Quarta Parte
Lunedì mattina Jess si svegliò con la faccia un po’ indolenzita, andò in bagno e gli prese quasi un colpo: il labbro si era gonfiatoe sulla guancia, oltre al taglio, ora c’era anche un bel livido. Di certo Dean non doveva stare molto meglio..
Sperava solo che rory non si arrabbiasse.. in fondo, si era solo difeso..
Casa Gilmore
Rory si svegliò più tardi del solito, ma poteva permetterselo visto che erano le vacanze di primavera. Si vestì e scese in cucina. Seduta al tavolo, con una tazza di caffè tra le mani, c’era Lorelai.
“Buon giorno.”
“Buon giorno mamma.”
Rory si versò un po’ di caffè in una tazza e si sedette accanto a lei.
“Tesero, lo sai che odio litigare con te.”
“Lo so.”
“E che ti voglio bene, anche se a volte non coindivido le tue scelete o le tue idee..”
“Lo so mamma.”
“Rory, mi dispiace, ma non conosco molto bene Jess, e quel che vedo non mi piace un gran che.”
“Non ti preoccupare, non fa niente.”
Si alzò e abbraccio sua madre.
“Cosa hai intenzione di fare oggi?”
“Niente.. voglio godermi queste vacanze.”
“Ti va di noleggiare un DVD?” Le chiese sua madre.
“Si, perché no?”
Da Luke
Erano circa le 17.00 quando il telefono del locale squillò.
“Salve, ristorante di Luke.”
“Ciao, sei diventato bravo a rispondere al telefono..”
A Jess cadde quasi di mano il telefono quandò sentì la sua voce.
“Grazie Rory.. come stai?”
“Tutto bene, grazie.. Ti va di uscire questa sera?”
“Ah, mi dispiace, ma questa sera devo uscire con Shane..”
Rory, all’altro capo del telefono, rimase in silenzio per qualche secondo.
“Rory, stavo scherzando..”
“Scemo! Mi hai fatto prendere un colpo!”
“Scusa, ti va lo stesso di uscire con me?”
“Forse.. comunque, facciamo verso le 20.00 al ponticello dove..”
“..Dove ci siamo fermati a fare il pick-nik, guisto?”
“Si, te lo ricordi ancora?”
“E come potrei dimeticarmelo?”
“Jess! Vuoi smetterla di blaterale sdolcinatezze al telefono e venire a darmi una mano?!?”
Rory rise sentendo Luke urlare in quel modo.
“Ok, forse è meglio che vada..”
“Va bene.. Ah, Jess, non darmi buca..”
“Scherzi? Come..”
“JESS!!”
“Ci vediamo dopo, ciao!”
Jess riattaccò e andò ad aiutare suo zio.
Qaulche ora più tardi
“Allora, esci con Rory eh?”
“Si, ma non preoccuparti, non scapperò con lei chissà dove.”
Jess s’infilò la giacca e guardò per un attimo suo zio.
“Mi sembri un po’ teso.. dovresti uscire ogni tanto..”
“Jess..ti prego..”
“No, davvero..magari potresti uscire con Lorelai..”
“Jess, smettila..”
“Ma si! Stareste bene insieme!due bacchettoni uguali..”
“Vettene prima che ti uccida!”
“Ok, ma pensaci!”
Gli piaceva un sacco stigare suo zio!
Uscì dal locale e camminò verso il suo appuntamento.
Quando Rory arrivò al ponticello, Jess era già là seduto, ad aspettarla.
Le dava le spalle quindi non vide i lividi sulla sua faccia.
L’aria tiepida faceva oscillare dolcemente le canne nel lago, producendo una dolce melodia.
Il posto era isolato ed immerso nel silenzio.
Si sentiva solo il canto delle rane e lo sbatter d’ali delle libellule, che volavano basse, sfiorando quasi la superficie del lago, e tra i fili d’erba e i fiori, danzavano le lucciole, rendendo magico il posto.
“Ehy, ciao.. allora non mi hai dato buca..”
Jess si voltò sentendo la sua voce.
L’espressione di Rory mutò quando vide il suo viso.
“Cosa ti è successo?” Gli chiese sedendoglisi accanto
“Ho incontrato tua madre.”
“Jess.. non scherzare, non ora.”
“Ok, ma promettimi che non ti arrabbierai.”
Rory lo guardò negli occhi e glielo promise.
“Be, ieri, al locale, è venuto Dean..”
Rory continuò a guardarlo in silenzio, ascoltandolo.
“Io non volevo arrivare a questo, ma mi ha fatto perdere la pazienza.”
“Ok.”
“Ok? Niente prediche? Non ti sei arrabbiata?”
Rory gli prese la mano. “No, non è stata colpa tua, è stato lui a venire da te.. certo, potevate evitare tutto questo, ma siete ragazzi..”
Rimasero per un po’ in silenzio, guardando l’acqua del lago e la luna che vi si rifletteva.
“Rory, io non voglio prenderti in giro. Sei l’unica cosa bella che mi sia capitata da quando sono qui.”
“Lo so.” Gli disse dandogli un bacio sulla mano.
ciao!