Titolo: Imparare a crescereAutore: PheebeGenere: FanfictionStato: ConclusaCommenti: QuiBreve descrizione da parte dell autore:a grande richiesta, ecco il primo capitolo della mia nuova ff (literati ovviamente) ispirata ad una quinta serie che probabilmente non vedremo mai, e che ho deciso di sognare...almeno
beh credo che questa sarà più bella della prima (per la quale ho un blocco assurdo) e che cmq vi farà piacere leggerla...spero...
aspetto i vostri commenti e le critiche.
ma siate buone please
La storia inizia alla fine della quarta serie.
Il punto della situazione:
- Le vicende tra Rory e Dean vengono lasciate al primo episodio della V serie. Rory nn parte per l'europa, e nn prende atto del proprio errore.
Primo Capitolo.
Devo crederci.
Il silenzio la opprimeva, sola, in quella stanza dove spesso si era rifugiata negli ultimi tempi, dove era scappata dagli sguardi di sua madre, dalle sue prediche, dal suo credere di sapere tutto…
No, non poteva sapere, non doveva assolutamente avere ragione…dove sarebbe finita altrimenti? Se davvero fosse stato un errore tutto quello che aveva vissuto con dean, dove sarebbe finita una volta affrontata la realtà?
No, doveva essere forte, più forte degli altri, più forte di quegli sguardi…più forte un giorno dopo l’altro…lui l’amava, lo sapeva, non poteva, non doveva sbagliarsi.
Ma allora perché si sentiva così? Come se tutti sapessero, come se tutti gli sguardi fossero puntati su di lei…
Bussarono alla porta, e si sentì sollevata.
Chiunque fosse, sarebbe stato il benvenuto, perché le avrebbe impedito di pensare, almeno per qualche minuto.
Si alzò e corse alla porta.
Afferrò la maniglia e aprì.
Un volto familiare, un volto amico finalmente.
Gli si buttò tra le braccia, stringendolo forte. Lui ricambiò, ma presto allentò la presa guardandosi intorno sospettoso.
Dean: è meglio entrare.
Rory: si, vieni.
Fece qualche passo e si fermò subito dopo, tentando di guardare in salotto.
Rory chiuse la porta.
Dean: tua madre?
Rory: al lavoro, o da luke, non mi importa.
Dean: l’importante è che non sia qui
Rory: si
Si avvicinò per baciarla, e lei ricambiò con dolcezza.
Rory: come mai sei qui? È successo…
Dean: no, mi andava di vederti
Rory: mi hai letto nel pensiero allora
Dean: credi che…
Rory: vieni
Gli prese il braccio, e lo portò in camera da letto.
Chiuse la porta e lo spinse sul letto.
Dean: credi che tua madre…
Rory: non mi importa di lei, adesso voglio solo stare con te
Gli sbottonò veloce i bottoni della camicia, mentre lui le sfilò la maglietta.
Dean: rory…
Rory: sshh
Si chinò e gli diede un bacio.
Non voleva pensare, non voleva parlare.
Doveva poter credere che tutto quello che pensava fosse la verità.
Doveva credere nel suo amore.
Doveva credere di far bene.
Doveva crederci…
La porta si aprì di nuovo un paio d’ore dopo.
Ma stavolta non sarebbe stata felice, o sollevata, ma solo oppressa da quello sguardo di disapprovazione, o da quelle parole dette credendo di aver ragione.
Lorelai: rory
Non rispose, rimase in silenzio sul letto, fingendo di leggere un libro.
Lorelai: rory
Si avvicino alla porta della camera e la vide distesa.
Lorelai: pensavo non ci fossi
Rory: beh mi spiace
Lorelai: ci siamo svegliate di buon umore…
Rory: se evitassi di parlarmi non dovresti ascoltarmi
Lorelai: è questo che vuoi? Che non ti parli?
Rory: mi sarebbe più facile leggere
Stette in silenzio per qualche minuto, poi notò il letto disfatto.
Lorelai: il letto…
Rory guardò le coperte senza dire nulla.
Lorelai: era fatto stamattina
Rory la guardò senza aggiungere nulla.
Lorelai: è stato qui vero?
Rory: cosa vuoi che ti risponda?
Lorelai: di no! (alzando il tono)
Rory: no (torno a guardare il libro)
Lorelai: adesso basta, smettila (si avvicino togliendole il libro dalle mani)
Rory: ridammelo
Lorelai: sono settimane che faccio finta di niente, adesso sono stanca!
Rory: io più di te
Lorelai: oh mi spiace signorina, ma adesso mi starai a sentire.
Rory: io non devo fare proprio nulla, ridammi il libro!
Lorelay: no, adesso parliamo (si avvicino a una poltrona, vi appoggio la borsa e il libro)
Rory: bene, ne ho altri
Rory si avvicinò alla libreria per prendere un altro libro, ma lorelai le si pose di fronte.
Rory: togliti
Lorelai: no, adesso parleremo
Rory: non ho niente da dire (si avvicinò al letto)
Lorelai: meglio, vorrà dire che mi ascolterai senza interrompere!
Rory si sedette incrociando le braccia e guardando la madre arrabbiata.
Lorelai: se credi che quello sguardo mi possa far cambiare idea, vuol dire che non mi conosci
Rory: avanti, sto aspettando
Lorelai: dean non deve più venire qui
Rory: cosa?
Lorelai: hai capito
Rory: spero di no
Lorelai: beh allora te lo ripeto “dean, non può più venire qui”
Rory: tu sei pazza
Lorelai: beh anche tu visto che sei mia figlia!
Rory: questa è la mia camera e ci faccio entrare chi voglio
Lorelai: è qui che sbagli, questa camera, fa parte di questa casa, di cui “io” ho pagato il mutuo, e di cui “io” sono proprietaria, quindi entra ed esce di qui, solo chi dico “io”!
Rory: questo è assurdo, dove credi di essere?
Lorelai: a casa mia, e io non voglio che lui ci venga più!
Rory: credi che questo ci allontanerà?
Lorelai: se il vostro il rapporto è legato da questo letto…si, credi di si!
Rory: ma come ti permetti?
Lorelai: come ti permetti tu! (alzando il tono) ti ho sempre trattato da adulta, perché così hai sempre voluto, e adesso, usi questa camera come una specie…una specie..
Rory: di bordello?
Lorelai: l’hai detto tu
Rory: non posso credere che tu mi dica questo!
Lorelai: mi ci stai costringendo! Ti comporti come una bambina!
Rory: ti sbagli, sono una donna e tu non vuoi accettarlo!
Lorelai: è questo che ti piace credere? Di essere una donna? Rory è sposato dannazione! Ma come puoi non capirlo?
Rory: io, io ho bisogno di lui, e lui di me
Lorelai: che lui abbia bisogno di te non lo metto in dubbio, forse lindsay non gli basta!
Rory: tra noi non c’è solo sesso, lui mi ama!
Lorelai: per questo vi vedete di nascosto e in una camera da letto?! Certo!
Rory: basta sono stufa!
Lorelai: io più di te, di vedere mia figlia buttarsi via in questo modo! Non ti riconosco più
Rory: certo, eri abituata a qualcuno che faceva quello che dicevi!
Lorelai: oh non ti permettere sai! Tu hai sempre potuto fare quello che volevi, e ho sempre cercato di sostenerti!
Rory: come stai facendo adesso?!
Lorelai: non posso crederci! Vorresti che approvassi il tuo comportamento?
Rory: che lo accettassi almeno!
Lorelai: questo non potrà mai succedere perché sono tua madre, è mio compito di dirti quando sbagli!
Rory: pensavo che dean ti piacesse
Lorelai: quando era single, si, mi piaceva e molto, ma ora non posso accettare che lui sia sposato e se la spassi con mia figlia quando ha voglia di un diversivo!
Rory: bene, la prossima volta andrò via con jess così sarai contenta!
Lorelai: cosa?
Rory: niente (si avvicinò per prendere la giacca dalla poltrona)
Lorelai: dove credi di andare?
Rory: io vado dove mi pare, e faccio quello che mi pare
Lorelai: non qui
Rory: cosa?
Lorelai: hai capito bene
Rory: mi stai cacciando?
Lorelai: mi costringi a farlo
Rory: non so dove andare
Lorelai: senza che gli altri scoprano tutto, certo, lo so.
Rory: e tu…
Lorelai: puoi andare da dean, fatti ospitare da lui, lindsay ne sarà felice!
Rory: non posso credere che lo stai facendo
Lorelai: non posso credere che mi hai costretto a farlo
Rory: non mi vuoi? Beh, non ho bisogno di te
Lorelai: io si, ma non posso accettare che tu ti comporta così
Rory: la bambina è cresciuta mamma
Lorelai: no, purtroppo no, rory
La guardò senza dire nulla, abbassò lo sguardo e uscì di casa furibonda.
Sapeva che la madre aveva ragione, ma doveva sbagliarsi, almeno questa volta.
Avrebbe chiesto aiuto a dean. Lui l’avrebbe aiutata, l’unico che poteva capirla.
L’unico che l’amava.
Edited by Reflecting Light - 16/7/2006, 12:29