Settima stagione, come avrebbe dovuto essere

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CentralPerk
icon12  view post Posted on 4/10/2007, 16:55




Settima stagione – come avrebbe dovuto essere
di CentralPerk

una fine diversa per la sesta stagione e diverse prospettive per la settima


primo episodio.


Stars Hollow – esterno del locale di Luke. La nuova stagione riprende dalla discussione di Lorelai e Luke.

Lorelai: Luke, non puoi fermare più le cose, è un treno in corsa, devi scegliere se prenderlo al volo e o restare qui a guardarlo passare; sei con me o no?
Lu: Io.. io.. ho bisogno di più tempo
Lo: Non c’è più tempo, Luke, ora o mai più
Lu: Non puoi mettermi con le spalle al muro, è una decisione troppo importante, noi coinvolge solo me
Lo: Hai ragione, non coinvolge solo te, dovrebbe coinvolgere noi, ma credo ormai che non esista più un noi.
Lu: Lorelai, aspetta..

Lorelai se ne va, i capelli mossi dal passo veloce, scappa verso la jeep, mette in moto e parte, lasciando Luke guardarla andare via. Con gli occhi gonfi di lacrime prende il cellulare.


Rory: Pronto?
Lorelai: E’ finita.
Ro: Mamma? Cosa stai dicendo?
Lo: Tra me e Luke, è finito tutto – dice tirando su con il naso
Ro: Che cosa è successo? Avete litigato?
Lo: E’ tutto finito, niente più musi lunghi, niente più attese, niente più starsene a casa ad aspettare il via libera per andare al locale.
Ro: Mamma, dimmi dove sei, ti vengo a prendere.
Lo: Sto bene, non ti preoccupare, sto facendo un giro in macchina, ho appena passato il negozio “risosoffiato mania”: ma quando si decidono a chiuderlo? i ricordi quell’orribile pasta di riso soffiato?
Ro: Fermati da qualche parte, ti raggiungo
Lo: No, ho bisogno di stare da sola, ti chiamo domani
Ro: aspetta un secondo..

Lorelai ha già riattaccato. Nel suo girovagare senza meta, si ritrova davanti ad una collinetta verde. La luce è poca ma si riconosce subito un luogo molto caro, il vecchio Independence Inn, ora trasformato in una casa di riposo per anziani. Lorelai scende dall’auto, attraversa il viale che conduce al cancello. All’ingresso un custode la ferma puntandole una torcia contro.

Custode: Dove va signora, questa è proprietà privata
Lo: mi scusi, volevo solo curiosare un po’, sa, prima io ero la direttrice di questo posto..
Cu: Lorelai? Non mi riconosci, sono Frank
Lo: Frank! Che bello rivederti! Lavori qui ora?
Cu: Sì, dopo la chiusura dell’Independence Inn i nuovi proprietari mi hanno proposto di rimanere come custode, visto che conoscevo bene il parco e tutta la struttura, e così ho accettato. Mi dispiaceva lasciare questo posto, ci sono cresciuto e ho tanti ricordi belli qui dentro
Lo: A chi lo dici
Cu: ma cosa ci fai qui a quest’ora?
Lo: mi era presa un po’ di nostalgia
Cu: Vieni, ti faccio entrare. Questo posto senza di te non è più come prima…
Lo: beh, voglio sperarlo, anche perché l’hanno trasformato in un’ospizio…
Cu: Fatti pure un giro, ti aspetto qui
Lo: Grazie

Lorelai percorre il lungo viale verde, si ferma al laghetto dove Michel affermava di essere stato puntato da un cigno, attraversa il parco come quando fece da testimone di nozze a Sookie e si affaccia alla porta della casetta degli attrezzi dove Rory aveva mosso i primi passi.

Ro: Sapevo di trovarti qui
Lo: Ma come diavolo hai fatto! – dice Lorelai trasalendo dallo stupore
Ro: Ricordi di avermi detto di aver superato l’orribile negozio di prodotti di riso soffiato? L’independence Inn era sulla strada e ho tirato ad indovinare.
Lo: Non è più l’Independence Inn, ora si chiama “Un piede in paradiso”
Ro: Non è proprio di buon auspicio per i vecchietti che ci entrano, sa di anticamera della morte!
Lo: beh, in un certo senso..

Le ragazze si mettono a ridere, ma la risata viene spezzata dai singhiozzi di Lorelai

Ro: Coraggio, sfogati..
LO: Oh Rory, sono così arrabbiata e delusa. E’ come se mi fossi risvegliata da un coma leggero: io sapevo che cosa stava accadendo attorno a me, ma non avevo la forza di reagire. Ho vissuto in uno stato di torpore per tutti questi mesi…e non è da me, voglio dire, con tutta la quantità di caffè che tracanno ogni giorno avrei dovuto quanto meno avere una pur minima reazione…ecco, io sono sicura che se Luke mi avesse percosso con un bastone non me ne sarei accorta.
Ro: Ora non esagerare, sei arrabbiata, è normale, lascia che passi un po’ di tempo e tornerà tutto come prima
Lo: NO! Io non voglio assolutamente che torni tutto come prima, mi voglio muovere, non voglio più stare ferma in attesa che le cose mi piovano dal cielo. Guarda questo posto: è la dimostrazione di come io in questi anni sia riuscita a crescere e a cambiare. Invece se guardo questo ultimo anno trascorso mi sembra di non aver mosso un passo: io Lorelai Gilmore inchiodata ad una realtà che non volevo, che non mi appartiene
Ro: Ok, allora cosa vuoi fare?
Lo: Voglio andare via per un po’. Questo posto mi soffoca, Stars Hollow e i suoi abitanti al momento mi vanno stretti….partiamo!
Ro: Cosa?
Lo: Sbaglio o avevi in progetto un viaggio in Asia andato a monte? Facciamolo insieme, come ai tempi dell’Europa
Ro: ma non possiamo partire così, dobbiamo cercare un pacchetto conveniente, vedere le disponibilità, fare un programma di viaggio..
Lo: Che aspettiamo, allora? Internet e le offerte last minute ci aspettano!
Rory finalmente convinta si decide: Ok, andiamo

Loreali e Rory lasciano l’Independence Inn, voltandosi di tanto in tanto con l’aria sicura di chi ha appena capito che la vita va avanti, senza Luke e senza Logan.

Casa di Lorelai. E’ la mattina seguente. Rory è alle prese con il pc portatile, a stampare fogli e fogli di itinerari, mentre Lorelai è intenta a preparare le valige.

Lo: Farà caldo in Vietnam di questo periodo?
Ro: Ho stampato previsioni del tempo e temperature di tutti i luoghi che andremo a visitare – e le porge un enorme papiro di dati e statistiche meteo
Lo: Ok, WeatherWoman, sono sicura che avresti un futuro come annunciatrice delle previsioni meteorologiche, ma vuoi dirmi se mi devo portare il costume da bagno o gli stivaloni da pescatore?
Ro: Uh! Me li ero dimenticati…ah, che ridere, ti eri messa in testa di pescare e ti eri comprata tutta l’attrezzatura e poi sei finita a pescare delle trote con dei tappi di sughero nella piscinetta dei bambini che ti aveva dato Lu..

Lorelai diventa scura in volto, Rory cerca di cambiare discorso.

Ro:.. però poi una trota l’hai pescata veramente, l’abbiamo tenuta nella vasca da bagno per una settimana, ti ricordi?
Lorelai si riprende:…finchè la gatta di Babette a sua volta ne ha fatto il suo spuntino…poverina…come l’avevamo chiamata?
Ro: Lisa?
Lo: Lea?
Ro: Clea?
Lo: Cindy..oh, al diavolo quella stupida trota, il bagno ha puzzato di pesce per un mese! Non mi hai ancora ammorbato con i tuoi itinerari di viaggio..
Ro: Ho provato, ma eri troppo presa a riempire il borsone con cose inutili che non metterai mai.
Lo: Del tipo?

Rory tira fuori da un tasca del borsone un paio di guanti di lana con i pon pon - mi dici di questi che te ne fai?
Lo: perché, le tue previsioni non danno un fronte freddo in quella zona?
Ro: quale zona?
Lo: Lì nel min chi, chau chin, zin tin…lo sento nelle ossa, la mia gamba destra non sbaglia un colpo..
Ro: si, certo

Si sente bussare alla porta, Rory si affaccia furtivamente alla finestra e vede Luke sull’uscio.
Ro: Mamma, è Luke, vuoi che vada ad aprire io?
Lo: No..no, prima o poi lo dovrò affrontare, vado io.
Loreali si avvicina alla porta trascinandosi dietro due scatoloni, apre e rimane sull’uscio, accostando la porta dietro di sé

Luke: Ciao.
Lo: Ciao. Sei venuto proprio al momento giusto, ci sono un po’ di cose che ti devo dare.

Lorelai spinge fuori di casa due scatoloni pieni di roba appartenente a Luke.

Lu: Cosa significa questo?
Lo: Niente, ti restituisco i tuoi oggetti personali.
Lu: Possiamo parlare con un attimo di calma?
Lo: Ci siamo già detti tutto ieri sera, non c’è nient’altro da aggiungere.
Lu: e liquidi così la nostra storia? Con una scatola di robaccia e tanti saluti? Lorelai, noi due, quello che siamo stati, ci meritiamo qualcosa di più, un momento di riflessione, di confronto.
Lo: Hai detto bene, quello che “siamo stati” e non siamo più. Luke , tra noi è finita, non intendo tornare di nuovo sull’argomento.

Lorelai fa per rientrare in casa ma Luke la trattiene per un braccio.

Lu: Non può finire così, dobbiamo parlare.

Lorelai comincia ad alzare la voce

Lo:ora vuoi parlare? Per mesi e mesi ho aspettato che pronunciassi queste parole, che ti decidessi finalmente a dirmi che ti girava per la testa. E invece niente, solo musi lunghi, vaghe promesse che tutto si sarebbe sistemato. Sono stanca, stanca, ho dovuto dare un taglio a tutto questo, altrimenti sarei impazzita.
Lu: Lo so che ho sbagliato, ma dammi un’altra possibilità.
Lo: Per fare cosa, per ricominciare tutto come prima? No, non ci sto.
Lu: Ma in fondo che ti ho chiesto, solo un po’ di tempo..
Lo: e sei stato esaudito, adesso avrai tutto il tempo che vuoi, ma lontano da me. Mi dispiace Luke, ma adesso è venuto il mio turno per prendermi del tempo. Lasciami in pace, non mi cercare più.

Lorelai chiude dietro di sé la porta ed entra dritta in cucina, sotto gli occhi di Rory che la guarda preoccupata, mentre Luke, tirando su lo scatolone, scorge tra i suoi effetti personali una scatoletta blu, con cui le aveva regalato l’anello di fidanzamento. La apre, sospira e la ripone nel taschino della camicia, e se ne va via, voltandosi ancora un’ultima volta verso la casa di Lorelai.

Edited by CentralPerk - 4/10/2007, 18:18
 
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CentralPerk
view post Posted on 5/10/2007, 10:19




Secondo episodio

Aeroporto JFK, New York City. Lorelai è in fila al check-in, in attesa di imbarcare il bagaglio. Lorelai tamburella nervosamente su una pila di valige disposte a piramide sul carrello. All’improvviso ne cade una.

Lo: Ah, accidenti…mi scusi signora, non volevo urtarla – dice Lorelai nel tentativo alquanto goffo di tirare su un borsone, con il solo effetto di far cadere tutte le altre borse, effetto domino.

Sopravviene Rory: “insomma, non posso lasciarti sola neanche un minuto!”
Lo: E che sarà mai, ho fatto cadere una borsa dal carrello!
Ro: si è sentito un tonfo che ha fatto girare tutti…guarda come ci osservano – dice mettendo la mano destra a nascondere gli occhi dagli sguardi dei viaggiatori – “penseranno che non siamo mai uscite dal Connecticut”
Lo: ma piantala!
Ro: Hai portato troppa roba
Lo: Senti chi parla, la signorina LonelyPlanet: hai più guide turistiche tu nel tuo zaino di quante ne abbia un’intera libreria!
Ro: Saremo perse senza queste guide, visitare l’Asia non è mica come visitare l’Europa
Lo: ach, pagheremo centinaia di dollari di bagaglio extra – dice e poi tenta di sollevare la figlia – Ah, pesi troppo, ti dovrò lasciare qui!
Ro: Ah ah, molto divertente.
Lo: Scherzo, non potrei mai partire senza la mia enciclopedia vivente.

Arrivano finalmente al bancone, ritirano i biglietti e si avviano verso i controlli, fermandosi un attimo prima dei metal detector
Lo: Pechino, stiamo arrivando!
Ro: …peccato che la prima tappa sia Tokyo
Lo: E io che ho detto, P..tokyo stiamo arrivando!

Stars Hollow. Appartamento di Luke. Luke è disteso sul letto a guardare fisso il soffitto. Allunga un braccio sotto il cuscino e scopre un magliettone di Lorelai con su scritto “il sonno mi rende più bella…ma io non ne ho bisogno”. Lo prende e si mette seduto su letto; stringendolo tra le mani, lo accosta al viso, cercandone il profumo. Lorelai non c’è più, se ne rende conto solo adesso. In fretta e furia si lava e si veste e scende giù per le scale. Con il furgone arriva davanti casa di Lorelai, avendo visto la jeep parcheggiata prova a bussare alla porta di casa, senza ricevere alcuna risposta. Comincia a chiamarla per nome quando sente Paul Anka abbaiare e di lì a poco uscire da casa di Babette. Quest’ultima si affaccia alla finestra.

Ba: Chi è?
Lu: Babette, sono io, cercavo Lorelai. Ho visto la macchina parcheggiata e allora ho pensato che fosse in casa. Che ci fa Paul Anka da te?
Ba: Tesoro, Lorelai l’ha lasciato a me perché è partita.

Luke è sorpreso e deluso dalla notizia – Come sarebbe a dire che è partita? quando?
Ba: Stamattina, è partita con Rory, faranno un viaggio in giro per l’Asia, staranno fuori almeno un mese.
Lu: Non mi ha detto niente, non ha lasciato, che so, un messaggio, qualcosa per me?
Ba: No, l’unica cosa che mi ha dato è una lista delle cose che Paul Anka non ama fare.
Lu: Capisco.
Ba: Mi dispiace zucchero, ma te la sei cercata! - dice Babette rimproverandolo – se Morey mi avesse fatto la metà di quello che hai fatto tu a lei, ce l’avrei spedito io in Asia, ma a calci!
Luke la guarda, esterrefatto dalla sua reazione, mentre Paul Anka ha ripreso ad abbaiargli contro

Lu: A che ora aveva il volo?
Ba: Non lo so, so solo che la navetta per il JFK è passata a prenderle 2 ore fa.
Lu: Forse faccio in tempo a raggiungerle. Con quale compagnia aerea volavano? Quale era la destinazione?
Ba: Oh, che cosa romantica, come nei film, adesso sì che ti riconosco!
Lu: Babette, ora non c’è tempo, dimmi il loro programma di viaggio!

Babette estrae un foglietto di carta dal suo reggiseno: “ecco, questi sono i recapiti che mi ha dato, non so se ha scritto anche del volo”
Lu: Ok, grazie – dice correndo verso il furgone
Ba: buona fortuna! – gli urla dietro Babette mentre sgomma via dalla strada.

Interno del furgone di Luke. Con una mano sul volante e l’altra sul cellulare, Luke compone velocemente dei numeri sulla tastiera. Dall’altro capo del telefono si sente una voce cinguettante.

Voce: American Airlines, ufficio informazioni, sono Lucy, in che posso esserle utile?
Lu: Salve, avrei bisogno di sapere quali sono i voli in partenza per Tokyo dal JFK.
Voce: Un attimo solo, signore

Parte la musichetta di Love story di attesa. Dopo qualche secondo, si sente un messaggio registrato:

Mex: Gentile signore, l’American Airlines la ringrazia per averci contattato. La informiamo che per informazioni sui voli in arrivo e in partenza dagli scali nazionali è possibile consultare il sito internet: www.americanairlines.com. Grazie ancora e speriamo di averla al più presto a bordo di uno dei nostri voli.

La comunicazione si interrompe. Luke si impazientisce.

Lu: Maledetta tecnologia!

Ricompone nuovamente il numero. La stessa voce cinguettante risponde, dando questa volta un nome diverso.

Voce: American Airlines, ufficio informazioni, sono Cindy, in che posso esserle utile?
Lu: Lucy o Cindy, non mi importa chi tu sia, stammi bene a sentire: sto viaggiando sul mio furgone a 100 miglia orarie e, come potrai bene immaginare, non ho a disposizione una connessione ad internet per poter visitare il vostro sito internet, per cui, potresti gentilmente darmi gli orari dei voli per Tokyo in partenza dal JFK? – tuona Luke
Vo: Signore, l’America Airlines è qui a disposizione per fornirle ogni utile informazione…
Lu: Allora, questi voli?
Vo: Mi dispiace, ma non sono in grado di rispondere al suo quesito. L’American Airlines la ringrazia per averci contattato e spera di averla presto a bord…

Luke attacca nervosamente il ricevitore – “al diavolo!”

Sala di attesa del JFK. Rory è intenta a prendere appunti sulle sue guide quando sopraggiunge Lorelai con un vassoio carico di cibo di ogni genere.

Ro: Lo sai, vero, che in alcuni paesi che visiteremo ci mangerebbero per due settimane con tutta questa roba?
Lo: Ehi, questo probabilmente sarà l’ultimo pasto decente che faremo da qui fino al prossimo mese, per cui se ti fa tanto ribrezzo, non mangiarlo! – dice Lorelai sventolando un profumato Cheese Burger sotto il naso di Rory
Ro: Dicevo così per dire – avventandosi su un altro panino – ma non faremo a tempo a finire tutto, tra poco c’è l’imbarco e..

Voce fuori campo “DLIN DLON – Avvisiamo i gentili viaggiatori che il volo AA737 dell’American Airlines diretto a Tokyo, subirà un ritardo di un’ora, a causa dell’eccessivo traffico aereo sullo scalo di New York. Ci scusiamo del disagio. DLIN DLON”

Lorelai e Rory si guardano.

Lo: Che ne dici di un Sundae cioccolato e caramello?
Ro: e me lo chiedi?
Lo: Vado e torno!

Lorelai si dirige al McDonald dell’aeroporto e si mette in fila. Davanti a lei c’è una coppia di innamorati che non fanno scorrere la fila tanto sono presi a sbaciucchiarsi. Lorelai si schiarisce la voce, nel tentativo di attirare la loro attenzione.

Lo:Ahm, Ahm..

Ragazza: Oh, ci scusi! Sa, ci siamo appena sposati e stiamo partendo per la luna di miele.
Lo: Grandioso…dice Lorelai un po’ sarcastica – “allora tanti auguri e figli maschi!”
Ragazza: grazie!
Lo: Dove ve ne andate di bello?
Ragazzo: Visiteremo il Giappone e poi ci andremo a rilassare al mare in Thailandia
Lo: Wow, è meraviglioso..allora buon viaggio di nozze!

Lorelai si sente all’improvviso triste. Anche lei aveva pensato alla Thailandia come possibile meta per il viaggio di nozze, e ora la visiterà con Rory. Ad un tratto si ritrova istintivamente a giocherellare con il pollice sinistro sull’anulare della stessa mano alla ricerca di un anello che ormai non porta più. Si guarda le dita e le richiude velocemente dentro il pugno prima di arrivare davanti al bancone.

Luke è finalmente arrivato all’aeroporto. Imbocca come una furia le porte scorrevoli e corre a vedere il tabellone delle partenze.

Lu: Tokyo, volo AA737, gate 12, imbarco immediato.

Luke si precipita verso la biglietteria dell’American Airlines.

Lu: Un biglietto per qualunque destinazione che mi consenta di arrivare al gate 12, per favore.

L’impiegata risponde con la solita voce cinguettante – “adesso controlliamo, signore”
Lu: Lucy? Ci siamo sentiti prima per telefono – dice Luke con fare inquisitore.

La ragazza arrossisce e tentenna, cercando di cambiare discorso: “Ha del bagaglio da imbarcare? Perché le operazioni di imbarco sono già terminate e…”
Lu: No, io devo solo raggiungere la mia fidanzata che sta per partire con il volo delle 12.55 per Tokyo, la prego.
Impiegata: Pechino, classe turistica, gate 14. Paga in contanti o con carta di credito?
Lu: Carta di credito.
Impiegata: Un documento x favore….ecco a lei.
Lu: Grazie Cindy.

Luke corre verso i metal detector, ma trova una fila enorme, a causa degli aumentati controlli sui voli in partenza. Si fa strada, chiedendo la cortesia ai viaggiatori di passare avanti, finché non incontra una anziana dolce signora.

Lu: Mi scusi Signora, devo chiederle un piacere. Potrebbe farmi passare avanti, devo fermare una persona prima che parta.
Vecchietta: Comeeee?
Luke alza la voce: Mi può fare la cortesia di cedermi il suo posto in fila? Ho molta fretta!
La vecchietta accende il dispositivo acustico: “potrebbe ripetere, figliolo?”
Lu: Le ho chiesto se poteva farmi passare avanti, devo arrivare il prima possibile al gate 12.
Vecchietta: Anche io ho fretta – dice la vecchietta non più tanto dolce e simpatica – crede che mi stia divertendo a fare qui la fila, con un anca artificiale e la lombosciatalgia?
Lu: mi creda, è veramente una questione di vita o di morte, altrimenti non la disturberei. Vede, devo solo passare sotto il metal detector, non ho neanche il bagaglio.
Vecchietta: è così che sono successi gli attentati terroristici. Gente insospettabile che voleva passare velocemente i controlli per poi dirottare aerei e farli precipitare su povere vittime innocenti!
Lu: ma io non sono un terrorista! Devo solo raggiungere la mia fidanzata!

Le voci concitate attirano l’attenzione della vigilanza.

Vigilante: Signora, quest’uomo la sta importunando?
Lu: ma no, le ho chiesto solo la cortesia di farmi passare avanti
Vecchietta: Perquisitelo, ha troppa fretta, non si sa mai, potrebbe avere una bomba innescata
Lu: ma quale bomba…senta agente, ho comprato un biglietto per raggiungere la mia fidanzata che sta per partire per Tokyo, imbarco immediato, io devo fermarla e con questa fila non ce la farò mai.
Vecchietta: Non le creda, nessuna brava ragazza starebbe con un uomo losco come lui..e pure con la barba lunga!
Vigilante: La prego di seguirmi, Signore
Lu: C’è un errore, io non volevo importunare nessuno, la prego, mi faccia arrivare al gate 12!

Ne esce fuori una bagarre, con gli agenti che trascinano via Luke. Scena ripresa da una troupe televisiva che stava facendo un servizio sulla gestione degli aeroporti. La giornalista, in primo piano con dietro Luke che grida agli agenti di non mettergli le mani addosso, attacca il suo servizio dicendo.:

“Cari telespettatori di America Oggi, oggi ci troviamo all’aeroporto JFK di New York per la nostra inchiesta sugli aeroporti e ci siamo appena imbattuti nel tempestivo intervento degli agenti di sicurezza che hanno fermato uno squilibrato che voleva superare i controlli. Che sia stato appena sventato un attentato? Lo scopriremo più tardi, quando cercheremo di intervistare i coraggiosi agenti e il sospetto terrorista. Rimanete con noi per scoprire il resto di questa avvincente storia al Terminal!”








 
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CentralPerk
view post Posted on 8/10/2007, 12:01




Stars Hollow. Il buio è già calato sulla città. Luke, esausto, scende dal suo furgone parcheggiato davanti al locale, dove ad attenderlo seduta sui gradini c’è sua sorella Liz.

Lu: Liz, che ci fai qui a quest’ora?
Liz: Non potevo perdermi il tuo arrivo…Accidenti, ora ho un fratello famoso!
Luke sospira tristemente: “L’hai visto?”
Liz: Scherzi? Quel programma tv è il mio preferito! E’ di gran lunga meglio di Oprah! ogni mattina hanno ospite in studio qualche caso umano. L’altra mattina avevano invitato una donna che era rimasta incinta di due gemelli concepiti con due uomini diversi…e non sapeva neanche lei quali!

Luke si spazientisce ed entra nel locale, seguito a ruota da Liz, ormai con un evidente pancione.

Liz:…e questa mattina avevo appena acceso la tv ed eccoti lì, a gridare ed ad inveire contro la giornalista e il cameraman di smettere di riprendere…è stato fenomenale!
Lu: Liz…
Liz: ma che diavolo ci facevi all’aeroporto?
Lu: ero…dovevo…
Liz: Allora?
Lu: Ok. Ero andato all’aeroporto per cercare di fermare Lorelai. Non volevo che partisse così, senza aver chiarito.
Lu: E cosa pensavi di fare, di sfondare tutti in controlli?
Lu: No, avevo comprato un biglietto, ce l’avrei fatta se non fosse stato per quella dannata vecchiaccia!
Liz: Nooo! La signora Muneghan! Hanno intervistato anche lei! Era così dolce e carina! Ha raccontato di aver subito un’operazione per l’inserimento di una protesi all’anca e di non aver fatto l’anestesia perché era troppo rischioso addormentarla, e lei ha vinto il dolore usando solo erbe mediche! Una donna eccezionale, devo assolutamente scriverle per sapere quali piante ha utilizzato contro il dolore, potrei farne uso anche io per il parto..
Lu: Ma ti rendi conto o no di quante baggianate dicono in televisione? Ti sembra che io abbia la faccia da terrorista?
Liz: No, avrei detto squilibrato..

Luke la guarda in cagnesco

Liz: Insomma…tu non ti sei visto, ma eri fuori di te! Con questo clima di tensione che c’è negli aeroporti è naturale che ti abbiano dovuto trattenere!
E poi che cosa volevi fare? Anche se fossi riuscito a raggiungere Lorelai, cosa le avresti detto?

Luke appare disorientato.

Lu: Beh, ecco….non lo so, non so cosa gli avrei detto. A dire la verità, appena ho saputo che stava per partire non ho pensato ad altro che correrle dietro; forse davanti a lei mi sarebbero venute le parole, forse sarei riuscito a farla riflettere..non lo so, le avrei chiesto di sposarmi..
Liz: Davvero lo avresti fatto?
Lu: E’ stata questa la causa della nostra discussione: il matrimonio era stato posticipato, io, forse ho tirato troppo la corda, ma non ho mai smesso di volerla sposare, mai. Volevo che almeno sapesse questo. E se l’unico modo per rimettere a posto le cose era quello di chiederle di sposarmi, dannazione, sarei salito su quel maledetto aereo e avrei chiesto direttamente al comandante di sposarci!
Liz: Con questi presupposti, neanche il comandante Stubbing di Love Boat vi avrebbe sposati!
Lu: Perché dici questo?
Liz: Credi davvero che avresti risolto tutto con una proposta di matrimonio praticamente estorta?
Come non le conosci le donne! Lorelai non avrebbe mai accettato.
Lu: Perché non avrebbe dovuto? E’ stata lei l’altra sera a chiedermi di partire, di fare una fuga d’amore per andarci a sposare!
Liz: Ma perché voleva provocarti! Nessuna donna innamorata e soprattutto sobria avrebbe improvvisato così una cerimonia di nozze! E se quella sera gli avessi risposto di sì, sarebbe stato comunque più romantico di una proposta di nozze improvvisata e dettata solo dal tentativo di non perderla.

Luke è toccato dalle parole della sorella. Forse per una volta non ha tutti i torti.

Liz: Avresti potuto dirle qualunque cosa, non avrebbe mai accettato, ma avrebbe pensato che lo facevi solo per darle un contentino.

Luke si appoggia ad uno degli sgabelli; appare come svuotato.

Liz: Dammi retta. Forse è andata meglio così. Al suo ritorno avrete tutto il tempo per parlare e chiarirvi. Ma prima cerca di chiarirti con te stesso: non pensare a quello che desiderano gli altri, ma domandati cosa desideri tu.

Lu: La gravidanza ti rende saggia..
Liz: Io lo sono sempre stata, ma ho sempre pensato che fosse più divertente non esserlo!

Luke sorride: “Grazie Liz”
Liz: Di niente fratellone. Ora vado, T.J. non vedendomi arrivare avrà pensato di fare la cena e, ti assicuro, in cucina è un disastro, ancora più di me!


Fine secondo episodio.




 
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CentralPerk
view post Posted on 5/11/2007, 17:27




Il mese seguente. Lorelai e Rory sono in una camera d’albergo a rifare le valige. La stanza è un completo caos.

Lorelai guarda la pila di vestiti e souvenirs sparsa sul letto ed esclama: “Sto avendo un deja vu. Io questa scena l’ho già vissuta”
Ro: Certo, centinaia di volte, e tutte le volte si conclude con la sottoscritta che, sapientemente, riesce a trovare l’ultimo angolo della valigia ancora libero.
Lo: Guarda che qui in mezzo c’è pure roba tua!
Ro: Ma possibile che dobbiamo sempre discutere di questo? I patti erano chiari: due borse a testa, quello che non c’entra, all’andata come al ritorno, si lascia.
Lo: Guarda che io non ho alcun problema di spazio, è tutto calcolato: ho indosso due magliette, manica corta e lunga, poi metterò questa felpa, il giubbino legato in vita e ho ancora posto in questa comoda tasca e qui..

Lorelai rovista tra i vestiti, inzeppa tutte le tasche ed alla fine esclama: “ecco, ho finito, miscredente”
Ro: beh, visto che come dici tu ti è avanzato pure del posto…metteresti questa statuetta indiana nella tua valigia? Ho paura che nella mia sacca si romperebbe..
Lo: Ehi, miss “2 borse a testa”? Stai violando le regole!
Ro: Guarda che la statuina l’hai voluta comprare tu..
Lo: uhm..sì è vero….aspetta un attimo – dice Lorelai con fare sospettoso prendendo per il braccio Rory e con l’altro agitando vicino all’orecchio la statuina – “non senti niente?”
Ro: Cosa dovrei sentire, lo spirito della dea Kalì?
Lo: Sento un fruscìo…avanti, dobbiamo romperla e vedere che c’è dentro.
Ro: Ma sei pazza?
Lo: Ehi, non voglio mica finire come Bridget Jones rinchiusa in una prigione femminile tailandese per spaccio internazionale di droga!
Ro: Ho capito, anche questa andrà nel bustone già pieno di souvenir..

Stars Hollow, è quasi sera. Lorelai e Rory, stracariche di borse e pacchi stanno rientrando a casa, dopo il lungo viaggio in Asia, accompagnate da una Sookie più logorroica del solito

Sookie:…allora ho pensato, le mie ragazze ne avranno fin sopra ai capelli di riso, non posso mica far loro trovare un pudding di riso, così ho pensato ad un brasato al Madera con carotine glassate, una quiche alle erbe aromatiche e per dessert un trionfo di pesche in salsa zabaione!
Lo: Sookie, ma questo è un menu da pranzo di nozze! Non avrai mica cucinato tutta questa roba?
So: Noooo, tranquille..lo so che con voi sarebbe stato tutto tempo sprecato, allora ho riciclato questo menu per la cena a buffet di venerdì e a voi ho preparato delle banalissime lasagne…sono in freezer, le dovete solo scaldare nel microonde per 3 minuti se avete fame.
Lo: Sei un tesoro! - dice Lorelai abbracciandola – ma non ci credo che le tue sono delle comunissime e banalissime lasagne

Sookie gongola un po’: è vero, la carne del ragù l’ho fatta cuocere a fuoco lentissimo dopo averla marinata in un merlot dell’84 per 24 ore, con delle bacche di ginepro ed altri aromi, sentirete che bontà!
Ro: non ne abbiamo dubbi!
So: Allora io me ne vado. Jackson sarà impazzito dietro ai bambini
Lo: ..e dietro a Paul Anka..mi dispiace darvi ulteriore disturbo per un’altra notte!
So: Non ti preoccupare, i bambini lo adorano. Vedrai che gli passerà e domani potrai riportarlo a casa.
Lo: Speriamo: essere ripudiati dal proprio cane non fa piacere.
So: Ok, allora ci vediamo domani alla locanda
Ro: Mamma, dimentichi il regalo per Sookie!
Lo: Uh, è vero! – Lorelai tira fuori da una delle borse con molta cautela una statuetta artigianale – “ecco, questa è per te”
So: Che meraviglia! E’ deliziosa, grazie care.
Ro: E’ puro artigianato locale, questa volta abbiamo controllato, non c’è il marchio “Made in China” che avevamo trovato su un paio di zoccoli olandesi quando siamo andate ad Amsterdam!
So: Che cosa rappresenta?

Lorelai e Rory si guardano mostrando un certo imbarazzo.

Ro: Beh, ecco…
Lo: Il fatto è che era veramente carina, e abbiamo pensato subito a te e..
Ro: ..in fondo è solo un oggetto di buon augurio, non è che deve per forza significare..
So: Ragazze, allora, cosa rappresenta?
Lo: Fertilità! - dice Lorelai tagliando gli inutili giri di parole – è una statuina di una dea della fertilità…

Sookie, che fino a due secondi prima stava accarezzando la statuetta ora la tiene quasi a distanza e la guarda preoccupata

Rory, vedendo la sua reazione improvvisa: ..ma non vuol dire niente, è solo una rappresentazione, non produce alcun effetto su chi la possiede

So: Ok…gra..grazie ancora, la metterò in bella mostra nel soggiorno…

Sookie si allontana con il regalo ed esce dalla porta di casa, seguita da Loreali e Rory che la guardano andare via sull’uscio.

Lo: Forse sarebbe stata più contenta della statuina contenente stupefacenti…
Ro: Molto divertente…vado a disfare le valige, tu controlla la posta.
Lo: Sì buana…

Lorelai è intenta a spulciare la pila di lettere e pubblicità accumulate nei mesi della loro assenza, mentre Rory ha appena acceso lo stereo.

Lo: Ehi, perché i bagagli non li disfiamo più tardi e mangiamo un boccone? ho una fame da morire.
Ro: Ok, mozione approvata…però..
Lo: però cosa?
Ro: Ecco, Sookie è stata tanto carina a cucinarci quella meravigliosa lasagna, ma..
Lo: stai pensando quello che sto pensando io?
Ro: dipende…tu che avevi in mente?
Lo: Ordinare cinese da Al, il mondo dei pancakes?
Ro: Ma non sei stanca di cucina cinese? Abbiamo mangiato per due mesi riso in tutte le forme e varianti!
Lo: Sì, è vero, ma la cucina di Al è differente!
Ro: per quanto il cinese di Al sia la cosa più lontana che ci sia dalla cucina orientale, comunque la riecheggia, e io ho voglia di un sano e completo pasto americano
Lo: Del tipo?
Ro: Maxi cheeseburger con doppia razione di patatine e gelato vaniglia e cioccolato
Lorelai poggia un braccio sopra le spalle della figlia: “bambina mia, sono orgogliosa di te”
Ro: Vado subito ad ordinarli!

Rory prende il telefono portatile e va nella sua stanza: sta componendo un numero ma poi si ferma dubbiosa; scrolla le spalle e ricomincia a pigiare sulla tastiera. Il telefono squilla un paio di volte; all’altro capo risponde una voce amica

Lane: Luke’s!
Ro: Lane, sono Rory!
La: Rory sei tornata! - quasi urla Lane, facendo girare tutto il locale, Luke compreso, che stava versando del caffè a Kirk e per poco non glielo rovescia sulla camicia – “Ma sei tornata, vero, non mi stai chiamando dal lontano oriente?”
Ro: No, sono a Stars Hollow, siamo tornate da una mezz’ora circa…allora come stai?
La: Bene! Indaffarata come al solito qui a lavoro, ho un sacco di cose da raccontarti! – dice Lane portandosi avanti e indietro il filo del telefono servendo i clienti al bancone, mentre lo sguardo di Luke si fa sempre più insistente.
Ro: Perché allora quando stacchi non passi qui e ceniamo insieme?
La: Vai con l’ordinazione, sarò da te tra 20 minuti!

Lane prende velocemente appunto dell’ordine e congeda Rory con un saluto. Fa appena in tempo ad appendere la cornetta e a voltarsi quando quasi si scontra con Luke che era alle sue spalle.

La: Luke, uh, che spavento… ho qui un ordine per Ceasar.
Lu: Dai qua, ci penso io…e così – si schiarisce la voce – ehm, era..no, dico…era Rory al telefono…
La: Sì – dice Lane sbrigativa mentre si sposta da un lato all’altro del bancone intenta a sparecchiare

Luke la ferma con i piatti in mano: “allora, ci sono novità? Sta bene?”
La: Chi, Rory? Penso di sì, mi è sembrata tranquilla, quando stacco da qui passerò a casa sua per portarle le ordinazioni e mi racconterà del viaggio, suppongo.
Lu: Certo, certo…allora vado subito a preparare quei cheeseburger per te

Luke sparisce dentro la cucina.

Passa un po’ di tempo, Lane si è già cambiata per uscire e aspetta annoiata al bancone che Luke finisca di preparare i panini.

La: Luke, tutto bene lì dentro?

Luke farfuglia qualcosa e poi esce con tre grandi buste con il marchio del locale. “allora, qui dentro ho messo i cheeseburger con le patatine, qui invece dei brownies e una bella fetta di torta ai mirtilli, qui ci sono le cose da bere e il caffè…
La: Da dove escono questi marschmellows rosa? Non ne abbiamo al locale..eri andato a comprarli prima quando ti ho visto uscire?

Luke si fa rosso in volto…”ma no, che dici..” risponde visibilmente imbarazzato, “li avevo presi per la festa di April, erano avanzati, e siccome so che a Rory piacciono, ne ho messi un po’, tutto qui..”
La: certo, a Rory piacciono molto i marschmellows…
Lu: Beh, ora vai prima che si freddi tutto
La: Ok, a domani
Lu: Fai un saluto da parte mia..
La: Non mancherò… - dice Lane sorridendo mentre si avvia verso la porta dando le spalle all’imbarazzatissimo Luke, mentre si sente Kirk esclamare:

Kirk: Oh, Lulù, sei stata tu a far disegnare a Luke un cuore con il ketchup sul mio panino..

Luke sparisce su per le scale che portano al suo appartamento, mentre Lane guarda divertita la scena.

Casa di Lorelai. Lane ha appena bussato alla porta e Rory va ad aprirle vestita in un abito orientale.

Rory smozzica un saluto di benvenuto in cinese, mentre Lane le risponde in coreano prima di abbracciarla.

Ro: Che cosa hai detto?
La: Che sei molto più credibile tu nella parte dell’orientale che Michey Rooney in quella del cinese di Colazione da Tiffany!
Ro: beh, grazie

Sopraggiunge Lorelai: “Lane! Sia tu la benvenuta, tu dea della opulenza, che riempi i nostri vuoti stomaci di ogni prelibatezza…ok, vuota il sacco;che ci hai portato? – dice agguantando una delle buste.

Lane: Tutto quello che mi era stato richiesto e anche di più: Luke ha voluto aggiungere una nota dolce alle vostre richieste

Alla parola Luke Lorelai si irrigidisce e velocemente volta le spalle dirigendosi verso la cucina.

Lane, che non ha colto la reazione perché si stava sfilando il cappotto, continua a imperversare sull’argomento, mentre Rory le fa segno disperatamente di tagliare corto.

La: ..pensa che è andato appositamente da Doosy a comprare i marschemellows…ouch! Ma che ti prende? – esclama Lane che era stata appena pizzicata da Rory

Rory le fa l’occhiolino e la strattona per il braccio: “avevi un insetto sulla spalla”

Lane pare aver finalmente capito l’antifona e cerca di cambiare discorso: “wow, questo vestito è fenomenale!”
Ro: Ne ho portato uno anche a te!
La: Wow! Grazie! Lo indosserò al mio prossimo concerto!
Ro: Con gli anfibi e le polsiere farai un figurone!

Mentre le due ragazze chiacchierano Lorelai è in cucina, a rigirare tra le mani il sacchetto di dolcetti appiccicosi che Luke aveva preparato per lei.
 
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CentralPerk
view post Posted on 28/11/2007, 17:26




Stanza da letto di Lorelai. E’ mattino, la luce del sole filtra tra le tende delle finestre, mentre Lorelai dorme ancora nel suo letto quando parte la radiosveglia. Si sente un jingle e poi una voce familiare in apertura di un programma radiofonico.

Voce: Goooooodmorning Stars Hollow!

Lorelai quasi sobbalza sul suo letto e farfuglia un “Ma che diavolo…”

Voce: E’ una bella giornata qui nella nostra amata cittadina. Il sole splende alto, gli uccellini cinguettano e i nostri alberi di un verde lussureggiante fanno da cornice a tutto…

Dopo aver compreso di chi si trattava si gira verso la radiosveglia: la scruta, la rigira da una parte all’altra e poi, con fare deciso e freddo stacca violentemente la spina dalla presa elettrica

Lo: Ora va meglio..
E dopo aver buttato la sveglia sull’altro lato del letto si riaccuccia portandosi il lenzuolo fin sopra alla testa.

Stars Hollow, vie cittadine. Nella città riecheggia la voce petulante che Lorelai aveva sentito la mattina. Decine di altoparlanti riproducono quella voce affettata e monotona, mentre per la strada si vedono i passanti andare in giro con le cuffiette dell’I-Pod, nel disperato tentativo di non ascoltare quello che viene dagli altoparlanti. Lorelai passa con la sua jeep e guarda incuriosita la scena: al semaforo decide di accendere la radio ma…sembra che tutte le trasmissioni radio siano disturbate mentre l’unico canale che si prende è la famigerata Radio Stars Hollow.

Lo: Ma possibile che non si riesca a prendere un accidente di niente che quella lagna di Taylor con i suoi aforismi del mattino!!!??? – e mentre pronuncia queste parole le macchine dietro di lei cominciano a suonare perché nel frattempo è scattato il verde. Lorelai riparte di scatto e per poco non si accorge che stava per investire Luke che, avendola vista dalla vetrina del suo locale, si era avvicinato per salutarla.

Eccoli lì, di nuovo faccia a faccia dopo due mesi, fissarsi negli occhi, a metà strada tra lo spavento per l’incidente evitato e la paura di riaffrontarsi dopo quella terribile litigata.

“Scusa” – è l’unica parola che Lorelai è capace di dire, mentre in tutta fretta spinge sull’acceleratore e va via, sotto il suono incessante dei clacson, lasciando Luke sul ciglio della strada che tra sé e sé sussurra la parola “Ciao”.

Agitata dall’incontro, Lorelai si dirige verso la locanda. Almeno qui si sentiva protetta, tutto era rimasto come prima…o quasi.

Lo: Kirk!

Ki: Lorelai- dice con un tono professionale.

Lo: Si può sapere che diavolo ci fa un palo piantato in mezzo alla mia aiuola? Chi sono questi uomini, cosa state facendo?

Kirk mostra a Lorelai un foglio

Lorelai lo legge: “Il comune di Stars Hollow informa i suoi concittadini che, in virtù della delibera con la quale il consiglio nella seduta bla bla bla, attese le inderogabili esigenze di sviluppare e potenziare l’informazione sulle questioni cittadine bla bla bla, senza dimenticare quanto la radio ha fatto negli anni per il progresso della società civile e nel tentativo di recuperare un patrimonio che altrimenti verrebbe messo nel dimenticatoio…bla bla bla, dispone l’installazione di ripetitori radio e altoparlanti in tutta l’area del comune….” Stiamo scherzando?! Qui non verrà installato alcun ripetitore, meno che mai un altoparlante! – tuona Lorelai con fare minaccioso.

Kirk: Io sono solo un esecutore di ordini, non posso che eseguire, sono nato per eseguire, è la mia natura

Lo: Allora esegui anche questo di ordine: sparisci, tu e tutta la tua brigata e rimuovi immediatamente quel palo.

Ki: Non posso, mi hanno dato espresse disposizioni..

Lo: Questa è proprietà privata, Kirk! Ti piacerebbe se mettessero un ripetitore dentro al giardino di casa tua?

Ki: Beh, in realtà, ne ho già due…anche se alla mamma ho detto che erano dei pali per appendere i fili per i panni

Lorelai si fa sempre più rossa in volto: "Kirk, rimuovi immediatamente quell’affare e vattene!"

Ki: Ma Taylor mi ha detto…

Lo: A Taylor ci penso io…- entra come una furia nella locanda, ed ecco la seconda sorpresa…una mostra di quadri di arte contemporanea nel bel mezzo del salone

Lo: Ma vi siete coalizzati tutti contro di me oggi??!! Michel!

Mi: Siii…

Lo: Michel – pronuncia Lorelai con un sorriso forzato cercando di mantenere la calma – “hai qualcosa da dirmi?”

Mi: Nooo…anzi si, qualcosa ci sarebbe. Questa giacca sta proprio male con la gonna che indossi.

Lo: Michel – continua a pronunciare Lorelai accentando ogni sillaba – in qualità di proprietaria di questa locanda ho il diritto di sapere cosa ci fanno quelle croste appese alle MIE pareti, nel MIO salone e perché si aggirano tutti questi tizi vestiti di nero che prendono appunti

Mi: Se ti calmassi un attimo e abbassassi la voce ti spiegherei..

Lo: Sono tutta orecchi..

Mi: Sto organizzando un’asta.

Lo: Cosa??

Mi: Un’asta per i miei quadri…e non “croste” come li hai supponentemente descritti tu.

Lo: E lo fai proprio qui, in mezzo alla sala da pranzo, con la locanda piena di clienti costretti a sorseggiare il tè appollaiati sul caminetto?

Mi: Guarda che ho ricevuto apprezzamenti di stima da molti dei nostri ospiti e sono rimasti tutti entusiasti dell’idea. Tra l’altro la mia iniziativa renderà un’enorme pubblicità alla locanda, d’ora in poi saremo conosciuti come la locanda degli artisti, dove le giovani leve del mondo dell’arte possono esporre le loro opere, a contatto con la natura e con le tradizioni del Connecticut..

Lo: Hai finito di recitare la brochure? – dice Lorelai sventolandogli davanti al naso un depliant – Ma quali artisti? Hai detto che i quadri sono tuoi..

Mi: Shhhh! Non voglio che si sappia: al momento dipingo sotto pseudonimo
Lo: e sarebbe

Mi: Migèr
Lo: Uhm, complimenti, bella fantasia, Migèr alias Michel Gerard!
Mi: Tutta invidia la tua!
Lo: Senti, Picasso, la giornata non è cominciata bene e sta proseguendo peggio. Fai in modo che questa pagliacciata finisca entro l’ora di pranzo, altrimenti la pittura comincerà ad essere la tua unica occupazione!

Lorelai si dirige verso la cucina, aprendo lentamente la porta per paura di avere qualche altra brutta sorpresa. Intravede del caffè, allora spalanca la porta ed esclama: “Sookie, dimmi che almeno il caffè è sempre lo stesso!”

So: Ma certo! Che ti prende?
Lo: Niente, è stata una mattinata impegnativa – dice versandosi il caffè
So: Tieni, allora, prendi uno di questi biscotti alla cannella, li ho appena sfornati.

Lo: E’ successo.
So: Cosa?
Lo: un evento che per mesi ho cercato di allontanare dalla mia mente
So: hai rivisto Luke

Lorelai, stupita: "da quando in qua sei diventata così intuitiva?"
So: Beh non ci vuole un genio x capire queste cose! E come è andata?
Lo: Stavo per investirlo con la jeep – dice Lorelai mettendosi le mani tra i capelli
So: Ma come!?
Lo: Non lo so come è successo. Ero ferma la semaforo, stavo litigando con la radio che trasmetteva solo “Canale Taylor”, quando hanno cominciato a suonarmi e io sono partita di scatto e non mi ero accorta che Luke stava passando davanti al cofano e ho inchiodato giusto in tempo.
So: Che ci faceva davanti al cofano della tua auto?
Lo: Voleva vedere come stavano le sospensioni…ma che domande fai, che ne so che ci faceva, stava attraversando, o forse mi aveva visto e mi era venuto a salutare.
So: E tu che gli hai detto?
Lo: Gli ho detto “scusa” e sono ripartita a razzo…ora mi sento in colpa.
So: Di che cosa, del tentato omicidio?
Lo: Sono scappata via come una ladra…in fondo non dovrei essere io a scappare, di che mi dovrei vergognare? E’ lui semmai che dovrebbe andarsi a nascondere…non lo so, so solo che quando l’ho visto avevo il cuore a mille, sono andata totalmente nel pallone.
So: e questo dimostra che…
Lo: Non dimostra un accidente
So: Non puoi negarlo, c’è ancora del sentimento, per quanto tu possa essere arrabbiata con lui, non l’hai dimenticato. E questi mesi che hai passato in giro per l’Asia non hanno cambiato le cose, tu ne sei ancora inn..
Lo: Non dirlo
So: Ma è vero!
Lo: Sì, lo so, ma fa ancora troppo male e io voglio dimenticare
So: Tesoro…
Lo: Però non mi voglio nascondere, voglio affrontarlo, non voglio dover cambiare strada ogni volta che mi capita di passare davanti al suo locale, non voglio togliergli la parola.
So: Guarda che ci può ancora essere un futuro per la vostra relazione. Ora sei ancora vulnerabile, datti del tempo e vedrai le cose da una diversa prospettiva.
Lo: Del tempo, sì…ne ho avuto abbastanza…mettiamoci al lavoro. Devo fare un po’ di telefonate e risolvere questa follia dei ripetitori radio.
So: ok, a dopo. Buon lavoro.

 
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CentralPerk
view post Posted on 4/12/2007, 17:25




Esterno notte, Stars Hollow. Mentre Lorelai con passo veloce cammina per le vie della città le squilla il cellulare.

Lo: Pronto?
Rory: Allora, sei pronta a gambizzare Taylor?
Lo: nooo, non dirmi che non vieni!
Ro: Mi dispiace, ma Paris mi ha bloccata e…- dice Rory bisbigliando

Sopraggiunge Paris come un corvo nero facendo quasi saltare Rory

Paris: Perché bisbigli?
Ro: Oddio, Paris, mi hai spaventata…non sto bisbigliando, sono al telefono con mia madre e non posso far sentire la conversazione a tutto il campus!
Pa: state parlando di sesso?
Ro: Ma noo!
Pa: Religione, opinioni politiche? Stai confessando di aver votato Bush alle scorse elezioni, vero?

Lorelai interviene nella discussione: “Hai votato Bush?!”

Ro: Scusa mamma, richiamami alla fine della assemblea cittadina. Bacio.
Lo: Ok, bacio.

Rory chiude il cellulare con Paris che continua a blaterare idiozie

Pa: Ora perché hai chiuso la comunicazione? La costituzione garantisce a tutti la libertà di manifestare il proprio pensiero, anche se qui al campus QUALCUNO SEMBRA ESSERSENE DIMENTICATO, EH? VERO RETTORE?

Ro: Paris, smettila o ti metterai nei guai!

Paris si libera dalla stretta di Rory e comincia ad arringare la folla che nel frattempo aveva fatto capannello intorno a lei.

Pa: Io parlerò, lo devono sapere tutti che quest’anno il rettore e la sua schiera di lecchini hanno tagliato i fondi per tutti i progetti di ricerca del campus biomedico!

Paris schiaffa nelle mani di Rory dei volantini di sensibilizzazione della causa e li distribuisce ai presenti, cominciando un dibattito sulla situazione universitaria.

Stars Hollow, palestra di Miss Patty, Assemblea Cittadina. Lorelai entra dalla porta scorrevole, mentre la riunione sembra già essere entrata nel vivo. Si siede accanto a Sookie e comincia a guardarsi intorno.

Lo: Ehi, che mi sono persa?
So: Allora, Miss Patty è la più inferocita di tutti perché le trasmissioni radiofoniche le rovinano le lezioni di danza, Babette ha rincarato la dose, portando a Taylor il conto del veterinario che ha prescritto ai suoi gatti dei tranquillanti perché il ronzio prodotto dai ripetitori gli ha fatto venire l’esaurimento nervoso. Jackson ha citato “Quarto potere” di Orson Welles e adesso sta riferendo degli effetti devastanti delle radiazioni su esseri umani e vegetali…
Lo: Grande Jackson, è la nostra Erin Brocovich, più forte della verità – dice Lorelai addentando una barretta di cioccolato
So:…ah, dimenticavo, Kirk ha riportato la perforazione del timpano dopo aver installato un altoparlante che ha cominciato a trasmettergli ad alto volume “Goooood morning Stars Hollow!” dentro l’orecchio..

Lorelai trattiene a malapena la risata, seguita da Sookie

Lo: Poverino!
So: Beh, doveva starci attento..
Lo: e in tutto questo Taylor che dice?
So: E’ irremovibile: pare che abbia ottenuto anche dei fondi governativi per mettere in piedi questa pagliacciata di radio.
Lo: Se non fosse perché la radio la gestisce Taylor e per le sue discutibili scelte musicali, l’idea di una radio cittadina non sarebbe poi tanto male…
So: Sì, è vero, se non ci fossero gli altoparlanti, ci fosse bella musica e fosse più discreta…come nel telefilm “Un medico tra gli orsi”, ricordi?
Lo: Con l’unica differenza che noi non abitiamo a Cecily in Alaska…
So: e non abbiamo il loro dj sexy…

L’inquadratura si apre sulla sala, con Lorelai e Sookie che sospirano al pensiero del DJ sexy del telefilm. Lorelai, dopo essere tornata in sé, intravede tra la schiera di teste Luke.

Gipsy: Devi togliere quei dannati altoparlanti dalle strade!

Kirk rivolto a Lulu, ad alta voce, come fa chi ci sente poco, esclama: “Che ha detto Gipsy? Devi togliere le altalene dalle borgate?”
Lulu: No, tesoro, non affaticare l’udito, poi ti scrivo tutto quello che hanno detto.
Kirk: Mi spogli tutto e mi butti sul letto? – dice sempre a voce troppo elevata – Ma Lulu, aspetta che sia finita almeno l’assemblea, sei insaziabile!
Lulu: Shhh!

Taylor: Calma, vi prego calma, con il vostro atteggiamento ostile non arriveremo da nessuna parte!
Ho le mani legate, ho già utilizzato tutti i finanziamenti e non posso restituirli.

Luke: E allora vorrà dire che ci terremo quegli affari, spegneremo tutti i ripetitori e annulleremo le trasmissioni.

Taylor: Non posso fare neanche questo.

Miss Patty: e perché?

Taylor: i finanziamenti che ho ottenuto non erano a fondo perduto, ma avrei dovuto restituirli in tre anni grazie agli sponsor e alle pubblicità che sarebbero passati sulla radio.

Miss Patty: E come pensavi di rifondere le spese, se al momento l’unica pubblicità che viene passata è quella del tuo supermarket e della tua gelateria?

Taylor: beh, contavo che nel giro di qualche mese la radio si sarebbe fatta conoscere anche nelle altre contee e avrei firmato qualche buon contratto di sponsorizzazione…

Lu: quindi ci stai dicendo che, se tutto questo progetto dovesse fallire, ci rimetterebbe l’intera città?

Taylor: in un certo senso… ho dato delle garanzie..

Miss Patty: Che cosa hai fatto? Hai ipotecato la città?

Taylor: ma no, solo alcuni dei suoi beni, come la biblioteca comunale, e…

Miss Patty: no, non dirmelo, anche la mia scuola di ballo, vero?

Taylor: beh, il locale è pur sempre di proprietà del Comune, tu gestisci solo l’attività…

Miss Patty: Taylor Francis Doosey, io ti ammazzo, giuro che lo faccio!!

Miss Patty con tutta la sua foga (e stazza) si avventa contro Taylor, facendo cadere entrambi insieme al leggìo, mettendo le mani al collo di Taylor.

Intervengono alcuni concittadini a separarli, tra cui anche Luke e Lorelai

Miss Patty è tenuta a stento da Luke e Jackson, mentre Lorelai e Sookie aiutano Taylor a riprendersi dall’attacco. Miss Patty continua a inveire contro Taylor, che si nasconde dietro Lorelai.

Miss Patty: Avrei dovuto farlo tanto tempo fa, quando mettesti quella stupida tassa sulle biciclette con i cestini viola che non si intonavano con le decorazioni autunnali, ma fosse l’ultima cosa che faccio, giuro che questa volta ti tiro il collo!

Gli animi dei presenti, ormai tutti in piedi, cominciano a surriscaldarsi, Lorelai cerca di prendere in mano la situazione.

Lo: Bastaaa! Nessuno tirerà il collo a nessuno, uomo o animale che sia, chiaro? Adesso calmiamoci tutti, riprendiamo i nostri posti. Tu Taylor vai a quell’angolo e tu Patty all’angolo opposto: dichiaro chiuso il match di lotta libera.

Lorelai aiutata da Luke solleva il leggìo: le loro mani si sfiorano, l’emozione è palpabile

Lo: Grazie..
Lu: Prego, Signor Presidente.

Luke sorride dolcemente a Lorelai, e si avvia verso l’angolo dove, come un pugile sul ring siede Miss Patty.

Lorelai con il martelletto dichiara la ripresa della discussione.

Lo: Ora che ci siamo tutti sfogati, cerchiamo di trovare una soluzione che accontenti tutti.
La radio non può chiudere, questo lo abbiamo capito: e allora perché non trasformarla e renderla più vicina alle nostre esigenze.

Babette: Sì, questa potrebbe essere una buona idea..

Lorelai: Cominciamo con le installazioni: i ripetitori potrebbero essere messi in aree lontane dal centro abitato…

Taylor: Ma sono già stati installati, spenderemo altri soldi per spostarli..

Lo: Beh, Taylor, credo di parlare a nome di tutta l’Assemblea quando dico che conto sul fatto che, a causa del disturbo arrecato alla popolazione, provvederai tu personalmente ad onorare le spese necessarie a questi spostamenti…

Taylor sta per alzarsi in piedi per replicare quando Jackson gli mette una mano sulla spalla per farlo desistere.

Jackson: Taylor accetta con piacere questo piccolo sacrificio per il bene della comunità..

Lo: perfetto, allora passiamo ad altro. Gli altoparlanti potrebbero emettere soltanto una musica di sottofondo, e rimanere attivi soltanto in alcune ore della giornata…

Sookie: La direzione artistica! Dobbiamo cambiare la direzione artistica.

Lo: Sì, serve qualcuno che si occupi delle canzoni da mettere e coordini le trasmissioni: insomma un po’ più di un dj..chi si offre?

Lane: Mi offro io, anzi ci offriamo noi! – tirando su la mano anche di Zach

Lo: Benissimo, data la competenza musicale di entrambi credo che potremo mettere ai voti anche queste due proposte

Lorelai continua a dirigere i lavori della riunione, mentre Luke la guarda orgoglioso.


L’Assemblea cittadina è finita. Lorelai saluta Sookie quando sopraggiunge Luke.

Lu: Ciao.
Lo: Ciao.

Lu: Sei stata grande lì dentro, li hai messi tutti in riga!

Lo: Anni e anni di pratica contro gli ammutinamenti di Michel, ormai sono allenata.

I due sorridono imbarazzati, stringendosi le mani nelle tasche.

Lo: Volevo chiederti scusa per questa mattina.
Lu: Non ti preoccupare..
Lo: ..ero soprappensiero, e quando ti ho visto sbucare dal nulla davanti al cofano, mi è preso un colpo.
Lu: Sono tutto intero…ero solo venuto a salutarti.
Lo: Bene, meglio così allora. Uhm, si è fatto tardi, ho promesso a Rory che le avrei raccontato tutto appena tornata a casa, e ne ho di cose da raccontare!
Lu: non..non hai neanche il tempo per un caffè?
Lo: io..vedi..devo..
Lu: Ti prego, solo una tazza di caffè, poi ti lascio andare..
Lo: lo sai che al caffè non so dire di no..
Lu: se poi ci scappasse anche una fetta di torta, che male ci sarebbe, no?
Lo: non tentare la sorte..

Luke le sorride e le offre il braccio: “Andiamo?”

Lorelai imbarazzata mette la mano sul braccio di lui e si avviano verso il locale. Dietro di loro, i partecipanti all’assemblea che ancora discutevano animatamente si ammutoliscono mentre assistono alla scena.




 
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view post Posted on 5/12/2007, 17:15




Locale di Luke. Luke apre la porta, lascia passare per prima Lorelai, e la richiude dietro di sé, girando il cartello “chiuso”. Lorelai non fa a tempo a sistemarsi al bancone che Luke la precede e le sposta la sedia ad un tavolo per farla accomodare.

Lo: Oh..grazie…potevo anche sedermi al bancone, così facevi prima e..
Lu: Non ti preoccupare, per me fa lo stesso.

Un imbarazzantissimo silenzio cade tra i due..

Lu: Eccoci qua..
Lo: Sì, eccoci qua..
Lu: Uhm…il caffè! Sei qui per il caffè!
Lo: Sì, l’idea era quella..
Lu: Te lo preparo subito – dice Luke sparendo dietro il bancone
Lo: Non ce n’è bisogno, mi va bene anche quello vecchio…dopo quell’immonda brodaglia che in Giappone chiamano caffè, potrei bere qualunque cosa..
Lu: No, figurati, ci metto un attimo…intanto ti scaldo una fetta di torta alle mele, o forse preferisci mangiare?
Lo: No, la torta di mele va benissimo..

Lorelai tamburella con le dita sul tavolo: è seduta sul bordo della sedia, quasi stesse aspettando lo sparo dello starter per darsela a gambe…

Lu: Ecco a te, una bella tazza di caffè e la tua torta.
Lo: Grazie, ha un aspetto invitante.
Lu: Posso sedermi qui con te?
Lo: Non c’è bisogno di chiederlo..
Lu: Allora…
Lo: Allora…
Lu: Mi dicevi dell’Asia…come è andato il viaggio?
Lo: Stancante, ma è stata davvero un’esperienza unica.
Lu: Immagino..

Altro momento di imbarazzantissimo silenzio, interrotto soltanto dai sospiri di Luke e dai bocconi di Lorelai

Lu:…e Rory come sta?
Lo: E’ rientrata al campus, tra una settimana riprendono le lezioni. Doveva venire anche lei all’assemblea cittadina, ma pare che Paris l’abbia bloccata.
Lu: eh sì, Paris è un osso duro, è difficile che…, insomma, ehm …non è facile liberarsi di lei – dice Luke mostrando di non avere la più pallida idea di quello che sta dicendo. Lorelai se ne accorge e scoppia a ridere

Lu: Che ti prende?
Lo: Niente… - dice Lorelai continuando a ridacchiare e quasi strozzandosi con il caffè…
Lu: Ma che c’è?
Lo: E’ solo che…tutta questa situazione…tu che non sai che dire, io che sembro seduta sui carboni ardenti…siamo veramente patetici, come due adolescenti alla prima uscita!

Anche Luke comincia a ridere e poi si ferma a guardare Lorelai estasiato: “Mi sei mancata”
Lorelai smette di ridere e abbassa lo sguardo. Luke allora le solleva il mento con un dito e le sposta dolcemente un ciuffo di capelli che le era sceso sull’occhio “Dio, quanto mi è mancato questo viso…ti confesso che in questi mesi, ogni volta che sentivo lo scampanellio della porta del locale, trattenevo il fiato e mi voltavo lentamente per vedere se eri tu, se eri tornata..da me.

Lorelai si scosta, si aggiusta la giacca e finisce l’ultimo sorso di caffè.

Lo: Devo andare.

Lorelai sta per alzarsi quando Luke le prende la mano e le dice: “Aspetta, non andartene via così presto, abbiamo ancora tante cose da dirci.

Lo: Senti Luke, le cose non funzionano così.
Lu: Quali cose, di che stai parlando?
Lo: Non possiamo fingere che tutto sia a posto e che non sia successo niente – dice Lorelai alzandosi dalla sedia e avviandosi verso la porta.

Luke la incalza: “e allora come dovrebbero funzionare secondo te le cose? Forse scappando via per due mesi senza dare alcuna notizia di sé? Eh? Sai chi era più informato di me dei tuoi spostamenti? Il postino! – tuona Luke – “perché grazie alle cartoline che inviavi da Honk Kong, Tokio e Pechino, conosceva a memoria tutte le tue destinazioni!

Lo: Avevamo rotto! Cosa ti aspettavi da me, che ti portassi un souvenir?
Lu: Tu hai rotto con me, hai fatto tutto da sola!
Lo: Che vuoi dire, che mi serviva il tuo consenso per troncare la nostra relazione?
Lu: Sto solo dicendo che volevo solo un po’ più di tempo, per parlare, per chiarirci. Ma tu sei partita in fretta e furia sul primo aereo, e io non ho fatto in tempo a raggiungerti e per poco non mi arrestavano con l’accusa di terrorismo internaz… - Luke si interrompe, rendendosi conto di aver parlato troppo.
Lo: Cosa? Cosa hai detto?
Lu: Niente…
Lo: Hai..hai cercato di fermarmi?

Luke fa spallucce e si mette le mani in tasca: “Se ti dicessi di sì, cambierebbe qualcosa?”
Lo: Beh, innanzitutto sarebbe un enorme passo avanti perché finalmente ti saresti deciso a condividere le cose con me…ma per il resto, no, non cambierebbe nulla. Io sono ancora molto confusa…ironia della sorte, ora sono io ad aver bisogno di tempo.

Lu: Prenditi tutto il tempo che vuoi, io ti aspetterò.
Lo: e se dovessi aspettare invano?
Lu: Ne sarebbe comunque valsa la pena.

Lorelai trattiene a stento le lacrime ed esce, scendendo come una furia i gradini del locale. Arrivata sul marciapiede si blocca. Rivive per un istante la scena che l’aveva vista troncare con Luke e andarsene via. Chiude gli occhi, una lacrima le scende sul viso, inspira profondamente.

Luke, da dentro il locale rivive la stessa scena. Quella sera era rimasto lì a vederla andare via.

Lorelai è ancora lì, immobile sul marciapiede: sente lo scampanellio della porta del locale che si apre, richiude gli occhi, trattiene il fiato e si volta. Luke le è corso dietro, le si avvicina e la stringe a sé, mentre Lorelai si lascia andare ad un appassionato bacio.


 
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view post Posted on 19/12/2007, 17:12




Mentre la telecamera sfuma sui due, Lane, con le cuffie da Dj, si è già impadronita della postazione della radio locale, e sulle note di “Love will come through”, dà la buonanotte a Stars Hollow

La: “A volte i ricordi possono fare del male, ma sono l’unica cosa che abbiamo a testimoniare che siamo vivi, che abbiamo fatto un percorso, che a volte abbiamo perso la nostra strada, salvo poi ritrovarla. Oggi intraprendo con voi un nuovo cammino. A tutti coloro che hanno avuto il coraggio di non arrendersi e di andare avanti, dedico questa canzone: che sia l’amore o qualunque altra cosa a donarci la felicità, sappiate che è a portata di tutti. E aspetta solo che noi la cogliamo. Buona notte Stars Hollow”


Esterno del locale di Luke. Lorelai e Luke sono ancora abbracciati, Lorelai si stacca.

Lu: Questa volta non ti lascerò andare via
Lo: Questa volta non scapperò…
Lu: dai, vieni dentro
Lo: ..ma non posso restare
Lu: e perché?
Lo: Perché so che se resto solo altri 5 minuti qui con te, tutte le mie buone intenzioni andranno a farsi benedire!
Lu: Che cosa intendi dire?
Lo: Voglio dire che ci voglio andare con i piedi di piombo, Luke. Non fraintendermi, non ha idea di quanto abbia voglia di stare con te, ma ho bisogno di tempo, anzi, noi dobbiamo darci un po’ di tempo, per riprendere in mano la nostra storia, per capire gli errori che abbiamo fatto e per non ricaderci più.
Lu: Non sei mai stata così fredda e razionale
Lo: ho dovuto imparare ad esserlo, per non rimanere scottata un’altra volta.
Lu: touchè…ma questo che vuol dire, insomma, per noi, cosa comporterà?
Lo: Viviamo alla giornata. Non ci diamo scadenze, cerchiamo di riscoprirci, iniziamo un nuovo cammino, se sei d’accordo.
Lu: Tutto quello che vuoi tu.
Lo: Allora..ciao, a domani

Lorelai si sporge per baciargli la guancia. Luke la trattiene per la giacca: “Sei proprio sicura di non volerti fermare? Ci sono talmente tante cose che ti vorrei dire..”
Lo: me le dirai…ma non oggi, non stasera…diamo tempo al tempo.
Lu: Ok…ma almeno lascia che ti accompagni a casa…ti giuro che ti lascerò alla porta appena arrivati a destinazione
Lo: Non sai proprio accettare un no come risposta, eh? Ti ringrazio, ma preferisco camminare un po’ da sola per schiarirmi le idee.
Lu: Ho capito, non insisto. Dormi bene, Lorelai.
Lo. Buonanotte.

Lorelai sorride dolcemente a Luke prima di incamminarsi verso casa, le mani strette nelle tasche, gli occhi rivolti al cielo, quasi a cercare la sua stella in quella sera così magica.

Il sole splende alto a Stars Hollow, tutta la città è in fermento per la festa di fine estate. Per la notte bianca della piccola cittadina tutta la popolazione si è mobilitata, per accogliere anche i cittadini della città di Woodbridge con cui Stars Hollow celebrerà l’avvenuto gemellaggio. Anche la locanda di Lorelai si è resa disponibile offrendo le proprie camere a prezzi ridotti per accogliere gli abitanti della vicina cittadina che intendesserotrattenersi per l’intero weekend.

Lo: “Dragonfly Inn, sono Lorelai, in cosa posso esserle utile?
(..) uhm, uhm…sì certo, è fortunato, ci è rimasta libera una stanza…mi dice il suo nome?...perfetto, allora la aspettiamo domani…arrivederci…”.

Sopraggiunge Sookie.

So: Allora, come vaaa?
Lo: Bene, ma sono indaffaratissima, con la notte bianca abbiamo fatto il tutto esaurito…una volta tanto Taylor ha organizzato qualcosa di buono.
So: Sì, sì, certo, è una cosa buona per la locanda..
Lo: Vuoi scherzare? E’ tutta pubblicità!
So: Ok, a parte gli affari che vanno a gonfie vele, per il resto..?
Lo: Tutto ok, Sookie, te l’ho detto
Lo: Non devi dirmi proprio niente?
So: Sì, in realtà ci sarebbe da definire il menu del brunch di domenica
So: Insomma Lorelai! Ti hanno vista tutti ieri sera mentre andavi al locale con Luke, come è andata? – tuona Sookie
Lo: Shhh! Sookie, ci sono gli ospiti, abbassa la voce!
So: Allora, ti vuoi decidere a parlare?
Lo: Vieni…

Lorelai e Sookie si spostano nella veranda e si mettono sedute ai tavolini sotto la quercia.

Lo: In realtà non è successo niente di che. Abbiamo parlato, bevuto una tazza di caffè, ci siamo baciati e poi sono tornata a cas…
So: coooooosaaaaa? – dice Sookie con un tono molto acuto – vi siete baciati? E per te questo non sarebbe niente di importante! Tesoro, quanto sono contenta che abbiate fatto pace, ci speravo tanto! – e stringe in un abbraccio l’amica

Lo: Sookie, Sookie, rallenta…si, è vero, abbiamo fatto pace, ma stiamo ancora in una fase di…diciamo di prova
So: Un fase di prova … - dice Sookie un po’ delusa, ma subito si rallegra – una fase di prova del tipo “adesso gli faccio vedere cosa mi ha fatto passare, ma poi lo perdono e faremo tanto sesso”, eh?
Lo: No, Sookie, una fase del tipo “non so bene ancora cosa aspettarmi da questa storia e voglio andarci cauta”
So: ohh… - dice Sookie un po’ dispiaciuta – allora non vi siete rimessi insieme?
Lo: Sì..no…insomma, non lo so. Ci frequenteremo, cercheremo di capire se possiamo ricostruire il nostro rapporto su basi più solide delle precedenti, per vedere se da questa storia vogliamo le stesse cose.
So: Un consulente di coppia!
Lo: Prego?
So: Vi ci vuole un consulente! Sì, uno di quei tipi, uno psicologo o psicoterapeuta che vi aiuti a capire voi stessi e i vostri sentimenti.
Lo: e tu che ne sai dei consulenti di coppia?
So: Ne parlavano la scorsa settimana da Oprah. Pare che nessun matrimonio sia in grado di reggersi in piedi da solo se non si è seguiti da un bravo consulente. L’importante, dicevano, è di non aspettare che il rapporto vada in crisi per andare in terapia, ma farlo da subito…come dicevano? Ah, sì, “per seguire fin dalle prime fasi della relazione tutta la sua evoluzione e maturazione”, o una cosa del genere.
Lo: Figurati se Luke sarebbe disposto ad andare in terapia!
So: Beh, un tentativo lo potrebbe pure fare, se è per voi, per la vostra felicità. Forse riuscirebbe a risolvere tutti i problemi che ha anche con la figlia, gli farebbe del bene a quel brutto carattere che si ritrova.
Lo: Mah…la vedo dura.
So: E poi mi sbaglio o a casa di tua madre avevi conosciuto una psicologa? magari fa anche terapia di coppia.
Lo: Sì, può darsi …. – dice Lorelai che sembra ormai già persuasa all’idea.
So: Allora prova a chiamarla, ti sentiresti più a tuo agio con una persona conosciuta. E poi chiedilo a Luke, sono sicura che, dopo i primi tentennamenti, non saprà dirti di no.
Lo: Beh, tentar non nuoce.

Locale di Luke. Luke sta servendo del caffè a dei clienti. Si avvicina al telefono, prende la cornetta in mano, se la batte un paio di volte sulla mano, poi la riattacca e va in cucina. Ne esce con un piatto fumante di patatine, le serve ad un cliente, torna dietro al bancone e di nuovo riprende in mano il ricevitore, sta per comporre un numero, poi ci ripensa e si mette a cambiare l’acqua al bricco del caffè. Assiste a questa scena April, che intenta a disegnare dei cartelloni per la notte bianca di Stars Hollow ha notato il comportamento strano del padre. Luke si avvicina per l’ennesima volta all’apparecchio, quando alle sue spalle spunta April che quasi gli fa fare un salto dallo spavento.

Lu: April!
Ap: Ci sono dei problemi?
Lu: Noo, che problemi dovrebbero esserci…io, ecco, stavo per fare una telefonata
Ap: Non mi sembri molto convinto: sono dieci minuti che ci provi e poi ci ripensi
Lu: E’ solo che la persona che dovrei chiamare potrebbe essere impegnata…sì – dice Luke con l’aria soddisfatta di chi ha appena escogitato un’ottima scusa – è così, sono indeciso se chiamare perché non vorrei disturbarla.
Ap: Sarà…

Luke sparisce di nuovo in cucina mentre April ritorna al proprio tavolo quando scorge oltre la vetrina del locale un’altra anima in pena indecisa se entrare oppure no.

Ap: Luke! Credo che quella persona che non volevi disturbare con la tua telefonata si stia facendo i tuoi stessi problemi, visto che è indecisa se entrare oppure no…

Luke esce di colpo dalla cucina e intravede Lorelai, anche lei intenta a fare il ballo dell’”entro, no resto fuori”

Ap: Probabilmente anche lei non vuole disturbarti..

Luke visibilmente imbarazzato esce dal locale e quasi si scontra con Lorelai che stava per imboccare la porta.

Lu: Ehi.
Lo: Ehi..ciao.
Lu: Che stai facendo?
Lo: Ecco, stavo per entrare, ma poi ho visto April, allora..
Lu: Non c’è nessun problema, entra pure
Lo: No, senti, meglio di no…non vorrei creare problemi con la madre
Lu: Insisto, non c’è nessun problema. Entra a prendere un caffè.
Lo: Ok, se proprio insisti…
Lu: Accomodati. Ti servo subito delle frittelle appena fatte.
Lo: Grazie.

Ap: Ciao Lorelai!
Lo: Ciao April…che fai di bello?
Ap: sto terminando un cartellone per la notte bianca di Stars Hollow
Lo: Wow…vediamo un po’ “Vincete il sonno e la stanchezza della maratona della notte bianca di fine estate di Stars Hollow gustando il famoso caffè di Luke”…Taylor ha convinto tuo padre a rimanere aperto questa notte?
Ap: Assolutamente no..Taylor non ci ha neanche provato. Questo cartello vale solo per l’alba di domani, quando i reduci della nottata insonne verranno a fare colazione qui.
Lo: Ingegnoso!

Luke sopraggiunge con una tazza di caffè fumante e delle frittelle con lo sciroppo d’acero. Lorelai si avvicina al bancone.
Lo: Grazie, mangio qui.
Lu: Come preferisci.

Con un movimento furtivo Luke estrae da sotto la cassa una margherita rosa, che appoggia accanto al piatto di Lorelai, e sussurrando le dice: “Bentornata. Questo posto non era più lo stesso senza di te”

Lorelai, emozionata, ricambia con un radioso sorriso, e abbassando lo sguardo sussurra “Grazie”

Lu: Tutto bene alla locanda?
Lo: Sì, con la notte bianca abbiamo fatto il pienone. Nel pomeriggio arriverà un pulmino di ospiti provenienti da Woodbridge che rimarrà fino a domenica. Hanno un calendario fitto di impegni, Taylor non ha lasciato loro neanche il tempo di fare pipì!
Lu: Vuole fare bella figura con il sindaco di lì. Tutta questa storia del gemellaggio è una pagliacciata, è l’ennesimo tentativo di ostentazione messo in pratica da Taylor..

In quel momento sopraggiunge Taylor.

Ta: Buongiorno a tutti, cari concittadini

Lo: Parli del diavolo…

Ta: Lorelai! Che piacere vederti di nuovo qui, dopo il tuo lungo viaggio in Asia…a proposito, - dice Taylor mantenendosi a debita distanza da Lorelai, e portandosi davanti alla bocca il blocco di volantini che aveva in mano – sei a posto con le vaccinazioni?
Lo: Come prego?
Ta: Hai fatto la profilassi per la malaria?
Lo: Ma che diavolo vai dicendo, Taylor?!
Ta: Potresti aver riportato qualche malattia contagiosa da quei paesi, come l’aviaria! Non è igienico che tu esponga la salute pubblica ad un rischio così grave! Dovresti startene in quarantena e non frequentare luoghi affollati.
Lo: Primo, sono sanissima, molto più di te. Secondo, non sono stata in zone a rischio epidemia, e terzo, vacci tu in quarantena, io me ne vado dove mi pare!
Ta: Sei sempre la solita! Comunque, Luke, ero passato per chiederti se potevi affiggere questo volantino sulle vetrate del tuo locale.
Lu: Chiedilo ad April, è lei che si occupa dell’evento, è lei che decide cosa affiggere e cosa no.
Ta: Ma è solo una bambina!
Lu: Ha la mia piena fiducia

Taylor si avvicina al tavolo dove è seduta April e le mostra il volantino, mentre Luke e Lorelai continuano a parlare.

Lo: Ho saputo che ti sei defilato dalla manifestazione…
Lu: Avevi dubbi?
Lo: Sarei rimasta stupita del contrario.
Lu: Tu sei coinvolta in qualche modo nell’evento?
Lo: No, se non con gli ospiti della locanda. La macchina dell’organizzazione si era messa in moto già quando ero in viaggio…anzi, sospetto che Taylor abbia anticipato i preparativi per tenermi fuori..
Lu: Allora, stasera…sei libera?
Lo: Sì, sono libera.
Lu: Se ti va, potremmo vederci, che ne dici?
Lo: Va bene..in realtà te lo volevo chiedere io..c’è una cosa di cui vorrei parlarti
Lu: Nessuna anticipazione?
Lo: No, è un discorso un po’ lungo…preferisco parlartene stasera.
Lu: Va bene…allora passo a prenderti alle 7?
Lo: Ok, ci vediamo alle 7…

Lorelai e Luke, separati dal solo bancone, si scambiano sguardi languidi, ma vengono disturbati da Taylor che comincia ad alzare la voce con April.

Ta: Ma queste sono condizioni inaccettabili!
Ap: Prendere o lasciare. Se il locale non viene menzionato con carattere 16 ed il logo della tazza da caffè, niente affissione. Arrivederci.

Taylor se ne va grugnendo, e rivolto a Luke: “Tale padre tale figlia!” – e se ne va via sbattendo la porta, tra le risate soffocate di Luke e Lorelai, mentre April guarda sorridente la coppia felice.



 
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view post Posted on 20/12/2007, 19:34




Casa di Lorelai. Lorelai è appena rientrata in casa dalla porta che dà sulla cucina, saluta Paul Anka, gli fa due grattini e poi, afferrata una busta di patatine, si dirige verso il divano e ci si butta sopra. Si sporge per prendere il telefono portatile e compone un numero. Dall’altro capo del telefono risponde Rory.

Ro: Pronto?
Lo: Una domanda. Se tu fossi la figlia miracolosamente sana di mente di Eva Braun e Adolf Hitler, chiameresti mai tua madre per farti dare il numero di una psicoterapeuta?
Ro: Mamma! E’ orribile quello che hai detto!
Lo: Sì, forse ci sono andata un po’ troppo pesante…
Ro: Qual è il problema?
Lo: Vedi, parlando con Sookie mi è venuto in mente che forse una psicoterapeuta potrebbe aiutarci a superare le difficoltà di comunicazione che abbiamo.
Ro: A me sembra che noi comunichiamo pure troppo..
Lo: Comincio a dubitare della validità dell’università di Yale a formare le giovani menti di questo paese…sto parlando di me e di Luke!
Ro: Ah…
Lo: Allora, cosa ne pensi?
Ro: Ma se hai sempre preso in giro chi andava in analisi! dicevi che una barattolo di cioccolata ti avrebbe saputo capire meglio di qualunque strizzacervelli.
Lo: Sì, è vero…ma sento che devo affidarmi a qualcuno, ho paura che da soli non ce la faremmo mai.
Ro: Ma cosa c’entrava la nonna in tutto questo discorso?
Lo: Lei conosce una psicologa, figurati che la voleva sistemare con tuo padre…invece la serata in cui l’ho conosciuta è finita con me, mezza sdraiata sul sedile posteriore della sua auto a farmi analizzare.
Ro: Pensavi di rivolgerti a lei?
Lo: Beh, almeno lei già conosce la nostra storia, mi è sembrata un tipo a posto. L’unico problema è che non ho il suo numero, e non ricordo neanche come si chiamava.
Ro: Beh, allora tanti auguri con la nonna! Sei pronta al suo terzo grado?
Lo: Dovrò inventarmi qualcosa – dice Lorelai continuando a sgranocchiare patatine
Ro: Ma qualcosa di credibile…
Lo: Io pensavo ad un consulto psicologico per Paul Anka
Ro: Benché sia fermamente convinta che quel cane ha qualcosa di strano e che andrebbe psicanalizzato, dubito che una storia simile possa reggere
Lo: Va bene, dai, troverò qualcosa di meglio..oh, avviso di chiamata..ti chiamo dopo.
Pronto?
Emily: Lorelai. Sono tua madre.
Lo: Mam… - Lorelai non riesce a terminare la frase perché si è strozzata con una patatina

Em: Lorelai, che ti prende? Adesso ti faccio venire pure le crisi di asma?

Lorelai, continuando a tossire, quasi rimanendo senza fiato, corre verso la cucina a prendere una bottiglia d’acqua, mentre Emily dall’altro capo del telefono continua a chiamarla. La crisi di tosse finisce e Lorelai, con le lacrime agli occhi può riprendere la conversazione.

Lo: Eccomi, sono salva
Em: ma che cosa ti era preso?
Lo: un killer era entrato dentro casa e stava cercando di strangolarmi, ma io mio sono divincolata e adesso sono chiusa in bagno. Potresti chiamare per cortesia la polizia?
Em: Lorelai, che stai dicendo!
Lo: tutto ok, mamma, mi stavo solo strozzando con una patatina!
Em: La tua solita mania di parlare con la bocca piena, ecco cosa succede poi, che uno si strozza! Lo sai che qualche anno fa il Presidente Bush quasi ci restava secco per colpa di un salatino?
Lo: Ah, vuoi dire che anche Bush ha il vizio di parlare con la bocca piena? Io sapevo solo che aveva il vizio di parlare a sproposito, ma in quel caso uno non ci si strozza, semmai fa andare di traverso il cibo a chi lo ascolta!
Em: Senti, non ho chiamato per sentire le tue fesserie antirepubblicane! Piuttosto, siete già tornate da una settimana e ancora non vi ho visto. Vi voglio domani a cena da noi.
Lo: Guarda mamma, non posso parlare per Rory, ma io proprio non posso.
Em: Sentiamo che scusa hai questa volta…
Lo: Nessuna scusa. Ho la locanda tutta esaurita, c’è la notte bianca di Stars Hollow ed io…sono anche nel comitato promotore.
Em: Figuriamoci se non ti perdevi quest’ultima baggianata della tua città. Ora sentirò Rory, comunque tu sei precettata per la prossima settimana.
Lo: Signorsì, signora!|
Em: ok, allora ci sentiamo..
Lo: Aspetta un attimo mamma…ti volevo chiedere una cosa.
Em: Dimmi.
Lo: Ehm, ti ricordi quella psicologa che ho conosciuto ad una cena a casa tua, quella che hai presentato a Christopher..
Em: Certo.
Lo: Ecco, mi domandavo, non è che avresti il suo numero di telefono?
Em: e perché avresti bisogno di una psicologa?
Lo: Nooo, non è che ho bisogno di lei come psicologa, ma come donna…- Lorelai strizza gli occhi e fa come per mordersi la lingua perché si rende conto che la conversazione sta andando male.
Em: Andiamo, sputa il rospo
Lo: Beh, ecco, è una cosa un po’ riservata..
Em: Adesso mi fai stare in pensiero
Lo: E’ per Sookie e Jackson! – dice Lorelai tutta d’un fiato e quasi trattenendo il respiro nell’attesa di vedere se la madre se la sarebbe bevuta
Em: Sookie e Jackson? Non sapevo che avessero dei problemi

Lorelai tira un sospiro di sollievo e continua a infarcire la storia – “sai com’è, mamma, adesso tutti i migliori esperti di rapporti di coppia dicono che è meglio prevenire una crisi matrimoniale, piuttosto che curarla quando si è già verificata e potrebbe essere troppo tardi”
Em: Mah, se lo dici tu. Ai miei tempi solo i malati di mente andavano in analisi.
Lo: Allora, mi dai il suo recapito?
Em: Aspetta solo che guardo nell’agendina: eccolo qui, hai da scrivere?
Lo: Certo, spara – dice Lorelai mentre si appunta nome e numero sulla mano sinistra.

Esterno della casa di Lorelai. Luke, vestito di tutto punto scende dal furgone e si avvia verso la porta. Un po’ goffamente cerca di nascondere un mazzo di fiori. Visibilmente nervoso, bussa alla porta. Dopo qualche istante Lorelai apre, avvolta in uno splendido miniabito azzurro, bella e radiosa più che mai. Luke rimane quasi estasiato da quella visione.

Lo: Ciao.
Lu: C..ciao. Sei stupenda..
Lo: Grazie…accomodati. Vuoi darmi la giacca?
Lu: sì, ecco, prima…insomma..questi sono per te..
Lo: E’ un sollievo sentirtelo dire, pensavo che li avessi portati per Paul Anka… dice ridacchiando nella speranza di rompere un po’ il ghiaccio- “Grazie, sono veramente bellissimi”.
Lu: Oh, non è niente…
Lo: li vado subito a mettere in un bel vaso.

Lorelai si dirige verso la cucina, mentre Luke rimane in soggiorno, un po’ imbambolato, a guardarsi intorno.

Lu: Sei pronta per uscire o hai ancora bisogno di un po’ di tempo per prepararti? Sai, ho prenotato un tavolo tra mezz’ora in un nuovo ristorante che hanno aperto sulla strada verso Woodbridge, mi hanno detto che ci si mangia bene.

Lorelai ritorna dalla cucina con il vaso e lo sistema sul tavolino.

Lo: Sì, sono pronta, però prima di andare volevo parlarti di una cosa.
Lu: Dimmi.
Lo: Siediti un attimo.
Lu: Devo iniziare a preoccuparmi?
Lo: No, non c’è niente di cui preoccuparsi. Ecco, volevo parlarti di una cosa e sapere cosa ne pensi.
Lu: Ok..
Lo: Non so neanche io da dove cominciare...innanzitutto inquadriamo l’argomento: noi due.
Lu: Noi due…vai avanti..
Lo: Noi due stiamo cercando di ricucire il nostro rapporto…è quello che stiamo facendo, no?
Lu: Sì…immagino di sì… -dice Luke sempre più dubbioso
Lo: Io ho paura che da soli, in questo nostro tentativo, potremmo fallire
Lu: Perché devi partire così sfiduciata? Abbiamo già superato in passato momenti difficili, e il solo fatto che anche questa volta siamo qui per provarci dimostra che possiamo farcela! – dice Luke prendendo la mano di Lorelai
Lo: Ma questa volta è diverso. Si era rotto qualcosa, non parlavamo più.
Lu: Lo so, è stata tutta colpa mia, mi sono allontanato e ti ho tenuto lontano dalla mia vita, ma ti prometto che non succederà più.
Lo: Luke, sono convinta delle tue buone intenzioni, ma ho bisogno di qualcosa di più…anzi, credo che tutti e due abbiamo bisogno di un aiuto
Lu: Un aiuto?
Lo: Sì. Di una persona che dall’esterno possa meglio giudicare ed aiutarci a capire i nostri errori.

Luke allontana la mano da Lorelai e si fa sospettoso – “a cosa ti riferisci quando parli di aiuto?”
Lo: Dell’aiuto di un esperto, di uno psicoterapeuta, anzi per la precisione di una psicoterapeuta…l’ho conosciuta ad una cena da mia madre, è bravissima, è lei che mi ha fatto capire che stavo sbagliando a tenermi tutto dentro e che dovevo affrontarti e chiederti come stavano le cose tra di noi!

Luke si alza dal divano e comincia a gironzolare nervoso per la stanza: “vuoi dire che la sera in cui abbiamo litigato, tu avevi appena parlato dei nostri problemi con questa donna?”
Lo: Sì!
Lu: Quindi, se non ho capito male, noi dovremmo andare in terapia da questa psico…
Lo: ..psicoterapeuta!
Lu: …grazie…insomma da questa tizia che tre mesi fa ci ha praticamente fatto fare la più brutta litigata della nostra vita?
Lo: Non vederla così, lei ha solo tirato fuori quello che avevo dentro e che covavo da mesi!
Lu: Non lo so, Lorelai, sinceramente questa cosa mi coglie un po’ di sorpresa…lo sai come sono fatto, l’idea di andare a raccontare i fatti miei ad una perfetta estranea..
Lo: Lo so, so di chiederti un grosso sacrificio – dice Lorelai avvicinandosi a Luke e accarezzandogli il braccio – ma è per noi, per la nostra felicità.
Lu: e quante volte dovremmo andarci da questa psicovattelapesca, eh?
Lo: Ce lo dirà lei, io per il momento l’ho solo contattata per sapere se faceva questo tipo di terapia di coppia, e lei mi ha detto che, se volevamo intanto farci un’idea, potevamo assistere ad una psicoterapia di coppia di gruppo… domani.
Lu: Di gruppo? Cioè, dovrei raccontare le mie faccende personali ad un gruppo di sfigati che non sanno tenere in piedi un matrimonio?
Lo: C’è chi invece neanche lo mette in piedi un matrimonio – dice Lorelai sarcastica. Luke rimane colpito.
Lu: Ok, va bene, facciamo questa prova. Però non ti assicuro niente.
Lo: Grazie! - Dice Lorelai raggiante baciandolo sulla guancia. – Prendo la giacca e andiamo. Ho una fame…

Lorelai si trascina dietro Luke, ancora turbato dalla notizia della psicoterapia, mentre escono da casa.


 
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view post Posted on 3/1/2008, 16:09




Lorelai e Luke sono davanti ad una porta a vetri, con su scritto “Dott.ssa Carolyn Bates, psicoterapeuta, specialista in patologie del comportamento”. Luke legge la scritta a bassa voce e poi mormora a Lorelai: “Non promette nulla di buono..”

Lorelai lo prende sottobraccio e gli dice: “Guarda che io sono nervosa quanto te…è solo un tentativo, se non ci piace o se non ci sentiamo a nostro agio, prendiamo e ce ne andiamo. Ma ho bisogno che tu non abbia alcun pregiudizio al riguardo, altrimenti è meglio andarcene subito senza perdere tempo.
Lu: Ok.
Lo: Nessuna remora?
Lu: Nessuna remora.
Lo: Allora al tre, uno..due e..

Lorelai non fa in tempo a bussare che una segretaria occhialuta e secca spalanca la porta.

Segretaria: Siiii? Desiderate?
Lo: Ehm, salve, noi siamo Lorelai Gilmore e Luke Danes, abbiamo un appuntamento con…
Segr: Sì, la dott.ssa vi stava aspettando…prego accomodatevi nella sala qui a destra
Lo: Grazie..

Lorelai e Luke si accomodano nella sala d’aspetto. Sui muri color ocra sono appese le famose “macchie di inchiostro” di Rorschach, che Luke comincia ad osservare attentamente, ruotando da destra a sinistra la testa per capire cosa rappresentino.

Lo: Che stai facendo?
Lu: mah…non capisco la gente che dice di vedere degli oggetti in questi disegni…per me sono solo macchie di caffè su un foglio ripiegato in due…

Dott. Ssa Bates: Anche questa può essere un’interpretazione – dice la psicoterapeuta entrando nella stanza per salutare i due pazienti cogliendoli di sopresa – “scusate, non volevo spaventarvi”

Lo: Ciao Carolyn, grazie di averci ricevuto.
Ca: Ciao Lorelai. E tu devi essere Luke
Lu: Molto piacere dottoressa – dice Luke avvicinandosi per stringerle la mano
Ca: Chiamami pure Carolyn, dobbiamo familiarizzare, voglio che vi sentiate assolutamente a vostro agio. Sedetevi pure. Vi ho fatto accomodare qui per introdurvi brevemente a quello che assisterete a questa seduta di psicoterapia di gruppo. Molte persone all’inizio si sentono disorientate, hanno mille pregiudizi perché pensano che la psicoterapia curi solo i malati di mente..

Luke si schiarisce al voce, Lorelai lo guarda con aria di rimprovero e lui abbassa subito lo sguardo

Ca:…ma questa reazione di chiusura è perfettamente comprensibile, perché è assolutamente normale essere intimoriti dalle cose che non si conoscono. Per questo sono qui, per superare con voi le vostre paure e, se vorrete, intraprendere un cammino che vi porti, se non a risolvere tutti i vostri problemi, quanto meno a conoscere un po’ meglio voi stessi.

Lo: Siamo pronti, vero Luke? – dice Lorelai stringendo il braccio del povero Luke
Lu: Certo, assolutamente..

Ca: Bene. Allora adesso entrerete in una stanza in cui le altre coppie si sono disposte con le loro sedie a cerchio. Per questa prima volta non vi chiedo di sedervi intorno al cerchio ma all’esterno. Ascolterete gli interventi delle altre coppie, e potrete entrare nel cerchio quando e se deciderete di presentarvi agli altri e di raccontarci la vostra storia. Bene, se non avete domande da fare possiamo andare.

I tre si alzano dalle poltroncine e si dirigono verso una stanza dalle pareti color cielo, dove al suo interno trovano gli altri pazienti seduti alle loro sedie a parlare amabilmente tra loro.
Mentre Lorelai e Luke si posizionano con le loro sedie al di fuori del cerchio, Carolyn saluta i suoi pazienti e apre la seduta di psicoterapia.

Siamo nel pieno svolgimento della seduta. Luke, a braccia conserte, guarda annoiato lo svolgersi della riunione, mentre Lorelai appare scocciata dall’atteggiamento dell’uomo.

Lo: Potresti almeno cercare di mostrarti un po’ più interessato, no? – sussurra Lorelai
Lu: Senti, non venirmi a dire che anche tu non ti stai annoiando a morte perché non ci credo…ti ho vista prima nascondere uno sbadiglio.
Lo: Guarda che sbadigliare non è necessariamente indice di sonno o noia…
Lu: Come no…
Lo: ..ma di bisogno dell’organismo di prendere più aria
Lu: Allora fai un respiro più lungo anziché sbadigliare…e ammetti che tutta questa storia è solo una perdita di tempo.
Lo: Lo sapevo che eri venuto pieno di pregiudizi!
Lu: Lo ammetto, avevo dei dubbi sulla psicoterapia, e ascoltare Jimmy lamentarsi della incomprensione della moglie verso il suo bisogno di collezionare tappi di birra usati ha confermato ogni mio sospetto! - dice Luke alzando un po’ il tono bisbigliato della voce e facendo così girare tutta la combriccola.

Ca: C’è qualcosa che vorreste dire?

Lorelai e Luke arrossiscono, colti in castagna come due bambini sorpresi dalla maestra a scambiarsi sotto il banco le figurine durante la lezione.

Ca: Luke, mi sembravi piuttosto coinvolto, vuoi intervenire nella discussione?

Lu: Veramente…io…
Lo: Veramente Luke mi stava manifestando le sue perplessità sull’aiuto che questa seduta può darci…

Luke lancia uno sguardo d’odio a Lorelai per averlo messo in mezzo.

Ca: Luke, ti prego, esponici senza alcun timore le tue riserve..

Lu: Io…io mi stavo solo chiedendo quale beneficio avremmo potuto trarre dallo stare qui ad ascoltare le vicende personali altrui che, con rispetto parlando, non hanno nulla a che fare con noi due e la nostra storia.

Ca: La tua osservazione non è priva di fondamento - dice Carolyn sotto lo sguardo stupito di Lorelai e la faccia soddisfatta di Luke, quella di chi crede di aver svelato il più grande mistero dell’universo – ti starai chiedendo cosa mai te ne può importare della collezione di Jimmy, delle serate davanti alla tv di Ally o del continuo russare di Adam. Vedi, Luke, questo è un gruppo che ormai si riunisce da più di tre anni ed è più che collaudato. Voi due siete nuovi, noi non sappiamo niente di voi e viceversa. Ma allora forse potrebbe essere utile che vi uniate al cerchio e ci raccontiate la vostra storia, così potremmo esservi di maggior aiuto, che ne pensate?

La faccia di Luke cambia immediatamente espressione, assumendo quella di chi è stato appena incastrato, mentre Lorelai assume un sorrisetto beffardo, del tipo “te la sei cercata..”

Ca: Coraggio, fatevi avanti…ragazzi, fate posto a Lorelai e Luke.

Lorelai e Luke spostano le loro sedie, Luke finisce proprio accanto a Jimmy, mentre Lorelai si siede vicino ad una “casalinga disperata”.

Ca: Lorelai, perché non ti presenti al gruppo?

Lo: Certo…salve, mi chiamo Lorelai…e sono sobria da 21 giorni – scherza Lorelai per rompere il ghiaccio, fingendo di aver sbagliato gruppo di terapia con gli alcolisti anonimi, ma la battuta incontra un accoglienza piuttosto gelida – ok, scusate la pessima battuta…non vi preoccupate, non sono un’alcolista, mi limito solo a fare battute nei momenti più inappropriati…è quello che mi ripete mia madre da quando ho cominciato a parlare…è giusto cominciare subito a lamentarsi della propria mia madre e accusarla di tutti i miei problemi o sto correndo un po’ troppo Carolyn?

Ca: Tranquilla, Lorelai, stai andando benissimo. Dicci piuttosto perché sei qui e cosa ti aspetti da questa terapia di coppia.

Lo: L’idea di venire qui mi è venuta per caso, parlando con una mia amica. Vedete, dopo un periodo di separazione mi sono riappacificata con il mio fidanzato, Luke.

Jimmy: Quindi non siete sposati?
Lu: No, dovevamo sposarci, ma..
Jimmy: e già andate in terapia? Ehi Anna, e io che pensavo che fossimo noi ad essere messi male dopo 6 mesi di matrimonio…

Luke spazientito ribatte a Jimmy: “beh, almeno io non l’ho costretta ad andare in analisi per colpa di una luna di miele passata al “Paradiso della birra”!

Ca: Ragazzi, vi prego, cerchiamo di non trascendere… Lorelai, ti prego, continua.

Una donna del gruppo: “perché vi eravate lasciati”?

Lorelai sta per rispondere quando viene interrotta da Carolyn: “Aspetta, vorrei sentire la risposta da Luke”

Lu: Beh, ecco…è stato a seguito di una brutta litigata. Lorelai mi aveva chiesto di scappare via per andarci a sposare e io invece volevo un po’ più di tempo per pensarci.

Adam: e da chi dovevate scappare? Siete grandi e grossi per sposarvi, o avete bisogno del consenso di qualcuno?

Lorelai abbassa lo sguardo. Carolyn se ne accorge e le domanda: “Lorelai, che cosa vi ha impedito di sposarvi?”

Lorelai viene interrotta bruscamente da Luke: “Niente e nessuno ci impediva di sposarci. Era questione di tempo, avevamo solo rimandato il matrimonio, ma ci saremmo sposati”

Lo: Non è vero, avresti rimandato e rimandato di continuo, perché non te la sentivi di affrontare Anna!
Lu: Anna non c’entra niente in questa storia.

Jimmy: ahaha! Lo sapevo che c’era di mezzo una donna, c’è sempre!

Lo: Dici di no? E allora perché non le hai mai detto che ti stavi per sposare?
Lu: io…io non gliel’ho detto e basta..
Lo: Te lo dico io perché non gliel’hai detto! Avevi paura che ti avrebbe fatto storie per vedere April!

Jimmy: Ma amico, allora è un vizio il tuo! Addirittura due donne!
Lu: Piantala, April è mia figlia!
Jimmy: Uhuh…qui scappa fuori pure una figlia illegittima…

Luke perde le staffe, si alza dalla sedia e si avvia verso la porta dicendo: “ne ho abbastanza..”
Lorelai lo segue urlandogli dietro: “Eh no, è troppo comodo adesso svignartela, ora torni qui e parliamo!”
Carolyn corre dietro ai due che nel frattempo si sono chiusi a chiave nel suo studio.

Lu: Lorelai, che fai, non ci puoi chiudere qui dentro!
Lo: Invece sì, finchè non sputerai tutta la verità!
Lu: Io te l’avevo detto che la terapia di gruppo faceva per me. Ho provato, sono stato lì per quarantacinque minuti a sentire quegli psicopatici lagnarsi di tutte le loro miserie coniugali e non è che il nostro rapporto sia migliorato, anzi…
Lo: E pensavi che un incontro sarebbe bastato?
Lu: Non ne serviva neanche uno di incontro, perché a pensarci bene, non c’è nessun problema da risolvere tra noi!

Lorelai è diventata rossa paonazza, sta per esplodere ma cerca di mantenere la calma: “Ho capito bene, Luke? Credi che nel nostro rapporto non ci sia alcuna questione irrisolta da superare? E’ questo che mi stai dicendo?”
Lu: Voglio solo dire che è vero, abbiamo passato dei momenti difficili. Ma adesso sono superati, insomma, guardiamo al futuro.
Lo: Ok…bisognerebbe solo intenderci su quale sia il nostro futuro e i tempi di relativa realizzazione, visto che fino a pochi mesi fa i nostri progetti e le scadenze temporali non coincidevano..
Lu: Ancora con la posticipazione del matrimonio! Ti avevo chiesto un po’ di tempo, lo stesso tempo che io ho concesso a te quando avevi litigato con Rory e non volevi fissare la data delle nozze, ricordi?
Lo: La situazione era totalmente diversa!
Lu: No, era identica! Entrambi non ce la sentivamo di fissare un evento così importante in un momento in cui eravamo turbati e sconvolti. Perché valeva solo per te e non anche per me?
Lo: D’accordo. Tu mi hai dato il tempo di fare pace con Rory…insomma, alla fine sarebbe successo, non potevamo rimanere separate per lungo…ma la tua situazione con April rischiava di cronicizzarsi se qualcuno di noi non si dava una mossa!
Lu: E tu pensavi davvero che, nello stato in cui ero, darmi un ultimatum sarebbe servito a smuovere le acque?
Lo: Io..io ero sconvolta..non ragionavo…ma dovevo fare qualcosa…
Lu: E adesso che farai? Mi darai un altro aut aut? O proseguiamo la terapia o ci lasciamo? Mi dispiace, Lorelai, io avrò pure sbagliato, ma un rapporto non si costruisce sulle minacce.
Lo: Hai vinto – dice Lorelai con fare arrendevole – faremo a modo tuo. Non ti condizionerò più la vita, ti lascerò libero. Che cosa vuoi fare, adesso?
Lu: Sposami, Lorelai.

Lorelai casca dalle nuvole. Da dietro la porta si sente Carolyn che ripete la stessa esclamazione di Lorelai: “Coosa??”
Lu: Hai capito benissimo. Sposiamoci, ora, prendiamo il furgone e partiamo alla ricerca di un giudice di pace che ci sposi nel giro di ventiquattro ore.
Lo: Ma, ma..
Lu: Chiameremo Rory dall’auto, andiamo! Dice Luke prendendo per mano Lorelai e portandola verso la porta.
Lo: Aspetta, aspetta…a che gioco stai giocando?
Lu: Nessun gioco. Ti ho chiesto di sposarmi e di farlo adesso, senza pensarci troppo su, non è questo che volevi? Che fossi più deciso e risoluto? Eccoti accontentata. Allora, qual è la tua risposta?

Lorelai è rimasta imbambolata davanti a lui. Un simile capovolgimento di fronte proprio non se lo aspettava.

Carolyn nel frattempo è riuscita ad aprire la porta con una copia della chiave. Tutti gli altri pazienti si sono accalcati per sentire che cosa risponderà. Luke si accorge della platea invadente e, scocciato, esce dalla stanza dicendo: “beh, credo di avervi offerto sufficiente materiale di discussione per le prossime 20 sedute. Devo andare” – e se ne va, sbattendo rumorosamente la porta dello studio e lasciando Lorelai pietrificata da quella proposta (ma era poi una vera proposta?) così inaspettata.










 
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view post Posted on 19/2/2008, 19:58




Lorelai esce di corsa dallo studio, nel tentativo di raggiungere Luke. Arrivata giù in strada si volta a destra e a sinistra cercando con lo sguardo l’uomo. A poche centinaia di metri da lei, Luke sta camminando con passo veloce, voltandosi di tanto in tanto a guardare le paline delle fermate dei pullman per trovare quello che lo riporterà a Stars Hollow.
Lorelai inizia un’affannata quanto traballante corsa sui tacchi a spillo per raggiungerlo.

Lo: Luke! Fermati! – gli grida dietro

Luke si ferma per voltarsi, ma subito dopo riprende a camminare facendo finta di niente.

Lorelai decide allora di togliersi le scarpe e comincia a correre scalza sui marciapiedi di Hartford, finchè finalmente lo raggiunge.

Lo Hai deciso di farmi morire? – dice Lorelai con un filo di voce. Luke le da’ un’occhiata velocissima e poi, continuando a camminare con lo sguardo dritto davanti a sé le dice: “Fossi in te mi rimetterei le scarpe, potresti ferirti con qualche vetro”

Lo: Si può sapere che cos’era quella?
Lu: Di che cosa stai parlando?
Lo: Quella di prima, che cos’era? – ansima Lorelai, ormai sfinita da tutta quella corsa.

Luke continua a non parlare. Lorelai lo strattona per un braccio, riuscendo nel tentativo di far fermare l’uomo. Molla la presa e si accascia su una panchina vicina, le scarpe in mano, la borsetta calata sul braccio e i capelli tutti scompigliati: “Uff, finalmente!”

Lo: Cosa volevi dimostrare lì dentro con quella specie di proposta?
Lu: Specie di proposta! La chiama “specie di proposta”! E che razza di proposta era quella che mi hai fatto al locale un anno fa, eh? Sentiamo…
Lo: La mia…la mia… - dice Lorelai ancora ansimando – era la dichiarazione di una donna innamorata che voleva passare il resto della vita con te, stupido testone!
Lu: Beh … - dice Luke balbettando, colto in controtempo – lo era anche la mia!
Lo: Da quando sei una “donna innamorata”? No, perché la cosa cambierebbe di molto lo scenario…

Luke fa il gesto di alzarsi ed andarsene, ma Lorelai gli prende la mano

Lo: Ehi…lo sai come sono fatta, faccio battute in continuazione, anche nei momenti meno opportuni…ti prego, rimani qui.

Luke si risiede sbuffando, lo sguardo fisso davanti a sé, le braccia conserte.

Lo: Ok…ricominciamo da capo..
Lu: E’ vero…non ci volevo venire fin dall’inizio da questa dottoressa, non credo che ci serva una psicoterapia di coppia.
Lo: e allora proponi il matrimonio come soluzione di tutto? Era questo il significato di quella proposta?

Luke la guarda con uno sguardo misto a severità e delusione.

Lu: Può darsi che un tempo io abbia creduto che sposandoci avrei risolto ogni problema, che ogni incomprensione tra noi sarebbe sparita. Ma questo è successo prima, prima che tu tornassi dall’Asia, prima che ci riappacificassimo, prima di venire qui.

Lo: Luke..

Lu: Ho sicuramente sbagliato il momento…e di certo quello non era il luogo adatto… - dice Luke distogliendo lo sguardo da Lorelai – ma era quello che sentivo di dirti in quel momento, e se devi fare tutta questa dietrologia dietro ad un semplice “sposami”, allora lasciamo perdere.

Lorelai ha gli occhi lucidi ma non riesce a dire neanche una parola.

Lu: Ora devo andare, Ho lasciato Ceasar e Lane soli al locale, devo dargli il cambio.

Lorelai sembra risvegliarsi da quello stato di confusione in cui era caduta dopo le parole di Luke: “Ti do’ un passaggio, vuoi?”

Lu: No grazie…preferisco camminare un po’…scusami…ci vediamo.

Luke si allontana velocemente, mentre Lorelai, ancora seduta sulla panchina, si lascia andare indietro appoggiandosi sullo schienale e piegando leggermente la testa da un lato.


 
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view post Posted on 12/3/2008, 17:15




Stars Hollow. Casa di Sookie. Lorelai è seduta sul dondolo della veranda e sorseggia un tazzone di caffè. Sopraggiunge Sookie con un vassoio pieno di biscotti.

Lo: Ma hai cucinato per un plotone! Io ti avevo chiesto solo un biscottino, tanto per mandar giù questo caffè e allontanare questa sensazione di nausea.

So: Beh, già che c’ero…li avevo fatti in gran quantità la scorsa settimana quando il figlio dei Danburry era venuto a giocare con Davey…pessima idea…ha leccato e sputato tutti i biscotti che gli avevo preparato… - dice proprio nel momento in cui Lorelai ne stava per addentare uno.
Lorelai fa la faccia disgustata e sta per riporre il biscotto sul piatto quando Sookie le dice: “l’impasto era così tanto che ho dovuto congelarlo!”. Risollevata, Lorelai riporta il biscotto in bocca.

Sookie si siede accanto a Lorelai: “Allora, raccontami, è andata così male dalla dottoressa Bates…?”
Lo: Una tragedia…Luke e la terapia di gruppo sono due mondi lontani anni luce e separati da un profondo buco nero, nel quale, mio malgrado, penso di essere precipitata…
So: Mi dispiace di averti dato un consiglio così cattivo…
Lo: Ma no, che dici, la colpa è solo mia. Io lo conosco…o almeno credo di conoscerlo, e non avrei dovuto forzarlo, invece l’ho fatto e questi sono i risultati.
So: Ne avete più parlato?
Lo: No… ho preferito lasciarlo in pace. Oggi sono rimasta a casa in attesa di una visita o di una chiamata…ma niente.
So: Perché non vai tu da lui?
Lo: Uhmmm, non so se è una buona idea…
So: Lo sai come sono fatti gli uomini…piuttosto che chiedere scusa o dirti che avevi ragione si taglierebbero un braccio.
Lo: Ma io non voglio che mi dia ragione…io vorrei soltanto parlare. Un’attività che ultimamente non ci è riuscita proprio bene…
So: Non puoi stare così a torturarti..vai da lui e chiarisci una buona volta la situazione.
Lo: ok, mi hai convinta…vado…augurami buona fortuna
So: Non ne hai bisogno…ma comunque, buona fortuna!

Lorelai afferra la borsa e scende le scale del portico, per ritornare subito su suoi passi: “ho bisogno di una scorta di dolci…versami in un tovagliolino i biscotti “slinguazzati”!
So: Ma non sono stati leccati, te l’ho detto…

Lorelai prende il sacchetto di dolci e si dirige a passo veloce verso il locale di Luke. Stranamente, non vede il solito movimento di gente che va e viene dal locale. Mano a mano che si avvicina si rende conto che le luci sono spente e che non c’è nessuno dentro. Arrivata davanti alla porta legge il cartello lasciato da Luke “Fuori città”. Leggendo quelle due parole Lorelai avverte una strana fitta allo stomaco…quel messaggio non promette niente di buono.
Tutto d’un tratto, la calma che fino a quel momento sembrava aver mantenuto lascia il posto ad un ondata di indignazione, e comincia a pensare tra sé e sé: “Fuori città? Come sarebbe a dire che è andato fuori città? Senza avvertirmi, senza lasciarmi neanche un messaggio? E va bene che abbiamo litigato, ma almeno un sms, che so…E continua a farmi muro, a non parlarmi a non dirmi un accidente! Ah, ma questa volta mi sente, questa volta non gliela faccio passare liscia…adesso lo chiamo e gliene dico quattro!” Lorelai fruga nervosamente nella borsetta alla ricerca del telefonino, e dopo averlo trovato, compone velocemente il numero. Il telefono non squilla, ma parte subito la voce metallica della segreteria telefonica “Siete pregati di lasciare un messaggio. Grazie”

Lo: “Luke. Sono Lorelai. Ho appena appreso dal cartello appeso alla porta del locale che sei fuori città. Bene…se questa notizia me l’avessi data tu dal vivo sarebbe stato più cortese, anche perché non ti sento da due giorni e non so che fine hai fatto. Non che tu debba comunicarmi tutti i tuoi spostamenti, ma preferirei essere informata prima dell’intera dannata città se parti, anziché leggerlo su un pezzo di cartone unto e legato con uno spago ad una maniglia!”.

Studio della dottoressa Caroline Bates. Luke dopo una piccola indecisione bussa alla porta ed entra.

Lu: Buongiorno.

La segretaria non sembra intenzionata ad alzare lo sguardo e a mezza bocca chiede: “Il suo nome? Ha un appuntamento?”
Lu: Sono Luke Danes, volevo parlare un attimo con la dottoressa, se è possibile.
Segr.: No mi dispiace, la dottoressa non riceve senza appuntamento…

Prima ancora di finire la frase, sulla porta della sua stanza compare Caroline.

Ca: Felicity, potrebbe darmi la cartella del sig. Gardamer?...oh Luke, Buongiorno, non l’avevo vista – dice andandogli incontro e porgendogli la mano.
Lu: Caroline, mi scusi se sono piombato qui così…volevo farle le mie scuse per il mio comportamento dell’altro giorno.
Ca: Venga, si accomodi da me….Felicity, mi lasci pure la cartella in sala terapia, grazie.

Felicity fa un grugnito e se ne va, sotto l’occhio divertito di Luke.

Caroline chiude dietro di sé la porta: “Allora, Luke, devo ammettere che la sua visita mi coglie di sorpresa”
Lu: beh, scusarmi con lei era il minimo che potessi fare…
Ca: Non sono sorpresa delle sue scuse, ma che sia tornato sul luogo del delitto…insomma, sarebbe bastata anche una telefonata..invece è venuto di persona…ci vuole coraggio.

Luke sembra seduto su una sedia di spine, appare molto nervoso: “beh..veramente, io non lo chiamerei coraggio, ma solo buona educazione…”
Ca: A meno che…
Lu: a meno che cosa? – dice Luke asciugandosi le mani sudate sopra la stoffa dei jeans
Ca: a meno che non abbia lasciato qualcosa in sospeso.
Lu: ma, veramente io…

Caroline si toglie gli occhiali e si siede sulla sedia accanto a Luke: “Forse dovrei essere io a rivolgerle le mie scuse”
Lu: Prego?
Ca: Sì, credo di aver sbagliato approccio…lei non era pronto per quel tipo di esperienza, la dovevo preparare meglio.

Luke appare confuso: “beh, io non sono mai stato in terapia, e ho sempre considerato quelli che ci andavano delle persone fuori di testa”
Ca: Lo credono in molti, a dire la verità…

Luke sembra acquistare sicurezza: “soltanto una volta ho utilizzato uno di quei volumi sull’autostima, ma si sono rivelati una buffonata, anche se mi hanno fatto tirare fuori il coraggio di dichiararmi a Lorelai..”

E’ incredibile. Luke è un fiume in piena. Comodamente seduto sulla sua poltroncina, sta raccontando tutta la sua vita alla dottoressa.


Stars Hollow. Piazza cittadina. Lorelai chiude lo sportellino del cellulare e a grandi passi si avvia verso la jeep, rischiando però di essere quasi avvolta da un filo di mini-luci che degli operai stavano sistemando lungo tutto il bordo del marciapiede. Accanto alla sua auto, Kirk sta dando disposizioni ad una gru per rimuovere la jeep di Lorelai.

Lo: Ehi! Che diavolo pensate di fare alla mia auto?!
Ki: Ostacola i preparativi per la notte bianca di Stars Hollow…non hai visto i cartelli? Non solo c’è divieto di sosta in tutta l’area adiacente alla Main Street, ma tra 7 minuti e 24 secondi scatterà anche il divieto di accesso, con conseguente pedonalizzazione di tutta la zona.
Lo: Accidenti, la notte bianca! Me l’ero scordata! Ok, Kirk, la sposto subito.
Ki: Non puoi.
Lo: Come sarebbe a dire che non posso?
Ki: Deve essere sollevata per poterla spostare.
Lo: Ma non c’è più bisogno…ora sono qui, la metto in moto e me ne vado
Ki: Non è possibile. Vedi tutto questo filo elettrico? Dà elettricità a tutte le mini-luci fatte installare da Taylor su tutti gli edifici, vetrine, lampioni, marciapiedi e a tutti gli oggetti inanimati della città. Se ora ti muovessi con quest’auto rischieresti la fulminazione…
Lo: Cosa???
Ki: …ma nella peggiore delle ipotesi, manderesti all’aria il progetto di Taylor di ricreare l’atmosfera delle stelle del firmamento da cui prende il nome Stars Hollow…
Lo: E allora la soluzione sarebbe quella della gru, suppongo…
Ki: Non ti preoccupare, con questa imbracatura sposteremo la tua jeep in un attimo sull’altro lato della strada ancora non ricoperto dal filo elettrico.

Nel frattempo sopraggiunge Taylor.

Ta: Allora, è ancora qui questa macchina? Che cosa vogliamo aspettare per rimuoverla?
Lo: Taylor, scusa la domanda…ma non credi che tutte queste luci siano pericolose? Insomma, potrebbe esserci una sovraccarico, o anche un corto circuito, ci hai pensato?
Ta: Lorelai cara, ti assicuro che è tutto in regola e autorizzato dalla società elettrica…non ci sarà alcun problema. Stanotte Stars Hollow si illuminerà della sola luce di queste piccole stelline…se non ci saranno altri intoppi causati da gente che parcheggia in aree dove non si può sostare…Kirk! Forza con quella gru!

Sotto lo sguardo atterrito di Lorelai, la jeep tutta imbracata viene sollevata da terra: il fatto che ci sia Kirk ai comandi non fa presagire nulla di buono, tanto che tutte le persone coinvolte nell’organizzazione della festa e i passanti si sono fermati a vedere quale guaio combinerà Kirk. Insperabilmente, Kirk porta a termine il suo compito senza alcun danno, provocando lo scrosciante applauso dei presenti. Kirk, gongolante, si sporge dalla gru per fare un inchino, perdendo così il controllo del braccio che va ad agganciare l’insegna “Luke’s Cafe” facendola cadere e danneggiando anche la lettera E della vecchia insegna “William’s Hardware”.
Le persone che prima applaudivano si lasciano andare in un corale “Oh-oh…”

Studio della dottoressa Caroline. Luke sta raccontando la sua storia con Lorelai, la scoperta di April e la sua “fuga” dal matrimonio.

Ca: Perché se ne è andato così, l’altro giorno, quando stava finalmente aprendosi a Lorelai?
Lu: Lei forse dimentica che dietro la porta c’era tutto il suo gruppo di terapia…
Ca: No, non mi incanta. Lei è un uomo passionale e istintivo, quando vuole esserlo: lo dimostra la proposta che ha fatto a Lorelai. O era solo un modo di tagliare la discussione?
Lu: Non lo so cosa mi è scattato in testa. Per un istante ho pensato: “ma perché stiamo qui a discutere? Che senso ha tutto questo? Io amo questa donna, anche se mi fa impazzire, e voglio solo stare con lei”…ecco, è questo quello che ho pensato, e la parola “sposami” mi è uscita da sola.
Ca: Perché poi si è fermato?
Lu: Non lo so, forse ho avuto paura…forse mi sono tornati in testa i fantasmi di Anna che non voleva che Lorelai frequentasse April.
Ca: Presumo che questo sia ancora un nodo irrisolto…e finché non avrà chiarito la situazione con la madre di sua figlia, dubito che con Lorelai potrete rimettere seriamente in piedi la vostra relazione.
Lu: Sì, lo credo anch’io.


Luke ritorna con il suo furgone verso il locale, infischiandosene degli addetti al traffico che non volevano farlo passare, e vede un capannello di persone sotto l’insegna pencolante del locale. Scende come una furia dall’auto e si fa strada tra la folla. Lorelai appare stupita di vederlo.

Lu: Ma che diavolo sta succedendo?! Taylor! – Luke punta il dito contro l’uomo – questa volta me la paghi!

Luke, Kirk e Taylor cominciano a discutere animatamente, mentre Lorelai rimane in disparte a guardare la scena. Luke se ne è accorto, e di tanto intanto lancia qualche sguardo nella sua direzione.

Lu: A me non interessa chi pagherà per i danni, basta che qualcuno paghi! E adesso fuori di qui, avete combinato già abbastanza guai! Vale anche per voi – rivolgendosi ai curiosi – lo spettacolo è finito!

Taylor e Kirk si allontanano, mentre Luke è salito su una scala per vedere le condizioni dell’insegna. Lorelai si avvicina:
Lo: A dire il vero..mi sento un po’ responsabile…
Lu: Di cosa? Non hai messo mica al mondo tu Kirk…
Lo: E’ successo tutto perché avevo parcheggiato la jeep in divieto, e Kirk ha usato la gru per rimuoverla.
Lu: e non sei responsabile neanche dell’idiozia di Taylor…guarda che disastro… - dice Luke poco prima di scendere dalla scala.
Lo: Ti credevo fuori città.
Lu: Beh, forse era meglio se me ne andavo. Ho messo quel cartello per non avere seccature da Taylor…ah, a proposito..non ti ho avvisato che andavo fuori città proprio perché non mi sono mosso..
Lo: ehm…allora hai sentito il messaggio…
Lu: e comunque ti ho mandato un mazzo di fiori alla locanda con un biglietto di scuse per come mi ero comportato da Caroline.

Lorelai è imbarazzatissima: “Luke, scusami, non lo sapevo, non sono andata a lavorare…a dire la verità, sono rimasta a casa aspettando come una stupida una tua telefonata, mi dispiace.
Lu: Penso che dovremmo parlare.
Lo: Ok…
Lu: Ora devo andare a prendere April, deve allestire un suo stand per la notte bianca. Ma più tardi sono libero.
Lo: Va bene, tanto contavo di uscire per godermi la notte bianca di Stars Hollow. Allora a dopo.

Lorelai si allontana con uno sguardo preoccupato. Luke le è apparso particolarmente serio e risoluto. Cerca di allontanare ogni cattivo pensiero dalla testa mentre guida verso la locanda per andarsi a prendere i fiori di Luke.









 
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view post Posted on 23/5/2008, 16:03




Notte Bianca di Stars Hollow. Rory e Lorelai camminano sulla Main Street per raggiungere gli stands della notte bianca organizzata da Taylor.

Ro: Ehi, non è strano che per la prima volta tu non sia coinvolta nell’organizzazione di una festa cittadina?
Lo: Beh, sì, ci ho pensato anch’io…e a dirti la verità c’è stato un momento in cui sono stata invidiosa di Miss Patty, Babette e Lulù che hanno partecipato al comitato dei festeggiamenti. Ma poi ho pensato che, per una volta, avrei potuto godermi in pace la festa, strafogandomi di noccioline e zucchero filato e partecipare a tutte le iniziative…anche se..
Ro: Anche se cosa?
Lo: In testa al momento ho solo Luke e il suo “dobbiamo parlare”…è tutto il pomeriggio che ci penso.
Ro: Tranquilla, vedrai che vorrà soltanto chiarire le cose: insomma, uno che ti manda dei fiori per scusarsi non può che avere delle ottime intenzioni. Ti ricordi come è andata poi la prima volta che ti ha regalato dei fiori??
Lo: ed è stata anche l’ultima…le cose sono molto cambiate da allora… Senti, dove abbiamo appuntamento con tuo padre e Gigì?
Ro: Papà ha detto che mi avrebbe mandato un messaggio sul cellulare appena arrivati.

Rory e Lorelai arrivano in piazza, dove su un palco di legno con la scenografia di una notte stellata e una luna sfavillante, Taylor sta dando il benvenuto agli ospiti di Woodbridge intervenuti alla notte bianca.

Lorelai si guarda intorno. Poco distante da lei intravede April, dietro il suo stand scientifico, che sta sistemando degli espositori di fossili e minerali, aiutata da Luke e dalla madre, Anna. Luke e Anna si scontrano accidentalmente, e nello scontrarsi Anna quasi abbraccia Luke. I due si guardano e scoppiano a ridere: anche April interviene, prendendoli in giro. Anna cinge con un braccio la vita di Luke e con l’altra gli dà delle affettuose pacche sullo stomaco. Sembrano così intimi, tanto che Lorelai, quasi d’istinto distoglie lo sguardo dalla scena, come se si sentisse in imbarazzo per aver violato la loro privacy. Viene poi colta di sorpresa dalle urla di Gigì: “Lorelai! Lorelai!”

Lo: Gigì, tesoro, per un soffio non mi fai venire un colpo! - dice Lorelai prendendo in braccio la bambina
Christopher: Signore..
Ro: Ciao Papà! Aspettavo un tuo sms.
Ch: Si, lo so, ma Gigì appena scesi dall’auto ha voluto lo zucchero filato e non ho avuto modo di chiamarti, poi vi ho visto tra la folla…anzi, vi ha visto Gigì ed eccoci qui. Allora, qual è il programma?
Lo: Beh, vedo che qualcuno qui ha già spuntato dalla sua lista “mangiare zucchero filato allo stand dello zucchero filato”, vero Gigì? Allora io proporrei di fare scorta di marschmellows e noccioline caramellate prima di aggregarci al tour della città sul trenino elettrico, che partirà tra circa 10 minuti.
Ch: Beh, allora, diamoci una mossa, altrimenti lo perderemo!
Lo: Non ancora.
Ch: Come sarebbe a dire non ancora?
Ro: Non prima che Taylor abbia avuto modo di dire la sua frase di apertura di una festa cittadina.
Ch: Ah, ho capito…e quale sarebbe questa frase fatidica che dobbiamo aspettare?
Lo: In realtà non ce n’è una sola..
Ro: Nel corso degli anni le abbiamo tutte segnate, perché avevamo notato che ne aveva a disposizione 5 o 6..
Lo: Sette, se consideri quella per gli eventi importanti
Ro: e questa potrebbe proprio essere l’occasione per sfoggiare la mitica numero 7
Ch: So che mi pentirò di avervi fatto questa domanda…ma qual è il punto?
Lo: Non c’e nessun punto, vogliamo vedere se la nostra previsione si avvererà o no.
Ch: Va bene – dice Christopher con tono accondiscendente – ma si può sapere qual è questa frase
Ro: “che la forza delle stelle sia con voi”
Christopher trattiene a stento una risata: “ma che cos’è, guerre stellari? E voi state qui ad aspettare che dica questa stupidaggine?
Lorelai risentita: “ma non è una stupidaggine! Kirk un po’ di tempo fa aveva anche fatto delle magliette..guarda qui

Lorelai e Rory tirano giù la zip delle loro felpe e mostrano la maglietta con la frase su sfondo nero tempestata di stelline, che si illuminano con un solo clic sul bordo destro della maglia.

Ch: voi siete fuori!
Lo: Ehi! È carina…molto meglio di quelle fatte in occasione della serata Poe
Ro: Anche se quella con su scritto “Babette ha mangiato fiocchi d’avena” aveva il suo fascino
Lo: shhh! Fate silenzio! Potrebbe essere il momento! Vieni Rory, andiamo sotto il palco!

Lorelai e Rory sgattaiolano tra le persone radunate sotto il palco e si posizionano davanti a Taylor, pronte a tirar giù di nuovo la zip, mentre Taylor sta concludendo il suo discorso.

Ta: In conclusione, dato che il tempo è tiranno e questa notte merita di essere vissuta fino in fondo, miei cari concittadini, miei cari gentili vicini di Woodbridge, ho l’onore di dichiarare aperta la prima edizione della notte bianca di Stars Hollow! Si dia inizio ai festeggiamenti!

“Noooooo!” - Lorelai e Rory in coro. Taylor appare molto seccato, tutti si girano verso le due ragazze, mentre il maestro d’orchestra ha smesso di contare per dare l’avvio agli orchestranti.

Lorelai cerca di recuperare la situazione: “Nooo…Nooo Taylor, parlaci ancora, intrattienici con la tua arte oratoria..facci vedere le stelle, che come sai, sono la nostra forza!”

Taylor si china verso di loro e sussurra: “Hai già bevuto Lorelai, o sei sotto l’effetto di troppi zuccheri?”
Lorelai da sotto al palco gli tira la giacca e gli bisbiglia: “Taylor, la tua frase…”
Ta: Ma di che diavolo stai parlando?

Rory e Lorelai mostrano la loro maglietta.
Ta: Ma io non ho mai detto una cosa simile! Adesso ho da fare, lasciatemi in pace. Via con la musica!

Rory e Lorelai sono alquanto deluse – Lo: Doppiogiochista! Ipocrita! Mentitore! Come può aver rinnegato la sua frase!

Dall’altra parte della piazza Luke osserva la scena, quando d’un tratto il suo sguardo incrocia quello di Chris…
 
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CentralPerk
view post Posted on 8/7/2008, 17:13




Stacco della camera. L’attenzione di Luke, ancora scuro in volto, viene richiamato da Anna: “Ehi! Che ti è preso?”
Lu: Niente, niente…- cerca di tagliare corto Luke mentre volta le spalle a Christopher e si sposta dietro lo stand di April. Ma intanto Anna aveva intercettato la direzione dello sguardo di Luke.

An: Chi è quel tipo con cui ti stavi lanciando occhiate di fuoco?
Lu: Non so di cosa tu stia parlando.
An: Amico, non fingere con me: sembrava di stare sul set di mezzogiorno di fuoco!Dai - lo incalza Anna - quel biondino laggiù, alto, bel fisico…uhm…ci sarebbe da farci un pensierino..
Lu: Anna! Non so se ti sei accorta che c’è tua figlia a meno di un metro di distanza.
An: Oh, ma noi due facciamo sempre dei commenti sui possibili miei pretendenti, vero April?
Ap: Sì, e devo riconoscere che in questo caso concordo con la tua opinione!

Anna si rivolge a Luke visibilmente infastidito: “Visto? E’ ora che ti arrendi all’evidenza: tua figlia è una donna!

Luke sbuffa e fa finta di sistemare il telo che avvolge la copertura dello stand. Anna gli si avvicina e
gli sussurra all’orecchio: “C’entra Lorelai, non è vero? Chi era quel tipo? un suo ex, per caso?

Lu: E va bene, tanto lo so che mi darai il tormento finchè non ti dirò qualcosa…sì, è il padre della figlia, contenta?
An: Ah, lo sapevo, sei geloso!
Lu: Ma smettila!
An: Uh uh…luke è geloso…- comincia a canticchiare Anna – “sai, non ti facevo così passionale…di me non eri di certo geloso, quasi quasi mi ritengo offesa…
Lu: Senti, è tutta un’altra storia…e comunque ci sono state occasioni in cui a qualcuno che ti ronzava intorno avrei volentieri spaccato la faccia…
An: Nooo! E dimmi un po’, chi è che ha rischiato la vita?
Luke tentenna e poi esclama brandendo un cacciavite: “Roy Douglas!”
An: Chi???
Lu: Dai, quel tipo della squadra di football, ti si mangiava con gli occhi quando facevi la cheerleader..
An: Ma noi all’epoca non stavamo insieme!
Lu: uhmm, beh, che vuol dire…insomma…
An: Avevi una cotta per me al liceo!!! Ma guarda che vado a scoprire dopo così tanti anni… dice Anna evidentemente lusingata dalle parole di Luke


Luke cerca di cambiare discorso: “senti, mi passi quei chiodi?”

An: e poi quando ci siamo messi insieme che fine ha fatto tutta questa passionalità che avevi? Si è spenta tutta dietro alle partite di baseball e alle uscite con Skippy e Doug? Ti sei completamente dimenticato di me…
Lu: Oh, andiamo Anna, è passata una vita!
An: Ora che mi ricordo quando mi corteggiavi eri molto carino e romantico..e poi tutto è cambiato. E’ successo così anche con Lorelai?

Luke appare colpito dalla domanda personale e Anna se ne accorge.

An: Scusami, non sono affari miei…
Lu: Questa fune non regge, vado a prenderne un’altra nel furgone – dice Luke allontanandosi

Nel frattempo, il giro turistico di Stars Hollow è terminato. Il trenino giunge a destinazione, e il gruppo scende. Lorelai rimane seduta.

Rory: Mamma, guarda che dobbiamo scendere..
Lo: Tutto qui? No, dico, 4 dollari e 50 per un giro di appena 10 minuti!

“Lorelai, sei a Stars Hollow, mica a Londra su un Seightseeing!” – dice Chris mentre fa scendere Gigì dal trenino.

Lo: se lo avessi organizzato io, avrei fatto vedere i luoghi più bizzarri del paese, raccontando gli aneddoti legati ad ognuno di essi…Kirk ha fatto una radiocronaca! – e tentando di imitare la voce di Kirk – “Alla vostra destra la Chiesa, alla Vostra sinistra Twickham House, di fronte la pasticceria Weston”…sembrava un navigatore satellitare di seconda marca! – si appresta a dire Lorelai mentre scende finalmente dal trenino, quando sopraggiunge alle sue spalle Kirk

Kirk: Ci sono problemi, signora?
Lo: Oddio, Kirk, mi hai fatto prendere un colpo!
Ki: Mi è sembrato di cogliere dalle sue parole un leggero disappunto per il giro turistico
Lo: Kirk, senza nulla togliere alla tua ottima dizione, ho trovato la descrizione dei luoghi un po’ arida..
Ki: Capisco…allora lei che suggerisce?
Lo: Innanzitutto, piantala di darmi del lei che mi fai venire i brividi. In secondo luogo, smettila di elencare i luoghi come una macchinetta, intrattieni i visitatori! Hai mai visto il film con Vince Vaughn e Jennifer Aniston, in cui i due si lasciano ma continuano a vivere sotto lo stesso tetto e alla fine è un inferno per tutti e due ecc. ecc.?
Ki: Ma che c’entra?
Lo: Lui di mestiere faceva proprio l’intrattenitore su uno di quegli autobus turistici, e riscuoteva un successone con il pubblico perché faceva scherzi, battute, era formidabile…

Kirk non risponde e si allontana.

Lo: Kirk! Dove vai, non ti volevo offendere!

Kirk prende un cartello su cui scrive “Prossimo tour inizio tra 2 ore”, lo attacca al trenino e si dirige verso la videoteca. Lorelai lo segue con lo sguardo mentre vede il furgone di Luke parcheggiato su una stradina laterale con Luke che sta armeggiando con il pick-up.

Ro: Ma perché quest’uomo deve prendere sempre tutto alla lettera?
Lo: Perché altrimenti non sarebbe Kirk.

Chr: ehi, ragazze, Gigì ha fame, ci andiamo a prendere qualcosa?
Lo: Voi andate, io vi raggiungo più tardi.
Ro: Ok, a dopo allora.

Lorelai si avvia verso Luke.

Lo: Ciao.
Lu: Ehi.

Luke appare freddo e distante.

Lo: Che stai facendo?
Lu: Sono venuto a prendere una fune più resistente per lo stand di April…credevo di averne una nel pick-up, ma evidentemente mi ricordavo male. Tu, tutto bene?
Lo: Sì, tutto ok…sono venuti Christopher con Gigì per la notte bianca…
Lu: Sì, ho visto… - risponde scontrosamente Luke

Lorelai si avvicina a lui e gli mette una mano sulla spalla: “Ehi, vuoi dirmi che c’è?”
Lu: Quel tipo…mi dà ai nervi.
Lo: Non è venuto per me, ma per Rory. Sei un “ragazzo-padre” anche tu, anche se l’hai scoperto da poco, dovresti sapere come vanno certe cose
Lu: Sì, con l’unica differenza che io non sbavo dietro la madre di mia figlia da vent’anni..
Lo: Forse succede il contrario nel tuo caso… - replica acidamente Lorelai, staccandosi da Luke
Lu: A cosa ti riferisci?
Lo: Che forse Anna non è poi così disinteressata nei tuoi confronti, visto come ti guarda e ti tocca…
Lu: Ma che diavolo vai dicendo! Tra di noi non c’è niente…
Lo: Forse è così per te, ma che ne sai di lei? Che ne sai se non cova l’idea di riunire la famigliola felice? – Lorelai è quasi sul punto di scoppiare in lacrime. Luke se ne accorge, le si avvicina e le prende il viso tra le mani.

Lu: Ehi…tu non devi temere nulla, chiaro?
Lo: Scusami…è stata una settimana difficile…
Lu: Lo so, e i nostri litigi di certo hanno contribuito a complicarla. Ma ti prometto che andrà meglio, risolveremo tutto, ok?
Lo: Ok – dice Lorelai tirando su con il naso
Lu: Fammi un bel sorriso ora!

I due stanno per baciarsi quando sopraggiunge Anna: “ehm, ehm.-..scusate se vi disturbo… Luke, April ha bisogno di aiuto con quei plastici.

Lu: Sì, arrivo subito…voi due già vi conoscete, no?
An: Sì, sì, ho già avuto il piacere. Ciao Lorelai.
Lo: Ciao Anna.
An: Luke, April ti aspetta. Terrò io compagnia a Lorelai fino al tuo ritorno, a meno che non l’aspetti qualcun altro da qualche parte…
Lo: Beh, sì, in realtà mi aspetta mia figlia…
An: e il tuo ex-marito, giusto?
Lo: No, non sono mai stata sposata – replica secca Lorelai.

An: Ma è il padre di Rory quel bell’uomo che ho visto con in braccio quella bambina bionda insieme a voi, non è vero?
Lo: Sì, è il padre di Rory e quella bambina per la cronaca è la sua secondogenita… - risponde spazientita
An: Facevate proprio un bel quadretto, non è vero Luke?
Luke coglie l’espressione stizzita di Lorelai e cerca di mandar via Anna – Lu: Anna, tu intanto vai, dì ad April che arrivo subito.
An: Ok. Lorelai è stato un piacere.

Mentre Anna si allontana Lorelai guarda negli occhi Luke: il suo sguardo dice tutto…

Lu: Sì lo so a cosa stai pensando, non so cosa le sia preso, ma non è come pensi tu.
Lorelai sospira guardando da un’altra parte: “Sarà...”

Lu: Ehi, ti posso lasciare sola?
Lo: Sì, vai da April…io raggiungo Rory…però prima ridimmi quella cosa…
Lu: Quale cosa?
Lo: La cosa che mi hai detto prima…uffa, se te la suggerisco io non vale…
Lu: Forse ne ho un’altra migliore…Ti amo.. – dice teneramente Luke poco prima di baciare Lorelai.
Lo: Hai ragione, questa era meglio…
Lu: A dopo…

Luke si allontana, Lorelai sorride ancora al pensiero del bacio, mentre poco distante da loro Anna aveva osservato tutta la scena, mordendosi le labbra.





 
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CentralPerk
view post Posted on 11/7/2008, 11:47




Piazza di Stars Hollow. Rory sta consultando il depliant degli eventi della serata, quando dagli altoparlanti della radio di Stars Hollow risuona una voce a lei familiare. Sopraggiunge Lorelai.

Lo: Allora, qual è il prossimo evento in lista?
Ro: Shhh! Ascolta..
Lo: Cosa?
Ro: La radio…non ti ricorda niente questa voce..
Lo: Uhm..
Ro: E’ Dean! Oddio, non ci posso credere..da quanto tempo è tornato in città?
Lo: Non ne ho idea…sapevo che Lindsay e la famiglia si erano trasferiti nella contea vicina, ma di lui si erano perse le tracce.
Ro: Devo parlare con Lane…perché non mi ha detto che lavorava con lei?
Lo: Scusa, ma che te ne importa?
Ro: No, così, era tanto per sapere…
Lo: Dammi retta, lascia chiuso il capitolo Dean di “Vita di Rory”, è molto meglio.
Ro: ma sì, tranquilla…figurati, era solo per curiosità…
Lo: Allora, torniamo a noi…che fine ha fatto tuo padre?
Ro: E’ andato a portare Gigì a dormire, tornerà tra poco.

Si unisce alla copia di ragazze Miss Patty. “Ragazze…” dice con tono inquisitore Patty tenendo in mano una cartellina rossa. “Non vedo il vostro nome sulla lista del mio corso di salsa che inizierà tra venti minuti…è un errore, una dimenticanza o cos’altro?

Colte in castagna le ragazze cercano di giustificarsi.

Ro: Vedi Patty, ci hanno detto che c’era un numero massimo di partecipanti e..
Lo: e siccome alcune clienti della locanda volevano assolutamente partecipare…
Ro: abbiamo lasciato il posto a loro! – esclama Rory e annuisce Lorelai, con il sorriso di chi ha escogitato una scusa perfetta.

Pa: Sciocchezze…c’è sempre un posto per le mie ragazze…piuttosto, avete un cavaliere?
Ro: Oh, io non sono per i balli a due…
Lo: Sì lei è come Liv Tyler…balla da sola…
Pa: ah, stupidaggini. La danza è nata per essere ballata in due, è l’anticamera dell’accoppiamento,
il rituale di corteggiamento più antico del mondo!
Lo: beh, ne ha fatti di progressi l’uomo dalle clavate in testa alle donne primitive!
Pa: Tranquilla bambina, troveremo qualcuno alla tua altezza. E tu, che scusa hai?
Lo: Uhm…dubito seriamente che Luke acconsentirebbe a farmi da cavaliere…dovrai trovarmi qualcuno, possibilmente alto, affascinante e sosia di George Clooney..
Pa: Ma, veramente…- dice Patty un po’ turbata, scorrendo su e giù la lista di nomi.
Lo: Che c’è Patty? Sei a corto di uomini? Sarebbe proprio il colmo per te…
Pa: Scu..scusatemi, deve esserci stato un errore con le iscrizioni…qui Luke risulta già iscritto..
Lo: Non è possibile, non si sarebbe mai iscritto! Qualcuno deve avergli fatto uno scherzo..fai vedere..
Patty cerca di tirare a sé la cartellina: “ma no, non c’è bisogno, vado subito a sistemare questo equivoco”

Troppo tardi…Lorelai ha appena letto il nome della dama di Luke.

Lo: Anna Nardini? Che storia è questa?
Pa: Lorelai, stai calma…vedrai che sarà sicuramente uno scherzo…figurati se Luke ballerebbe con lei invece che con te…anzi, figurati se ballerebbe…
Lorelai è diventata tutta rossa in volto…”Beh, lo vedremo presto…”

Pa: Guarda, le trovo subito un altro cavaliere…uhm vediamo, Morey e Babette, Gipsy e Andrew, Fran e Taylor..che Dio l’aiuti quella poveretta…ehi, Christopher balla? Perché mi ricordo che era un ballerino nato!
Ro: Uhm, io non credo che…
Lo: Iscrivilo! – dice Lorelai risoluta – ci penso io a convincerlo…
Pa: va..va bene…ma con chi dovrebbe ballare?
Lo: alla formazione delle coppie ci pensiamo dopo…in fondo dame e cavalieri potrebbero essere cambiati se tu, Patty, li giudicassi non affiatati, non è vero?
Pa: Sì, penso di sì…
Lo: Allora è deciso, ci vediamo tra un quarto d’ora sulla pista.
“Ok” dice Patty allontanandosi.
Ro: mamma, che cosa hai in mente?
Lo: Tranquilla, è tutto sotto controllo…











 
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