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| Riporto qua un intervista uscita oggi a David Goyer in cui ci spiega i motivi di questa lunga pausa: CITAZIONE Secondo quanto rivelato da Goyer, lo stop alla messa in onda di FlashForward è stato deciso d’accordo con la ABC, “avevamo in mente di tornare a gennaio, ma poi tre settimane fa abbiamo pensato che per gli show serializzati sia meglio andare in onda senza pause e repliche, la nostra programmazione in gennaio sarebbe stata assurda, anche a causa delle Olimpiadi. Per questo ci siamo guardati negli occhi ed abbiamo deciso di tornare direttamente a marzo, così da mandare in onda i tredici episodi in maniera consecutiva“.
Goyer ha anche spiegato di non sapere se la ABC abbia accettato la proposta a causa degli ascolti calati da 12 milioni a 7 nel corso dei 10 episodi (ma i numeri del DVR sono buoni), “come telespettatore - ha detto il producer - so che sono molto annoiato quando uno show che mi piace fa molte pause, abbiamo uno sceneggiatore ex Prison Break che ci ha spiegato che con le pause si perdono molti telespettatori e bisogna ricostruire tutto da capo. La nostra scaletta produttiva non è comunque cambiata, stiamo girando il quattordicesimo episodio e per quando torneremo a marzo avremo girato buona parte degli episodi“.
Il produttore ha anche spiegato lo stop alla produzione avvenuto nei giorni scorsi, dovuto alle sceneggiature degli episodi 15/16 che hanno subito un’accelerazione: “La rete li ha visti e li ha voluti come 13 e 14, per questo abbiamo dovuto fare dei cambiamenti per far filare la storia che ci hanno imposto una settimana di stop“.
Goyer non si è detto preoccupato dallo stop anzi, “abbiamo tirato un sospiro di sollievo, anche se mi sarebbe piaciuto poter trasmettere subito gli episodi 11 e 12, in cui sono contenute moltissime rivelazioni su FlashForward“. Secondo quanto rivelato dal produttore, vedremo altre parti della visione di Mark e ci saranno importanti novità sul sospetto ‘Zero’.
E se ci sarà una seconda stagione, la programmazione sarà differente? Sì secondo Goyer, anche se “non è una mia decisione. La programmazione è una cosa complicata e molto variabile, vorrei poter dire ’sta tutto a me, faremo come voglio io’“. Fonte
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