Titolo: L'inevitabileAutore: PheebeGenere: FanfictionStato: ConclusaCommenti: QuiBreve descrizione da parte dell autore:visto il successo di "imparare a crescere", ho deciso di pubblicare questa nuova ff, dedicata ovviamente a rory e jess...i "nostri" rory e jess...
il tutto si svolge dopo l'episodio della terza serie "impossibile comunicare".
non so se avete presente l'episodio.
in pratica rory torna a stars hollow dopo aver trascorso l'estate a washington con paris, o più correttamente "dopo essere scappata da jess a causa del bacio al matrimonio di suky".
una volta a stars hollow, rory vede Jess con Shane, e tra i due poi, vi è un duro confronto al supermarket di taylor.
spero vi piacerà
"passeggiate notturne"
"Nessuna telefonata,
nessuna lettera,
nemmeno una cartolina…”
Sussultò al ricordo di quelle parole.
Si sollevo sui gomiti,
respirò a fondo,
e si mise a sedere appoggiando le mani alla fronte.
“smettila rory, adesso basta, smettila”
Scosse il capo come se volesse far uscire dalla sua mente quelle frasi,
dette con il preciso intento di ferirla…
“perché?”
Continuava a ripeterselo.
“Perché ha questo potere su di me?”
Era stata via tutta l’ estate,
fuggita da Stars Hollow con lo scopo preciso di fare chiarezza nei suoi sentimenti.
Credeva di aver capito,
di aver compreso davvero quello di cui aveva bisogno,
e poi…
L’ emozione e il timore che l’ aveva pervasa al pensiero di passeggiare di nuovo per la città,
quel prepararsi attentamente,
e il guardarsi nervosamente intorno, una volta arrivata in piazza,
fingendosi eccitata al pensiero di rivedere Dean…
e l’immagine del bacio con Shane…
Si coprì gli occhi rigirandosi sotto le coperte,
ancora e ancora.
Non riusciva proprio a star ferma.
E le parole di sua madre:
“credevo stessi con Dean”
ed era vero.
Stava con Dean.
Si alzò da letto,
camminando su e giù per la stanza.
Volse lo sguardo verso la finestra aperta.
Una leggera brezza rinfrescava la camera.
Chiuse gli occhi.
Rimase ferma,
a piedi nudi in mezzo alla stanza.
Respirò profondamente.
“Devo calmarmi”
Respirò di nuovo.
“Dean è il ragazzo giusto per me, il ragazzo perfetto…”
non faceva che ripeterlo…
“dolce, affettuoso, premuroso…tutto quello che Jess non è, perché dovrei volere lui?”
“Perché sei tornato?
Solo perché lo volevo…”
Si rimise le mani tra i capelli,
tirandoli indietro,
e lasciano la fronte scoperta.
Iniziò a camminare di nuovo,
ad andare avanti e indietro,
picchiettando lievemente le dita sul labbro inferiore…
“solo perché lo volevo”
Dannazione,
basta!
Si rimise a letto,
decisa a mantenere la propria scelta,
ma più i minuti passavano, più non riusciva a fare altro che pensare a lui…
al suo volto,
al suo sorriso,
alle parole dette sempre come se conoscesse i suoi pensieri,
i suoi desideri…
L’ aria di Stars Hollow era come satura del suo profumo,
un richiamo irresistibile che le faceva perdere il controllo.
Scosse il capo.
Non voleva,
non doveva assolutamente pensarlo.
Decise di uscire.
Si infilò un paio di pantaloncini,
una maglietta,
e le scarpe velocemente.
Aprì la porta della camera e attraversò la cucina cercando di non far rumore.
Superò il portico,
il piazzale di fronte casa,
camminò lungo la strada e finalmente arrivò in piazza.
Si guardò intorno osservando nei minimi particolari le decorazioni ancora affisse al gazebo,
alle vetrine dei negozi,
alle staccionate bianche.
Si avvicinò ai gradini del gazebo,
salì il primo,
si voltò e si sedette.
Appoggiò i gomiti alle ginocchia e guardò la città.
“Adoro questa città”
Si,
adorava quella città,
eppure era fuggita…
era andata via,
lasciando sola sua madre per un’ estate intera,
e per cosa?
Per chi?
Guardò infondo al vialetto,
e lo vide.
Pantaloni larghi,
capelli scombinati,
giubbotto giallo aperto tanto da lasciar intravedere il verde della maglietta.
“Jess: devo ammetterlo, tra tutte le festicciole che si organizzano in questa città, questa non è la peggiore
Dean: ti sei divertito?
Jess: si, davvero!”
Appoggiò il viso alle mani.
“J:Allora, andiamo?
D: andiamo dove??
J: al parco
D: a fare che??
J: a mangiare”
Sorrise.
“D: ma di cosa parli??
J: la persona che si aggiudica il cestino vince il pranzo in compagnia di chi l'ha confezionato. Io ho comprato il cestino, lei l'ha confezionato, e tu non hai rilanciato abbastanza...
D: credi di essere divertente?
J: beh, non sono Benny Hill ma anch'io ho i miei momenti”
Abbassò lo sguardo.
“R: cosa credi che faremo?
J: si... vorrei tanto saperlo anch'io”
Si alzò, e cominciò a camminare.
Passeggiò per le strade della città per quasi un ora senza rendersene conto,
fino a quando non decise di fermarsi.
Alzò lo sguardo verso l’edificio,
sospirò…
Il locale di Luke era così diverso di notte.
Le luci spente,
le sedie voltate sui tavoli,
il bancone vuoto,
senza nessuno seduto sugli sgabelli,
e nessuno in piedi dietro a leggere un libro.
Continuò a camminare.
Raggiunse la scuola,
attraversò il parco,
e arrivò al ponte.
Si appoggiò ad un albero,
senza avere il coraggio di fare uno solo passo.
Mille ricordi,
mille sensazioni.
“R: ...Jess, perché ti comporti così?
J: non capisco
R: un'ora fa eri così arrogante con Dean e ora invece sei adorabile
J: vedi, fare l'arrogante con Dean mi ha dato la possibilità di essere adorabile qui con te adesso
R: era questo l'obiettivo?”
“stai attento”
Sentì delle risa.
Si nascose dietro il tronco dell’ albero,
cercando di non far rumore,
di non attirare l’attenzione.
“se ci vedesse qualcuno gli prenderebbe un infarto”
“almeno potresti dire di aver visto qualcosa di diverso no?”
Quella voce.
Si sporse leggermente,
cercò di mettere a fuoco,
ma vide solo due sagome scure muoversi tra gli alberi.
Poi…
Shane: dai Jess, andiamo a casa mia, qui potrebbero vederci…
“Jess”
Si morse il labbro inferiore,
chiudendo gli occhi e inarcando la fronte sperando di non essere vista,
o che quella non fosse la realtà ma un sogno…
un incubo.
Jess: non preoccuparti, a quest’ ora tutti in questa stupida città dormono, chi vuoi che ci veda?
La sua voce.
Non poteva immaginarla,
era lui…
Shane: si hai ragione.
Sentì ridere nuovamente.
Poi il silenzio.
No.
Cosa succedeva?
Non poteva,
non doveva,
non voleva assolutamente assistere (se pur indirettamente) a qualcosa che preferiva non immaginare nemmeno…
si guardò intorno,
respirò cercando di raccogliere tutto il suo coraggio.
Si sporse di nuovo,
piano,
e lo vide…
li vide.
Si baciavano avidamente,
e se fosse rimasta lì,
chissà a cos’a altro avrebbe assistito.
No.
Si voltò decisa,
non sarebbe rimasta lì ferma a torturare se stessa.
Chiuse gli occhi,
respirò profondamente,
e poi, con passo veloce e deciso…
inciampò …
Rory: accidenti…
La velocità non era mai stata il suo forte,
e quel piccolo lamento purtroppo fu abbastanza per attirare la sua attenzione.
Si voltò di scatto,
per accertarsi di non essere vista,
ed osservò la scena.
Shane era di spalle,
intenta ad accarezzare i capelli di Jess,
che invece, era proprio lì,
abbracciato ad un’ altra,
ma con lo sguardo fisso su di lei.
Rimase ferma qualche istante,
poi si allontanò veloce,
senza dire una parole,
senza fare alcun cenno.
Lui la osservava mentre si faceva sempre più distante.
Avrebbe voluto raggiungerla,
avrebbe voluto stringere lei,
baciare lei…
Shane: che c’è? C’è qualcuno?
Esitò un secondo.
Jess: no, non c’è nessuno.
Edited by Reflecting Light - 16/7/2006, 12:19