La voce del cuore

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ely.trev
view post Posted on 5/11/2006, 00:36




Titolo:La voce del cuore
Autore: ely.trev
Genere: java junkie
Stato: in corso
Commenti: QUI

Breve descrizione da parte dell autore:
Una noiosa mattina di circa un mese fa in cui mi sentivo alquanto irritabile, invece di concentrarmi sul mio lavoro, ho preso carta e penna e ho iniziato a scrivere. Così... Non so il perchè ma ho sempre trovato nello scrivere un rifugio in cui potermi rintanare quando nella mia vita subentrava qualche problema... E credetemi: l'ultimo mese non è stato per niente facile... Per questo è ritornato in scena il mio vecchio quaderno, quello pieno di storie raccontate qua e là, scritte a penna con una calligrafia quasi illegibile, e ho ripreso a riempire le sue pagine...
La mia idea è quella di proseguire idealmente ciò che è successo nella puntata 6.22. Ok, non sarà facile e spero di riuscire a trovare il tempo, le idee e l'ispirazione giusta per riuscire ad arrivare ad una conclusione.
Ho sempre temuto il giudizio degli altri e ciò che era mio è sempre rimasto mio, quindi... Siate clementi nei giudizi perchè per la prima volta mi espongo al grande pubblico...

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CAPITOLO 1



Ancora non poteva crederci. I suoi grandi occhi blu si erano aperti in una stanza che non era la sua, in un letto che non era il suo, con un uomo che non era il suo. Chris... Era andata a cercare Chris... Perchè l'aveva fatto? Sì, ora ricordava: era andata da Luke e gli aveva chiesto di scappare insieme e lui l'aveva lasciata andare via, senza dire niente... L'unica frase che continuava a ripetere era che ora doveva fare il padre, che ora c'era April... E lei? Quanto contava lei? Lei, che mai prima d'ora si era sentita così pronta a condividere la sua vita con qualcuno; lei, che per la prima volta aveva aperto il suo cuore a qualcuno; lei, che non aveva mai amato nessuno prima di lui... Ricordava ancora la sera che decisero di diventare marito e moglie: aveva appena litigato con Rory e ricevuto l'ennesima pugnalata da sua madre e suo padre, era disperata... aveva cercato l'appoggio del suo uomo e l'aveva trovato, sempre lì, sempre pronto a risollevarla dopo ogni caduta. Lui era il suo salvatore, era il suo angelo senza ali e con un cappellino da baseball indossato al rovescio al posto dell'aureola. In un improvviso slancio aveva alzato lo sguardo ed aveva pronunciato quella frase che l'aveva lasciato senza fiato: "Luke, vuoi sposarmi?". Lui l'aveva guardata e le uniche sillabe che era riuscito a far uscire erano quelle che formavano un incredulo "cosa?" seguito da alcuni "sì" che non lasciavano dubbi sui suoi sentimenti. E poi? Poi erano subentrati i problemi, il comportamento di Rory, l'incontro con April... Perchè si era creata quella distanza tra loro? Perchè non riuscivano più a comunicare? Quando, la sera prima, era arrivata al suo locale aveva cercato di fargli comprendere quanto le mancasse, voleva comunicargli tutto il suo disagio, era arrivata persino ad urlargli in faccia tutta la sua sofferenza. E lui era riuscito solo a parlare di April, non muovendo un solo passo quando lei si era voltata e aveva iniziato a caminare... Si era ritrovata da Chris, come faceva da ragazzina, come aveva continuato a fare anche dopo. Era incredibile come la compagnia di Chris potesse farle dimenticare la realtà, era incredibile come lo stare con lui riuscisse ad estraniarla così bene dai problemi e dalle responsabilità. Ma non aveva più 16 anni.... Il gesto che aveva compiuto quella notte avrebbe avuto dele conseguenze che sarebbe stata costretta ad affrontare. Ora doveva mettere ordine alla sua vita. Scivolò via da quel letto estraneo in assoluto silenzio, guardò l'uomo con cui aveva trascorso la notte e ripensò al ragazzino con cui aveva organizzato un viaggio da sogno... No, non c'era più quel ragazino, erano passati tanti anni da allora... "Mi dispiace Chris" questo pensiero l'accompagno mentre usciva da quella stanza, da quella casa, da quella vita... Di lì a poco, quando tutto sarebbe stato scoperto, Luke avrebbe smesso di cercarla e Chris... Chris l'avrebbe chiamata, ne era sicura, ma era altrettanto sicura del fatto che adesso l'avrebbe mandato via perchè non avrebbe mai potuto donargli il suo cuore. Il suo cuore era dell'uomo del bar, quello che le preparava il caffè, quello che non le avrebbe più parlato...
 
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ely.trev
view post Posted on 5/11/2006, 13:50




CAPITOLO 2



Luke era lì, seduto su una poltrana al centro del suo mini-appartamento. Aveva visto Lorelai girarsi ed andarsene eppure non aveva avuto il coraggio di dirle niente. Perchè non le aveva detto "sì", afferando amorevolmente le sue mani e stringendo il suo corpo contro il suo? Perchè l'aveva lasciata andar via così? Già, c'era April ora... Ma era veramente April il problema? o era riuscito ad usare la ritrovata figlia come scusa per giustificare la mancanza di dialogo che li attanagliava da qualche mese? Eppure prima era così facile parlare con Lorelai... Le aveva raccontato di se stesso, di suo padre, della sua barca... E lei lo aveva sempre capito. Era addirittura andata a prendere quella barca, il ricordo di so padre, e l'aveva ricoverata nel suo garage per dargli l'occasione di finire di costruirla... E poi April... Quella bambina piombata come un fulmine a ciel sereno nel suo locale, quella bambina che le aveva strappato un capello e aveva comparato il suo DNA con il proprio perchè voleva vincere una stupida gara di scienze, quella bambina che mai avrebbe potuto immaginare le conseguenze di quella ricerca... Voleva dirglielo subito di quella scoperta, di quella novità che l'aveva così spiazzato, forse più della sua proposta di matrimonio... Poi, però, l'aveva vista entrare così sorridente: Rory era tornata a casa dopo mesi di assenza, tutto andava bene, non c'era più alcun ostacolo che impedisse le loro nozze... Non c'era più alcun ostacolo... C'era April... Come poteva parlare di lei proprio in quel momento? E così passarono i giorni, le settimane, i mesi... Se Lorelai non fosse passata all'improvviso dal suo locale per prendersi il suo solito caffè, trovando quella bambina che riempiva le saliere e le pepiere, chissà quanto tempo ancora sarebbe passato prima che lui avesse avuto la forza di nominare la figlia.. Due mesi... Aveva taciuto l'esistenza di April per due lunghi mesi... E nonostante lo stupore per aver scoperto quel segreto che lui stesso avrebbe dovuto confidarle, Lorelai non aveva fatto una piega, aveva accettato l'esistenza di sua figlia, i suoi dubbi, le sue paure, le sue insicurezze e gli aveva offerto u appoggio... Lei, che avea cresciuto una figlia da sola; lei, che tutti consideravano una super-mamma... Ma linsicurezza di quel rapporto nascente con April era stato più forte del sentimento che provava verso Lorelai e, nonostante lei chiedesse solo di poter condividere la sua vita con lui, includendo in questo anche le reciproche paure e insicurezze, lui si era ostinato a tenerla fuori, si era ostinato a dividere in compartimenti stagni il suo nuovo ruolo di padre e quello di futuro marito a cui dedicava sempre meno tempo... Eppure come era stata brava lei, con April e le sue amiche, il giorno del suo compleanno; in soli cinque minuti era riuscito a trasformare un pomeriggio di noia in un party da ricordare a vita: aveva visto April sorriderle, divertirsi con lei, parlare con lei... Ma ancora una volta le aveva divise, le aveva chiesto di rimandare il matrimonio, le aveva chiesto di tornare in disparte... Perchè? Dio mio, perchè? aveva sognato così tanto che Lorelai diventasse sua e ora che finalmente aveva l'opportunità di essere felice con lei, l'aveva fatta andare via? No, non poteva finire così. Doveva trovarla, doveva parlarle, doveva far capire a lei e al mondo intero quanto desiderasse stare con lei, sposarla, amarla per il resto della sua vita, così come aveva fatto per i 10 anni passati, così come aveva fatto dal giorno in cui quella donna dai grandi occhi blu era entrata nel suo locale in preda ad una crisi d'astinenza da caffeina... La sua stramberia l'aveva subito colpito e il ritaglio di quella pagina di giornale con scritto sopra il suo oroscopo, che lei gli aveva dato per giorno, era ancora lì, nel suo portafoglio e non perchè non lo svuotasse mai, come una volta le aveva detto per smorzare un po' l'imbarazzo, ma perchè i sentimenti che provava verso di lei erano veramente autentici e forti. Non voleva perderla. Non poteva perderla così...
 
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ely.trev
view post Posted on 13/11/2006, 18:19




CAPITOLO 3



Il sole non era ancora sorto all’orizzonte quando risalì sulla sua jeep, senza nessuna voglia di restare, senza nessuna voglia di andare… Avrebbe voluto svegliarsi accanto al suo Luke e invece ora sarebbe dovuta andare a dirgli che si era realizzata la sua paura più grande: l’aveva tradito e l’aveva fatto con Chris… Si fece coraggio, accese il motore e guidò tra quelle strade deserte fino a ritrovarsi a Stars Hallow. Passò davanti al suo locale, il posto che aveva visto nascere la loro amicizia prima, il loro amore dopo… le veneziane erano scese, le luci erano spente… Non c’era nessun segno che facesse pensare alla sua presenza all’interno… Accennò un sorriso quando nella sua mente tornò a farsi viva l’immagine di lui dietro al bancone, intento a prepararle il suo caffè, ma si sentì morire quando pensò che ora era tutto finito…


CAPITOLO 4



Luke caricò su suo furgone tutto l’occorrente per una romantica fuga con lei. Aveva ragione: perché aspettare ancora? Dovevano sposarsi subito, in fondo avevano già sistemato ogni cosa, aveva rimesso a nuovo la casa, Rory era tornata e aveva ripreso gli studi, persino Emily aveva cominciato a considerarli come una coppia… E con April? Anche con lei sarebbe andato tutto bene, ne era certo. Lorelai era una donna aperta e comprensiva e, soprattutto, aveva già dimostrato di essere affezionata ad April… Come aveva potuto non rendersene conto? Come aveva potuto relegarla in un angolo della sua vita? Finì di caricare il suo furgone e si precipitò a casa di Lorelai… Vuota… Non c’era nessuno ad aspettarlo… Probabilemente era rimasta davvero delusa dalla sua indifferenza della sera prima… Dove poteva aver passato la notte? Magari da Sookie… Si sedette su un gradino, voleva aspettarla, era pronto ad aspettarla per una vita intera…
 
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2 replies since 5/11/2006, 00:36   1012 views
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