BOB DYLAN
Ammetto di sentirmi un pò emozionata nel dover aprire questo topic,spero di aver controllato bene ma non ne ho visti altri,altrimenti perdonatemi.
Io lo definisco
un genio dell'arte,credo sia in assoluto l'artista che più riesce a colpirmi ed ad emozionarmi.
Mio malgrado ho avuto la fortuna di vederlo una sola volta dal vivo,a Bologna,3 o 4 anni fa,al palazzetto dello sport,solito posto dove 10 anni prima avevo dato libero sfogo alla mia follia durante il concerto dei Take That......come si cambia vero?
Inutile dire che il concerto fu meraviglioso,quello di Bob, e meraviglioso allo stesso modo fu tutto il contorno,c'erano persone di tutte le età,dal gruppetto di 18enni alla signora 50enne venuta da sola col treno da Napoli .
Difficilissimo riuscire a riconoscere tutte le canzoni,ormai era diventata una sfida...ma si sa un vero Cantautore ogni volta che canta la solita canzone la propone in modo diverso.
Inconfondibile comunque furono le prime note di
Like a rolling stone.
Nel 2004 la rivista americana
Rolling Stone la elesse la canzone più bella di sempre e celebrò l'anniversario di uscita con un articolo memorabile,che ancora ricordo,in cui tante delle più famose star,del cinema e della musica,ricordavano il luogo esatto in cui si trovavano nel momento in cui sentirono per la prima volta Like a rolling stone.
Inizio con la biografia,spero di non dilungarmi troppo...direttamente da
Onda Rock..CITAZIONE
Bob Dylan è una delle figure più importanti e controverse della musica americana. Nella sua vita e' stato tante cose: protestatario, ebreo, cristiano, folk-singer, cantante rock, country, blues, gitano e predicatore, innovatore e reazionario, tossicodipendente e vegetariano, padre e marito, acustico ed elettrico, commerciale ed elitario. Ma in quasi quaranta anni di attività artistica, ha saputo conquistare i livelli più elevati del tempio della musica. Come e' stato detto: "Se fra cento anni qualcuno cantera' una canzone di questo secolo, sara' una canzone di Bob Dylan".
Continuo con Wikipedia(preferivo quella di Onda Rock ma era veramente troppo lunga)
CITAZIONE
Bob Dylan - alias di Robert Allen Zimmerman - (Duluth, Minnesota, 24 maggio 1941) è un musicista, compositore, cantante e poeta statunitense.
È conosciuto anche attraverso altri pseudonimi e ha all'attivo una carriera pluridecennale iniziata nei primi anni sessanta.
Dal 1988 il suo nome è inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Time Magazine lo ha incluso fra le cento persone che più hanno influenzato il XX secolo. Considerato una delle stelle maggiori nel firmamento della pop music, per molti critici ed appassionati è un poeta tout court.
Ha detto di sé:
« Posso accettare il caos, ma non sono sicuro che il caos accetti me »
Ed anche:
« Non mi definisco un poeta perché la parola non mi piace. Io sono un trapezista »
BiografiaConsiderato il naturale erede di
Woody Guthrie, Dylan ha scritto innumerevoli canzoni e ballate molte delle quali entrate a far parte dell'immaginario collettivo di più generazioni
(Blowin' in the Wind, My Back Pages, Chimes of Freedom, Song to Woody, Desolation Row o Mr Tambourine Man, per citarne solo alcune).
Ha sempre rifiutato ogni tipo di etichetta che per lui è stata coniata, ma per molti suoi ammiratori è stato a lungo un paladino dei reietti e dei diseredati; per altri - e per la critica ufficiale e underground - semplicemente una rockstar.
Dylan - che nel 2004 ha dato alle stampe la prima parte della sua trilogia autobiografica:
Chronicles - Volume 1 - è anche attore, regista cinematografico e autore di colonne sonore.
Secondo la prestigiosa rivista musicale Rolling Stone - che ha chiamato a giudicarle centosettantadue fra rockstar, produttori e critici discografici - la sua canzone Like a Rolling Stone è la migliore fra le principali 500 di tutti i tempi.
Un musical dal titolo
The Times They Are A-Changin', centrato sulle sue canzoni, è stato ideato da Twyla Tharp e messo in scena a Broadway ad ottobre 2006.
A ottobre 2007 la Sony ha pubblicato un cofanetto - riassuntivo del repertorio di Dylan e articolato su tre dischi - dal titolo Dylan, sorta di summa della sua produzione discografica.
Nel medesimo periodo è stato immesso nel circuito cinematografico un film - I'm Not There (in Italia Io non sono qui) - che ripercorre essenzialmente le prime tappe della sua carriera, dalle prime esperienze da hobo, agli esordi nei folk club newyorchesi e alle tournéè in Europa. La colonna sonora del film - dal titolo omonimo
I'm Not There - contiene oltre una trentina di cover delle più conosciute canzoni di Dylan interpretate per l'occasione da diversi artisti pop, fra cui il brano che dà il titolo al film e al disco, mai pubblicato precedentemente almeno in maniera ufficiale dalla casa discografica di Dylan.
Ha destato scalpore nei primi anni duemila la sua partecipazione ad uno spot pubblicitario, vista come una contraddizione rispetto alla sua posizione verso il sistema. Ma durante la sua carriera non ha mancato spesso di spiazzare tanto gli estimatori quanto i detrattori, magari solo innovando - con repentine ed improvvise inversioni di rotta - sia lo stile musicale sia le tematiche dei versi.
Accadde una prima volta nel cambio di decennio fra gli anni sessanta e anni Settanta quando un suo album doppio - intitolato in senso autoironico Selfportrait (Autoritratto), privo praticamente di sue composizioni - si limitava a contenere classici del repertorio traditional. Probabilmente si trattava di uno dei tanti messaggi cifrati che avrebbe poi reiterato nel corso degli anni successivi ai suoi fan: non sarebbe stato il portavoce di alcuno, eccetto che di se stesso.
ChroniclesAlla fine del 2004, dopo un lungo silenzio, Dylan ha dato alle stampe (in ottobre sul mercato statunitense, a gennaio 2005 su quello europeo) il primo volume della sua trilogia autobiografica,
"Chronicles - Volume 1". In esso, racconta in prima persona del suo arrivo a New York da Minneapolis nel pieno dell'inverno del 1961, dopo un viaggio in autostop a bordo di una Impala del '57 durato un giorno ed una notte attraverso il middle-west innevato.
Lo scopo del viaggio era quello di conoscere i cantanti blues e folk in voga a quel tempo (fra gli altri, Sonny Terry, Dave von Ronk, i New Lost City Ramblers ed il reverendo Gary Davis) ma soprattutto conoscere il suo idolo Woody Guthrie.
Più precisamente, nella Grande mela Dylan avrebbe tracciato il suo destino, approdando - sconosciuto ma pieno di aspettative, con la mente tesa come una trappola e con la consapevolezza di non aver bisogno dell'approvazione di alcuno - al Café Wha?, al
Greenwich Village.Gli Inizi:Dalla nativa città di Duluth (Minnesota), Dylan si era trasferito ancora giovanissimo insieme alla famiglia nel vicino centro metallurgico di Hibbing, in pieno Iron Range minerario; qui poté avvicinarsi allo studio della chitarra, dell'armonica e del pianoforte fondando un suo piccolo gruppo d'esordio, i Golden Chords.
L'esordio discografico - dopo il passaggio nella vicina Minneapolis e dopo l'arrivo a New York e i primi spettacoli nei café del Village (il debutto sul palco avvenne l'11 aprile 1961) - giunse nel '62 con un album che porta semplicemente il suo nome.
Si trattava di un album, prodotto dalla Columbia (l'importante casa discografica diretta da John Hammond per la quale inciderà nell'intera carriera, tranne poche eccezioni), ideale per un debuttante, ricco com'era di cover di brani tradizionali sullo stile talkin' blues del celebre hobo Woody Guthrie.
Dal successivo long playing (Freewheelin' Bob Dylan del 1963, nella cui foto di copertina appare al fianco della fidanzata newyorkese dell'epoca, Suze Rotolo), i suoi dischi conterranno - con poche eccezioni - solo canzoni da lui scritte.
L'incidente e il ritorno sulla scena
Nell'estate del 1966 - quando il suo nome veniva ormai accostato a quello di star quali Elvis Presley, The Rolling Stones e Beatles - di ritorno da una tournée in Europa, rimase vittima di un grave incidente motociclistico che lo tenne per un paio di anni lontano dalla ribalta.
Il rientro di Dylan sulla scena musicale live dopo due anni di assenza avvenne nell'agosto 1969 al Festival dell'Isola di Wight, quando si esibì in concerto con The Band (già The Hawks di Robbie Robertson), suo gruppo storico.
Il lasso di tempo intercorso fra l'incidente e il ritorno in scena servì al menestrello di Duluth - cresciuto nell'ammirazione del cantante-hobo Woody Guthrie e frequentando al Greenwich Village i poeti della beat generation - di rivedere il proprio stile concettuale - espandendo la sua poesia ad altre tematiche esistenziali - ma anche quello musicale (con un approfondimento del concetto di suono mercuriale che aveva affrontato già dai primi dischi, quando ancora era lontano dall'essere una vera e propria pop-star).
Contestualmente alla creazione di nuove canzoni - registrate negli scantinati del buen retiro di Big Pink - poté portare avanti un parallelo lavoro letterario. Mentre molti suoi scritti non musicati (come si è detto considerati veri e propri poemi) figurano sulle note di copertina di diversi LP, l'unico libro vero da lui scritto - Tarantula - avrebbe tuttavia avuto vita controversa: quella che era una raccolta di appunti visionari fu pubblicata solo diversi anni dopo, e malgrado la contrarietà dell'autore stesso.
(Nelle immagini: sopra, Dylan nel 1966; sotto: in concerto a Bologna)
Bob Dylan in concerto a Bologna
Nel 1964 - a ventitré anni di età - è in grado di avvertire che i tempi stanno cambiando (e lo dice nell'album The Times They Are A-Changin', che contiene anche una sorta di visionaria autobiografia in versi, 4 Outlined Epitaphs) e di presentare un'altra parte di sé stesso (in Another Side of Bob Dylan); quest'album serve a Dylan per raccontare sue pagine passate e affermare di sentirsi più giovane che ieri (My Back Pages).
Come per l'ellepì precedente, anche nell'album Another Side of Bob Dylan vengono inseriti dei testi poetici non musicati (Some other kinds of songs ..., Alcuni altri tipi di canzoni ...). Anche in questo caso, tali testi - di notevole valore letterario a detta dei critici - sono considerati alla stregua di un vero e proprio testo poetico.
Vastissima è diventata da allora la discografia di Bob Dylan, ricca anche di incisioni pirata che in alcuni casi, nel tempo, hanno raggiunto un qualche carattere di ufficialità essendo stati recuperati dalla sua stessa casa discografica.
Neverending Tour:In tempi recenti, guarito da una grave malattia (istoplasmosi), ha cantato (settembre 1997), al congresso eucaristico di Bologna, davanti a Papa Giovanni Paolo II. Dopo una fugace apparizione ad inizio carriera al Folk Studio di Roma, numerose sono state in anni recenti le tappe italiane di quello che viene definito il Neverending tour, il "
tour senza fine".Cinema e PrivatoLa carriera cinematografica di Bob Dylan (la cui vita è stata raccontata in molteplici biografie, autorizzate e non) annovera - oltre al già citato Don't Look Back e ai film Renaldo e Clara (sulla fortunata tournée anni Settanta della Rolling Thunder Revue), e
Hearts of Fire - una partecipazione, anche attraverso la colonna sonora, al film Pat Garrett & Billy the Kid di Sam Peckinpah). In tempi recenti ha girato un nuovo film,
Masked and Anonymous.
Il 26 novembre del 1976 partecipa al concerto
"The Last Waltz", ultimo spettacolo dal vivo della sua band d'elezione, The Band. Il concerto viene filmato da
Martin Scorsese.Sempre in campo cinematografico Dylan ha ricevuto nel 2000 un Oscar per la migliore canzone (Things have changed) nel film
The Wonder Boys".Poco si sa della vita privata di Bob Dylan sebbene su di lui siano stati scritti interi volumi, saggi e tesi di laurea.
Jesse e Jakob, i figli avuti dalla moglie
Sara Lownds, sposata in gioventù e da cui ha divorziato a fine Anni '70, sulle orme del padre sono avviati alla carriera artistica: il primo come regista cinematografico (American Pie - Il matrimonio), l'altro come musicista e leader del complesso degli
Wallflowers.Nel 2007
Todd Haynes ha realizzato un film biografico sulla sua vita intitolato
Io non sono qui, in cui Dylan viene intrepretato da ben sei attori diversi.
Ed ecco qua 40 anni di onorata carriera:
# Bob Dylan (1962)
# The Times They Are A-Changin' (1964)
# Another Side of Bob Dylan (1964)
# Bringing It All Back Home (1965)
# Highway 61 Revisited (1965)
# Blonde on Blonde (1966)
# Bob Dylan's Greatest Hits (1967)
# John Wesley Harding (1967)
# Nashville Skyline (1969)
# Self Portrait (1970)
# New Morning (1970)
# Bob Dylan's Greatest Hits, Vol. 2 (1971)
# Pat Garrett and Billy the Kid (1973, colonna sonora dell'omonimo film)
# Dylan (1973)
# Planet Waves (1974)
# Before the Flood (1974)
# Blood on the Tracks (1975)
# The Basement Tapes (1975)
# Desire (1976)
# Hard Rain (1976)
# Street Legal (1978)
# At Budokan (1979)
# Slow Train Coming (1979)
# Saved (1980)
# Shot of Love (1981)
# Infidels (1983)
# Real Live (1984)
* Empire Burlesque (1985)
* Biograph (1985)
* Knocked Out Loaded (1986)
* Dylan & the Dead (1988)
* Down in the Groove (1988)
* Oh Mercy (1989)
* Under the Red Sky (1990)
* The Bootleg Series Volumes 1-3 (1991)
* Good as I Been to You (1992)
* The 30th Anniversary Concert Celebration (1993)
* World Gone Wrong (1993)
* Bob Dylan's Greatest Hits, Vol. 3 (1994)
* MTV Unplugged (1995)
* Time Out Of Mind (1997)
* Live 1966 (1998)
* The Essential Bob Dylan (2000)
* Love and Theft (2001)
* Live 1975 (2002)
* Masked and Anonymous (2003)
* Live 1964 (2003)
* No direction Home (2005)
* Live At Gaslight 1962 (2005)
* Live At Carnegie Hall 1963 (2005)
* No Direction Home - The Bootleg series Vol. VII (2005)
* Modern Times (2006)
* Dylan (2007)
* I'm Not There (album tribute in due CD: Dylan è presente con una registrazione del brano che dà il titolo all'album doppio effettuata negli anni sessanta con The Band)
Sicuramente tante cose non sono state dette ma mi sono già dilungata abbastanza....ci sarà modo e tempo per scrivere altre cose.
Sono felice di aver aperto questa discussione e spero,ma ne sono abbastanza sicura,di trovare altri amanti come me di Bob su questo forum.
Guardate questo...è una delle tante mie preferite...