boyracer |
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| quanto amo questo libro...il mio preferito vado alla ricerca di tutti i quotes che ho postato nei vari forum Era uno di quei sorrisi rari, dotati di un eterno incoraggiamento, che si incontrano quattro o cinque volte nella vita. Affrontava - o pareva affrontare - l'intero eterno mondo per un attimo, e poi si concentrava sulla persona a cui era rivolta con un pregiudizio irresistibile a suo favore. La capiva esattamente fin dove voleva essere capita, credeva in lei come a lei sarebbe piaciuto credere in se sessa, e la asicurava di aver ricevuto da lei esattamente l'impressione che sperava di produrre nelle condizioni migliori. Esattamente a questo punto svaniva, e io mi trovavo di fronte a un giovane elegante che a veva superato da poco la trentina e la cui ricercatezza nel parlare rasentava l'assurdo.In tutto quello che mi disse, perfino nel suo sentimentalismo impressionante, ritrovai qualcosa: un ritmo sfuggente, un frammento di parole perdute, che avevo udito da qualche parte molto tempo prima. Per un momento una frase cercò di prender forma nella mia bocca, e le labbra si schiusero come quelle di un muto, come se non fossero trattenute soltando da un filo di aria stupita. Ma non diedero suono, e ciò che avevo quasi ritrovato divenne inesprimibile per sempre.Il binario faceva una curva e si allontanava dal sole, che tramontando pareva effondersi quasi in una benedizione sulla città dove lei aveva respirato e che ora scompariva. Tese la mano disperatamente, come per afferrare un alito dell'aria, salvare una briciola del luogo che Daisy aveva reso bello per lui. Ma oramai tutto andava troppo in fretta per i suoi occhi appannati: capì che ne aveva perduto per sempre la parte più fresca e più bellaLa pioggia continuava a cadere, ma il cielo si era schiarito verso occidente; un cumulo di spumeggianti nubi rosee e dorate sovrastava il mare. "Guarda" bisbiglió lei; poi aggiunse: "Vorrei poter prendere una di quelle nuvole rosa, mettertici dentro e fartici rotolare".Non c'é fuoco né gelo tale da sfidare ció che un uomo puó accumulare nel proprio cuore.Passamo sul grande ponte, col sole che attraverso il traliccio continuava a far luccicare le macchine che passavano e la città che sorgeva di là dal fiume in cumuli bianchi e pani di zucchero costruiti tutti come al tocco di una bacchetta magica con denaro che non ha odore..Gatsby credeva nella luce verde, il futuro orgiastico che anno per anno indietreggia davanti a noi. C'è sfuggito allora, ma non importa, domani andremo più in fretta, allungheremo di più le braccia…e una bella mattina…Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato
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