Glacial blue eyes

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.Roxy.
view post Posted on 13/8/2008, 11:35




Titolo:Glacial blue eyes
Autore: .Roxy.
Stato: In corso
Commenti:http://gilmoregirls.forumfree.net/?t=30988569
Breve descrizione da parte dell'autore:Questa ff l'ho scritta agli inizi della settima stagione,quando avevano trasmesso solo poche puntate ma poi l'avevo un pò tralasciata.
Chi si avventurerà nel leggerla forse ci capirà poco,perchè non tutto rispetta la cronologia del telefilm.
Prendete la 6x22,Logan va a Londra,lasciando Rory affranta tra le lacrime. Cancellate la fine jj,niente Chirs al momento.
Luke e Lorelai decidono di rimandare il matrimonio e Rory scopre che Luke,proprio colui che le ha fatto da padre per tutti quegli anni, ha una figlia April....
Non è solo Sophies...ma abbiamo come sfondo la logorante decadenza della coppia storia dei jj
E' la mia prima FF su Gilmore,siate clementi xD
Mentre leggerete capirete un pò cosa è successo e cosa invece ho volutamente cancellato :D
A voi!
Commentate mi raccomando!

Capitolo uno



Casa Gilmore

Sabato mattina. Un sabato grigio.
Era strano per essere un sabato quasi primaverile, scuro, piovoso, freddo…
Come se ad un tratto la voce gentile della primavera che sembrava essere arrivata precocemente fosse nuovamente spezzata da quella cattiva e roca dell’inverno.
Lorelai e Luke si trovavano davanti ad un caffé, lei con l’aria esausta lui con lo sguardo perso nel vuoto.
Lorelai bevette un altro sorso a fatica, come se le si fosse formato un nodo alla gola. Si schiarì la voce e si voltò verso Luke, squadrandolo con i suoi splendenti occhi azzurri.
Lorelai- Sai che pensavo? Che potremmo celebrare il matrimonio in quella chiesetta sulla collina, fuori Stars Hollow…piccola ma così romantica- gli occhi di Lorelai si fecero sognanti- poi il reverendo è simpatico, mi ha detto che non farà una funzione lunga, breve ma coincisa!Che ne dici?-
Lorelai finì il discorso in una sonora risata, una delle sue tipiche ilarità che mettono allegria a chiunque
Luke- Che ne pensi se porto April al museo delle scienze questo week-end? Anna mi ha concesso di poter passare con lei il fine settimana e non voglio sbagliare nulla...ma forse un museo è troppo impegnativo…una gita in barca…luna park.. -
Lorelai lo scrutò bruscamente.
Lo- April…già..-
Si alzò dalla sedia velocemente ed usci fuori in giardino. Si sedette sul dondolo ormai scricchiolante a pensare. Pensava a Luke, ad April… sua figlia April…cosa era cambiato da quando era arrivata lei? Cosa sarebbe ancora cambiato…il matrimonio.. la loro vita…le sembrava tutto così lontano in quel momento, così irraggiungibile, distante..
Si rannicchiò ed appoggiò il capo sui morbidi cuscini e chiuse gli occhi, come a volere estraniarsi dalla realtà di quel momento…una realtà così dura da affrontare.
Voleva che tutto quello che stava vivendo fosse solo un incubo che intralciava i suoi sogni,da cui però presto si sarebbe svegliata.


Yale-Appartamento di Logan e Rory

Logan se ne era andato…era andato a Londra…una altra nazione, un altro continente, un altro emisfero...questi concetti navigavano nella mente di Rory, come una piccola barchetta che veleggia sperduta nell’oceano, che all’improvviso viene sorpresa da una terribile tempesta.
Era partito da appena qualche ora e già soffriva…aveva bisogno di lui…del suo bacio, del suo abbraccio, del suo sorriso delle sue parole…navigava nel buio adesso.. nel buio pesto dell’oceano quando cala la notte, quella notte tetra e scura che ti lascia senza respiro.
Rory afferrò il cellulare e compose distrattamente il numero di Logan. Si blocco.
Che stupida…adesso non avrebbe potuto rispondere, era in aereo probabilmente.
Trattenne a stento le lacrime e si sentì ancora più desolata.
Guardò l’appartamento, scrutandolo da cima a fondo. Quelle strane lampade, l’armatura da cavaliere,il gigantesco stereo davanti al plasma…c’era tutto, tutto al suo posto, come era sempre stato…ma riuscì a notare quelle piccole sottigliezze dell’arredamento che non sue era mai soffermata a guardare come doveva.
Si sentiva più piccola e sola in quella casa, troppo grande ed immensa per una sola persona.
Aprì gli armadi e cominciò a riempire distrattamente un borsone, senza far caso a quello che prendeva, non le sarebbe servito nulla essenzialmente,solo respirare dell’aria nuova e circondarsi di affetto.
Chiuse dietro di se la porta e sospirò socchiudendo gli occhi.
Davanti a se comparve una strana figura. Paris incombeva prepotentemente davanti a lei.

P-Fermiamoci qui ragazzi-
Paris si schiarì la voce. Somigliava vagamente ad Hitler in quel momento.
- Questa qui è la tipica ragazza che fa breccia nei cuori dei ragazzetti di Yale...occhi penetranti, sguardo da brava ragazza…prototipo A,su scrivete!
Un gruppo di ragazzi con gli occhi sgranati pendevano dalle labbra di Paris. Scrivevano veloci nei loro blocchetti e si guardavano intorno quasi spaesati.
R- Paris?- Esclamò Rory sbuffando.-Io sarei il prototipo A?
La bionda non le diede ascolto e continuò imperterrita il suo discorso
P- Solitamente predilige i ragazzi ricchi e facoltosi, biondi…
Una ragazzina con voce flebile aggiunse qualcosa
-Quindi prototipo C,giusto?-
Paris sorrise compiaciuta.
P-Giusto Sarah,avrai una nota di merito al tuo tutor.
Rory le lanciò un occhiata fulminante
R- Mi spieghi che stai facendo?
P- Sto facendo girare per Yale un gruppo di ragazzi... si guadagna bene sai.. potresti provarlo,anche se non hai bisogno di soldi..-
Poi notò il borsone che teneva in mano Rory e lo scrutò con occhi languidi.
P- Viaggio di passione con Logan?-
Ammiccò la ragazza facendo l’occhiolino all’amica
R- Logan è a Londra-
P- Vi siete lasciati… oh mi dispiace- Tuona Paris con finto dispiacere
Poi ritornò a parlare ai ragazzini che continuavano a scrivere come forsennati nei loro blocchetti.
P-Solitamente i due prototipi in questione non combaciano perfettamente.-
Rory la guardò ancora più accigliata.
R- Non ci siamo lasciati, lui è solo..-
P- In un altro emisfero.. solo-
Terminò malignamente Paris.
Rory abbassa lo sguardo. Le sue parole le suonavano come delle botte in testa.
R- Non preoccuparti per questo… non ne ho bisogno-
P- Ne avete parlato?-
R- No, cioè, si in teoria.. –
Rory andò in confusione. Non doveva spiegare nulla a Paris dei dettagli della sua storia con Logan
P- Immagino…sarà li che ti aspetta in lacrime… non vedrà l’ ora di rivederti! Apri gli occhi sorella! È a Londra!-
R- Paris…hai un gruppo di giovani promesse di Yale… hai altro a cui pensare ora…
Esclamò Rory notando che il gruppo di ragazzi stava origliando la loro discussione.
R-Ragazzi,io non rientro in nessun prototipo.
Paris la guardò con fare inquisitrice e continuò il suo giro senza non lanciare delle occhiate provocatrici verso la giovane Gilmore.


Locale di Luke

Stranamente quella mattina il locale di Luke è vuoto,deserto. Forse quell’improvvisa ondata di gelo aveva sfaticato tutti i cittadini.
Il fulcro di Stars Hollow era rappresentato dal locale di Luke, da generazioni oramai. Soprattutto per le Gilmore, che ne avevano fatta una seconda casa, un ritrovo, un rifugio, ma specialmente un luogo dove drogarsi di caffeina, cosa indispensabile.
Luke guardava quel tavolo, il preferito di Lorelai, e come in un grande flash- back la rivide lì seduta che trangugiava il suo solito caffé doppio. Se non triplo.
La scrutò con i suoi occhi da falso burbero e la guardò ancora. Era bellissima.
Cosa stava veramente perdendo? Cosa gli stava sfuggendo di mano? Essere padre era un responsabilità, ancor più grande quando ti chiami Luke Danes.
Ripensandoci, per Rory era stato un padre, era stato presente in ogni momento della sua vita,sopperendo alla mancanza di Chris... non aveva avuto mai problemi, nessuna preoccupazione…ed adesso perché? Forse quando si tratta della tua vera figlia cresciuta per tredici anni senza un padre le cose si complicano…ma April era sveglia, una ragazzina in gamba,avrebbe capito…

Lane- Giorno Luke! Hai cacciato via i clienti o cosa?
Lane giunse al locale, armata di grembiule e buona volontà per iniziare una nuova faticosa giornata di lavoro.
Luke la guardò un attimo e poi si pronuncio

Luke- Sei la prima persona che vedo stamattina al locale a dir la verità
La- Wow…allora lo prendo come un onore!- ironizzò la ragazza- Seser?
Lu- La Florida deve essergli piaciuta- insinuò Luke alludendo alla vacanza concessa che si era però prolungata già di due settimane

Lane lo guardò rassegnata sorridendo lievemente.

La-Ti dispiace se…-fece la ragazza con la brocca del caffé in mano.
Lu- Certo prendi pure…Anzi se vuoi puoi pure andare a casa…non ci sarà molta gente, posso cavarmela da solo.
Lane annuì ed iniziò a preparare un buon caffé caldo fumante.
 
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.Roxy.
view post Posted on 19/8/2008, 16:21






Capitolo 2



Casa Gilmore

Rory si trovò di nuovo davanti casa. Vide che la jeep della madre non era nel vialetto, ed allora entrò senza aspettarsi nessuno in casa.
Gettò a terra distrattamente il borsone che aveva con se e si guardò attorno un po’ spaesata.
Si notava la presenza di Luke, questo era certo.
Si sedette sul divano e cominciò a sfogliare qualche rivista, nel attesa che tornasse la madre magari con del caffé fumante in mano.
I suoi occhi caddero su una delle tante riviste che erano sparse sul tavolino.
Aveva un titolo eloquente. –Essere genitori-
Rory trasalì. Non voleva trarre delle conclusioni affrettate senza sapere realmente nulla, ma fu inevitabile.
La prese in mano e cominciò a sfogliarla. Parlava degli accorgimenti delle madri quando i bambini erano piccoli riguardo utensili da cucina, lame e oggetti potenzialmente pericolosi, molte foto, di neonati con enormi occhi sgranati e un servizio sulle tecniche per il parto in casa. Si ricordò del primo figlio di Sookie , quando aveva deciso” di uscire dalla montagna”, e chiuse la rivista con un espressione mista tra disgusto e paura.
Neanche il tempo di poggiare la rivista sul tavolo che Lorelai entrò piena di pacchi in mano, che quasi le coprivano il volto.

Rory- Oddio…un pacco gigante in arrivo-
Lorelai poggiò delicatamente i pacchetti e poi si voltò verso Rory quasi sorpresa di vederla di nuovo a casa.
Lorelai- Tu che ci fai qui? Oh mio dio no…hai lasciato Yale? Hai rubato una barca con Logan?…chissà perché ho la vaga sensazione che queste cose siano già accadute!-
R- Divertente! No, stavolta abbiamo deciso di rubare una limousine, dovrai pagare la cauzione, e riattaccare quel disegno con le impronte delle mie mani e parlarmi attraverso un telefono- disse la ragazza compiaciuta.
L- Buon idea…cerco il disegno!-
Rory annuì vigorosamente.
R- Se non lo trovi, andrà bene anche la foto segnalitca..-
Squillò il cellulare di Rory che ruppe il siparietto tra le due Gilmore.
Rory lo cercò nel borsone come una forsennata senza riuscire a trovarlo, ma avvertendo solamente il suono soffocato.
R- Oh mio Dio no…cavolo esci fuori!- Esclamò Rory quasi imprecando contro il povero aggeggio.
Lorelai si avvicinò alla figlia e dopo aver rovistato per qualche secondo le porse il telefono e poi sussurrò sottovoce
-Si stanno scambiando i ruoli mi sa…è grave,tu continua a fare la figlia intelligente che legge tanti libri...-
Rory rispose con una mezza smorfia e poi dopo aver visto il numero di Logan comparire sul display rispose
R- Logan!-
L- Scheggia! Ti ho cercata a Yale ma non ti ho trovata..-
R- Già… ho deciso di tornare un po’ a Stars Hollow, la casa era troppo grande solo per me..-si soffermò un attimo- Sei già arrivato?
L-Sono appena arrivato in Europa, manca poco ormai per l’albergo…-
R- Sarà dura abituarti ad un altro fuso orario…-
L-Sarà dura abiurarmi senza te…-
Rory rimase un attimo senza dire nulla, poi notò sua madre nei paraggi che faceva finta di guardare la posta, dunque si allontanò verso la sua camera tirandole una smorfia divertita.
R-Non dovrai abituarti Logan…anzi non tentarci nemmeno-
L- Ti amo Scheggia-
Quelle parole per Rory erano così belle quanto inattese…da un tipo così imprevedibile come Logan poi..
R-Anche io…mi manchi già-
I due si salutarono e Rory, dopo aver chiuso la conversazione tornò in salone dalla madre
R- Credevo che il metodo della posta fosse superato già nel epoca Jess- Disse la ragazza storcendo gli occhi.
Lo- Bentornata a casa tesoro.



Londra


Logan giunge nella hall del suo albergo. E’ un palazzo imponente, sembra quasi un castello…ma nulla che un Hunterberger non abbia visto.
Il viaggio lungo lo ha spossato…in quell’aereo cominciava davvero a mancare l’aria.
La hall era quasi deserta, non c’era nessuno al bancone della portineria.
Logan comincia a spazientirsi, suonò il campanello posto sul bancone ma nessuno intervenne.
Dopo varie attese, davanti al ragazzo si presentò, una giovane donna bionda vestita di tutto punto e con un bel sorriso smagliante.
Con una vocina flebile la ragazza parlò

-Sono Mary, desidera?-

Logan sogghignò con il suo solito sorrisetto stampato in viso.

-Mi servirebbe la chiave della mia camera-

Disse maliziosamente facendo cenno al mobiletto dove erano riposte centinaia di chiavi di ogni dimensione.
La ragazza lo fissò per poi ritornare imbarazzata verso il computer

-Lei è?-

-Logan Hunterberger-

La ragazza spulciò un po’ i dati e dopo una breve attesa trovò il nome del ragazzo.

-434, una singola-
Insinua la ragazza sempre più flebilmente.
Prese un postit rosa con il marchio dell’albergo e ci scrisse su dei numeri in una scrittura quasi indecifrabile.
Logan cercò di sbirciare ma la ragazza copriva tutto accuratamente.
Dopo aver finito avvicinò il foglietto alle labbra lasciandone lo stampo e lo attaccò sulla fronte del ragazzo
Logan quasi spaesato cercò di decifrarne il contenuto.
Era il numero della ragazza.
Gli Europei erano davvero precoci, ma gli americani sono delle prede facili da abbindolare.
 
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.Roxy.
view post Posted on 22/8/2008, 11:22




Capitolo 3



Casa Gilmore


Domenica mattina
Alle prime luci soffuse del mattino Rory era già sveglia. Armeggiava al suo portatile cercando di mettere giù qualche riga per il suo articolo. Ma non le riusciva.
Avrà cancellato almeno mille volte, ma nulla le sembra appropriato. Vuoto totale.
Sospirò. Capita a tutti, anche ai migliori giornalisti, ma era solo una magra consolazione infondo.
Prese il cellulare controllando se ci fossero messaggi o chiamate di Logan. Nulla.
Era paranoica, lo sapeva anche lei. Logan si trovava a Londra da neanche ventiquattro ore, sapeva che il lavoro lo avrebbe impegnato tanto, ma non riusciva a rassicurarsi.
Sentì la porta aprire lentamente. Era Luke.
Non si era fatto vedere ieri. Era così concentrata su di se che non aveva potuto parlare con la madre di lui e dei preparativi per il matrimonio ormai imminente. Che ci fossero problemi?
Non aveva pensato minimamente a tutto ciò, era troppa assorta nei sui inesistenti problemi.

- Giorno Luke-

Luke fu sorpreso di vedere Rory lì quella mattina

- Rory?-

Disse con titubanza Luke quasi stralunato.

Rory alzò lo sguardo dal portatile e sorrise dolcemente.

- Non ho lasciato Yale e non sono finita in prigione-

Fece la ragazza ironicamente mentre chiudeva il portatile con un rapido gesto della mano.
Lo osservò per un attimo. Sembrava scosso,turbato.
Cercò di decifrare il suo viso che nascondeva come sempre ogni minima emozione.
-Mi fa piacere vederti qui…-
Rory sorrise senza nascondere il suo sguardo perplesso.
-Hai visto tua madre per caso?-
Continuò l’uomo visibilmente preoccupato.
Rory scosse la testa decisa.
- Stamattina aveva la prova dell’abito! Non mi ha permesso neanche di stare fuori dal negozio…scaramanzia..forse sta leggendo troppe riviste in questo periodo..-

Lo sguardo di Luke sembrava assente,come se le parole della più giovane delle Gilmore scivolassero veloci senza avere un senso apparentemente.
-La prova dell’abito..si già hai ragione..-
Fece l’uomo fingendo di sapere. Non era facile purtroppo nascondere qualcosa ad una Gilmore…la perspicacia era una dote di famiglia,tramandata da generazioni.
-Luke va tutto bene? Tra voi intendo..-
Il titolo a grandi caratteri di quella rivista per bambini troneggiava nei pensieri della ragazza. Forse una gravidanza inattesa della madre aveva messo in difficoltà Luke,forse non era pronto..
Rory non sapeva però di essere totalmente fuori strada.
-Si..benissimo,devo dire..va tutto bene…tutto a meraviglia..-Sembrava che Luke cercava di auto-convincersi di ciò che stava accadendo nel rapporto tra lui e Lorelai…come se niente stesse logorando il loro futuro.
-Perfetto…-
Rory non volle andare oltre ma si promise che avrebbe ripreso l’argomento con sua madre.
-Tu e Logan? Va bene tra voi?-
Rory si trovò quasi spaesata a rispondere a quella domanda.
Non tanto per le parole da trovare ma quanto per il modo in cui le fu posta…come avrebbe fatto un suo padre quando ogni volta tentava maldestramente di informarsi della sua vita.
-Bene, alla grande!-
Luke tramutò il suo sguardo corrucciato in un flebile sorriso che perse fin da subito l’intensità sperata.
-Cucina bene le aragoste…-
Luke si stava impantanando in una discussione che non avrebbe portato fuori nulla di buono .L’imbarazzo cresceva…
-Già…davvero ottime..-
In soccorso di Rory giunse la madre,che proprio sul finire della sua frase arrivò festante in cucina con in mano un grossa gruccia coperta da un telo che nascondeva l’abito da sposa che aveva poco prima provato.
-Mamma!-
Rory si alzò dal tavolo e corse ad abbracciarla
- Che accoglienza! Non credo che Robinson Crusoe al ritorno dall’isola deserta abbia trovato qualcosa del genere-
La ragazza le lanciò una rapida occhiata che Lorelai non poté non intendere .Gli occhi vispi della donna si spostarono su Luke.
In un attimo tutta quella frenesia si trasformò in una inestimabile tristezza…
- Allora mamma,voglio sapere tutti i dettagli della prova dell’abito! Non voglio assolutamente parlare di scaramanzia!-

Rory palpitava dall’eccitazione,voleva essere vicina alla madre in quei momenti ed il fatto che non fosse presente alla prova finale dell’abito le era davvero dispiaciuto.
-Lorelai..ti posso parlare..un momento…-
La voce gelida dell’uomo fu come una sentinella d’allarme per le due Gilmore,anche se per motivi diversi.
-Io..devo chiamare Logan..vado in camera mia..-
Quando Rory si chiuse alle spalle la porta della camera,Luke fece cenno alla donna di sedersi.
Non era un buon segno.
-Lorelai…sai quanti sconvolgimenti sta avendo la mia vita in questo periodo…il matrimonio..April…-
Gli occhi glaciali della donna si puntarono inquisitori su Luke.
Il matrimonio era uno stravolgimento ? Doveva essere il momento più bello della sua vita,della loro vita…era il trampolino di lancio che li avrebbe portati al futuro…insieme.
-Per te sposarmi è un peso?-
La voce quasi rotta di Lorelai venne accompagnata da uno sguardo gelido che lo trafisse.
-No,non è questo che voglio dire Lorelai e tu lo sai bene!-
Lorelai rimase esterrefatta dai discorsi di Luke…cercava in ogni modo di scaricare dal groppone tutti i suoi problemi.
-No non lo so Luke! E’ da mesi che non parliamo…senza contare che mi hai nascosto l’esistenza di April per quanto? Due mesi? No aspetta, ho contato i giorni dopo,erano precisamente due mese e dieci giorni!-
- Ti prego…voglio solo che tu mi capisca..-
Il tono di voce di Luke divenne più lieve,quasi implorante. Cerò la mano vellutata della donna che strinse leggermente come per prendere forza.
-Ti chiedo solo di rimandare il matrimonio…voglio che le cose si sistemino, voglio sposarmi con la sicurezza di aver messo apposto la mia vita…ho bisogno di tempo…-
Come un tuffo al cuore quelle parole raggelarono la donna.
Si liberò della sua stretta e volse lo sguardo verso il vuoto,cercando di trattenere le lacrime che cercavano prepotentemente di scendere dalle guancie.
Rimase in silenzio,meditando su quelle parole. Non seppe più cosa dire,cosa rispondere…la sua sagacia era incapace di produrre qualcosa.
-Chiederò aiuto a Sookie per annullare le prenotazioni…perderemo gli anticipi e vorranno sicuramente un indennizzo..-
Parlava del suo matrimonio come se avesse un interesse puramente commerciale.
- Allora..-
Lorelai annuì distrattamente cercando di sorridere.
Luke la baciò sulla fronte,quasi felice della risposta della donna. Infondo è quello che si aspettava..
-Adesso devo andare…ci vediamo stasera d’accordo?-
Lorelai aggrottò le sopracciglia come per fare buon viso a cattivo gioco.
Dentro di lei si sentiva come un mare in tempesta,tormentato da lampi e tuoni,voragini e onde anomale…
-Certo…-
Si limitò a rispondere cercando di nascondere il suo vero stato d’animo.
Dopo poco si ritrovò sola,seduta in quelle sedie da cucina quasi nuove,con la sua gruccia poggiata sul tavolo.
Quell’abito non le sarebbe più servito…l’abito perfetto,quello che era riuscito a prenderla completamente..quasi per magia.
Aprì la cerniera del telo che lo conteneva ed accarezzò i merletti che ornavano la profonda scollatura per niente volgare.
Non era come nelle fiabe purtroppo…i sogni non si avverano..sono solo lievi bagliori che illuminano la tua vita per poco tempo…forse mesi,anni..che ti danno l’illusione che ciò che di più bello si desideri si possa realmente avverare…

Rory sbucò dalla porta,sentendo che nessun altra voce proveniva dalla cucina.
Non aveva capito molto di quello che i due si erano detti ed aveva preferito non mettersi a spiarli come una bambina.
-Ho detto a Logan di trovare un biglietto per essere qui il tre giugno…-
Rory cercò un sorriso che non apparve nello sguardo della madre.
-Tre di giugno…dove andate? Tornate a Veneard? E’ un buon periodo..-
Rory la guardò sbigottita,sperando che fosse solo una semplice ironia,tipica della madre.
-No mamma, avevamo pensato di partecipare al matrimonio dell’anno,quello tra Luke Danes,il burbero e la bella Lorelai Victoria Gilmore! Tu non sei stata invitata?-
L’espressione di Rory era molto simile a quella di un annunciatore televisivo.
-Non ci sarà nessun matrimonio,almeno non in quella data..-
Le parole della madre la sconvolsero. Stava sognando? Che motivo avrebbero per rimandare il matrimonio?Era stato progettato tutto nei minimi particolari!
Quella rivista,quei modi così strani e misteriosi di Luke…forse lui non accettava la gravidanza della madre! Ma che sicurezza aveva del fatto che sua madre fosse davvero incinta? Poteva basare tutto su futili supposizioni?
-Ci parlerò io con Luke,si sistemerà tutto vedrai…tu ora riposati,non sforzarti troppo,potrebbe fare male al bambino!-
Rory parlò tutta d’un fiato. Lorelai la guardò quasi stranita per le sue ultime affermazioni.
Aveva bisogno di parlare con sua figlia,farla partecipe di tutto quello che stava accadendo in quei giorni così complicati da affrontare.
- Rory…io non sono incinta…-
Rory sgranò gli occhi sbalordita.
-Abbiamo rimandato il matrimonio perché…Luke ha una figlia,April,ha tredici anni. Vuole provare a sistemare le cose,sarebbe un errore sposarsi in questa situazione.-
Cercò di essere accondiscendente,rispettando,malgrado non condividesse,la volontà di Luke.
- Luke ha una figlia?-
Era l’ultima cosa che avrebbe pensato. Una figlia di Luke,con il suo stesso sangue,..chissà se somigliava al padre..avrebbe avuto il suo carattere un po’ burbero ma sotto sotto buono?
Cercò di immaginarla,ma a non riusciva a focalizzare nulla oltre ad una bambina senza volto ma con un capello da basbell in testa
-A te sta bene che rimandi il matrimonio?-
Chiese a bruciapelo la giovane cercando di essere più discreta e cauta del solito.
-Non posso fare altro Rory…le cose andranno meglio-
Fece quasi rassegnata Lorelai chiudendo definitivamente la cerniera dell’adorato abito.
-Questo almeno puoi tenerlo?-
Piagnucolò la ragazza cercando di decifrare lo sguardo incorruttibile della madre.
-Preferisco riportarlo indietro…deciderò tutto con calma quando sarà il momento…ora perderemo un po’ di soldi con le disdette,ma non importa…-
Rory annuì lentamente,cercando di non andare oltre.
L’avrebbe riempita di domande come ai vecchi tempi,poi si sarebbero godute un film,corredato da mashmellow e altre prelibatezze varie,che comunemente tutti i comuni mortali chiamavano schifezze. Era così che risolvevano i problemi…ma questo era più ingente degli altri,troppo grande da poterlo sormontare.
-Ora devo andare alla locanda,ho lasciato Sookie in preda ad un esaurimento nervoso per la cena di San Valentino. Continua a mettere glasse da per tutto!-
La parola San Valentino fece riaffiorare vecchi ricordi per le Gilmore.
L’anno passato erano a Veneard,quell’isola fantastica…ora Logan era a Londra e le cose con Luke erano compromesse…
-San Valentino…già,è arrivato ormai..-
Asserì Rory cercando un mezzo sorriso che arrivò puntualmente ma senza sortire gli effetti sperati.
Sentire parlare di quella festa le metteva tristezza e aumentava il suo senso di solitudine…quello l’avrebbe passato da sola,senza di lui…
Per un attimo ebbe il timore che Logan se la stesse spassando con una bella londinese…magari facoltosa,in carriera..bellissima. Nulla che potesse competere con lei.
Quel pensiero era come un nodo alla gola che non le permetteva di respirare.
- Che ne dici se ci vediamo un film per quella sera…posso noleggiare Pretty Woman e Casablanca,tutto in una sera!-
- Propose Lorelai cercando l’approvazione della figlia.
Vedere un film con la figlia era davvero uno dei metodi più efficaci per ritornare sereni…proprio quello che ci voleva per lei in quel momento-
-Ma Luke?-
Fece dubbiosa la ragazza,sperando che la madre adesso non volesse evitare qualsiasi tipo di contatto con l’uomo.
- Luke odia il San Valentino,lo sai, non gli dispiacerà non festeggiarlo..-
Lorelai cercò di riprendere la sua tagliente ironia con qualche battuta,ma non le riuscì.
Poteva nascondere il suo dispiacere a tutti,ma non a Rory…Lei prima degli altri riusciva a leggere i suoi occhi,riusciva a comprendere quello che gli altri non si fermavano a decifrare…
Rory dal canto suo cercò di non fare più supposizioni insensate,basandosi solo su quello che la madre le diceva.
-Ah, quella rivista,”Essere genitori”…-
Rory non riuscì a continuare la frase,ma la madre fortunatamente la batté sul tempo.
-E’ di Liz, Luke le nasconde tutte qui prima che la sorella vada in paranoia…ne avrò raccolti una centinaia..-
Rory tirò un sospiro di sollievo.
-Ora devo andare tesoro…La glassa di Sookie mi aspetta!-
Ironizzò la donna cercando il suo vecchio smalto allegorico di sempre.
 
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.Roxy.
view post Posted on 6/9/2008, 12:38




Capitolo 4



-Londra- Stanza d’albergo di Logan


Erano le prime luci dell’alba sul cielo grigio londinese.
Il fuso orario non aveva permesso una normale dormita. Avrebbe dovuto abituarsi in fretta se voleva almeno risparmiarsi le occhiaie che solcavano il suo viso stanco,dal colore quasi cadaverico.
Tante volte Logan Hunterberger avrebbe voluto essere qualcun altro,un qualsiasi altro individuo della terra con un vita sua,che si sarebbe costruito piano piano con quello che lui desiderava.
Avrebbe forse continuato con le bravate della brigata della Vita e della Morte,con le feste,gli amici…Rory.
Era solo grazie a lei che stava mettendo,per così dire,la testa sulle spalle anche se sapeva che il suo fare goliardico l’avrebbe mantenuto per sempre e nessuno sarebbe riuscito,neanche impegnandosi, a cambiarlo
Il silenzio della camera 434 fu interrotto da un leggero bussare che cominciava g fastidiosamente ad aumentare sempre di più.
Suo padre aveva davvero dei modi molto eleganti doveva riconoscerlo..
Quando il rumore si fece più insistente fu costretto ad aprire,ma con sua sorpresa non trovò Mitchium alla porta.
Sgranò gli occhi quasi come avesse un allucinazione.
-Buongiorno bell’ Hunterberger, dormito bene sui nostri materassi?Vengono dall’Italia, sono i migliori sul mercato!-
Era sicuramente un viso che il ragazzo conosceva,ma la sua memoria lo ingannava frequentemente.
-Non mi hai chiamata quindi ho pensato di farti una visitina…infondo ero sicura che ti avrebbe fatto piacere..-
La ragazza entrò di prepotenza nella camera,sfoggiando un abito succinto di pelle lucida nera che metteva ben in evidenza le sue forme.
Le volse uno sguardo,ammiccando,mentre si sedeva sul letto disfatto. Logan era ancora rimasto alla porta quasi interdetto.
-Sei la ragazza della reception?-
Mary sorrise maliziosamente annuendo leggermente con il capo,portando al vento i lunghi capelli biondi,sistemati al meglio per l’occasione.
-Ho aspettato tanto la tua telefonata…poi ho pensato che non avessi capito che quello fosse il mio numero…magari pensavi che fosse la combinazione della cassaforte o che so,gli orari delle colazioni..-
Logan prese in mano il postit rosa della ragazza e lo ritornò alla proprietaria
-Non mi serve avere il tuo numero…grazie comunque-
La ragazza rimase quasi scioccata del rifiuto di Logan. Rimase immobile sul letto sbarrando gli occhi.
-Ma io pensavo..-
Logan scosse la testa deciso.
-Sono fidanzato ed intendo continuare ad esserlo finché sarà possibile..ed è ancora possibile al momento.-
La ragazza lo guardò indispettita. Nessuno aveva rifiutato mai le sue avance, tutti,soprattutto stranieri,ero caduti ai suoi piedi. Si meravigliò del fatto che poteva essere accaduto una cosa del genere.
-Ma Mitchium mi aveva detto…-
Si tappò la bocca con le mani,maledicendosi mentalmente per la gaffe.
Una delle prime regole era quella di non rivelare per nessun motivo le fonti.
Aveva appena violato una delle sue regole.
-Mio padre? Mio padre ti ha pagato per venire qui o cosa?-
Logan la guardò con occhi inquisitori. Non poteva credere che suo padre potesse essere arrivato a tanto,anche se infondo avrebbe dovuto aspettarselo..
- Bhe, io,non posso parlare mi dispiace…-
La ragazza fece per alzarsi, cercando di scamparla liscia.
Logan sbarrò la porta impedendone la fuga.
-Si mi ha pagato,ma ho accettato solo perché ho bisogno di soldi per pagare gli studi …-
Mary scappò via,perdendo un altissima scarpa con un tacco vertiginoso.
Logan rimase a guardarla dalla porta,quasi incredulo per quanto era appena accaduto.
Era il gesto più estremo di suo padre,non lo credeva capace di tanto.
Solo per far in modo che la storia con Rory finisse?
Cosa doveva aspettarsi da quel viaggio?

Locanda
I preparativi per la serata degli innamorati erano ancora in alto mare.
La verve di Sookie stranamente non riusciva a produrre i frutti sperati.
-Sookie non puoi farcire il pesce di glassa al caramello!-
La donna era già pronta con la sua fedele saccaposc per guarnire il branzino.
Nessuno dei cuochi riusciva a farla desistere da quei macabri esperimenti culinari.
-Ma che succede qui? I clienti pensano che ci sia un traffico di organi!-
Lorelai entrò velocemente in cucina portando al silenzio tutti i presenti.
- Ma Lorelai Sookie voleva..-
Fece timidamente una voce tra gli inservienti.
Lorelai si avventò verso la donna requisendo la sacca con un abile scatto quasi felino.
- Questa non si tocca adesso!-
Sookie la guardò impietosita,quasi come una bambina a cui viene sequestrata la sua bambola preferita.
- Voi continuate!-
Ordinò Lorelai con voce tuonante.
Non aveva mai avuto questo fare da padrona, però in quel momento era più che necessario.
-Non volevano capire che stavo provando la glassa per la torta del tuo matrimonio! Uffa!-
Piagnucolò la donna incrociando le braccia al petto.
- No,Martha ti sei impadronita del corpo di tua madre??-
Esclamò ironica la donna alludendo alla piccola bimba di Sookie.
-Non scherzare Lorelai, piuttosto preferisci la glassa al caramello o al cioccolato?-
Sookie tornò ad essere seria.
-Per San Valentino?-
-Per il tuo matrimonio! Logico! Devo pur pensare alla tua torta no?-
Lorelai sospirò cercando le parole adatte per spiegare all’amica quello che era accaduto.
-Oppure possiamo preparare una torta gigante con due sposini di zucchero, ho già una grandissima idea al riguardo! Potrei provare a cercare un cappello di zucchero per metterlo allo sposino che dovrebbe essere Luke, poi potrei personalizzare anche la tua parte..-
Lorelai si morse le labbra interdetta.
-No-
Alla risposta negativa della donna Sookie smise di parlare.
-Non vuoi il cappello di zucchero per Luke? Possiamo sempre mantenere gli originali, in effetti meglio mantenersi sul classico...-
Lorelai passò una mano sulla spalla della donna,quasi a cercare il sostegno sperato.
-No Sookie…noi abbiamo rimandato le nozze…-
Sookie rimase quasi scioccata alle parole di Lorelai.
Non capiva per quale motivo una coppia perfetta come la loro volesse distruggere quel sogno così perfetto e così reale.
-Niente tre giugno?-
Lorelai annuì sconsolata
-Niente tre giugno..-
Sookie non seppe più cosa aggiungere per sembrare di supporto all’amica.
-Adesso torna a lavoro, rilassati e non farcire più nulla che non siano dolci con la glassa al caramello-
Sul viso di Lorelai si abbozzò un sorriso rassicurante,ma che di certo non rappresentava il reale stato d’animo della donna.
In quel momento avrebbe voluto urlare la sua rabbia,piangere per versare tutte le sue lacrime.
-Ho già trovato cosa farcire,puoi stare tranquilla. Però avrei bisogno…-
Sookie volse lo sguardo verso il suo strumento da cucina che Lorelai teneva ancora in mano come se impugnasse un spada.
- Uhm..la glassa è buona!-
Ironizzò Lorelai leccandosi le dita intrise dei residui della crema di Sookie.
-Lo sapevo! La userò per San Valentino-
Sookie era finalmente soddisfatta del suo lavoro che finalmente pareva remare per il verso giusto.
-Ricorda,solo per i dolci-
Sookie annuì con il capo e si diresse allegramente in cucina.
 
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.Roxy.
view post Posted on 15/9/2008, 23:59




Capitolo 5


Casa Gilmore


Le giornate continuavano ad essere scure.
Soffiava un vento gelido ed il cielo era coperto da grossi nuvoloni grigi dall’aspetto minaccioso, quasi volesse cadere giù un diluvio.
Erano terminate le giornate in cui Rory poteva passare il suo tempo a leggere nel gazebo,adesso uscire da casa era peggio che affrontare l’enorme battaglione persiano nella guerra contro i trecento spartani.
Era ormai confinata tra le mura di casa,tra telefonate sempre più brevi con Logan,articoli da redigere e languide discussioni con la madre.
Avrebbe voluto poterla veramente aiutare,ma stavolta né film,né shopping e né altri vecchi rimedi avrebbero potuto sortire gli effetti sperati.
Si sentiva impotente,senza sapere come comportarsi nei riguardi della madre.
Provava come un certo imbarazzo ed aveva paura di accennare qualsiasi argomento che potesse avere un risvolto verso il matrimonio.
Era la prima volta che si sentiva così.
Non aveva mai avuto problemi a confidarsi con sua madre né si misurava con le parole.
Forse stavolta il problema era davvero troppo grande da risolvere con una chiacchierata. Doveva continuare a fare la spettatrice di quell’orrido spettacolo, vedendo la figura della madre sgretolarsi giorno dopo giorno.
- Ma che diamine! Avanti su,non puoi spegnerti proprio adesso!-
Il vecchio portatile di Rory continuava la sua lenta agonia verso una quasi certa “morte”.
Avrebbe dovuto procurarsene un altro prima che il lavoro del giornale andasse perduto.
Cercò di riaccenderlo, quasi schiaffeggiando la tastiera.
-Non si maltrattano i computer lo sai? Potrebbe denunciarti alla protezione elettronica!-
Lorelai apparve quasi dal nulla con due caffè fumanti tra le mani.
- Non ne avrà il tempo, è appena deceduto..-
Ironizzò Rory afferrando il caffè dalle mani della madre.
-Condoglianze tesoro…era un bel computer..-
Lorelai fece per stringere la mano alla figlia e le rubò il caffè che bevette tutto d’un sorso.
-Mamma!-
Lorelai la guardò beffarda
-Quanti ne hai bevuti oggi?-
La interrogo la ragazza corrugando la fronte,fingendo un espressione scocciata.
-Uhm…questo era il terzo,ma lo sai che i miei caffè sono altamente selezionati? Nessuno può farne uso!-
Rory rise divertita mentre il suo computer fu definitivamente abbandonato in un vecchio scatolone.
- Questo vale per i mashmellow,gli orsetti gommosi e le patatine-
Spiegò Lorelai con aria da intellettuale.
-Gli orsetti gommosi?-
La donna annuì alla perplessità della figlia.
-Mangio solo quelli arancioni, scarto i verdi,non so,sono antipatici-
Rory la guardò quasi sconvolta.
-Va bene,tu lasciami i verdi e i rossi e io ti cedo gli arancioni-
Lorelai la guardò con sguardo inquisitore.
-Non so se posso fidarmi del suo sguardo da cerbiatta signorina!-
Rory sbatté le ciglia divertita,accentuando il motivo dell’affermazione della madre.
Il loro siparietto venne interrotto dal rumore del bussare alla porta.
-Aspetti qualcuno?-
Esclamò Rory andando alla porta.
La madre non ebbe neanche il tempo di rispondere che Kirk era già entrato prepotentemente in casa tenendo in mano un grosso pacco che non cadeva davvero per poco.
Si schiarì la voce e prese a parlare con un tono di voce impostato.
-Kirk&Kirk consegne a domicilio,sono Kirk, ho un pacco per Rory Gilmore. Chi è Rory Gilmore?-
Rory e Lorelai si scambiarono delle occhiate divertite. Era l’ennesimo lavoro in cui si cimentava Kirk.
-Sono io Rory,Kirk -
Esclamò dubbiosa la ragazza cercando di prendere il pacco.
-Non posso consegnare la merce agli sconosciuti, devo vedere un documento di riconoscimento. Potrei dover consegnare una bomba ad un terrorista senza saperlo.-
Rory lo guardò con aria di sfida.
-Molla il pacco Kirk!-
-Ti sembra che mia figlia abbia la faccia da terrorista?-
Esclamò Lorelai lanciando un occhiata ammaliatrice verso l’uomo.
Kirk sembrò desistere finché non fu il telefono ad interrompere quella battaglia.
-Mamma? Si mamma arrivo subito,lo so che devi andare al torneo di bridge stasera,arrivo mamma si certo..-
Rory riuscì a prendere finalmente il suo pacco.
Lo esaminò un secondo,fino a trovare il nome del mittente. Rimase senza fiato nel vedere apparire sul retro del pacco quel nome.
- Logan Hunterberger- Carnaby Street - Londra-Europe-
Lorelai impaziente aveva già sbirciato, fermando i lunghi convenevoli della figlia.
-Mamma!-
Rory la fulminò con lo sguardo. Esaminò nuovamente il pacco,cercando di capire prima di aprilo cosa fosse.
Era avvolto in una carta da regali con a tema Londra, il Big Been, i soldati della regina..
Si sentiva come una bambina a Natale,emozionata per l’apertura dei regali di Santa Claus.
Quando,con estrema meticolosità,scartò il pacco il contenuto era ormai chiaro.
Aprì velocemente la scatola e tra innumerevoli fiocchetti di polistirolo estrasse il suo regalo.
Un portatile nuovo di zecca.
-Oh mio Dio. Rory, Logan ha delle spie disseminate a Stars Hollow con cui riesce a comunicare da Londra…una è proprio qui,nascosta da qualche parte. Spiegami come faceva a sapere che tu eri qui e che il tuo computer aveva appena esalto l’ultimo respiro!-
Rory la guardo esterrefatta ma ritornò subito sul suo gingillo.
-Devo chiamare Logan..-
Prese in fretta e furia il telefono e compose quel fatidico numero che conosceva ormai a memoria.
-Chiedigli delle spie-
Gesticolò Lorelai con fare enfatico.
R- Logan!-
Dall’altra parte del telefono, dall’altra parte del mondo..
L- Scheggia! Hai ricevuto il mio regalo?-
Risentire la voce di Logan portò un sussulto al cuore di Rory. Sentiva la sua mancanza,anche se erano ancora così pochi i giorni che erano passati dalla sua partenza..
R:Si! E’ fantastico grazie…proprio poco fa il vecchio ci ha lasciati..-
Ridacchiò Rory alludendo al povero computer che aveva smesso di funzionare.
Lorelai intervenne nella discussione dando un piccola gomitata alla figlia dallo sguardo più che sognante.
-Chiedi se ha delle spie in casa mia!!-
Sussurrò Lorelai cercando di ascoltare la conversazione tra Logan e la figlia.
-Mamma!-
L- Non ho nessuna spia in giro per Stars Hollow, ma dato ho consegnato il pacco tramite George,il mio autista, quindi dato che sapevo che eri da tua madre,ho deciso di mandarlo lì-
Spiegò il ragazzo senza tradire una sonora risata tipica delle sue.
-Sei contenta?-
Lorelai annuì,corrugando la fronte,imbronciata,come una bimba sul punto di piangere. Rory le fece la linguaccia e si chiuse alle spalle la porta della stanza sperando che la madre non usasse un bicchiere per spiarla da dietro la porta,ascoltando la discussione.
L- Lo hai già acceso?-
R- No, devo ancora cercare di capire come funziona…-
L- Ti ho lasciato il numero di Francis per qualsiasi evenienza-
R- Francis? –
L – Era un mio compagno di corso, si è laureato ma vive ancora nelle vicinanze del campus..lui mi ha fornito tutto, è un mago informatico!-
Rory sibilò un si flebile, vago.
L- Ehy Scheggia, va tutto bene?-
Rory sospirò per un attimo. Come avrebbe dovuto rispondere a quella domanda?
L’ultima cosa che voleva era commiserarsi, ma non poteva certo dire di essere felice in quel periodo. Logan era lontano,sua madre e Luke avevano rimandato le nozze…era tutto così complicato…
R- Mi manchi Logan-
Sospirò con la voce quasi soppressa dalle lacrime.
Logan rimase in silenzio ripensando a quello che era accaduto prima nella sua stanza, Mary e tutto il resto. Immaginò per un attimo cosa avrebbe cambiato nella sua storia con Rory un cedimento verso quella ragazza.
Sicuramente sarebbe finito tutto o avrebbe continuato a vivere nella menzogna.
L-Rory…-
Non sapeva cosa dire, non sapeva come consolarla, non aveva le parole giuste. Era una situazione così insolita, lui sapeva sempre cosa fare e cosa dire,sapeva sempre come muoversi in tutte le situazioni.
R- Logan io ho paura,ho paura che questa distanza possa farci del male. Ho provato a dire a me stessa che non sarà così,che abbiamo superato mille ostacoli,ma questo non so se riuscirò a raggirarlo..-
L-Ci riusciremo. Rory non starò via per sempre..-
R- E’ quando tornerai? Ti vedrò solo nelle feste? Non sarà nulla come prima..-
Logan sapeva che aveva ragione,lo sapeva da quando era partito, da quando aveva visto le lacrime di Rory il giorno della sua partenza.
L-Non vuoi neanche provarci? Vuoi lasciare che sia questo a condizionare il nostro rapporto?
Non era quello che avrebbe voluto dire. Sapeva di un ultimatum,come a volere mettere Rory al centro di una decisione che sicuramente non toccava solo a lei in quel momento.
R- Non lo so Logan, ho bisogno di riflettere..-
Logan sospirò quasi all’unisono con la ragazza.
L- I miei numeri li conosci..-
La telefonata fu bruscamente interrotta.
Rory sentì un nodo alla gola che le impediva quasi di respirare. Non era la prima volta che litigava con Logan,ma le altre erano state solo futili discussioni sicuramente facili da risolvere.
Adesso non erano solo delle incomprensioni che li dividevano, ma chilometri e chilometri di mondo.
Cercò di scacciare malamente le lacrime che le rigarono il viso pallido e stanco, scorrendo veloci sino al mento,dove incrociandosi si disperdevano.
Anche il cielo parve patire la sofferenza della giovane.
Il sole venne coperto da una coltre soffocante di nubi scuri e portatori di pioggia che non preannunciavano nulla di buono.
Sentì il violento squarcio di un fulmine in lontananza,che inondò il cielo di una potente luce giallastra che quasi la spaventò.
Si avvicinò alla finestra e chiuse malamente le tende come se tutto ciò la infastidisse.
Ritornò supina sul letto morbido cercando a tentoni il computer,regalo di Logan.
Sarebbe stata ancora più masochista,circondandosi di oggetti che lo ricordavano ma non le importava.
Era maledettamente rapido, si accese in una velocità impressionante,niente a che vedere con il lento catorcio di cui disponeva prima.
Quando apparve la schermata del desktop trasalì.
Osservò la loro foto messa a mo di sfondo quasi con disprezzo,come se stesse guardando la sua vita da spettatrice invece di ricoprire il ruolo da protagonista che le spettava.
Una nuova ferita si aprì dentro di lei come una voragine che trascinava a se tutti quei bei ricordi e quei pezzetti di vita che Rory teneva gelosamente nascosti.
Non riusciva a staccare lo sguardo da quella foto, gelosa di quel passato che adesso pareva non essere mai avvenuto.
Era una foto bellissima, ricordava esattamente quel giorno.
Le evocava tante emozioni diverse,rivivendo quei ricordi in quel preciso istante,come quando si rivedono proprio le foto di un vecchio album ingiallito rilegato in pelle lucida.
Quella li ritraeva durante la festa che Rory aveva organizzato prima della sua partenza per Londra…lei con quella parrucca bionda,quasi imbarazzata davanti all’obbiettivo del fotografo,probabilmente Colin, lui con un sorriso energico quasi beffardo che Rory amava tanto.
Si sarebbe trovato bene in qualsiasi situazione, non aveva bisogno di una ragazza come lei,instabile emotivamente, ultimamente nevrotica e lunatica…
Un'altra lacrime scese velocemente dagli occhi,senza che lei stavolta opponesse resistenza.
-Rory? Va tutto bene?-
Lorelai aveva sentito i toni della discussione…sicuramente era successo qualcosa e vedendo il viso corrugato e slavato dalle lacrime della figlia ebbe un motivo in più per preoccuparsi.
Rory non rispose e tornò fissa sul monitor del computer,come ipnotizzata,attratta dal quell’immagine che pareva lentamente dissolversi.
Lorelai si sedette sul letto,guardandola in silenzio,con occhi languidi senza sapere cosa fare per aiutarla. Un silenzio tombale si era impossessato della stanza,rendendola tetra ed inospitale, il buio la stava lentamente avvolgendo.
Il temporale che tuonava a Stars Hollow aveva portato non pochi danni. Un forte vento si era alzato maligno, squarciando alberi e danneggiando i tralicci dell’elettricità poco lontani dal centro abitato della cittadina.
Si sentì un altro tuono ed un altro ancora,sempre più minacciosi e violenti.
La luce ad un tratto saltò via e il buio più oscuro e tenebroso avvolse la camera di Rory che venne finalmente distolta dall’osservare quella foto facendosi sempre più male,alimentando quella ferita che non si sarebbe ricucita tanto facilmente.
- Mamma..-
La voce flebile della figlia ricordò alla madre le tante volte che durante la notte quando era poco più che una bambina,Rory si rifugiava nel suo letto,avvolgendosi nel suo abbraccio consolatore,tappandosi le orecchie per non udire i rumori dei tuoni in lontananza.
Era sempre stato facile proteggerla ma adesso era una donna e Lorelai sapeva bene che le storie che le raccontava per rassicurarla durante i temporali, per quello non sarebbero serviti.
Si abbracciarono,un po’ come facevano in quel periodo, un abbraccio lungo che le mancava da tanto,troppo tempo.
- Adesso che siamo qui al buio abbiamo tutto il tempo per parlare se ti va tesoro..-
Rory annuì distrattamente, asciugandosi le lacrime che continuavano la loro corsa imperterrite.
- Con Logan è finita..-
Disse secca la ragazza cercando conforto nel giudizio della madre.
Lorelai la guardò interdetta.
Non riusciva a capire che cosa potesse essere successo di talmente grave per porre fine a quella storia che proseguiva ormai da così tanto tempo…
Quanto tempo era passato dalla consegna di Kirk? Era così felice mentre apriva quel pacco,allegra, innamorata…
Invidiava quella luce negli occhi della figlia, quella luce gaia che trasudava d’amore. Per Lorelai adesso era poco più che un bagliore che lentamente si spegneva…
- Che cosa è successo Rory? Perché l’ho visto con i miei occhi quanto sei stata felice nel ricevere quel pacco da Logan!-
Rory riemerse dalle coperte,stropicciando gli occhi arrossati dalle lacrime che adesso parevano accennare a smettere di scorrere beffarde, come due fiumiciattoli in piena.
- Non possiamo continuare con questa storia a distanza mamma,io non ci riesco! Non voglio continuare a sentirlo solo per telefono. Voglio addormentarmi tra le sue braccia e svegliarmi con il suo sorriso languido davanti agli occhi…voglio sentire il sapore dei suoi baci e l’odore del caffè caldo la mattina bevuto con lui…chiedo poi così tanto?-
Si era come liberata da un peso, un sassolino dalla scarpa che tanto le aveva dato fastidio da quando Logan era partito per Londra.
-Logan cosa dice in proposito?-
Chiese seria la madre,leggendo negli occhi glaciali della figlia quel dolore che tanto la faceva soffrire…
- Mi ha dato una specie di ultimatum,come se toccasse solo a me questa decisione! Non si fanno in due queste cose? Lui vuole provare a continuare così, d’altronde non può fare altrimenti..-
La parola ultimatum fu come un fulmine a ciel sereno per Lorelai. Quella parola aveva vacillato ingombrante nel rapporto con Luke. E non era finito bene.
-Tesoro non può fare altro! Cerca di capire la sua situazione. E’ stato spedito a Londra da suo padre che l’ha sempre considerato un fallito, che non si è mai minimamente interessato a suo figlio, mai una chiacchierata,mai un gesto affettuoso. Non può abbandonare questo lavoro, deve tenere in vita quel barlume di considerazione che adesso suo padre nutre verso di lui. Deve cercare di non deluderlo, ma soprattutto non deve deludere se stesso. Rory pensaci un secondo. Saresti felice di rivederlo qui, mentre si difende dalle accuse del padre,dai silenzi di sua madre?
Chiamalo. Anzi vai a Londra per un po’ e chiarite tutto. Con Luke è andato a rotoli un matrimonio per una storia gestita male…non rovinare tutto anche tu tesoro.
Lo sai quanto non abbia approvato la tua storia con Logan inizialmente, il periodo terribile in cui non ci siamo parlate…se avessi avuto Logan tra le mani l’avrei probabilmente ucciso, ma adesso ho visto quanto lui sia maturato e anche tu Rory, sei una donna adesso.-
La voce di Lorelai si fece roca e non poté non tradire l’emozione.
Erano delle parole sincere,che provenivano dritte dal cuore. Parole che racchiudevano sicuramente la verità.
Rory abbassò lo sguardo,vergognandosi della suo egoismo.
Era stata egoista.
Aveva pensato solamente a se stessa,ai suoi bisogni.
- Ti voglio bene mamma. Non so se sarei riuscita a venire fuori da questa situazione con le mie stupide pretese…-
Un altro tenero abbraccio unì le due Gilmore. Le lacrime,adesso di gioia,scendevano lentamente dai visi delle due splendide donne che ironicamente cercarono di nascondere, corrugando il viso in una smorfia divertita.
-Adesso lo chiamo subito mamma, grazie per tutto questo e quello che hai fatto in questi anni..-
Lorelai si scostò i capelli da una spalla sorridendo ironicamente, muovendosi a mo di diva.
- Non ti vantare troppo eh!-
Ridacchiò Rory lanciandole un cuscino, che senza colpirla cadde fragorosamente per terra.
-Gli sport non fanno per te tesoro..-
Asserì riluttante la donna rimandando il cuscino ala figlia.
- Uhm..abbiamo la campionessa di tirò a cuscino! Che onore!- La canzonò Rory ironicamente.
L’allegro siparietto delle due Gilmore venne interrotto dallo squillo sordo del telefono.
- La campionessa deve andare a rispondere…sarà qualche griffe che vuole fare la mia prossima divisa, forse Gucci. Un cuscino Armani non sarebbe male però..-
Rory la colpì nuovamente,stavolta centrandola in pieno volto.
-Abbiamo una nuova campionessa!-
Lorelai fece una smorfia indispettita e corse verso il telefono,cercando di non inciampare o urtare qualcosa,nel buio della casa.
- Si?-
La voce della donna mutò notevolmente nell’ascoltare l’ altra proveniente dall’altro capo del telefono.
- O santo cielo! Che ospedale ha detto che è? Arrivo il più presto possibile. Aspetti, come sta? E’ grave? Me ne frego della prassi,voglio sapere..cosa? Andate al diavolo!-
In un attimo Lorelai era passata dall’essere felice al sentirsi morire.
Rory arrivò a tentoni al salone con una candela in mano che illuminava fiocamente la casa.
-Hai ancora candele mamma? Mi sa che rimarremmo al buio ancora per molto…-
-Rory…-
Il tono di voce della madre la fece trasalire.
- Luke ha avuto un incidente…Rory, è in ospedale…-
 
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4 replies since 13/8/2008, 11:35   619 views
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