| Titolo: Broken Autore: Jane gallagher Genere: Literati Paring: Jess e Rory Tipo: One shot Stato: Conclusa
Commenti: all'interno
Breve descrizione da parte dell autore:
inserisco una breve premessa su come mi è nata l'idea per questa fanfiction che in realtà non è una fanfiction, ma una confessione...più avanti capirete, ma procediamo con ordine... ieri sera, mentre avrei dovuto studiare italiano per il compito in classe, avevo sonno e volevo soltanto andare a dormire, mi sono messa al pc, così tanto per fare, poi ho aperto 1 documento word e ho iniziato a scrivere di getto, senza fermarmi mai a rileggere. ero molto indecisa se postare o meno quel prodotto della mia mente malata, ma poi alla fine mi sono detta, "tanto vale, al massimo non lo leggerà nessuno". il fatto è che la notizia di Jess che torna dopo aver scritto un libro ispirato da Rory mi ha veramente scioccata, mi ha lasciato davvero un segno dentro, e anche se non ho né il tempo né l'ispirazione x scriverci una fanfiction, ho spesso rimuginato su come Rory si sentirà quando riceverà questa notizia. sono sicura che scoppierò a piangere quando vedrò la 6.08. era già da un po' che maturavo l'idea di scrivere un frammento di diario di Rory, ma non sapevo riguardo a cosa, né quando l'avrei fatto. ora l'ispirazione è scesa su di me, e questo è quello che ne è uscito. non ci saranno seguiti, perché questa confessione vuole solo provare ad avvicinarsi per un momento al subconscio di Rory e cercare di immaginare che cosa possa provare, tutto qui. e spero davvero che quando accadrà questo la lascerà sconvolta per il resto della sua vita, perché non solo lo merita lei, ma lo merita soprattutto Jess. spero davvero che Rory arriverà a capire tutto quanto, perchè è giusto che sia così. detto questo, aggiungo solo "buona lettura".
Broken "Credo che ora dovrei sentirmi un verme. Diciamo che mi sento un verme, senza tanti giri di parole. Dire che sono rimasta scioccata quando l'ho saputo è poco, forse sarebbe meglio dire che sono andata molto vicino ad avere un infarto, e senza che potessi frenarmi in tempo mi sono salite le lacrime agli occhi e la gola mi si è ristretta. Avrei voluto piangere, sì, in quel momento avrei davvero voluto farlo. Ma ormai la forza dell'autocontrollo mi impedisce automaticamente di andare oltre certi limiti. Credo che sia inutile tentare di stare qui di fronte alla pagina decorata di un diario, cercando di mettere su carta quello che davvero ho provato. Non ci riuscirei pienamente anche se fossi la più brava delle scrittrici. Ma le mie esigenze di sfogo hanno bisogno di essere placate, e non posso parlarne con nessun altro, perché con mia madre ho rovinato tutto quanto, e Logan se sapesse di tutto questo si infurierebbe a morte. E avrebbe anche ragione. Sono ore che nella mia testa Jess ha preso il suo posto, e non riesco a scacciarlo via dai miei pensieri, nonostante mi fossi imposta fin dal giorno del diploma che ogni volta che avessi sentito l'impulso di pensare a lui anche soltanto per un secondo mi sarei frenata, e avrei fatto qualsiasi cosa pur di distrarmi. Ora non ci riesco, e non credo di volermi nemmeno sforzare per provarci. Sono stanca di sprecare energie inutili per lui, quando tanto sono già scoppiata in lacrime una volta, ed è stato quel giorno al campus. Lì finalmente ero sola, lì finalmente mi ero presa la mia rivincita, convinta di aver soddisfatto il mio ego vedendolo ferito a morte per le mie parole, ero sicura che quello era ciò che mi ci voleva per togliermi dalla testa qualsiasi dubbio riguardo ad un futuro connesso a lui, e invece, dopo averlo guardato andare via senza più una parola, mi sono sentita vuota, sola, ho capito che da quel momento in poi sarei stata sola per tutta la vita, e infatti così è successo. Ho perso mia madre, la persona più importante della mia vita, ho perso Dean, che è stato il mio primo ragazzo e a cui volevo bene, e ho perso la fiducia di tutti mollando Yale. Mi sembrava davvero la scelta giusta, volevo prendere tempo, riflettere, spaccarmi la testa per capire che cosa veramente sono in grado di fare, ma ho capito quasi subito che in realtà non avrei mai fatto niente di tutto questo. Sarei soltanto rimasta lì, nella casetta in piscina, a osservare il vuoto che mi circonda ora che ho allontanato tutti dalla mia vita. E questo risultato mi uccide. Mi uccide pensare di nuovo a lui senza controllo, mi uccide pensare che mentre io mi piangevo addosso per l'umiliazione subita lui scriveva. Jess ha scritto un libro. Non ho stentato a crederci quando l'ho saputo. Sono rimasta allibita, scioccata, spiazzata...non me l'aspettavo di saperlo. Ma sapevo che prima o poi l'avrebbe fatto. Sapevo che tutta la passione che aveva per i libri non poteva finire in un niente, che il suo futuro sarebbe stato brillante se mai avesse deciso di applicare anche solo una piccola parte di tutta l'intelligenza che ha. La cosa che mi ha davvero scioccata è stato sapere che io gli ho ispirato quel libro. E' stato terribile. Perchè quando l'ho saputo, tutto mi è crollato addosso, tutte le convinzioni che credevo di avere salde dentro di me, tutti i torti che credevo fermamente che lui avesse, tutto mi è sembrato sbagliato, tutto, anche il modo in cui l'ho trattato dopo che ci siamo lasciati. Io ho basato la costruzione della mia barriera di indifferenza solamente sul presupposto che, se lui mi aveva mollata così, allora non gliene importava un bel niente di me, ed era inutile che io perdessi anche solo un secondo per pensargli, perchè non se lo meritava. Invece non era così, anche quando mi ha detto che mi amava e io ho liquidato la questione in due minuti risolvendo tra me e me che o stava cercando soltanto di prendermi in giro un'altra volta o era stato tutto un momento di follia temporanea, l'effetto dei ricordi e di una vita che non gli dava più soddisfazioni. Anche quando mi ha chiesto di fuggire insieme: stesso ragionamento. O è pazzo o mi vuole solo ingannare. Non potevo certo sopportare di ricascarci di nuovo. Dovevo troncare la cosa sul nascere, ed è stato quello che ho fatto. Ho fatto di tutto per mettermi il cuore in pace, e ci ero quasi riuscita, in effetti. Ora invece capisco tutto. Il libro gliel'ho ispirato io, perchè lui mi amava davvero. Gliel'ho ispirato io perchè io sono stata la prima che ha amato veramente. E' triste e ironico pensare che questo era stato il mio fine nascosto quando mi ero messa insieme a lui. Cambiarlo, farlo innamorare veramente di una ragazza. Mi sono resa conto solo ora di esserci riuscita, ora che la mia vittoria non mi procura più alcuna soddisfazione, ma solo voglia di piangere. Ora osservo tutto con occhi diversi, e anche lui. E' venuto da me con una serena e malinconica rassegnazione, senza più l'asprezza del suo carattere di un tempo. Era distaccato e freddo, e gli è costato ammettere tutto, ma l'ha fatto. Anni fa non sarebbe mai successo. Dio, è cambiato veramente e solo ora me ne sono accorta. Ora che la mia occasione di non sentire più un vuoto nel cuore è volata via da tempo, e non esiste modo di tornare indietro e cambiare le cose. Detesto dover ammettere che solo lui può colmare quel vuoto. Ci ho provato, a riempirlo in altri modi, ci ho provato con Dean e con Logan, ma non è servito. Nessuno di loro mi ha dato tanto. Nessuno di loro ha scritto un libro ed è tornato per dirmi che io gliel'ho ispirato, nonostante io mi sia comportata nel modo peggiore in cui avessi mai agito con qualcuno prima di quel momento. Fatto quel passo, ho iniziato a prenderci la mano, e con mia madre sono stata davvero imperdonabile. Ora mi viene da piangere, e non ho lei accanto che mi stringe forte e mi accarezza i capelli. Ora che vorrei davvero sfogarmi con qualcuno, non posso esigere la presenza dell'unica persona che sarebbe in grado di alleviare almeno un po' la mia solitudine. Sono sola, sono sempre stata sola da quel giorno, e ora non posso certo essere così superficiale ed egoista da pretendere che tutto torni a posto sia con mia madre che con Jess solo perché lo voglio, solo perché mi sono resa conto di colpo di quante idiozie io abbia fatto. Non credo che mi sia rimasta neanche abbastanza dignità per chiedere perdono. E' inutile ormai che io mi pianga addosso, ma so che se non lo faccio su queste pagine bagnate di lacrime esploderò prima o poi. Non ce la faccio più a tenermi tutto dentro. Ora come ora, vorrei solo trovare un modo per riaggiustare tutto, anche se non esiste. Mia madre, forse un giorno potrà capire, potrà perdonarmi. Perché mia madre bene o male farà sempre parte della mia vita. Jess invece no. Jess fa le sue momentanee e fugaci apparizioni e poi se ne va, lasciando dietro di sè solo una scia di ricordi sconvolti dalla sua presenza. So che ho perso Jess molto tempo fa. So che le nostre vite non coincidono più, so che questa sua apparizione è stata soltanto necessaria a farmi capire, ma non sarà mai la base di niente, perché Jess se ne andrà, anche se soffre come me e si sente solo come me. Perché lui non può abbassarsi più a supplicarmi, e io non posso osare spiegargli che ho capito. Non mi ascolterebbe mai, e avrebbe ragione. Spero che lui prima o poi possa riuscire a colmare il vuoto che la mia assenza dalla sua vita gli ha forse lasciato nel cuore. Da parte mia, so che io non lo potrò mai fare del tutto, perché una persona uguale a lui non esiste. Una persona con cui io non mi senta sola non esiste. Perché anche se a volte mi trascurava, anche se avevo costantemente paura di perderlo, io sentivo quelle emozioni, sentivo la paura e la tristezza e questi sentimenti anche se dolorosi mi riempivano, mi facevano male e quindi mi facevano sentire che ero viva, che avevo dentro qualcosa. Amore, probabilmente. Se davvero era amore, allora non posso evitare di ammettere che ho amato una sola volta nella mia vita.
Edited by Reflecting Light - 1/4/2007, 17:42
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