perchè forse solo gli angeli amano davvero

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amy leigh
view post Posted on 19/3/2007, 22:20




Titolo: Perchè forse solo gli angeli amano davvero
Autore: Amy Leigh
Genere: Fan Fiction
Stato: In corso

Commenti:QUì

Breve descrizione da parte dell autore:
é la mia seconda FF , JJ xkè adoro Lorelai e Luke, adoro descrivere e lo noterete nel corso della lettura, è molto profonda e soprattutto sentita... sxo vi piaccia ^^


Prino capitolo
Lorelai entrò in casa, non le era mai sembrata così vuota , come ora; senza Rory; senza Chris ; senza Luke … era dura ammetterlo ma anche dopo mesi di lontananza ancora non riusciva a dimenticarlo.
Lentamente tutti i ricordi tornarono alla sua mente, ricordi di momenti felici che però le provocavano dolore, una fitta al cuore aperta in quella sera di Giugno e mai rimarginata, non riusciva a piangere, non voleva piangere… tutti quei ricordi, tutti quei momenti erano ancora vivi in ogni angolo di quella casa, a poco a poco, senza che se ne rendesse conto, calde lacrime iniziarono a rigare le sue guance e cadere sul pavimento. Ogni lacrima nascondeva un dolore così forte da non poter essere descritto…pianse, pianse amaramente , come aveva già fatto altre volte, ma ora era diverso, ora era sola, continuò a piangere in silenzio, nel buio della stanza, illuminata solo dalla luce del fuoco acceso nel camino. Quante cose erano cambiate in quell ’anno , quante cose erano successe… ma l’unica cosa, gli unici ricordi che ora viveva erano quelli legati a lui , a Luke, continuava a pensare a lui. In realtà, non aveva mai smesso di farlo. Ogni notte prima di dormire, ogni mattina appena svegliata, il suo primo pensiero della giornata e il suo ultimo erano per Luke, lo amava, lo amava più della sua stessa vita, e lo aveva allontanato da lei, lo aveva fatto soffrire , ma nonostante tutto lui era stato sempre presente, sempre pronto a consolarla.
Si sentì colpevole di aver tradito l’unico uomo che forse l’avrebbe davvero resa felice…
La sua mente era un susseguirsi continuo di attimi, di momenti legati a lui; erano molti ; erano troppi, non poteva chiedere a se stessa di cancellare undici anni della sua vita, forse gli unici anni in cui si era sentita veramente viva, libera , felice .
Era notte, la pioggia fuori era inquieta, come la sua anima, aveva freddo, aveva paura.
Non aveva mai creduto in Dio veramente, non si era mia rivolta a lui, ma quella sera aveva bisogno di qualcuno, qualcuno su cui poter sperare. Iniziò a pregare, non ricordava neanche l’ultima volta che l’aveva fatto. Ma , ora, nella sua solitudine, quella fede mai sentita così vera come in quel momento, era l’unica cosa che ancora potesse darle forza.
Pregò che Luke tornasse da lei, pregò per averlo accanto, ma… si fermò.
Era stata fin troppo egoista per volerlo ancora con se.
Pregò perché il celo regalasse a lui tutte le felicità della vita, pregò per vederlo sereno, pregò per dare a lui tutto il bene del mondo, ed infine pregò per allontanarlo per sempre da lei, lei che lo aveva fatto così soffrire, lei che non aveva saputo amarlo come avrebbe voluto.
Sentì bussare alla porta, non aprì, non aveva voglia di vedere nessuno, poi; sentì: la sua voce; il cuore le sobbalzò, non voleva aprire, non doveva aprire, Luke cominciò ad urlare, a dire che le doveva parlare, lei notò nella sua voce un tono di tristezza. Aprì.
Luke aveva gli occhi lucidi.
Luke- Io ho bisogno di te.
(…silenzio…)
Lorelai- No, tu hai bisogno di una donna che ti ami, che ti renda felice, e quella persona non sono io.
Luke- Io ho bisogno della donna che amo.
(Lorelai distolse il suo sguardo da quello di Luke)
Luke- Perché fai così? Lorelai… tu sei l’unica cosa che io voglio. L’unico desiderio che mi perseguita. L’unico pensiero.
Lorelai- (singhiozzando) io non ho fatto altro che farti soffrire! Come puoi voler ancora stare con me!
Luke- Per lo stesso motivo per cui tu stai cercando di allontanarmi.
Perché ti amo.
(Lorelai scoppiò in un pianto disperato, quelle erano le parole che aveva cercato più di tutte, ma che non aveva detto a nessuno, se non a lui)
Luke l’abbracciò, la strinse a se.
La pioggia smise di cadere. Quel momento sembrò durare in eterno. Quella notte sembrava non dover finire mai.
Lorelai alzò i suoi occhi verso quelli di Luke, entrambi lucidi si riflettevano nello sguardo dell’altro. Con le labbra ancora bagnate dalle lacrime si avvicinarono con la timidezza di due ragazzi al loro primo bacio… si sfiorarono, si baciarono. Le lacrime cominciarono nuovamente cadere, si fusero con le loro labbra, li illuminarono di una luce nuova, una luce divina.
Le nuvole furono spazzate vie dal vento che rivelò una luna pallida, candida, perfetta. Perfetta come quel bacio. Perfetta come quell ‘ amore sincero e ineguagliabile.
Si guardarono nuovamente, ora i loro occhi , prima velati di tristezza, sembravano brillare, Lorelai capì che quella preghiera non poteva essere esaudita, lei e Luke erano due anime in simbiosi che né il tempo, né la distanza avrebbe potuto dividere. Luke la guardò, il suo sguardo non era diverso, ero lo stesso, era sempre stato uno sguardo da cui trapelava amore, amicizia, per quella donna che ora avrebbe rinunciato a lui per vederlo felice.
Rimasero così, abbracciati al chiaro di luna, per molto tempo. Ora il silenzio di quella magica notte era scandito dai battiti del loro cuore.
Sembravano due angeli caduti dal cielo, arrivati sulla terra per completarsi.
Perché forse solo gli angeli amano davvero.

Edited by amy leigh - 15/6/2007, 14:43
 
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amy leigh
view post Posted on 15/6/2007, 13:44




Secondo capitolo
Ed era stato come un sogno , sì, un sogno cha aveva il sapore dello zucchero e l’odore del mare, un sogno che aveva rivelato un amore luminoso come il sole in piena estate, che emanava lo stesso calore, che metteva allegria al solo guardarlo. Un unico sole, un unico amore, ma due cuori che battevano in contemporanea come se appartenevano ad una stessa persona, ad una stessa anima, ad una stessa vita. La notte appena trascorsa aveva lasciato nell’aria il segno di un ritorno, un segno che nella mattina ancora fresca, tra le foglie bagnate d rugiada, sembrava dover durare in eterno.
E loro erano lì, stesi su quel letto, a completare la bellezza d quel placido dipinto con i loro lenti e caldi respiri, assopiti in un sogno che era la stessa realtà, una realtà che avevano inseguito per anni, un sogno che avevano cercato che avevano trovato e che avevano distrutto come una goccia d pioggia quando si infrange in un lago, ma ora le loro lacrime avevano creato nuove gocce che sarebbero durate per sempre.
La casa era silenziosa, nulla avrebbe potuto rovinare quel momento.
Lentamente Lorelai e Luke si svegliarono, e si ritrovarono così, l’uno accanto all’altra. Restarono fermi per alcuni minuti guardandosi negli occhi, senza dire una parola. Quasi col timore che un solo movimento avrebbe rovinato quella perfezione. Sembravano scrutarsi l’anima, specchiarsi in un lago inesistente, guardare l’universo, l’infinito.
Abbracciati, immobili.
Lorelai- Ciao.
Luke- Ciao.
Si sorrisero, pensavano entrambi alla stessa cosa…
Lorelai- Sono felice.
Luke- Anche io… Lorelai. Non allontanarti mai più da me.
Lorelai- Non lo farò. Non potrei sopportare di starti lontana.
E sapeva che quella volta, forse per la prima volta, non stava mentendo. Aveva capito ormai. Nulla le avrebbe fatto cambiarle idea. Luke era l’unica persona che voleva, e ora, l’aveva capito, non sarebbe riuscita a essere felice senza d lui.
E quella mattina passò così, tra sorrisi, baci, l’odore del caffè, le frasi ripetute da sempre, il sole, l’amore.
Oramai erano tornato loro. Lorelai e Luke. Due nomi ripetuti in una stessa frase tante di quelle volte che sembravano legarsi l’uno all’altro come le stelle con il celo, come il mare con la sabbia.
Si sedettero sul divano.
Lorelai lo guardò. Quanto gli era mancato? Non riusciva neanche a pensarci. Era impossibile anche immaginare quanto avesse sofferto.
Lui non era mai cambiato nei suoi confronti, non provava rancore per lei, in quel lungo periodo in cui erano stati lontani aveva cercato inutilmente di dimenticarla. Poi durante il giorno appena passato aveva capito, forse anche grazie all’aiuto della pioggia, che sarebbe stato inutile anche provarci, perché lei era ovunque nei suoi pensieri, perché un amore grande come quello è un ossessione, allora aveva voluto tentare, sì, tentare di nuovo di legare il suo cuore, così come era stato legato per tanto tempo. E aveva così pensato, ricordi dolci e amari, che però gli regalavano ognuno un colpo al cuore, rivedere il suo viso anche un ultima volta per baciarla, baciarla ancora. Perché se doveva dirle addio voleva ricordarla in tutta la sua bellezza almeno un ultima volta. Ma anche lei desiderava ciò e non per una volta, ma per sempre.
E passarono ore e ore a parlare, a ridere… quando Luke le disse: Lorelai…
Lorelai: si?
Luke: Vieni via con me.
A quella frase tutto si fermò. Scappare, andare via insieme, lei voleva farlo. L’ultima volta che si parlarono in quella sera estiva, lei gli chiese di andare via e ora lui a lei. Lorelai sapeva ciò che avrebbe risposto ma continui pensieri le giravano nella mente, consecutivamente, senza darle pace.
Luke, era lì, fermo, non aspettava una sua risposta, sapeva che quella domanda l’avrebbe turbata.
Luke: Lorelai, non devi rispondermi subito, non voglio questo da te, pensaci, un giorno una settimana, un mese, prenditi tutto il tempo che vuoi. … tanto io sarò sempre qui ( disse con un sorriso) .
Lorelai lo guardò con le stesso sguardo di quando gli chiese di sposarla.
Lorelai: Sì.
Luke: Ti ho detto che puoi prenderti tutto il tempo che vuoi.
Lorelai: Ma io voglio farlo, voglio andarmene via. Voglio stare un po’ sola, con te. In un posto nuovo, solo per noi due.
Luke la fisso per un secondo, poi la baciò, un bacio intenso che esprimeva tutta la felicità provata in quel momento, Lorelai ricambiò il bacio con la stessa felicità e continuarono a baciarsi tra i loro sorrisi, poi si lasciarono andare nuovamente alla passione.
Poche ore dopo la segreteria del cellulare di Rory registrò un nuovo messaggio:
Rory! Parto per l’Italia!
 
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