crederci. Aveva appena chiuso con il suo fidanzato e adesso riusciva con il suo ex. Quell’ex che tempo prima l’aveva fatta separare dal suo Luke e che adesso faceva parte della sua vita…non solo come padre di sua figlia.


Arrivò la sera, Lorelai era già pronta quando Chris bussò alla porta. Aprì, si salutarono e salirono in macchina. Non fiatarono per tutto il viaggio. Arrivarono ad un cinema all’aperto; Lorelai lo guardava; aveva ancora il segno del pugno inferto da Luke…

Lorelai- scusa per avert messo in questa situazione

Christofer- quale situazione? Perché ti ho portato in un cinema all’aperto?

Lorelai- no, mi riferisco…beh…al pugno. Ti fa male?

Christofer- mi fa più male sapere che sei stata con quell’uomo

Lorelai- redimi, lui non è così. Non so perché abbia reagito in questo modo. È da tempo che non è più lo stesso

Crhistofer- ma adesso non stai più con lui, no? (guardandole il dito)

Lorelai- esatto

Non dissero più nulaa fino alla fine del film quando

Christofer- e adesso?

Lorelai- non so, andiamo a mangiare qualcosa?

Christofer- veramente parlavo della nostra situazione. Questo devo considerarlo un primo appuntamento?

Lorelai- beh, non saprei…

Christofer- mi piacerebbe molto ritornare insieme a te (poi avvicinandosi al suo orecchio) magari adesso potremmo andare a casa mia, mangiamo qualcosa e …il resto verrà da se

Lorelai non sapeva che dire…stava pensando quando squillò il cellulare

Lorelai- pronto?

Emily- lorelai, sono tua madre. È successa una cosa terribile. Devi venire a prendermi

Lorelai- mamma, sta calma, dove sei?

Emily- mi hanno arrestata, lorelai, corri!

Lorelai- cosa?

Alla stazione di polizia Emily veniva interrogata da un poliziotto sulla cinquantina, calvo e stufo ormai di lavorare

Emily- allora, volete lasciarmi andare? Non ho fatto nulla, perché mai devo essere arrestata???

Poliziotto- signora, lo sa che è reato parlare al telefono mentre si guida. Lo dovrebbe sapere

Emily- ma io non voglio finire in carcere! Ho una vita, non posso rovinarmi per così poco!

Poliziotto- allora, stia calma. Prima di tutto quello che ha fatto è qualcosa di grave. Non ci pensa a cosa sarebbe successo se avesse fatto un incidente? Avrebbe danneggiato non solo lei ma anche altre persone. E poi aspetti che arrivi qualcuno a prenderla e che pagherà la cauzione, e poi se la caverà con una multa

Lorelai intanto entrò seguita da christofer

Lorelai- mamma!

Emily- lorelai, finalmente. Non ce la facevo più

Lorelai- mamma, ma che è successo?

Emily- stavo parlando al cellulare mentre guidavo e mi hanno arrestato. E adesso dovrai pagare la cauzione

Lorelai- io?? Ci devo rimettere dei soldi io per qualcosa che hai fatto tu?

Emily- su paga, poi te li restituirò….mi odi a tal punto di lasciarmi in carcere!

Lorelai- dai scherzavo

Intanto lorelai stava risolvendo la situazione, e quando emily vide christofer si stranizzò

Emily- christofer scusa ma prima non ho avuto il tempo di salutarti. Allora ti trovavi insieme a mia figlia o è pura casualità?

Christofer- no, non è affatto una casualità. Beh.. sai com’è…eravamo insieme, poi hai chiamato tu ed eccoci qua

Emily- ah…eravate insieme(con voce alquanto delusa)

Lorelai- fatto. Adesso possiamo andare

Arrivati davanti la residenza gilmore, emily scese dalla macchina, salutò christofer e chiese alla figlia di raggiungerla un attimo in casa per farle vedere una cosa

Lorelai- allora, cos’hai da farmi vedere...l’assegno dei soldi che ho speso per liberarti?

Emily- che ci fai con lui?

Lorelai- cosa?

Emily- perché eri con christofer?

Lorelai- mamma, sono affari miei

Emily- affari tuoi? Dimmi un po’, per caso il matrimonio tra te e luke è saltato per lui?

Lorelai- mamma stai farneticando. Io e luke ci siamo lasciati per altri motivi…e poi con quello che è successo qualche anno fa ne dovresti essere felice

Emily- beh, non lo sono. Con il tempo ho capito che luke era quello giusto per te…ma riesci sempre a rovinare tutto

Lorelai- senti mamma, questa è la mia vita. Ho il diritto di scegliere con chi e con chi non devo stare. Buonanotte

Lorelai uscì sbattendo la porta, infuriata, e salì in macchina

Christofer- successo qualcosa?

Lorelai- no, non preoccuparti. Adesso per favore portami a casa, ho bisogno di dormire