True Love, ff di Elena

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Elena_R
view post Posted on 13/2/2005, 20:22




Titolo: True Love
Autore: Elena_R
Genere: One Shot
Stato: Conclusa

Commenti: all'interno

Breve descrizione da parte dell autore:

Spoiler: 4.21, se non ricordo male, ovvero la puntata in cui Jess va a New Haven da Rory. È raccontata in prima persona, quindi il personaggio principale, per una volta -e scusate l'egocentrismo- sono io.

Questa fanfic è dedicata all'amore, quello vero, quello che supera tutti gli ostacoli e le incomprensioni che la vita ci mette davanti.

È dedicata agli amanti platonici che sospirano sotto i cieli stellati e fantasticano su storie finite o impossibili da realizzare.

È dedicata alle coppie che ogni giorno si parlano, sorridono e si sfiorano cercando di far capire anche ai più cinici che l'amore esiste.

È dedicata alle passioni reali, quelle che vediamo sbocciare tra amici e parenti, e a quelle della finzione che ci fanno sognare e a volte disperare.

È dedicata a tutti i Literati d'Italia e del mondo che sperano ancora in un lieto fine.





TRUE LOVE



Non credo di aver mai sentito questo silenzio nel campus. Gli esami sono ufficialmente finiti e finalmente posso tornare a casa e oziare, oziare e oziare: dovranno alzarmi di peso dal divano e minacciare di uccidermi per farmi riprendere in mano un solo testo universitario.

Quest'anno da matricola non è stato poi così male: non mi sono certo divertita a correre tutto il giorno da un'aula all'altra e tanto meno è stato piacevole trascorrere le mie serate in biblioteca con litri di caffè che mi scorreva nelle vene al posto del sangue e col mal di schiena per le troppe ore passate su una sedia scomodissima china su manuali di pagine infinite, ma ho conosciuto tante persone, ho nuovi amici e insieme ce la spassiamo. Yale è talmente grande che non conosco nemmeno tutti: persino su questo piano del dormitorio ogni tanto scorgo facce nuove ed è stupido dato che vivo qui da un anno.

Metto l'ultimo paio di pantaloni nello scatolone ormai stracolmo e finalmente posso dire di aver finito di impacchettare le mie cose. Con un'ultima occhiata alla mia stanza alzo il cartone e mi dirigo felice verso la porta socchiusa, ma devo fermarmi prima di aprirla del tutto perché all'improvviso mi accorgo di alcune voci provengono dal corridoio o forse da un'altra camera. Sono un ragazzo e una ragazza e sembra che stiano discutendo. Sono troppo curiosa e non riesco a fare a meno di ascoltarli, così appoggio con cautela i miei vestiti sul pavimento e spio dallo spiraglio della mia porta: non vedo nessuno, ma c'è una stanza il cui ingresso è spalancato ed è da lì che provengono le voci.

Voglio stare con te, ma non qui, non in questo posto o Stars Hollow. Dobbiamo ricominciare tutto d'accapo... Sono pronto, puoi contare su di me ora. So che non potevi farlo prima, ma ora puoi!

È tutto molto confuso, sento a tratti e solo la voce del ragazzo, ma non mi arrendo e cerco di concentrarmi ancora di più.

Siamo fatti per stare insieme, lo so dalla prima volta che ti ho vista due anni fa e lo sai anche tu.

Una dichiarazione d'amore: mi viene da piangere sentendolo parlare, ma dal tono alto che usa capisco che lei non sembra volerne sapere, anche perché continua a ripetere qualcosa, forse un no.

C'è un ennesimo scambio di battute che arrivano frammentate alle mie orecchie, poi il campus ripiomba nel silenzio per alcuni attimi che mi sembrano un'eternità. D'un tratto il ragazzo esce velocemente dalla stanza senza mai voltarsi indietro: è ferito e vedo chiaramente la sua espressione tirata: sembra quasi sul punto di piangere, ma non lo fa. Ha una giacca di pelle e non mi pare uno di quei tipi che si lasciano andare alle emozioni. Più che altro mi dà l'impressione di essere uno di quelli che non devono chiedere mai, orgogliosi, testardi e che non aprono mai il loro cuore agli altri.

Con gli occhi seguo la sua fuga verso l'uscita, però una volta arrivato al portellone lo vedo esitare con la mano sulla maniglia; forse ha un ripensamento, ma poi sospira e spinge la porta a vetri verso l'esterno. E scompare.

Esco allo scoperto chiedendomi che diavolo può essere successo e solo allora li sento: qualcuno, la ragazza, sta piangendo e i suoi singhiozzi mi fanno pena. Anch'io, come quel giovane, sono indecisa sul da farsi e resto ferma in piedi in mezzo al corridoio come una stupida, poi lentamente cammino in direzione della stanza da cui proviene il pianto e mi affaccio con cautela.

Tutto è avvolto nella penombra, ma riconosco il salottino spoglio e il pavimento minato da scatole di cartone. Su una di queste c'è una ragazza, una di quelle che non conosco ancora di persona, ma credo che si chiami Rory. Se ne sta lì seduta, chinata con la testa tra le mani ed è talmente occupata a piangere che non si accorge della mia presenza. Non so come siano andate le cose, ma posso provare ad immaginarlo: lui le ha dichiarato tutto il suo amore e lei lo ha rifiutato. Non ci sarebbe nulla di strano se lei non stesse piangendo anche gli occhi e gemendo come se fosse sotto tortura. Se è così a pezzi evidentemente a quel ragazzo ci tiene e non ha senso lasciarlo andare senza dirgli nulla.

“Forse dovresti fermarlo,” le dico gentilmente cercando di non spaventarla. Si alza di scatto asciugandosi le lacrime, ma la sua risposta non è esattamente quella che mi aspetto.

“Non avrebbe senso e comunque non sono cose che ti riguardano,” mi dice cercando di ricomporsi alla meglio, “tu non sai nulla: mi sembra un po' presuntuoso da parte tua venirmi a dire cosa devo fare.”

Rory Gilmore: ecco come si chiama. È la nipote di due ricchi ex-studenti, li ricordo molto bene: sua nonna aveva fatto installare tutta l'Hi-Tech presente sul mercato nella loro stanza, che all'inizio dell'anno era stata tra le più popolari. È una fortuna che non la conosca, perché odio i borghesotti viziati come lei.

“Hai ragione,” le rispondo tirando fuori tutta l'acidità che c'è in me, “scusa se ho pensato che avessi bisogno di aiuto, che sciocca! Perché dovrebbe importarmi di una che ha appena scaricato un ragazzo e ora se ne sta al buio a piangere come un'isterica?”

“Nessuno ti ha detto di entrare.”

“E nessuno ti ha detto di separarvi se vi amate!”

Ok, mi sono fatta prendere la mano. So che non sono fatti miei e che avrei dovuto andarmene da tempo, ma il suo comportamento mi dà sui nervi. Guardandola bene mi viene in mente che il ragazzo che è uscito poco fa non è lo stesso con cui l'avevo intravista entrare: mentre impacchettavo le mie cose avevo sentito delle voci molto basse, quasi dei sussurri, e di sfuggita l'avevo vista parlare con un tipo alto e coi capelli lunghi e chiari. Eh, sì... dev'essere davvero difficile decidere tra due ragazzi che le fanno il filo. Questa ragazza non ha idea di cosa siano i problemi veri e io non posso che provare altra compassione per lei, perché dopo tutto non è colpa sua, ma dell'ambiente in cui ha vissuto.

“Lo credi davvero?”

La sua domanda mi spiazza: credo davvero cosa? E come se mi potesse leggere nel pensiero mi chiede se penso che Jess l'ami veramente.

“Non so nulla di voi,” le dico, “ma da quello che ho sentito e visto credo che a te ci tenga molto.”

“Mi ha chiesto di andare con lui,” mi spiega e io non capisco davvero cosa sia cambiato: dieci secondi fa mi avrebbe infilato un calzino in bocca pur di farmi tacere, mentre ora sembra che senta il bisogno di confidarsi. Nei suoi occhi non c'è più l'astio che ci avevo visto prima e solo adesso mi rendo conto di quanto siano grandi e belli.

“Ma io non posso,” continua, “non posso mollare tutto e seguirlo. Vorrei poterlo fare, poter stare con lui per sempre, ma anche se lo amo non ce la faccio, è più forte di me. Non posso più fidarmi di lui.”

“Perché?”

“L'ha fatto solo perché c'era Dean: lui è un amico, siamo anche stati insieme per un po' prima che iniziassi ad uscire con Jess e loro due non si sono mai sopportati. Dean è stato un fidanzato perfetto, al contrario di Jess. Ma con lui io...” s'interrompe e sembra che cerchi nella sua testa le parole più adatte per descriverlo, ma credo non riesca a trovarle, così cambia discorso raccontandomi com'è andata; “Se n'è andato e mi ha lasciato senza dirmi nulla, neanche una spiegazione. Ora è tornato solo per marcare il territorio.”

E' palese che nemmeno lei crede a ciò che sta dicendo, ma cerca in tutti i modi di giustificare il suo comportamento. È confusa e mi dispiace, perché essere lasciata in quel modo non dev'essere stato particolarmente piacevole. Vedo sia lei che Jess sotto un'altra luce ora, ma non biasimo lui, perché ho sentito le sue parole e l'ho visto davvero abbattuto per come era finito il loro incontro. Avrà sbagliato ad andarsene senza farne parola con lei, ma prima stava cercando di rimediare.

Forse in tutta quella storia non c'è qualcuno che deve prendersi tutte le colpe, ma le responsabilità sono di entrambi.

Rory non dice più nulla e ormai ha smesso completamente di piangere. Non ho idea di cosa stia frullando nella sua testa e credo che sia meglio lasciarla sola ora, ma non posso andarmene senza fare niente per questa coppia che, a pelle, mi sembra perfetta: non mi va che la loro storia finisca come una tragedia shakespeariana.

“Jess è venuto da te, si è messo completamente nelle tue mani e avresti dovuto dirgli le cose che hai detto a me, che l'ami, ma che sei spaventata. Avreste potuto trovare un'altra soluzione. Se ne sei davvero innamorata come mi sembra di capire non lasciare che tutto finisca così: trovalo e parla con lui.”

Mi mette il broncio, come se avessi toccato un tasto dolente -la loro capacità di comunicare- e mi ripeto che è una ragazzina viziata. Credo davvero che avrebbe dovuto cercare un dialogo con quel ragazzo per sistemare le cose tra loro, ma lei mi sembra troppo orgogliosa per ammettere di aver sbagliato. Non mi pare intenzionata a rivolgermi la parola e forse è meglio che me ne vada prima che decida di uccidermi e seppellire il mio cadavere nel parco del campus per non avere testimoni viventi del suo comportamento.

La saluto ma non ricevo nessuna risposta: si è seduta di nuovo sullo scatolone ed è immersa in chissà quali pensieri. Esco, raccolgo le mie cose e lascio il dormitorio con la prospettiva del mio divano che mi aspetta trepidante con i suoi morbidi e confortanti cuscini. Sul ciglio della strada non posso evitare di notare una vecchissima e malconcia auto che sembra cadere a pezzi da un momento all'altro: dev'essere pericoloso andare in giro con un ferro vecchio del genere, ma avvicinandomi vedo che seduto al suo interno c'è il ragazzo di prima: Jess.

È sul sedile del conducente e ha lo sguardo fisso davanti a sé. Immagino che si stia dando dell'idiota per essersi illuso che le cose tra loro potessero prendere una piega diversa e credo che sia molto arrabbiato, Perché sta stringendo il volante tra le mani con una forza tale da spezzarlo. Non posso fare altro che passargli di fianco dato che la mia auto è parcheggiata proprio davanti alla sua e mentre apro la mia portiera sento la sua sbattere violentemente. Con la coda dell'occhio torno indietro con lo sguardo e vedo che è uscito e sta guardando la macchina con un'espressione interrogativa, come se quel rottame potesse consigliargli il modo più giusto di agire.

Jess sembra un cucciolo orfano che non sa cosa fare, dove andare; è come un bambino che ha perso la mamma al supermercato e vorrebbe piangere perché non riesce a trovarla, ma si trattiene perché il suo papà gli ha detto che gli uomini non fanno quel genere di cose. Provo ad immaginare le lacrime che scendono dai suoi occhi, ma non ci riesco: è impossibile pensarlo debole fino a quel punto. Eppure la sua indecisione mi fa una grande tenerezza: non mi sarei mai aspettata di trovarlo ancora qui dopo quello che è successo con Rory. E invece l'ama così tanto da non riuscire ad allontanarsi da lei nemmeno fisicamente. Forse se tornassi indietro e le dicessi che lui è ancora qui...

Jess!

Ci voltiamo simultaneamente verso l'ingresso e la vedo correre verso di noi. Beh, in effetti corre verso di lui e probabilmente non mi ha nemmeno vista, quindi entro nella mia auto dando loro la dovuta privacy, controllandoli però dal mio specchietto retrovisore. Rory lo ha raggiunto e si è fermata a meno di un metro da lui. Gli sta parlando. Lui pare più confuso ad ogni sua parola, ma la sta ascoltando con attenzione senza mai interromperla. Di tanto in tanto fa qualche cenno con la testa facendole capire che la sta seguendo, ma continua a non dire una parola: mi sembra quasi affascinato da lei e dai gesti frettolosi che fa con le braccia. Poi le labbra di Rory e i suoi arti rallentano il ritmo e lo vedo esitare mentre lei pronuncia l'ultima frase del suo discorso tenendo gli occhi fissi su quelli di Jess. Purtroppo non sento nulla, perché i miei finestrini sono chiusi e comunque i due ragazzi sono ad una decina di metri di distanza da me e non posso fare altro che chiedermi se ha seguito il mio consiglio o se gli sta semplicemente dando il colpo di grazia. Lui è ancora immobile e per un istante temo che stia per esplodere, ma ad un certo punto lo vedo rilassarsi e appoggiarsi alla carrozzeria dell'auto: la sua mi sembra rassegnazione e io vorrei scendere e prendere a calci quella ragazza per aver messo il dito nella piaga ancora e ancora e ancora.

Poi un suo movimento mi coglie completamente alla sprovvista e come al solito non avevo capito niente: allunga un braccio e prende la mano di Rory nella sua. È la scena più dolce e romantica alla quale abbia mai assistito e non sono nemmeno sorpresa di notare che lo sguardo feroce come quello di una tigre che aveva fino a pochi minuti prima ora si è trasformato ed è calmo. Nessuno dei due dice nulla e gli occhi di Jess non sono su di lei, ma sulle loro mani intrecciate come se non avesse mai visto nulla di simile in vita sua.

Studio la sua bocca sperando di leggere il labiale quando inizierà a parlare: voglio che le dica che l'ama e che non gli importa di tutto il resto. Voglio un'altra dichiarazione d'amore, una di quelle che si vedono nei film strappalacrime che non ammetto mai di guardare. Ma Jess e Rory hanno finito le parole e non esaudiscono il mio desiderio, e anche se sono un po' delusa riflettendo con attenzione capisco tutto: non c'è bisogno di dire più nulla.

Ed è proprio nel momento in cui realizzo qual è il loro segreto che lui allunga l'altro braccio e con la mano le accarezza una guancia, mentre gli occhi di lei si chiudono e per la prima volta quella sera la vedo sorridere. La mano di Jess scivola lungo il suo braccio e va a finire sul fianco: in un istante con un gesto rapido, ma delicatissimo, l'attira a sé e l'ultima cosa che vedo sono i loro corpi stretti come se il mondo finisse domani e non potessero più abbracciarsi. Oppure, vista dall'angolo opposto, il mondo inizia oggi e quello è solo il primo, e il più importante, di una lunga serie.

Mi sembra una scena d'altri tempi, uno di quei film muti in bianco e nero dove i dialoghi sono dati dai gesti e le emozioni dagli sguardi; dove le parole sono inesistenti e inutili.

La mia presenza continua a passare inosservata e io inizio a sentirmi davvero di troppo, così mentre Jess e Rory se ne stanno abbracciati contro quel ferro vecchio dopo aver risolto i loro problemi, o almeno aver mostrato la volontà di farlo, metto in moto e sorrido tra me, perché se non fossi così curiosa e non le avessi parlato forse lei sarebbe tornata a casa con l'idea che Jess non l'amava veramente e avrebbe pensato che Dean, il fidanzato perfetto, sarebbe stato per sempre più affidabile e più giusto per lei, commettendo il più grande errore della sua vita: lasciarsi alle spalle il suo vero amore.


FINE








Edited by gloria_ita - 1/8/2006, 11:38
 
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Elena_R
view post Posted on 13/2/2005, 20:24




eccovi lo spazio per i commenti a questo mio regalino di San Valentino.
se voltete lapidarmi perchè True Love non è di vostro gradimento, vi prego, fatelo con pietre a forma di cuoricini!
oh, e la ff è anche un implicito omaggio al sito di Pheebe (che per chi non lo conoscesse è www.truelove.it ).
 
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sil_via
view post Posted on 13/2/2005, 23:24




CITAZIONE
È dedicata a tutti i Literati d'Italia e del mondo che sperano ancora in un lieto fine.


Elena ti adoro!!

voglio farti i miei più sinceri complimenti,non avevo dubbi che questa FF uscisse stupenda, tu scrivi veri capolavori, hai un talento pazzesco credimi ed è giusto che lo si dica...

COMPLIMENTI DAVVERO bellissima !!!
 
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[*]_HyPa82_[*]
view post Posted on 14/2/2005, 09:59







Ueeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
 
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lavanda
view post Posted on 14/2/2005, 17:45




Bella...bella..bella e ancora bella!!!!
sei riuscita a farmi piangere!!!
Complimenti sei bravissima!!!
 
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Pheebe
view post Posted on 14/2/2005, 20:42




CITAZIONE (Elena_R @ 13/2/2005, 20:24)
la ff è anche un implicito omaggio al sito di Pheebe



oh
mio
DIO!



sono troppo...troppo...troppo commossaaaaaaaa

tu sei un genio!
la ff è stupenda, e dolce, scritta magnificamente, come solo tu sai fare.
il tuo stile è inconfindibile.

e poi...poi...
oh dio....
sono troppo emozionata per parlare
 
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Elena_R
view post Posted on 14/2/2005, 22:36




thanks!!!
 
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phi_phi
view post Posted on 26/2/2005, 18:11




troppo bella!!

è veramente fantarstica!!!



è molto alla san vantino...veramnete moolto romantica!!!!

tu 6 fatta x scrivere...dovresti fare un libro!
 
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Elena_R
view post Posted on 26/2/2005, 21:19




CITAZIONE
tu 6 fatta x scrivere...dovresti fare un libro!

esagerata!
 
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8 replies since 13/2/2005, 20:22   1904 views
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