Capitolo 5
Casa GilmoreLe giornate continuavano ad essere scure.
Soffiava un vento gelido ed il cielo era coperto da grossi nuvoloni grigi dall’aspetto minaccioso, quasi volesse cadere giù un diluvio.
Erano terminate le giornate in cui Rory poteva passare il suo tempo a leggere nel gazebo,adesso uscire da casa era peggio che affrontare l’enorme battaglione persiano nella guerra contro i trecento spartani.
Era ormai confinata tra le mura di casa,tra telefonate sempre più brevi con Logan,articoli da redigere e languide discussioni con la madre.
Avrebbe voluto poterla veramente aiutare,ma stavolta né film,né shopping e né altri vecchi rimedi avrebbero potuto sortire gli effetti sperati.
Si sentiva impotente,senza sapere come comportarsi nei riguardi della madre.
Provava come un certo imbarazzo ed aveva paura di accennare qualsiasi argomento che potesse avere un risvolto verso il matrimonio.
Era la prima volta che si sentiva così.
Non aveva mai avuto problemi a confidarsi con sua madre né si misurava con le parole.
Forse stavolta il problema era davvero troppo grande da risolvere con una chiacchierata. Doveva continuare a fare la spettatrice di quell’orrido spettacolo, vedendo la figura della madre sgretolarsi giorno dopo giorno.
- Ma che diamine! Avanti su,non puoi spegnerti proprio adesso!-
Il vecchio portatile di Rory continuava la sua lenta agonia verso una quasi certa “morte”.
Avrebbe dovuto procurarsene un altro prima che il lavoro del giornale andasse perduto.
Cercò di riaccenderlo, quasi schiaffeggiando la tastiera.
-Non si maltrattano i computer lo sai? Potrebbe denunciarti alla protezione elettronica!-
Lorelai apparve quasi dal nulla con due caffè fumanti tra le mani.
- Non ne avrà il tempo, è appena deceduto..-
Ironizzò Rory afferrando il caffè dalle mani della madre.
-Condoglianze tesoro…era un bel computer..-
Lorelai fece per stringere la mano alla figlia e le rubò il caffè che bevette tutto d’un sorso.
-Mamma!-
Lorelai la guardò beffarda
-Quanti ne hai bevuti oggi?-
La interrogo la ragazza corrugando la fronte,fingendo un espressione scocciata.
-Uhm…questo era il terzo,ma lo sai che i miei caffè sono altamente selezionati? Nessuno può farne uso!-
Rory rise divertita mentre il suo computer fu definitivamente abbandonato in un vecchio scatolone.
- Questo vale per i mashmellow,gli orsetti gommosi e le patatine-
Spiegò Lorelai con aria da intellettuale.
-Gli orsetti gommosi?-
La donna annuì alla perplessità della figlia.
-Mangio solo quelli arancioni, scarto i verdi,non so,sono antipatici-
Rory la guardò quasi sconvolta.
-Va bene,tu lasciami i verdi e i rossi e io ti cedo gli arancioni-
Lorelai la guardò con sguardo inquisitore.
-Non so se posso fidarmi del suo sguardo da cerbiatta signorina!-
Rory sbatté le ciglia divertita,accentuando il motivo dell’affermazione della madre.
Il loro siparietto venne interrotto dal rumore del bussare alla porta.
-Aspetti qualcuno?-
Esclamò Rory andando alla porta.
La madre non ebbe neanche il tempo di rispondere che Kirk era già entrato prepotentemente in casa tenendo in mano un grosso pacco che non cadeva davvero per poco.
Si schiarì la voce e prese a parlare con un tono di voce impostato.
-Kirk&Kirk consegne a domicilio,sono Kirk, ho un pacco per Rory Gilmore. Chi è Rory Gilmore?-
Rory e Lorelai si scambiarono delle occhiate divertite. Era l’ennesimo lavoro in cui si cimentava Kirk.
-Sono io Rory,Kirk -
Esclamò dubbiosa la ragazza cercando di prendere il pacco.
-Non posso consegnare la merce agli sconosciuti, devo vedere un documento di riconoscimento. Potrei dover consegnare una bomba ad un terrorista senza saperlo.-
Rory lo guardò con aria di sfida.
-Molla il pacco Kirk!-
-Ti sembra che mia figlia abbia la faccia da terrorista?-
Esclamò Lorelai lanciando un occhiata ammaliatrice verso l’uomo.
Kirk sembrò desistere finché non fu il telefono ad interrompere quella battaglia.
-Mamma? Si mamma arrivo subito,lo so che devi andare al torneo di bridge stasera,arrivo mamma si certo..-
Rory riuscì a prendere finalmente il suo pacco.
Lo esaminò un secondo,fino a trovare il nome del mittente. Rimase senza fiato nel vedere apparire sul retro del pacco quel nome.
- Logan Hunterberger- Carnaby Street - Londra-Europe-
Lorelai impaziente aveva già sbirciato, fermando i lunghi convenevoli della figlia.
-Mamma!-
Rory la fulminò con lo sguardo. Esaminò nuovamente il pacco,cercando di capire prima di aprilo cosa fosse.
Era avvolto in una carta da regali con a tema Londra, il Big Been, i soldati della regina..
Si sentiva come una bambina a Natale,emozionata per l’apertura dei regali di Santa Claus.
Quando,con estrema meticolosità,scartò il pacco il contenuto era ormai chiaro.
Aprì velocemente la scatola e tra innumerevoli fiocchetti di polistirolo estrasse il suo regalo.
Un portatile nuovo di zecca.
-Oh mio Dio. Rory, Logan ha delle spie disseminate a Stars Hollow con cui riesce a comunicare da Londra…una è proprio qui,nascosta da qualche parte. Spiegami come faceva a sapere che tu eri qui e che il tuo computer aveva appena esalto l’ultimo respiro!-
Rory la guardo esterrefatta ma ritornò subito sul suo gingillo.
-Devo chiamare Logan..-
Prese in fretta e furia il telefono e compose quel fatidico numero che conosceva ormai a memoria.
-Chiedigli delle spie-
Gesticolò Lorelai con fare enfatico.
R- Logan!-
Dall’altra parte del telefono, dall’altra parte del mondo..
L- Scheggia! Hai ricevuto il mio regalo?-
Risentire la voce di Logan portò un sussulto al cuore di Rory. Sentiva la sua mancanza,anche se erano ancora così pochi i giorni che erano passati dalla sua partenza..
R:Si! E’ fantastico grazie…proprio poco fa il vecchio ci ha lasciati..-
Ridacchiò Rory alludendo al povero computer che aveva smesso di funzionare.
Lorelai intervenne nella discussione dando un piccola gomitata alla figlia dallo sguardo più che sognante.
-Chiedi se ha delle spie in casa mia!!-
Sussurrò Lorelai cercando di ascoltare la conversazione tra Logan e la figlia.
-Mamma!-
L- Non ho nessuna spia in giro per Stars Hollow, ma dato ho consegnato il pacco tramite George,il mio autista, quindi dato che sapevo che eri da tua madre,ho deciso di mandarlo lì-
Spiegò il ragazzo senza tradire una sonora risata tipica delle sue.
-Sei contenta?-
Lorelai annuì,corrugando la fronte,imbronciata,come una bimba sul punto di piangere. Rory le fece la linguaccia e si chiuse alle spalle la porta della stanza sperando che la madre non usasse un bicchiere per spiarla da dietro la porta,ascoltando la discussione.
L- Lo hai già acceso?-
R- No, devo ancora cercare di capire come funziona…-
L- Ti ho lasciato il numero di Francis per qualsiasi evenienza-
R- Francis? –
L – Era un mio compagno di corso, si è laureato ma vive ancora nelle vicinanze del campus..lui mi ha fornito tutto, è un mago informatico!-
Rory sibilò un si flebile, vago.
L- Ehy Scheggia, va tutto bene?-
Rory sospirò per un attimo. Come avrebbe dovuto rispondere a quella domanda?
L’ultima cosa che voleva era commiserarsi, ma non poteva certo dire di essere felice in quel periodo. Logan era lontano,sua madre e Luke avevano rimandato le nozze…era tutto così complicato…
R- Mi manchi Logan-
Sospirò con la voce quasi soppressa dalle lacrime.
Logan rimase in silenzio ripensando a quello che era accaduto prima nella sua stanza, Mary e tutto il resto. Immaginò per un attimo cosa avrebbe cambiato nella sua storia con Rory un cedimento verso quella ragazza.
Sicuramente sarebbe finito tutto o avrebbe continuato a vivere nella menzogna.
L-Rory…-
Non sapeva cosa dire, non sapeva come consolarla, non aveva le parole giuste. Era una situazione così insolita, lui sapeva sempre cosa fare e cosa dire,sapeva sempre come muoversi in tutte le situazioni.
R- Logan io ho paura,ho paura che questa distanza possa farci del male. Ho provato a dire a me stessa che non sarà così,che abbiamo superato mille ostacoli,ma questo non so se riuscirò a raggirarlo..-
L-Ci riusciremo. Rory non starò via per sempre..-
R- E’ quando tornerai? Ti vedrò solo nelle feste? Non sarà nulla come prima..-
Logan sapeva che aveva ragione,lo sapeva da quando era partito, da quando aveva visto le lacrime di Rory il giorno della sua partenza.
L-Non vuoi neanche provarci? Vuoi lasciare che sia questo a condizionare il nostro rapporto?
Non era quello che avrebbe voluto dire. Sapeva di un ultimatum,come a volere mettere Rory al centro di una decisione che sicuramente non toccava solo a lei in quel momento.
R- Non lo so Logan, ho bisogno di riflettere..-
Logan sospirò quasi all’unisono con la ragazza.
L- I miei numeri li conosci..-
La telefonata fu bruscamente interrotta.
Rory sentì un nodo alla gola che le impediva quasi di respirare. Non era la prima volta che litigava con Logan,ma le altre erano state solo futili discussioni sicuramente facili da risolvere.
Adesso non erano solo delle incomprensioni che li dividevano, ma chilometri e chilometri di mondo.
Cercò di scacciare malamente le lacrime che le rigarono il viso pallido e stanco, scorrendo veloci sino al mento,dove incrociandosi si disperdevano.
Anche il cielo parve patire la sofferenza della giovane.
Il sole venne coperto da una coltre soffocante di nubi scuri e portatori di pioggia che non preannunciavano nulla di buono.
Sentì il violento squarcio di un fulmine in lontananza,che inondò il cielo di una potente luce giallastra che quasi la spaventò.
Si avvicinò alla finestra e chiuse malamente le tende come se tutto ciò la infastidisse.
Ritornò supina sul letto morbido cercando a tentoni il computer,regalo di Logan.
Sarebbe stata ancora più masochista,circondandosi di oggetti che lo ricordavano ma non le importava.
Era maledettamente rapido, si accese in una velocità impressionante,niente a che vedere con il lento catorcio di cui disponeva prima.
Quando apparve la schermata del desktop trasalì.
Osservò la loro foto messa a mo di sfondo quasi con disprezzo,come se stesse guardando la sua vita da spettatrice invece di ricoprire il ruolo da protagonista che le spettava.
Una nuova ferita si aprì dentro di lei come una voragine che trascinava a se tutti quei bei ricordi e quei pezzetti di vita che Rory teneva gelosamente nascosti.
Non riusciva a staccare lo sguardo da quella foto, gelosa di quel passato che adesso pareva non essere mai avvenuto.
Era una foto bellissima, ricordava esattamente quel giorno.
Le evocava tante emozioni diverse,rivivendo quei ricordi in quel preciso istante,come quando si rivedono proprio le foto di un vecchio album ingiallito rilegato in pelle lucida.
Quella li ritraeva durante la festa che Rory aveva organizzato prima della sua partenza per Londra…lei con quella parrucca bionda,quasi imbarazzata davanti all’obbiettivo del fotografo,probabilmente Colin, lui con un sorriso energico quasi beffardo che Rory amava tanto.
Si sarebbe trovato bene in qualsiasi situazione, non aveva bisogno di una ragazza come lei,instabile emotivamente, ultimamente nevrotica e lunatica…
Un'altra lacrime scese velocemente dagli occhi,senza che lei stavolta opponesse resistenza.
-Rory? Va tutto bene?-
Lorelai aveva sentito i toni della discussione…sicuramente era successo qualcosa e vedendo il viso corrugato e slavato dalle lacrime della figlia ebbe un motivo in più per preoccuparsi.
Rory non rispose e tornò fissa sul monitor del computer,come ipnotizzata,attratta dal quell’immagine che pareva lentamente dissolversi.
Lorelai si sedette sul letto,guardandola in silenzio,con occhi languidi senza sapere cosa fare per aiutarla. Un silenzio tombale si era impossessato della stanza,rendendola tetra ed inospitale, il buio la stava lentamente avvolgendo.
Il temporale che tuonava a Stars Hollow aveva portato non pochi danni. Un forte vento si era alzato maligno, squarciando alberi e danneggiando i tralicci dell’elettricità poco lontani dal centro abitato della cittadina.
Si sentì un altro tuono ed un altro ancora,sempre più minacciosi e violenti.
La luce ad un tratto saltò via e il buio più oscuro e tenebroso avvolse la camera di Rory che venne finalmente distolta dall’osservare quella foto facendosi sempre più male,alimentando quella ferita che non si sarebbe ricucita tanto facilmente.
- Mamma..-
La voce flebile della figlia ricordò alla madre le tante volte che durante la notte quando era poco più che una bambina,Rory si rifugiava nel suo letto,avvolgendosi nel suo abbraccio consolatore,tappandosi le orecchie per non udire i rumori dei tuoni in lontananza.
Era sempre stato facile proteggerla ma adesso era una donna e Lorelai sapeva bene che le storie che le raccontava per rassicurarla durante i temporali, per quello non sarebbero serviti.
Si abbracciarono,un po’ come facevano in quel periodo, un abbraccio lungo che le mancava da tanto,troppo tempo.
- Adesso che siamo qui al buio abbiamo tutto il tempo per parlare se ti va tesoro..-
Rory annuì distrattamente, asciugandosi le lacrime che continuavano la loro corsa imperterrite.
- Con Logan è finita..-
Disse secca la ragazza cercando conforto nel giudizio della madre.
Lorelai la guardò interdetta.
Non riusciva a capire che cosa potesse essere successo di talmente grave per porre fine a quella storia che proseguiva ormai da così tanto tempo…
Quanto tempo era passato dalla consegna di Kirk? Era così felice mentre apriva quel pacco,allegra, innamorata…
Invidiava quella luce negli occhi della figlia, quella luce gaia che trasudava d’amore. Per Lorelai adesso era poco più che un bagliore che lentamente si spegneva…
- Che cosa è successo Rory? Perché l’ho visto con i miei occhi quanto sei stata felice nel ricevere quel pacco da Logan!-
Rory riemerse dalle coperte,stropicciando gli occhi arrossati dalle lacrime che adesso parevano accennare a smettere di scorrere beffarde, come due fiumiciattoli in piena.
- Non possiamo continuare con questa storia a distanza mamma,io non ci riesco! Non voglio continuare a sentirlo solo per telefono. Voglio addormentarmi tra le sue braccia e svegliarmi con il suo sorriso languido davanti agli occhi…voglio sentire il sapore dei suoi baci e l’odore del caffè caldo la mattina bevuto con lui…chiedo poi così tanto?-
Si era come liberata da un peso, un sassolino dalla scarpa che tanto le aveva dato fastidio da quando Logan era partito per Londra.
-Logan cosa dice in proposito?-
Chiese seria la madre,leggendo negli occhi glaciali della figlia quel dolore che tanto la faceva soffrire…
- Mi ha dato una specie di ultimatum,come se toccasse solo a me questa decisione! Non si fanno in due queste cose? Lui vuole provare a continuare così, d’altronde non può fare altrimenti..-
La parola ultimatum fu come un fulmine a ciel sereno per Lorelai. Quella parola aveva vacillato ingombrante nel rapporto con Luke. E non era finito bene.
-Tesoro non può fare altro! Cerca di capire la sua situazione. E’ stato spedito a Londra da suo padre che l’ha sempre considerato un fallito, che non si è mai minimamente interessato a suo figlio, mai una chiacchierata,mai un gesto affettuoso. Non può abbandonare questo lavoro, deve tenere in vita quel barlume di considerazione che adesso suo padre nutre verso di lui. Deve cercare di non deluderlo, ma soprattutto non deve deludere se stesso. Rory pensaci un secondo. Saresti felice di rivederlo qui, mentre si difende dalle accuse del padre,dai silenzi di sua madre?
Chiamalo. Anzi vai a Londra per un po’ e chiarite tutto. Con Luke è andato a rotoli un matrimonio per una storia gestita male…non rovinare tutto anche tu tesoro.
Lo sai quanto non abbia approvato la tua storia con Logan inizialmente, il periodo terribile in cui non ci siamo parlate…se avessi avuto Logan tra le mani l’avrei probabilmente ucciso, ma adesso ho visto quanto lui sia maturato e anche tu Rory, sei una donna adesso.-
La voce di Lorelai si fece roca e non poté non tradire l’emozione.
Erano delle parole sincere,che provenivano dritte dal cuore. Parole che racchiudevano sicuramente la verità.
Rory abbassò lo sguardo,vergognandosi della suo egoismo.
Era stata egoista.
Aveva pensato solamente a se stessa,ai suoi bisogni.
- Ti voglio bene mamma. Non so se sarei riuscita a venire fuori da questa situazione con le mie stupide pretese…-
Un altro tenero abbraccio unì le due Gilmore. Le lacrime,adesso di gioia,scendevano lentamente dai visi delle due splendide donne che ironicamente cercarono di nascondere, corrugando il viso in una smorfia divertita.
-Adesso lo chiamo subito mamma, grazie per tutto questo e quello che hai fatto in questi anni..-
Lorelai si scostò i capelli da una spalla sorridendo ironicamente, muovendosi a mo di diva.
- Non ti vantare troppo eh!-
Ridacchiò Rory lanciandole un cuscino, che senza colpirla cadde fragorosamente per terra.
-Gli sport non fanno per te tesoro..-
Asserì riluttante la donna rimandando il cuscino ala figlia.
- Uhm..abbiamo la campionessa di tirò a cuscino! Che onore!- La canzonò Rory ironicamente.
L’allegro siparietto delle due Gilmore venne interrotto dallo squillo sordo del telefono.
- La campionessa deve andare a rispondere…sarà qualche griffe che vuole fare la mia prossima divisa, forse Gucci. Un cuscino Armani non sarebbe male però..-
Rory la colpì nuovamente,stavolta centrandola in pieno volto.
-Abbiamo una nuova campionessa!-
Lorelai fece una smorfia indispettita e corse verso il telefono,cercando di non inciampare o urtare qualcosa,nel buio della casa.
- Si?-
La voce della donna mutò notevolmente nell’ascoltare l’ altra proveniente dall’altro capo del telefono.
- O santo cielo! Che ospedale ha detto che è? Arrivo il più presto possibile. Aspetti, come sta? E’ grave? Me ne frego della prassi,voglio sapere..cosa? Andate al diavolo!-
In un attimo Lorelai era passata dall’essere felice al sentirsi morire.
Rory arrivò a tentoni al salone con una candela in mano che illuminava fiocamente la casa.
-Hai ancora candele mamma? Mi sa che rimarremmo al buio ancora per molto…-
-Rory…-
Il tono di voce della madre la fece trasalire.
- Luke ha avuto un incidente…Rory, è in ospedale…-