Just the way you are.

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view post Posted on 23/2/2006, 16:37
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Titolo: Just the way you are
Autore: La 4 Lorelai
Tipologia: Fanfiction
Genere: Canon
Paring: Lorelai e Luke, Jess e Rory
Stato: Concluso

Commenti: Qui

Breve descrizione da parte dell autore:

Dunque, non è propriamente la mia prima fanfiction, ma è un po' come se lo fosse, perchè ci ho investito tanto.
Ho iniziato a scriverla e a idearla ad agosto. E' una mia sesta serie.
Non contiene alcuno spoiler, è pura immaginazione.
Prima di postare vorrei ringraziare chi mi ha sostenuta quando pensavo di aver perso le idee e speri lo farà ancora.
Bene ora non mi resta che augurarvi buona lettura.
E' meglio se taglio corto perchè mi sta prendendo l'ansia e non vorrei arrivare a cambiare idea.
Spero che vi piaccia.^^







Luke, will you marry me?

Non credeva alle sue orecchie.
Lorelai Gilmore gli aveva chiesto di sposarlo?
Avrebbe voluto tirarsi un pizzicotto, tanto per essere sicuro di essere sveglio.
La guardò attentamente, ma non riusciva a dire nulla. I suoi pensieri si erano affollati uno sull'altro, come se il semaforo fosse diventato improvvisamente rosso e tutti avessero frenato di colpo finendosi addosso.
Non riusciva a mettere assieme nessuna frase.
Eppure era quello che sognava da sempre, da più di otto anni, dalla prima volta che l'aveva sentita farneticare, dal primo sorriso che le aveva visto nascere sul volto, dal primo sorso di caffè che le aveva versato e che lei aveva bevuto con tanta avidità, il caffè più buono del paese lo aveva apostrofato. Era da quel primo giorno che l'amava e che sognava di poterla stringere e di poterle dire ti amo e di poterla guardare addormentarsi placidamente accanto a lui tutte le sere del resto della sua vita ed ora che lei aveva pronunciato quella semplice ma infinitamente importante domanda, lui non era riuscito a dire nulla.
Aprì la bocca per parlare, per dirle tutto quello che stava pensando, per dirle che era l'idea più bella che gli avesse mai sfiorato la mente e che avrebbe voluto prenderla in moglie anche in quell'istante, ma ne usci soltanto un "cosa?"

Lorelai abbassò lo sguardo sulle proprie mani.
Perché aveva risposto così? cosa significava? Lo sapeva che Luke era introverso e monosillabico, ma aveva sbagliato monosillabo.
Non era difficile. Doveva dire Si oppure No.
Un morso le strinse lo stomaco.
E se quello era il suo modo per dirle di no? Per dirle che era una pazza e che lui non era il tipo per sposarsi e mettere su una famiglia?
Scosse la testa.
Eppure lei ci aveva pensato bene, ne era sicura, mentre lui le aveva fatto tutto quel discorso su come riportare Rory a Yale, lei aveva analizzato ogni singolo particolare della loro storia, della loro vecchia amicizia, della loro complicità, lui era stato sempre accanto a lei in passato, nonstante i problemi che ci potevano essere, nonostante qualsiasi circostanza lui non era mai mancato.. lui era il suo punto di riferimento, il suo punto di appoggio, il suo punto di forza, era sempre stato li, vicino, in disparte quando lei voleva vivere la sua vita a modo suo, ma sempre pronto a darle una mano, una spalla e anche ora, mentre lei era in crisi, mentre sentiva crollarle addosso venti anni della sua vita, mentre sentiva fallire il suo piano per Rory, mentre sentiva scivolarle da sotto i piedi tutte le certezze e i sogni riposti su sua figlia, mentre sentiva che Rory stava facendo l'errore più grosso della sua vita e che lo stava facendo scegliendo di stare senza di lei, lui era lì, pronto a difenderla e ad aiutarla, pronto a starle vicino.
Lo aveva capito in quell'istante, Luke è l'uomo della sua vita, lui è l'unico con cui non avrà paura di condividere il proprio futuro, la propria casa, il proprio letto, il proprio armadio e il proprio cuore.
E quella domanda le era nata così spontanea e genuina.
Ccosì semplice e profonda.
Così vera.
E lui le aveva risposto con un "cosa?" che voleva dire? Perché non parlava più ora? Perchè stava li zitto a fissarla confuso?
In fondo era lui che le aveva mandato dei segnali, no? Quella frase sui bambini al Dragonfly doveva pur significare qualcosa!
Alzò lentamente lo sguardo, oramai lucido, lo guardò lentamente, passando dal cappellino che lei stessa gli aveva regalato per natale anni prima e che lui non aveva più osato cambiare. Passò ai suoi occhi, erano così maledettamente dolci! Abbassò lo sguardo sulle sue labbra, labbra che per anni non aveva mai notato o almeno non aveva mai ammesso di aver notato, quelle labbra che avrebbe voluto tanto baciare in quel momento, almeno sarebbe stato un gesto, un segno, labbra che continuavano a stare ferme senza emettere fiato.
Guardò l'ombra di barba che aveva sul viso, quando ancora erano amici gli diceva che doveva radersi più spesso o non avrebbe mai trovato una donna, eppure ora si meravigliava di quanto lo rendesse ancora più sexy. Guardò la sua camicia, una delle sue solite camicie di flanella, una stupida camicia di flanella, però a lui stava così maledettamente bene.
Trasse un profondo respiro.
Lei era sicura di quello che gli aveva chiesto, ne era sicura, questa volta non sarebbe scappata, non si sarebbe tirata in dietro, non avrebbe avuto paura,
questa volta era lei ad averlo chiesto.
Lo guardò ancora un istante e poi ripetè.
"Luke, mi vuoi sposare?" con il tono più tenero e vulnerabile che avesse mai usato all'interno di quel locale.

Luke la stava fissando intontito già da qualche attimo, non riusciva a capacitarsi che fosse vero, non riusciva a capacitarsi che dovesse risponderle, non riusciva a capacitarsi che quella fosse davvero Lorelai Gilmore, la sua Lorelai Gilmore,
già, perché ora era sua.
Quandò udì la sua voce ripetere quella breve e intensa domanda, qualcosa scattò dentro di lui, qualcosa che fino a quel momento era rimasto intorpidito, stordito, ammutolito.
La guardò e come se la stesse vedendo per la prima volta disse "Si!" e non aggiunse altro, come se racchiuso dentro quelle due minuscole lettere ci fosse tutto l'universo e non avesse bisogno di altre parole per essere spiegato.

Dopo aver ripetuto la frase si sentì improvvisamente stupida.
Perché l'ho ripetuta? lui aveva capito benissimo e non mi aveva rispoto, ora si che sono patetica, si disse.
Poi udì quel monosillabo, così diretto, così semplice, così schietto, lo guardò negli occhi e sentì che non poteva più trattentere le lacrime, sta vota era lei che era sorpresa.
Aveva detto si. Aveva detto si, non riusciva a pensare ad altro, ma poi qualcosa le fece tremare la voce. "Si?" chiese.

Luke guardò le lacrime scendere sul volto della donna, non capiva, erano lacrime di gioia? O più semplicemente si era pentita di averglielo chiesto? Poi sentì quella richiesta di conferma, quel sussurro e le si avvicinò,
voleva prenderle le mani, voleva abbracciarla, voleva baciarla, ma il suo corpo non rispondeva più, così si limitò a ripeterle dolcemente "Si Lorelai, voglio sposarti!"

Un sorriso esplose sulle labbra di Lorelai, cominciò a singhiozzare, oramai era andata in tilt, saltò al collo di Luke e lo strinse come se avesse paura che lui scappasse o che qualcuno la prendesse la portasse lontano da lui. Non voleva più lasciarlo, non voleva più che qualche dubbio o qualche idea si insinuasse tra di loro. "Oh che bello, che bello!" non riusciva più a dire altro.

Luke la vide sorridere e sorrise anche lui, l'adorava quando aveva quell'espressione, quando era felice, se la sentì saltare addosso, sentì che l'abbracciava e la strinse, come per paura che lei se ne andasse, come per paura che lei cambiasse idea.
Aveva i suoi capelli sul volto ed erano così morbidi.
Sentì le lacrime di Lorelai bagnarli il collo e la strinse ancora più forte e allo stesso tempo ancora più dolcemente.
Poi udì la sua voce, quella voce inconfondibile, ripetere "che bello" e in un sussurro quasi indecifrabile rispose "Già, è bellissimo!"

Lorelai si staccò da quella morsa, asciugandosi le guancie frettolosamente con il dorso della mano.
"Ricomponiamoci, sembra che sia esplosa una bomba." non riusciva proprio a stare senza il suo sarcasmo.
Luke non disse nulla, si limitò a tirare un po' la camicia.
"Direi che ora, posso andare a casa, giusto?" chiese quasi a se stessa, un po' titubante.
"Si, credo che sia tutto." mamma mia quanto era imbarazzato.
"Dunque, la borsa, la giacca, la testa, direi che ho preso tutto!"
"Già, pare proprio così!" disse strofinandosi le mani.
"Allora, io vado!" disse sposatandosi velocemente i capelli dietro l'orecchio
"Quindi sei sicura, non vuoi niente, un caffé?" non sapeva perché ma quasi aveva timore a lasciarle varcare quella porta, aveva timore ad andarsene a dormire da solo quella notte, anche perché, chi avrebbe dormito quella notte?
"No, no, meglio che vada. Ci vediamo.." disse lei aprendo la porta del locale
"Ci vediamo.." ripetè lui nascondendo le mani in tasca.
Uscì, ma prima di richiudere si voltò a commentare "Non sarà sempre così, vedrai!" e se ne andò.

Luke rimase per un po' a guardare la porta richiusasi dietro di lei e la sua sagoma che si allontanava.
Poi d'improvvisò pensò ad una cosa "Oh Mio Dio"
Uscì di corsa dal locale.

Edited by la 4° Lorelai - 29/12/2006, 00:50
 
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Ciao. sono tornata con la nuova puntata.
Intanto vi ringrazio per tutti i commenti, sono contenta che abbiate letto e anche apprezzato la prima puntata.
Dunque questa e anche alcune dlele prossime saranno più corte rispetto alla scorsa. Specie questa che è una sorta di passaggio. Spero che la gradiate lo stesso.
Prima di postare vorrei avvertirvi che lunedì partirò per la francia pe runo scambio con la scuola dal quale tornerò sabato sera tardi, perciò entro la settimana dopo non posterò. Mi spiece ma dovrete pazientare un po'.
Ora vi lascio.
Buona lettura.







something to save

Lorelai era arrivata a casa.
Entrò con riluttanza e appoggiò la schiena alla porta apena richiusa.
Respirò.
Non voleva pensarci, ma come fare? Aveva appena chiesto a Luke di sposarla.
Si sarebbe sposata!
Improvvisamente ebbe uno scatto, aprì la borsetta, rovistò energicamente all'interno e alla fine lo trovò.
"Eccoti. Volevi scappare, eh? Cosa mi nascondi?" disse minacciosa al cellulare "Vabbè, me lo dirai dopo, ho cose più importanti da fare, ma il discorso non finisce qui!" aggiunse aprendo lo sportellino.
Digitò velocemente un numero che conosceva bene: il numero di Rory.
Arrivata all'ultima cifra si bloccò.
Cosa stava facendo?
Non poteva chiamare sua figlia, non dopo quello che era successo.
Non era il caso.
E se Emily fosse stata nei paraggi? Meglio lasciar perdere.
Eppure era anche la sua migliore amica, la sua confidente.
Ah, quanto avrebbe voluto parlare con lei, dirle cosa aveva fatto, raccontarle la scena e prendere un po' in giro Luke. Tanto per sdrammatizzare.
Le venne in mente quando Max le aveva fatto la proposta con le mille margherite.
Certo era stata quasi un sogno, ma questa volta era la realtà. Così genuina, così complicata, così pura. Così spaventosa.
Quella volta quando si era vista con Rory si erano messe a saltellare, felici ed eccitate in mezzo alla strada.
Ma questa volta era diverso.
Questa volta Rory aveva sbagliato, aveva sbagliato tutto!
Aveva rubato uno yatch, lasciato Yale, abbandonato il suo sogno per il parere di uno sconosciuto. Non aveva neanche ascoltato sua madre, le aveva solo rinfacciato di non essere andata al college per poterle voltare meglio le spalle, aiutata dai cari nonnini.
Come poteva chiamarla e fare finta di nulla?
Era fuori discussione.
Chiuse lo sportellino, ripose l'apparecchio nella borsa e la lasciò cadere.
Scivolò giù lungo la porta fino a sedersi per terra.

Luke stava bussando a quella porta da così tanto che aveva perso il conto.
Odiava quella situazione. Odiava dover chiedere dei piaceri a qualcuno e soprattutto odiava Taylor.
"Che diamine. Ti devi fare i ricci per venire ad aprirmi??" sbottò dopo l'ennesimo silenzio.
Finalmente la porta si aprì e fece capolino Taylor in un pigiamone bianco/azzurro con degli strani animali disegnati sopra. Luke non sapeva se ridere o se vomitare, ma si trattenne.
"Oh, ciao Luke. Che ci fai qui a quest'ora della notte, non sai che è importante dormire? Soffri d'insonnia per caso?" cominciò a blaterare con quella sua voce che dava tanto sui nervi a Luke.
"Suvvia, non prendiamoci in giro, non ho tutta la vita!" brontolò Luke.
"Dunque, di cosa avevi bisogno di così urgente da venire a svegliarmi nel bel mezzo del mio sonno?" chiese non tanto implicito.
"Rivoglio la casa, ho cambiato idea!"
"Come? Rivuoi casa Twickam?" domandò perplesso.
"Si, hai capito bene, o sei anche sordo ora?" rispose Luke cominciando a gesticolare.
"Ma Luke, mi dispiace, oramai tu vi hai rinunciato" disse Taylor fintamente dispiaciuto.
"Tu avevi detto che avevo 3 giorni, no?"
"Si, ma...." venne subito interrotto
"Bene, rivoglio la casa!" concluse Luke
"Ma, i 3 giorni sono terminati e tu hai rifiutato l'abitazione, quindi tecnicamente...."
"Oh, non me ne faccio un bel nulla dei tuoi tecnicamente! Vuoi essere chiaro?" chiese incrociando le braccia.
"La casa non è più tua!" affermò in fine
"Ma io la rivoglio!" portestò
"Mi spiace, Luke!" ripetè
"Oh, non mi dirai che l'avete già rivenduta? E' la volta buona che lo amazzo Kirk!" alzando il braccio
"No, no, non c'è bisogno che tu commetta nessun crimine."
Luke grugnì, odiava quando Taylor parlava così.
"Bhè, 3 giorni o non 3 giorni, io rivoglio la casa!" incrociò nuovamente le braccia
"Non posso affidartela, come possono gli anziani fidarsi ancora di te, prima fai di tutto per averla e poi sbuchi all'improvviso con l'idea di non volerla più e poi torni e dici che la rivuoi."
"Si, la rivoglio e quella casa è mia, avevamo un accordo noi due!" si accigliò
"Lo sò Luke, ma vedi gli anziani...." venne interrotto un'altra volta.
"Ma chi sono questi anziani per decidere? Hanno dei poteri magici? Tu ed io avevamo un accordo, punto e basta!" alzando la voce.
"Luke, non gridare. Farò il possibile, ma non posso prometterti nulla" disse con quel tono ipocrita facendo salire ancor più i nervi a Luke.
"Rivoglio quella casa! Capito?" disse risoluto e con uno scatto d'ira pronto dietro l'angolo.
"Farò tutto ciò che è in mio potere."
"Argh." alzò le braccia all'aria come volesse picchiarla e se ne andò a passo spedito.





Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:54
 
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view post Posted on 5/3/2006, 19:38
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Oggi avevvo un po' di tempo e avndo già scritto parte della ff ho pensato di farvi un regalino prima della mia partenza. Vi posto un'altra puntata. Anche questa non è lunghissima. Ma Spero che vi piaccia. ^^



scoooop

Bevve l'ultimo sorso di caffè e ripose la tazza sul bancone.
Sta mattina non le bastava mai.
Si era svegliata tardi, aveva bevuto velocemente una piccola dose di caffeina e poi era corsa direttamente al Dragonfly.
Era in ritardo, non poteva permettersi nessuna tappa, neanche per gustare il caffè più buono di Stars Hollow.
Eppure le sembrava tanto una scusa.
Perché aveva quasi paura di rivederlo? Cosa le passava per la testa?
Aveva semplicemente timore che fosse tornato in se e che avesse cambiato idea, probabilmente.
"Lorelai?" chiese titubante Sookie vedendo l'amica che era rimasta appoggiata al tavolo e guardava nel vuoto
"Cosa c'è?" chiese presa alla sprovvista
"No, te lo chiedo io cosa c'è."
"Niente, non c'è niente, perché cosa dovrebbe esserci? Non c'è. Niente! Nessuna proposta, nessun matrimonio, niente!"
Sookie strabuzzò gli occhi, non riusciva mai a capirla fino in fondo, ma sta volta aveva farneticato un po' troppo.
"Quale matrimonio?" chiese alla fine
"Quale matrimonio?" ripetè Lorelai
"Tu hai parlato di matrimonio, quale matrimonio?"
"Nessuno." schivò lo sguardo dell'amica
"Lorelai, sai che non sto molto dietro ai tuoi ragionamenti, quale matrimonio?" insistette la cuoca.
"Il mio." ammise alla fine con voce soffusa.
"Il tuo matrimonio? Continuo a no capire."
"Si, il mio matrimonio."
Sookie la guardò come per incitarla a proseguire.
"Ho chiesto a Luke di sposarmi!" affermò tutto d'un fiato.
"Hai fatto cosa?" chiese Sookie incredula.
"Ho chiesto a Luke di sposarmi." ripetè.
"Hai chiesto a Luke di sposarti?" chiese ancora con un tono crescente.
Lorelai annuì con una punta di rossore.
"Hai chiesto a Luke di sposarti!" abbracciò l'amica euforica, poi si staccò d'improvviso.
"Ma allora perché quella faccia? Non avrà mica detto di...." non finì la frase
"No, no. Ha detto Si!" sorrise
"Ha detto si! Ha detto si! Ha detto si! Ha detto si! Ha detto si!" si mise a canticchiare.
Lorelai sorrise ancora di più.
"Hey, ma cosa c'è una festa qui? E non mi avete invitato?" chiese Michel entrando in quel momento con il suo solito tono acido.
"Lorelai si sposa!"
"Sookie!" la colpì Lorelai.
"Scusa." bisbigliò Sookie.
"Come? Lorelai si sposa? Ditemi da che parte devo mettermi per schivare la caduta del mondo." commentò inespressivo.
"Grazie per il tuo entusiasmo, mi fa molto piacere!" ribattè Lorelai sempre sarcastica.
"Mi sembra semplicemente strano" come pronunciò quello 'strano', come se fosse più probable vedere un elefante viola volare.
"Bhè, tu non credi ai miracoli?"
"Veramente no. Comunque sarò fuori città!"
"Ma se non sai nemmeno quand'è!"
"Bhè, sarò comunque impegnato."
"Michel, niente scuse! Avrò bisogno delle tue battute acide, no?"
"Posso portare...." non gli lasciò nemmeno finire la frase
"No!"
"Ma, Sookie porterà i suoi bambini!"
Sookie gli lanciò un occhiataccia..
"No, Pau Pau e Chin Chin sono fuori discussione!" asserì Lorelai
"Ma...."
"Sempre con questa stessa storia. Non puoi portarli alle cene, non puoi portarli alla locanda e non potrai portarli nemmeno al mio matrimonio!"
"Non avrebbero certo dato più fastidio dei suoi due!" indicò Sookie ed uscì.
"Allora ci sarai?" chiese Lorelai mentre l'uomo usciva.
"No!" rispose indispettito senza voltarsi.
"Ok, ti segno come presente." concluse.
"E quindi ti sposi!" sorrise ancora Sookie
"Già."
"E Rory come l'ha presa?" chiese ignara di tutto.
"A dire il vero non glielo ho ancora detto." rispose vaga.
"Oh. [decise di cambiare discorso] Per il cibo stai tranquilla, penso a tutto io! La torta preferisci una cosa classica o hai già qualche idea? e poi mi devi dire i colori dei vestiti, per le decorazioni sui bordi. Ah, poi...."
"Sookie calmati, c'è tutto il tempo! Comunque grazie, sei un tesoro a voler pensare a tutto!" l'abbraccia.
"Oh, è il minimo!"
"Ora devo tornare di là, il lavoro mi chiama! Ho provato a mettere la segreteria, ma insiste."
Sookie la guardò strana, non riusciva a starle dietro.
"Lascia perdere." sorrise e uscì dalla cucina.
Sookie rimase ferma qualche attimo, poi prese carta e penna e cominciò ad appuntarsi qualcosa, qualcosa per la festa di Lorelai.
Si fermò improvvisamente.
Doveva fare una telefonata.

Luke era nel suo locale.
C'era un po' di calma quella mattina, un po' troppa calma. Nessuno che farneticasse, nessuno che urlasse 'caffè', nessuno che lo facesse arrabbiare, nessuno che lui amasse.
Erano otto anni che lei ravvivava le sue giornate, ravvivava quel posto,
quando arrivava si portava dietro una ventata d'aria fresca e una buona dose di pazzia. Era adorabile!
Quella mattina non era passata, aveva rinunciato al suo amato caffè e gli sembrava così strano.
Probabilmente aveva avuto un impegno, perché preoccuparsi?
Eppure non riusciva a smettere di pensarle.
"Il mio hamburger Luke!" disse Kirk seduto ad un tavolino nell'angolo
"Arriva subito." gli disse poi si rivolse a Ceasar.
Aspettò il piatto e lo portò a Kirk, ma quanto era strano quell'uomo?
Suonò il telefono.
Corse a rispondere.
"Pronto."
"Buon giorno Luke!"
"Oh, ciao Taylor" si voltò verso la stupida vetrina e vide l'uomo salutarlo energicamente e con uno strano sorriso.
"Ho pensato di chiamarti ora visto che nel tuo locale non c'è molta gente, anche se qui c'è un gruppo che sta assaggiando di tutto!" affermò Taylor quasi in senso di vittoria.
"Mi chiami a proposito di?"
"Casa Twickam."
"E' mia? Oh, bene."
"Non andrei così di fretta!" sembrava che ci godesse a farlo impazzire.
"Cos'altro devi dirmi?"
"Gli anziani sono ancora propensi a darti la casa, ma non capiscono il tuo comportamento, non possono fidarsi!"
"Cosa devo fare?" domandò quasi rassegnato.
"Vogliono sapere perché la rivuoi!"
"Lo vogliono sapere loro oppure tu?" chiese con i nervi tesi
"Entrambi. Insomma anche a me sta molto a cuore il futuro di quell'edificio!"
Luke alzò il sopracciglio.
"Bhè, me lo vuoi dire o dobbiamo fare una conferenza stampa?" chiese impettito Taylor.
"Vedi, io. C'è un po' di gente qui." tentò di sviare.
"Prefrisci vederci da soli?"
"No. No. Va bene lo stesso. E' che io e Lorelai...."
"Allora c'entra Lorelai!"
"Taylor vuoi stare zitto?"
"Ok. Ok."
"Noi ci sposiamo!" borbottò.
"Come? Vi sposate?"
"Abbassa la voce!"
"Certo. Vi sposate? E quando le hai fatto la proposta?"
"Ieri sera. Veramente è lei che l'ha fatta a me. Ma cosa centra? Volevate sapere perché e te l'ho detto! Ora mi ridate la casa?"
"Dovrai firmare altri fogli, ma...."
"Ma cosa?"
"Ma la casa è tua!"
"Oh, finalmente" mise giù il telefono.
Taylor rimase un po' perplesso davanti la finestra e poi abbozzò un sorriso che di bello non prometteva nulla e si allontanò.
Luke sorrise tra se.
La casa era sua. Era loro.
Potevano andare a vivere insieme, ora. Insieme.





Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:54
 
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Rieccomi qua.
Spero di non avervi fatto attendere troppo.
Comunque, ecco qua la nuova puntata.
Buona lettura.
Miraccomando Commentate^^




Understanding

Rory continuava ad andare avanti e in dietro per la depandance.
Aveva tentato di far finta di niente, di pensare a qualcos'altro, ma non poteva.
Sua madre si sarebbe sposata e non glielo aveva detto. Nè una telefonata, nè un accenno, nulla.
Lo aveva scoperto da Sookie in cerca di un consiglio.
Eppure era lei la prima persona da cui correva se doveva raccontare qualcosa. La svegliava nel cuore della notte per abbinare una gonna con un top, la chiamava anche per dirle che il locale di Luke era pieno!
Ora che aveva deciso di sposarsi, il silenzio.
Si sedette.
Era Emily quella a cui non raccontava nulla, se non lo stretto indispensabile. Era sua madre, non sua figlia!
Per un istante pensò che forse era per quello che non le aveva detto nulla. Visto che ora stava dai nonni aveva paura che Emily lo sarebbe venuta a sapere e chissà che sarebbe potuto succedere.
Mentre cercava nutilmente di stilare una lista mentale che l'aiutasse a capire, si ritrovò a guardare la piscina.
Qualcosa la scosse.
La piscina!
Le sue finestre davano su una piscina!
Sulla piscina dei nonni.
Era scappata dai suoi problemi, era fuggita da sua madre e si era nascosta dai nonni, rifugiata nel loro mondo di lusso e perbenismo.
Capì.
Era proprio lei quella a cui Lorelai non aveva raccontato nulla. Lei.
Si trattenne la testa tra le mani. Perché era andata da loro? Perché non aveva provato a dare ascolto a sua madre?
Per vent'anni era stata il suo idolo e ora non l'aveva nemmeno calcolata, l'aveva accantonata così, solo per sentirsi dire un ennesima volta "Andrà tutto bene. Tu sei speciale, tu sei perfetta, tu sei Rory!"
In tutto questo cosa ci aveva guadagnato? Gli occhi di Emily addosso ventiquattr'ore al giorno, un futuro buttato al vento e la distanza da Lorela, l'unica persona che l'avesse sempre sostenuta, con sincero rispetto e incondizionato affetto.
La sua migliore amica.
Aveva sbagliato.
Sua madre, quella donna splendida, stava facendo ciò che era giusto.
Faceva bene a non chiamarla, a non cercarla, sarebbe stato controproducente e basso e Lorelai non lo era, era coerente e questa cosa sarebbe servita tanto a lei che a Rory. Aveva bisogno dei suoi spazi? Aveva bisogno di risolversi il problema da sola e a modo suo? Aveva bisogno dell'appoggio, forzato dalla paura di perderla, dei nonni? Bene, sua madre le stava dando tutto quello che voleva.
Rory sentì di non meritare di saperlo, sentì che sua madre aveva fatto, anche questa volta, la cosa più giusta.
Prese il cellulare che aveva appoggiato al tavolino e cominciò a comporre il numero di casa.
Voleva solo sentire la voce di Lorelai e essere contenta per lei.
Ma cosa le avrebbe detto poi? Non poteva ammettere di aver fatto un enorme sbaglio, non così. Non poteva nemmeno pretendere che sua madre la capisse e la perdonasse per l'ennesima volta.
Proprio non poteva.
Ripose il telefonino dov'era qualche istante prima.
Ma cosa fare allora? Certo non tornare a Yale, non era la sua strada, non poteva esserlo, Mitchum aveva detto che lei non ha talento e lui le sente quese cose e nemmeno Logan aveva mai dato torto al padre.
Ma quindi come riscattarsi agli occhi di sua madre?
Come meritarsi il suo perdono, il suo abbraccio, le sue confidenze?
Proprio non lo sapeva.

Lorelai era a casa seduta sul divano.
più che seduta era sdraiata in effetti, ma questi sono dettagli.
Stava morendo di fame. A pranzo aveva mangiato alla locanda e ora che era sera aveva bisogno di mangiare un boccone, accompagnato da un ottimo caffè magari.
Aveva evitato per tutto il giorno di andare al locale, ma che senso aveva? Assolutamente nessuno!
Ad ogni modo, non poteva certo stare a digiuno.
Lentamente si convinse e senza perdere tempo si alzò ed uscì di casa.

Luke era dietro al bancone intento a fare il conto ad una coppia.
Era una giornata fiacca, vuota, già, Lorelai non si era fatta vedere e a lui suonava proprio strana questa cosa.
Mentre i due pagavano e si apprestavano ad uscire entrò lei, con il suo solito sorriso stampato sul viso, ma mai banale, a Luke si illuminarono gli occhi, ma non poteva, non voleva darglielo a vedere, così si girò verso la cucina a controllare Ceasar.

"Ciao Luke!" esordì sedendosi al bancone. Strano che non l'avesse vista entrare.
"Oh, ciao Lorelai!" si passò le mani sui jeans, perché gli stavano sudando tanto? Oramai stavano insieme e l'imbarazzo era sorpassato.
"Un cheesburger con tante patatine e non ti dimenticare il mio ossigeno" appoggiò la borsetta sullo sgabello.
Lui si voltò a prendere la caraffa del caffè e glielo versò in una tazza..
Si baciarono teneramente.
E' tutto ok. si dissero entrambi.
"La tua ordinazine arriva subito."
"Grazie! Non vorrei però che tu mi riservassi un trattamento speciale solo perché ti ho chiesto di sposarmi, ok?" disse sarcastica come sempre.
Luke scosse la testa sorridendo.
Era davvero tutto ok.

Piano piano la gente se ne andò.
Come se evaporasse lentamente sotto il sole.
C'erano soltanto Ceasar, Luke, Lorelai e l'immancabile Kirk.
"Ceasar puoi andare adesso, ci pensdo io a chiudere" disse al cuoco che se la svignò velocemente ringraziandolo.
"E tu? vuoi mettere le radici su quello sgabello?" chiese a Lorelai
"Sempre molto gentile, vedo. Mi domando ancora come mai tu non abbia vinto il premio per Mr. Simpatia, ti sarebbe stata bene la coroncina!" farneticò la donna
Luke la guardò col suo sguardo alla 'hai finito?'
"Volevo restare a farti compagnia, potremmo chiudere assieme!" disse con sguardo sensuale
"Posso restare anch'io!" affermò Kirk dal suo tavolino
"No, Kirk!" gli rispose secco Luke con le braccia conserte
"Scusalo, ma non sei il suo tipo" aggiunse Lorelai accennando un sorriso dispiaciuto. Si divertiva così tanto a prenderlo in giro: tanto lui non se ne accorgeva mai!
Kirk abbassò lo sguardo sul suo piatto ormai vuoto.
"Luke, guardalo, poverino, potremmo aprirci a nuove esperienze, ho sentito dire che il menage a trois non è male." disse prendendo in giro Luke sta volta, era così buffo quando si arrabiava, adorabile!
"Lorelai?!?" si accigliò.
Lorelai gli sorrise innocente
"Argh!" abbozzò un mezzo sorriso, fu più forte di lui, era così adorabilmente pazza.
"Allora, posso restare?" chiese nuovamente Kirk
"Vattene Kirk!" sbottò
L'uomo si alzò, pagò il suo panino e uscì.
"Finalmente soli." sussurrò Lorelai
"Si." la guardò uscendo da dietro il bancone, le andò vicino e la trasse a sè.
La baciò con tenera veemenza, mentre lei lo abbracciava alimentando il ritmo di quel bacio.
Si spinsero verso le scale senza staccarsi.
Luke spense la luce e cominciarono a salire.
Arrivati davanti la porta dell'appartamento si divisero e lui l'aprì. Entrò, subito seguito da Lorelai. Luke la baciò spingedola contro la porta, che lei si era appena richiusa alle spalle.
Lorelai cominciò a sbottonargli la camicia di flanella....





Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:55
 
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Don't need any word

Avevano appena fatto l'amore.
erano sotto le lenzuola, Lorelai aveva la testa appoggiata dolcemente sul petto di Luke.
"Lorelai, dovrei dirti una cosa.." cominciò la frase per introddurre il discorso 'casa Twickam'
"Sshhh.. no, Luke, per le parole ci sarà tempo, ora non rovinare questo momento, godiamoci questa magia." disse con sognante fermezza e Luke non potè che darle ascolto.
Quel momento era perfetto.

Lorelai sentiva il battito di Luke sotto di sè.
Chiuse gli occhi per ascoltarlo meglio e si accorse di seguirlo col respiro.
Non poteva negare che tra loro ci fosse una certa alchimia.
Quando si baciavano, quando si sfioravano, non avevano mai avuto bisogno di tante parole, si capivano al volo, come se fossero nati per stare assieme e oramai ne era sempre più convinta.
Inclinò leggermente la testa per baciargli il petto, semplice, solido, si sentiva protetta, si sentiva amata.
Avrebbe voluto guardarlo negli occhi ora, ma non voleva perdere l'atmosfera che si era creata in quel momento, così spontaneo, così semplice, così perfetto.
Era quello che desiderava, sentirsi bene, sentirsi al sicuro, sentirsi se stessa, senza paura o voglia di scappare e con Luke era proprio così.
Respirò a fondo.
Voleva assaporare ogni atomo di quel momento.

Luke sentiva il dolce peso di Lorelai su di se.
Si era accoccolata così, come una bambina e lui aveva avuto un brivido, l'amava!
Sentiva i suoi capelli morbidi solleticargli il petto, ma era piacevole, prese ad accarezzarli lievemente, senza fare movimenti brushi, come se la fortuna si fosse addormentata accanto a loro e avesse paura di svegliarla e farla scappare.
Aveva sognato mille volte un momento del genere, pieno di silenzio, un silenzio carico di parole che non avevano bisogno di essere dette, ma che entrambi sapevano di sentire, un silenzio carico di emozioni, quel silenzio che ti culla,
sentiva il suo odore, inspirò per gustarselo fino in fondo.
Avrebbe voluto baciarla dolcemente ora, ma non voleva perdere l'atmosfera che si era creata in quel momento, così spontaneo, così semplice, così perfetto.
Era quello che desiderava, sentirsi bene, sentirsi amato, sentire quella morsa allo stomaco che si sente quando lei è quella giusta, senza paura di sbagliare o di sognare e con Lorelai era proprio così.
Sorrise. Ogni atomo di quel momento lo faceva sentire Felice.

Si augurarono 'Buona notte' così, senza parlare, solo con i loro fievoli, teneri gesti e come se un incantesimo li avesse coperti all'improvviso, si addormentarono entrambi, lentamente, con infinita dolcezza, mentre i loro cuori battevano all'unisono.

Uno strano suono rimbombava in tutto l'appartamento.
Lorelai si svegliò poco alla volta e mano a mano che si svegliava si rendeva conto che qul suono non era nei suoi sogni, ma era la suoneria del suo cellulare.
Oramai si era svegliata totalmente, ma faceva ancora fatica a muoversi, quel letto era così comodo.
Improvvisamente il telefonino cessò di suonare e la stanza cadde in un assordante silenzio.
"Proprio ora che mi ero svegliata!" borbottò Lorelai.
"Non poteva smettere cinque minuti fa? Così avrei continuato a dormire?" si chiese mettendosi sui gomiti.
In quel momento si rese conto di essere sola, sola in quel letto, guardò attorno, avrebbe voluto chiamarlo, poi pensò che forse era lui. Si allungò a prendere il cellulare, aprì lo sportellino rosa, 'una chiamata persa' cliccò un tasto e apparve il nome di Rory.
Perché mai l'aveva chiamata? Forse voleva chiarire e lei non le aveva risposto. Dio mio che stupida!
Non fece quasi a tempo a pensarlo che la porta si aprì.
Istintivamente si cosprì meglio col lenzuolo, era ancora nuda.
Sentì un odore famigliare,
Sì, era proprio caffè. Tese le narici, c'erano dei muffin e anche una ciambella, o forse due e poi l'odore che più le diede un brivido di piacere, Luke.
Mise il telefonino dov'era e si ristese velocemente, fece finta di dormire.
Luke le si avvicinò piano.
Aveva un vassoio con una grande tazza di cafè, una ciambella e tre muffin ai mirtilli, l'appoggiò sul mobiletto.
Guardò Lorelai, sorrideva.
Le diede un bacio sulla fronte.
Lorelai finse di essere stata risvegliata da quel bacio, ma entrambi sapevano benissimo che non era così.
"Buongiorno." disse Luke vedendola aprire li occhi.
"Oh, ciao Luke, che dolce risveglio!" improvvisò un tono fiabesco.
"Ti ho portato la colazione. Mi dispiaceva troppo svegliarti presto oggi che è domenica e poi probabilmente mi avresti tirato qualcosa addosso." sogghignò
"Chi, io? Tirarti qualcosa addosso? Potrei offendermi." mise il broncio
"Ok, [si rovolse al vassoio] mi spiace, ma dovrete tornare giù con me." disse fingendo di alzarsi.
"Oh, no, non mi sono offesa, perché dovrei offendermi? Sono la donna meno offesa del mondo!" disse pensando a quella gustosissima colazione e anche a chi gliel'aveva preparata.
Si tirò un po' su mentre Luke le passava il vassoio sul letto.
Addentò uno dei muffin.
"Tutte le mattine accadrà la setssa cosa. Tu mi porterai la colazione a letto, mi sveglierai con un bacio e io mangerò tutte queste prelibatezze e....."
Luke la guardò come se fosse impazzita.
"Se vuoi avrai un giorno all'anno di riposo..."
Luke accigliò ancor più il suo sguardo.
"Uno al mese?"
Luke insistette a guardarla in quel modo.
"Uno alla settimana?"
Luke scosse livemente il capo.
"Ok! Hai vinto tu. Mi porterai la colazione solo la domenica!"
"Tu credi?"
"Ma allora non vuoi fare proprio niente! Dovrei sposarti gratis? Come mi sfamerò?"
"Magari, qualche volta potrà capitare. Ok?"
"Qualche volta. Spesso?"
Luke alzò gli occhi al cielo e annuì
"Ok, allora tutto a posto!" rise
"Devo tornare giù al locale, i clienti mi aspettano."
"Oh, no e io come vivrò senza la tua luce? Chi mi amerà mentre tu sarai lontano da me? Un intero oceano ci separerà, come potrò resistere?"
"Con il caffè?" propose Luke
"Si, ok!" e addentò un altro pezzo di muffin.
Luke la baciò lievemente.
"Buon Giorno." ripetè dolcemente Lorelai.
"Splendido.." la corresse Luke avviandosi per scendere.

Edited by la 4° Lorelai - 3/4/2006, 15:29
 
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Eccomi.
Preparate fazzoletti.
Non ero molto su quando l'ho scritta.
Ps. Commentate eh ;)
GRAZIE






Unarmed

Continuava a domandarsi cosa fare.
Aveva il giornale aperto tra le mani, ma non per leggerlo come suo solito.
Era la pagina delle offerte di lavoro, pagina che nessuno si sarebbe mai immaginato di veder consulatare così presto da Rory.
Non riusciva a concentrarsi, altra cosa insolita detta di lei.
Anche se ultimamente era cambiata. Aveva mostrato un'altra versione rivveduta e peggiorata di se stessa.
Come un clone con qualche difetto genetico.
Una fotocopia sbiadita.
Aveva perso la scia, l'orizzonte, gli obbiettivi e aveva cominciato a viaggiare a tastoni, fino ad atterrare bruscamente.
Non smetteva di pensare oggi.
Non ci riusciva.
La sua mente correva di giorno in giorno dai sogni ai risultati, dai ricordi ai presupposti e si fermava nel presente. Sconsolato.
Non era così che si era immaginata.
Fin da bambina sapeva che voleva fare la giornalista, che voleva studiare in un ottima università e poi impegnarsi ancor di più per ottenere consensi e viaggiare come inviata estera.
Invece ora sapeva che non ci sarebbe mai riuscita, non aveva la stoffa, come avrebbe potuto?
Era inutile tentare.
Non voleva fallire.
Non voleva volare alto per cadere a terra.
Aveva già provato a fabbricarsi le ali e mentre le mettava appunto per spiccare il primo volo si erano spezzate e aveva sbattuto la testa. Perchè riprovarci e andare fino in fondo, saltare nell'aria, se poi quelle ali non tengono? Se poi si finirà col sbatterci il naso, col perdere, col aprire quella pagina di giornale?
Tanto valeva aprirla subito.
Senza farsi più male.
Ma questo comportava dei compromessi.
Sua madre aveva sempre creduto in lei. L'aveva curata, protetta, incoraggiata. Aveva sognato con lei. Aveva sperato e sacrificato parte della vita perchè trovassero il vento giusto e ora non poteva lasciare che le buttasse.
Ma era l'unica cosa sensata da fare.
Lorelai non poteva capire. Non sapeva cosa volesse dire non avere la stoffa. Lei era brava in tutto quello che faceva.
Ma l'unico vero dilemma per Rory ora era questo. Non riusciva a vedersi senza sua madre, senza il suo sostegno e la sua pazzia. Non riusciva a immaginare di mancare al suo matrimonio.
Non aveva senso.
Eppure, ora era nella depandance dei nonni, Lorelai non le aveva nepure parlato della proposta fatta a Luke. Non potevano essere più distanti di così!
E lei, lei non poteva sopportarlo.
Si sentì inutile.
Persa.
Si sentì una stupida!
Non poteva permetterlo.
Quella situazione doveva terminare.
Risolversi.
In quache modo.
Chiuse il giornale e lo abbandonò sul tavolino, prese le chiavi della macchina ed uscì.
"Rory dove stai andando?" chiese Emily vedendola passare così di fretta.
"Vià!" rispose secca arrestandosi.
"Ti pare il modo?" chiese con tono superiore.
Rory la guardò negli occhi e ripensò ai racconti di Lorelai, sui motivi per cui aveva lasciato quella casa e improvvisamente le parve di capire davvero.
Montò in auto senza degnarla e mise in moto.

Lorelai era seduta ad un tavolino con lo sguardo perso oltre la vetrata e tra le mani la tazza ormai quasi vuota, Luke da dietro il bancone la guardava già da un po'.
Il locale si stava rapidamente svuotando, sembrava che si fossero messi tutti d'accordo.
Era passato già qualche giorno e lui non aveva ancora trovato il fatidico momento giusto per parlarle, così le si avvicinò e lei subito sorrise.
Disarmato. Era così da sempre: lui si preparava tutto il discorso le andava vicino e bastava un suo sguardo per far traballare il ponte dei suoi pensieri.
Aveva così tanto potere su di lui!
Prese un lungo respirò.
"Lorelai.." cominciò titubante
"Si?" sorrise ancora, così gli rendeva tutto più complicato. Lui non voleva certo farle sparire quel'espressione con la sua *confessione*!
"Sai che tra noi le cose vanno?!"
"Certo!" disse illuminandosi.
"Io ho pensato che sai con le parole non me la cavo molto bene!!"
"Grazie dell'informazione" ironizzò.
"Bhè, ho comprato casa Twickam!"disse in fine tutto d'un fiato
"Perchè?" chiese schoccata, non sapeva che dire, non sapeva che fare, cosa voleva dire che aveva comprato casa Twickam??
"Per noi!" si strofinò le mani sui pantaloni "Ho pensato che ci sarebbe servita."
"Perchè?" chiese ancora. Sembrava che non sapesse più dire altro, sapeva che non avrebbe dovuto reagire così.. avrebbe dovuto esultare e gettargli le braccia al collo, ma il suo corpo non si muoveva e dalla sua bocca usciva soltanto quella parola.
"Ecco...." non finì la frase
"Io ho già una casa!" disse senza pensarci, senza filtri
"Si." incrociò le braccia al petto
"E anche tu hai già una casa!"
"Si." disse senza muovere alcun muscolo
"E allora?" tentò di sorridere
"Noi due ci sposeremo!" le ricordò. Cominciava a sentire un formicolio lungo la gola, il sangue salire verso il cervello, e l'irritazione percorergli le vene.
Perchè?
Cosa diamine voleva dire *perchè?* Quando uno ti dice che ha comprato una casa non gli rispondi *perchè?* Ma c'era da aspettarselo in fondo, no?
"Lo so, ma...." lasciò la frase in sospeso.
"Credevi che avremmo continuato a vivere ciscuno per ocnto suo e a vederci ogni tanto?" alzò leggermente la voce, tano ormai il locale era completamente vuoto.
"Bè, vedi...." lasciò di nuovo la frase a metà.
"Cosa?" chiese quasi per sfida.
"E' che sembra così definitivo!" le parole erano uscite così, da sole, senza guinzaglio e senza contegno, non avrebbe douto dire una frase del genere, ma l'aveva detta
"Perchè il matrimonio cosa sarebbe? n gioco??"
"No, certo che no." abbassò gli occhi
"Se non sei pronta peruna casa, se è troppo definitivo, forse non sei nemmeno pronta per sposarti!" concluse e si si voltò cominciando a sistemare il locale con quell'aria osì risoluta, che qualunque cosa ei avrebbe potuto dire adesso sarebbe stata inutile, superflua.
"Non seppe più che dire, e l'unica cosa che le veniva di fare era piangere, ininterrotamente, così si alzò, prese borsetta e giacca e lentamente uscì..
Quandò senì la porta richiudersi si fermò per un istante: era andata via!
Forse avrebbe voluto inseguirla, ma semplicemente se la prese con il bancone che cominciò a strofinare con tutta la forza che aveva.

Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:55
 
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I'm Sorry

Fermò l'auto. Era a stars Hollow.
L'aria di quel posto le faceva bene, si sentiva già un po' meglio, ma sentiva ancora la testa pesante.
Restò per qualche minuto a bordo con il motore spento davanti casa di Lane, lei era la sua amica ed era proprio quello di cui aveva bisogno: una buona amica!
Lorelai era la sua più grande ed insostituibile amica, ma non poteva certo andare da lei.. una fitta la colpì allo stomaco, prese un lungo respiro e scese dalla macchina, camminò svelta fino alla porta e bussò.
Fu proprio Lane ad aprirle e lei di getto l'abbracciò stretta, si portarono immediatamente nella camera della ragazza e rory cominciò a raccontare....

"Hai lasciato Yale?" chiese sconcertata
"Era una spesa inutile, uno spreco di tempo!" rispose con fermezza
"Ma cosa vai dicendo? tu sei bravissima, tu sarai una giornalista importante, è il tuo sogno!" disse Lane con gran energia
"Ma non ce la posso fare, non sono portata."
"Cosa? Sei la ragazza con più talento che io conosca, ti hanno sempre lodata tutti, i professori ti veneravano quasi! Non puoi dare ascolto a Mitchum o come si chiama!!" era convinta che Rory fosse davvero una ragazza con un futuro.. per ogni volta che lei l'aveva tirata su e le aveva fatto capire che cce la oteva fare, ora er ail suo turno.
"Ma lui ha il sesto senso per queste cose!" disse un po' meno convinta
"E tutti gli altri? Sono stupidi? Sono ignoranti?"
"Parli come mia madre." si sedette sul letto
"Lorelai dice giusto. Come sempre." le si sedette affianco
Rory guardò per terra, forse avevano ragione loro, forse doveva tentare ancora, forse Mithcum si era sbagliato. Forse.
Forse non era abbastanza!
"Lorelai ti adora!" cercò di farle tornare un sorriso sul volto, Lane era la migliore amica che potesse trovare, aveva fatto bene ad andare da lei
"Ma non mi ha detto nulla della proposta a Luke" la voce le si strozzò
"Va da lei, va a parlarle" le consigliò tentando di incoraggiarla
Si abbracciarono e Rory le sussurrò "grazie" poi uscì e si incamminò.

Era arrivata ormai.
Stava ferma davanti all'ingresso di casa, avrebbe dovuto cercare le chiavi nella borsa ed entrare. ma non ne sentiva la forza. quasi come se ogni movimento le costasse un'immensa fatica.
forse non sei pronta per sposarti!
No! Lei lo era, lo era!!
Finalmente si convinse, aprì la porta e si infilò dentro l'abitazione, lasciò le luci spente, quella semiombra si avvicinava di più al suo umore.
Perchè era rimasta così sconvolta?? la faccia che ha fatto Luke, come potrà perdonarmi? era ovvio che sarebbero andati a vivere insieme una volta sposati, certo. Ma ora lui pensa, pensa.. aveva paura, paura che Luke non si fidasse più dei suoi sentimenti.
Un singhiozzo le saltò su per la gola e le lacrime si appostarono dietro gli occhi pronte ad esplodere fuori.
Si trascinò verso il divano e accese meccanicamente la lampada
"Mamma!"
Lorelai alzò lo sguardo, mentre il suo neurone andava in tilt, e in piedi al centro della stanza c'era Rory!
Si asciugò velocemente le guance con il dorso della mano. Abbracciami. Dimmi che andrà tutto bene, dimmi che luke capirà. Abbracciami, ti prego. fu il primo pensiero che le balenò in mente appena la vide. Aveva proprio bisogno della sua vocina, ma non poteva certo far finta che quello che era accaduto tra loro fosse acqua passata, no di certo.
Parola d'ordine: distaccata, sii distaccata "La depandance era troppo piccola?"
"Mamma?!?" un tremito si insuinò nella sua voce
"Forse troppa umidità?"
Si morse le labbra "Mi dispiace!!"
"Come????" alzò la testa
"Mamma, mi dispiace" ripetè con la voce incrinata
"Oh, le dispiace! Vediamo un po', per cosa? Per aver abbandonato il NOSTRO sogno senza calcolarmi nemmeno? O forse per esserti alleata con i miei carnefici?" si lasciò cadere sul divano
"Mamma, davvero.." si sedette accanto a lei "Scusami!" titubante
"Certo" usò quel suo *certo* sarcastico che Rory conosceva bene.
"Non avrei dovuto trattarti così! Non avrei dovuto dirti quelle cose!" respirò "E avrei dovuto venire qui, da te!"
"Già, hai proprio ragione. Avresti dovuto!"
Pausa imbarazzante
"Mamma, cosa è successo?" chiese sommessamente alla fine
"Forse mi hai ferita? umiliata? no anzi no, delusa! ecco cos'era."
inghiottì il magone "non mi triferivo a questo, cosa ti succede?"
"Non ti devi preoccupare, tu non centri!" affermò con un tono severo, come quello che avrebbe usato con Emily.

Io non centro.... avrebbe preferito un pugno piuttosto che quelle parole.
Lei non centrava più, non aveva più il diritto di chiederle come stava, non le avrebbe più detto nulla, nemmeno se si sposava.
Sentì il vuoto sotto i piedi.
Trattenne il respiro, sperando che questo bastasse a trattenere anche le lacrime, ma non ne vollero sapere nulla e corsero fuori inesorabili, come quello che stava per dire.
"Mamma, mi dipiace così tanto, scusami, sono stata una stupida, ho fatto cose stupide, solo cose stupide, ma mi manchi terribilmente, ti prego lasciami tornare da te!"
"Hai litigato con i nonni?" chiese tentando di preservare la sua tattica, anche se le stava riuscendo piuttosto difficile
Rory pianse ancora più forte e cominciò anche a singhiozzare

"Io.. io sono così costernata!" singhiozzò "ti ho trattata così male, io non merito nemmeno che tu stia qui a parlarmi, non merito nemmeno di pensarti, lo so, sono stata cattiva, ingrata, un'idiota, perchè io ti voglio così tanto bene e ora ti ho persa, sò che non merito nemmeno di ascoltare la tua voce, ma perdonami, ti scongiuro, perdonami, perchè io non voglio più stare lontana da te, non voglio perdermi le nostre serate di DVD e schifezze, non voglio perdermi e tue strane idee e non voglio perdermi il tuo matrimonio!" disse come una bottiglia di spumante quando le tolgono il tappo.
"il mio cosa?" chiese confusa, come faceva a saperlo?
"tu e Luke" la guardò negli occhi, gli occhi che avev apiù cari al mondo "non voglio mancare in un giorno così importante, non posso perderti!" cercò di rallentare i singhiozzi
"Sempre se ci sarà, quel giorno." sussurrò quasi a stessa scuotendo leggermente al testa
"Che significa?" chiese preoccupata avviccinandosi alla madre
"Ha comprato casa Twickam" le lacrime cominciarono a rigarle il volto silenziose, discrete "crede che io non sia pronta per sposarmi, ma io lo voglio!" singhiozzò
Rory non capì bene la frase, ma del resto era sempre così.
L'abbracciò e non disse più nulla, lasciò soltanto che si sfogasse.
 
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è una puntata un po' di passaggio ma spero che vi piaccia comunque.
Buona Lettura.





symtoms

"Quindi pensi di tornare a Yale?" prese una fetta biscottata e si sedette al tavolino della cucina.
"No, la risposta non è cambiata da dieci minuti fa" rispose sedendosi sulla sedia accanto
"Bene, conosci la strada, non ho ancora sposato la porta, quindi nn c'è bisogno che ti accompagni" disse indicando con un gesto approssimativo il corridoio
"Mamma, perchè dovrei tornare a Yale?" la sua voce si era alzata di un tono.
Era la mattina seguente.
Nessuna delle due aveva dormito granchè.
Nessuna delle due aveva chiarito granchè.
"Perché lì fanno delle ottime frittelle!" morse la sua fetta
"vuoi mettere con quelle di Luke?"
"No, ma non sò se potremo mai rimetterci piede nel suo locale."
"Tu forse no.. ma io :rolleyes: "
"sentila....... <_< "
"Tornando a noi.. certe volte mi domando come facciamo aa divagare sempre :dunque: "
"parlavamo di questo?"
"No. --" Ecco come facciamo.. "
"Eh già." mandò giù anche l'ultimo boccone
"Dicevo, non credo che ci sia motivo per cui io debba tornare a Yale, ma se proprio insisti, mi comporterò da Rory diligente. Ci rifletterò a lungo e...."
"E?" si sitemò meglio sulla sedia e drizzò le orecchie
"E farò la lista dei pro e dei contro!" concluse come se avesse confessato di aver vinto un premio pulitzer
"Ya Ya! Questa è mia figlia! Questa!" :kao.yuppy:
Saltò in piedi e si mise a saltarellare per la cucina, mentre Rory la guardava a metà tra il divertito e la disapprovazione.
improvvisamente Lorelai si ferma, si appoggiò alla sedia con le mani e si tirò in dietro i capelli.
"Mamy che c'è?" alzandosi dalla sedia
"Niente, un capogiro. Credo."
"Siediti!" la esortò spostandole la sedia "Vuoi qualcosa? Un bicchier d'acqua?"
"No, no sto bene davvero." affermò seguendo il consiglio di sedersi "Non è che mi vuoi arruffianare? Alla lista non si scampa."
"Ops, mi hai scoperta!"
"Cattiva ragazza, credevi di fregarmi così eh?!" fece un sorrisetto ma lo interruppe a metà, la testa ha ripreso a girare e un senso di nausea si insinua nella sua gola.
"Mamma?" chinandosi su di lei.
"Non ti preoccupare." disse gesticolando con la mano
"Sicura? Non mi sembrano normali tutti questi mancamenti, perchè non ho fatto medicina?!!"
"Perchè non sopporti la vista del sangue?"
"Oh, già."
"Era desti...." non finì la frase, si alzò e corse in bagno.
"Ehi??" si tirò su "ti senti bene?" si avvicinò lenta alla porta del bagno socchiusa "Cosa hai?"
"Oh nulla." disse Lorelai tenedosi i capelli china sul water, mentre la ragazza spalancava la porta "Apparte questo!"

DLIN DLON
Le due Gilmore si guardarono confuse.
"aspettavi qualcuno?" chiese la ragazza.
"Ehm, non mi sembra, e tu? :shifty: "
"E chi dovrei aspettare?"
"Ah, non lo so. :rolleyes: "
DLIN DLON
"Ops, sarà meglio andare ad aprire." affermò Lorelai alzandosi.
andò alla porta d'ingresso e l'aprì
"Sei venuta direttamente dalla Cina ad aprirmi? O far aspettare la gente fuori casa è la nuova moda?" disse Emily fiondandosi all'interno.
"No, mi diverto a sentire il suono del campanello, così lascio che lo suonino due o tre volte." le prese il cappotto alzando gli occhi al cielo.
"Rory è scappata! Lo sapevo che non era in se, sapevo che Richard stava sbagliando a prenderla in casa così.. ma non volevo discutere, e comunque non pensavo sarebe arriata a tanto!" si diresse velocemente verso il salotto..
"Cosa stai dicendo?" chiese Lorelai confusa cercando di starle dietro..
"Che tu figlia è scappata!"
"Oh, adesso è mia figlia! Quando scrive un bel articolo pe ril giornale è vostra nipote."
"Cosa vai blaterando? Lorelai certe volte non ti capisco!" si sedette sul divano.
Lorelai storse la bocca, l'aprì per parlare ma non fece in tempo
"Ieri è uscita di tutta fretta con dei modi così sgarbati" guardò intensamente la figlia Colpa mia ovviamente! pensò la giovane
"così le ho chiesto dove stesse andando e lei ha detto solo *via!*, ti rendi conto? *via!*!!!!!"
"Me ne rendo conto, me ne rendo conto.." annuisce sull'orlo dei nervi.
"io pensavo volesse fare un giro o andare da Logan, ma...." fece una lunga pausa inutile "questa mattina non c'era, non era nel suo letto, non è tornata a casa!!"
"Davvero?" si tenne la testa con le mani, le girava di nuovo..
"Cosa?" chiese ingenuamente Rory comparendo nella stanza..
"Tu?? Qui?? Lorelai perchè non me lo hai detto prima??"
"Perchè era così divertente sentirti urlare!!"
"Nonna."
"Quindi sei stata qui tutta la notte?" chiese severa Emily
"Si."
"E perchè non mi hai detto nulla? Avevo già pensato al peggio! Tua madre non ti ha insegnato proprio niente?!?" Eccola.. pensò Lorelai
"Sai, non avevo previsto che sarebbe andata così. rispose Rory avvicinandosi alle due.
Lorelai si alzò di scatto e corse in bagno.. dopo poco riemerse..
"Scusate, di che si parla di bello?" :D
"Mamma hai dato ancora di stomaco?"
"Sì è già la terza volta questa mattina.. e mi sento così strana!"
"Con tutte le schifezze che mangiate, mi meraviglio che non ti senta male tutti i giorni!" borbottò emily
"Veramente non credo proprio che sia quello! Ne mangio da quando sono nata!"
"Mamma, ma non potrebbe essere.. ricordi la mela? Eravate primordiali?"
:blink: non capì subito a cosa alludesse la figlia.. "Oh mio dio! Quello? no, perchè?"
"Bè ormai è passato un po' di tempo.. potrebbero essere nausee mattutine!"
"Nausee mattutine?" chiese la nonna "Lorelai sei incinta??"
"Noooo. Non credo!"
"Come sarebeb a dire non credo?? Tu non puoi essere incinta!!"
"E perchè mai??" chiese con tono duro
"Perchè non sei sposata!"
"Nemmeno l'altra volta lo ero!!" sentenziò
"E comunque, lo sarai presto!" ricordò Rory
"Cosa?? lo sarai presto?? Cosa sarai presto??" chiese la maggiore evidentemente confusa.
Nssuno rispose.
"Lorelai?!? esigo una risposta!"
il silenzio imbarazzante continuò per qualche altro secondo..
lo sguardò inquisitorio di Emily stava per corrodere la mente della figlia per leggervi dentro..
"Sposata! sarò presto sposata!" disse guardandosi i piedi
altro silenzio.
"Sposata. E chi sarebbe il forunato?"
"Mastro Lindo, adoro i palestrati!!"
"Con chi?"
"Con Luke, no?!?"
"Oh, il tizio del bar.. stai ancora con lui?"
"No, però gli ho chiesto di sposarmi perchè mi annoiavo. -_- "
"Glielo hai chiesto tu??"
"Si!!!" respiro "Si."


La porta della farmacia si chiuse tintinnando alle spalle di Lorelai..
Stringeva il sacchetto con inedita forza, le gambe tramavano, arrivò a casa e uan volta dentro si sedette in cucina.. appoggiò il sacchetto sul tavolo e dalla plastica trsaparente si leggeva a caratteri cubitali rosa "TEST DI GRAVIDANZA". le incuteva uno strano terrore quella scritta..
Rory era seduta di fronte a lei e non osava parlare..
"Quindi.." azzardò poi
"Quindi.." ripetè
"Dovresti almeno tirarlo fuori.."
"Dovrei.." lasciò la frase in sospeso..
poi finalmente si decise ed estrasse la scatolina bianca..
"OK, ce la posso fare.." prese il bastoncino e lesse velocemente le istruzioni.
"Che dice?" domandò la giovane sporgendosi leggermente
"Due rige positivo. Una riga negativo."
"E noi speriamo che siano due o una?"
"Non ne ho la più pallida idea!" afferrò saldamente il test e si diresse in bagno.
"In bocca al lupo!!" disse Rory seguendola leggermente.
"Crepi." chiuse la porta



Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:56
 
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positive and negative

"Oddio!" urlò Lorelai dal bagno "Oddio. Oddio. Oddio!"
"Che c'è mamma?"
"Oddio!" uscendo dal bagno "Oddio, Rory!"
"Allora? Di qualcosa ti prego!!"
"Oh Mio Dio!!"
"Allora? Allora?"
"Rory sono due righe!! DUE RIGHE!!"
"Due righe??"
"Siii!! Sono incinta!!"
"Sei incinta??"
"Sono incinta!!!!"
"Sei incinta!!!!!!"
cominciando a saltellare su e giù con il test in mano..
"Sono incinta!! Sono incinta!!"
"Sei incinta!!!!!!!!!" la seguì subito la figlia euforica.
All'improvviso Lorelai si zittì, smise di saltare e si coprì di uno sguardo preoccupato.
"Mamma, che hai?"
"Come glielo dico?"
"A chi?"
"A Luke, come lo dico a Luke?"
"Che significa come lo dici a Luke?"
"Si lui, lui non sopporta i bamibini e forse, forse non ci sposeremo più. Come glielo dico ora?"
"Glielo dici. Lui non odia i bambini, almeno non i vostri spero."
"Tu credi?"
"E ricorda che se non vi sposate più è solo perchè crede che tu non sia pronta! Devi solo parlargli! Soltanto questo."
Lorelai si sedette sul divano.
sapeva che sua figlia aveva ragione, era ovvio che avesse ragione, ma qualcosa non la convinceva, le faceva tremare le mani e se Luke non avesse voluto figli? e se ormai era talmente tanto arrabbiato e deluso che non le avrebbe nemmeno più rivolto la parola??
Come faccio ora? Come facio ad andare da lui come se nulla fosse e dirgli "tò, aspettiamo anche un bambino!" come?? con che faccia mi presento da lui? e se poi reagisce male? e se mi dice che lui non lo vuole? gli occhi le si inumidirono senza accorgersene Perchè devo sempre farmi tutti questi problemi!! pensò tenedosi la testa fra le mani sperando che ne uscisse un'idea geniale.
"Ehi, mamy, di quale era preistorica è questo?" chiese rory sbucando fuori da camera sua con in mano un contenitore nero.
"Cos'è?" domandò distogliendosi dai suoi pensieri.
"Un rullino fotografico, almeno dovrebbe!" disse sedendosi accanto alla madre
"Bè aprilo e vediamo!!" la incitò la donna
"Mamma, i negativi con la luce si rovinano, non possiamo aprirlo!" la rimbecco la ragazza
"Ma non sappiamo nemmeno se lo sono!"
"E se lo sono?"
"Potremmo spegnere la luce e...." lasciò cadere nel vuoto la voce alla vista dello sguardo contrariato della figlia
"Ok, ok, rimettilo dov'era allora!" disse alla fine Lorelai
"Portarlo dal fotografo, no?"
"Oh, hai ragione, dammi qua tanto devo andare in locanda.. ci passo io!"
"Bene!" sorrise felice.

Nemmeno oggi è venuta, sembra lei quella arrabbiata!
Pensò Luke dirigendosi verso la cucina.
Erano già un paio di giorni che non la vedeva, ma cosa avrebbe dovuto fare? Non pensava che avrebbe reagito così. Che si aspettava?
Eppure non riusciva a sposatare la sua mente su altro.
Più che arrabbiato era preoccupato, era tutto annulato adesso? No, non osava nemmeno pensarci!
"Ceaser, una insala e due cheeseburger, presto!"
Che devo fare?? pensò pulendosi le mani nel grembiule.
"Altro caffè, per favore" arrivò flebile la voce di Kirk dal tavolino vicino la vetrata.
Luke afferrò la caraffa e si diresse verso di lui "Ancora? Sono già due ore che stai qui e continui ad ordinare caffè, su caffè," borbottò avvicinandosi "su caffè! Pensi dui continuare a lungo?!?" chiese irritato una volta sopra di lui..
"N-no.." sembrava terrorizzato
Lorelai passò in auto davanti al locale e Luke la intravide, ribollì!
"C'è qualcun'altro che ha intenzione di stare qui ore a prendere solo del caffè??? Eh?!!" Silenzio "Bene, perchè d'ora in poi non verrà più servito caffè, capito? Niente più caffè!!" urlò contro tutti i clienti
"Lo vuoi ancora?" Domandò a Kirk guardandolo in cagnesco.
"No, no va bene così!" sorrise debolemente
Serrò le mandibole e tornò al bancone mentre la porta tintinnava dietro di lui.
"Scusi, potrei avere una tazza i caffè?"
La porta tintinnò nuovamente mentre il povero uomo ignaro veniva sbattuto fuori.

"Sono proprio delle bellissime foto." sorrise la ragazza
"Grazie mille!" rispose Lorelai porgendo i soldi "Arrivederci."
appena fuori del fotografo aprì la busta curiosa.
Si bloccò sul marciapiede.
La prima foto era di parecchi anni prima.
Rory era ancora poco più che una bimbetta e Luke stava giocando lei, come sorrideva.
Sfiorò con un dito il viso impresso dell'uomo, del suo uomo, sembrava così a suo agio, così allegro.
Guarda che espressione dolce. pensò estasiata
Passò alla foto seguente.
Rory, la sua piccola Rory, era stretta al collo di Luke e lo abbracciava forte forte.
Un brivido le percorse la schiena, sarebbe stato un padre perfetto.
Sfogliò ancora, con gli occhi oramai lucidi.
Una foto autoscatata.
Lei e Luke abbracciati allegramente e la piccola che rideva davanti a loro Famiglia erano una famiglia.
Lo sarebbero stati per sempre ora.
Questo pensiero le diede una scossa. Respirò a fondo. Doveva parlargli!
Prese coraggio, infilò le fotografie all'interno dell'involucro e rimontò in macchina.

La porta del locale si aprì facendo ondeggiare il cartellino *chiuso*
Luke alzò la testa, e incrociò lo sguardo di Lorelai..
Perchè? io proprio non capisco, io, pensavo che andasse tutto bene! Tu mi avevi fatto la proposta!! Insomma, non avrei mai pensato che te la prendessi tanto, cosa credevi che ognuno avrebbe continuato a vivere a casa propria e ci saremmo visti ogni tanto??! Perché? Perchè sei sempre così complicata.. io.. io.. vorrei soltanto capirti! pensò vedendola entrare
"Siamo chiusi." affermò rimettendosi a pulire la sedia
"Meglio così, non avrei gradito pubblico a questo spettacolo" affermò sistemando la borsetta sul tavolo dove lui stava lavorando.
"Non ho il biglietto."
"E' gratuito!"
L'uomo cambiò sedia.
"Luke, ti prego ascoltami!"
Ti scongiuro!! non lasciar perdere tutto ora, non lo fare, è tutto così difficile, dire certe cose, ma io, io le provo e voglio vivere con te!! devi solo darmi un'ultima possibilità e ascoltare.
"Perchè dovrei? Ho già sentito abbastanza!!" sbottò strofinando più forte
Era questo quello che temeva, che lui non volesse più ascoltarla, che a lui non interessasse più quello che aveva da dirgli.. e lo stomaco le si strinse..
"Ascoltami!!" deglutì "non capiterà spesso che io ti faccia un discorso del genere.."
"Dai, Sentiamo." disse appoggiandosi con un braccio al tavolino.
"Ora, ora sono pronta, sono pronta per sposarti, sono pronta per andare a vivere assieme, nella nostra casa. Mia.." sorrise "tua.." abbassò lo sguardo e trattenne il respiro "e sua!" disse toccandosi il ventre.

Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:56
 
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rieccomi.. questa puntata è un po' + breve perché è una sorta di passaggio.. ma dalla prox...... :rolleyes:





It feels right

"Co-cosa?" Chiese stranito sedendosi su l'unica sedia che ancora non aveva pulito.
Non poteva essere quello che aveva capito, no.
Eppure Lorelai aveva detto "e sua!" non c'erano altre spiegazioni.
Gli occhi gli si illuminarono.
Non aveva mai preso davvero in considerazione l'idea di avere dei figli.
Pensava che sarebbe stato lungi da lui cambiare pannollini e accompagnare alla recita scolastica, ma improvvisamente non gli parve poi così male.

"Aspettiamo un bambino, Luke!" disse Lorelai con gli occhi lucidi "Aspettiamo un bambino."
Pronunciando quella frase si rese finalemnte conto di quanto la rendesse felice quella scoperta. Di quanto inconsciamente lo desiderasse.
Ma l'espressione di Luke non prometteva nulla di buono, era così strana
Trattenne il fiato vedendolo scuotere la testa.
Lo osservò attentamente e vide spuntare sule sue labbra un sorriso.

Alzò lo sguardo sulla donna e per un istante notò quanto fosse radiosa.
Come aveva fatto a non accorgersi che aveva una luce in più il suo viso?
Ora era così palese.
"Quindi.." lasciò cadere la frase indicando con lo sguardo la sua pancia.
Lorelai annuì con un sorriso disegnato sulle labbra mal ferme per le lacrime che tratteneva a stento, allungò la propria mano verso quella di Luke, la afferrò con salda dolcezza e se la portò al ventre "E' qui."
"Nostro figlio!" concluse lui la frase

Lorelai e Luke erano a letto nell'appartamento di lui.
Lei con indosso la solita camicia si girò verso l'uomo e lo guardò a lungo.
"Che hai da guardare?" chiese
"Ero curiosa di vedere meglio mister simpatia!!" sogghignò "Sai una cosa?" aggiunse poi
"Cosa?"
"Ora dovremmo decidere una data, qualcosa di più ufficiale!"
"Si, hai ragione dovremmo."
"Una data che arrivi presto! O nessun abito da sposa decente mi entrerà più."
"Eh già, diventerai così grossa che dovremo allargare tutte le porte!!"
"Si e diventerò bruttissima"
"Così brutta che nessuno oserà più guardarti, ma io ti vorrò sposare lo stesso!" e si piegò leggermente a baciarla.
"Bè, a chi hai intenzione di chiedere di farti da testimone?"
"Non lo so."
"Ma è semplice la risposta!"
"Cosa?? No, non posso chiederlo a lui! ha fatto tanta fatica a venire per il matrimonio della madre figuriamoci cosa direbbe se dovese tornare in questo paesino che non sopporta per ME."
"Ma tu non ti esprimevi a monosillabe? O_o Comunque, tornando in argomento, ma tu devi chiederlo a lui!!!! e se solo osa provare a rifiutarsi vado io a prenderlo di persona e lo porto qui trascinandolo per un orecchio, anche se non credo ce ne sarà bisogno."
"Ma lui.."
"Niente ma, o preferisci chiederlo a che ne sò, Kirk? Taylor? TJ?"
"NO! Per l'amor del cielo. "
"E quindi?" :rolleyes:
"Ma, perchè ti interessi tanto? non mi pare che foste pappa e ciccia...."
"Mi interesso, perchè io, io.." abbassò lo sguardo ed inspirò "perchè, vedi, io ci tengo moltissimo a te e sò che tu ci tieni moltissimo a lui!" sorrise leggermente, non era esattamente quello che voleva dire, ma le usciva ancora così difficile dirlo.
"Anche io." non era esattamente quelo che avrebbe voluto sentirsi dire, ma capì che per lei era difficile "anche io ci tengo moltissimo a te" sorrise "sei un tesoro" e le sfiorò ancora le labbra.
"Allora? Prendi carta e penna, abbiamo una data da scegliere!"

Il giorno seguente, rimasto solo, decise di fare quella telefonata.
Quella telefonata che ancor prima di iniziare gli stava già facendo sudare le mani.
Prese il telefono, si sedette, compose il numero, fino alla fine con in testa l'idea di rimettere giù la cornetta, poi il telefono dall'altra parte cominciò a squillare, ormai era fatta.
"Pronto." la voce di Jess lo fece restare zitto per un attimo, era così tanto che non sentiva suo nipote e ora si stava accorgendo che gli mancava.




Per Commentare Qua

Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:56
 
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Missing him

"Pronto." Ripetè Jess dall'altro capo del telefono.
"Ciao." disse infine Luke.
Era così tanto tempo che non lo sentiva.
"Zio?" chiese perplesso.
Non erano soliti chiamarsi.
"Si." rispose piano.
"Cos'è successo?" Era strano che lo chiamasse.
"Perché dovrebbe essere successo qualcosa? Non posso chiamare mio nipote per sentire come sta?" chiese subito sulla difensiva.
Non voleva ammeterlo, ma aveva terribilmente paura che Jess rifiutasse.
"Sto bene, ciao." tagliò corto.
"Jess." era tanto che non diceva quel nome, in fondo. Chissà perché evitava sempre di pronunciarlo, anche quando si parlava di lui. "Quando ci siamo salutati l'ultima volta eri molto più cordiale."
"Forse la calzamaglia di TJ aveva dato alla testa anche a me." provò ad ironizzare. Gli spiaceva trattarlo male.
"A lui di sicuro." stette al gioco. Forse quello era l'unico modo. "Povera Liz."
Nessuno dei due sapeva più che aggiungere.
"Vedi effettivamente qualcosa è successo." affermò infine
"Si ci avessi scommesso dei soldi ora sarei ricco, ma vabbè." Sarcastico. Non ci poteva fare nulla.
"Io e Lorelai ci sposiamo."
"No, frena. Tu e Lorelai? Devo farti i miei complimenti. Ti sei svegliato prima del previsto! E dimmi, come glielo hai chiesto? Le hai nascosto l'anello nel cheeseburger?"
"Veramente me l'ha chiesto lei."
"Questa si che è bella!"
"C'è dell'altro."
"No, non dirmi che si è anche messa in ginocchio?"
"Spiritoso." Alzò gli occhi al cielo. Anche se non poteva vederelo, Jess sapeva che lo stava facendo. "Tu devi farmi da testimone."
"No."
"Cosa vorrebbe dire no?"
"No."
"Okay, vogliamo provare a cambiare parola?"
"No."
"Bene 'signorino No' e a chi dovrei chiederlo allora?"
"Questo non è un mio problema."
"Finalmente hai composto una frase."
"No."
"Ma ti diverti?"
"Bè, con l'ultimo si, mi sono divertito."
"Mi puoi spiegare perché non vuoi?"
"Perché non voglio tornare a Stars Hollow."
"Perché?"
"Luke."
"Jess."
Altro silenzio.
"Jess, è importante. E' importante per me. E' imporatnte per Lorelai."
"Oh, davvero? Cos'è ha consumato tutte le foto e ha deciso che vuole tirare le frecciette direttamente sull'originale?"
"Ma quali frecciette, Jess!"
"Non vorrai dirmi che d'improvviso si è innamorata di me? Sarebbe un colpo troppo basso, vi state per sposare!"
"Due giorni. Non dovrai stare di più."
"No."
"Jess, ti prego."
Ormai si era scoperto. Era vulnerabile. Si aspettava una battuta adesso e sarebbe crollato.
Ma non ebbe alcuna risposta.
"Potrai chiuderti in casa tutto il tempo. Tenere la musica a tutto volume. Se vuoi potrai anche non metterti al cravatta."
"Ok."
"E ti lascerò anche portarti dietro un libro così mentre il reverendo parlerà potrai leggere."
"Ok."
"Cosa?"
"Ok. La nuova parola magica!"
"Ok? Davvero?"
"No, scusa. Scherzavo!"
"Grazie Jess."
"E di che. Dovrò solamente mettermi una maschera e non uscire mai quando ci sarà il sole."
"Grazie. Davvero."
"Va bene ho capito. Ma basta ringraziarmi o potrei montarmi la testa."
"Sai un'altra cosa?"
"Cosa?"
"Lorelai è incinta."
"Congratulazioni zio, vai alla grande!"
"Già."
"Bè allora ci sentiamo."
"Si, ci sentiamo."
Misero giù.
Luke stava sorridendo.
 
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view post Posted on 8/5/2006, 15:05
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For and Against

"Eccoci arrivati, questa che avete davanti a voi è Casa Twickam."
"Come se non lo sapessimo già Taylor." disse Luke.
"Se ve la devo mostrare devo farlo per bene."
"Nessuno ti ha chiesto di farlo. Sei stato tu che ci hai voluto accompagnare!" gli ricordò l'uomo, mentre Lorelai di fianco a lui tratteneva a stento una risata.
"Oh, avete già finito? Mi era sembrato troppo poco caro quel biglietto!" disse Lorelai continuando a ridacchiare.
"Dunque se mi seguite vi faccio vedere l'interno."
"Ci sappiamo arrivare anche da soli dento."
"Bene, allora io vi lascio qua." affermò offeso.
"Era ora." aggiunse Luke riprendendo la mano di Lorelai.
Salirono lenti gli scalini.
Luke aprì la porta ed entrarono. Rimasero qualche istante inebetiti.
Era immensa quella casa. Luke subito buttò un occhio in direzione del buco fatto con la palla di cannone e vide che non c'era più. Per fortuna.
Avanzarono in silenzio.
"Però." disse a un certo punto Lorelai.
Ci aveva rifletutto. La sua reazione così strana all'anuncio dell'acquisto di quella casa, non era tanto per il fatto che era per loro, anche se inizialmente era il motivo più probabile, in realtà aveva sentito una fitta al cuore al pensiero di abbandonare la casa dov'era ora.
Era stato difficile lasciare l'Indipendence Inn, dove Rory aveva imparato a camminare e dove anche lei aveva imparato a stare in piedi da sola.
E ora le sembarva così impossibile lasciare quella casa dove la sua storia con Luke aveva mosso alcuni dei primi passi. E poi ogni volta che pensava al suo futuro con Luke faceva capolino il ricordo di quel sogno di tanto tempo addietro. Quello con i gemelli. Quello dove lei scendeva dalla sua camera e trovava Luke che nella sua cucina gli preparava una colazione e tentava di spacciargli un decaffeinato per caffè.
"Sei di poche parole oggi. Strano."
"E' che è così maestosa. Non sò che dire." Non voleva ferirlo. Lui ci aveva messo tanto impegno per riuscire a convincere Taylor a vendergliela. Era stato proprio quest'ultimo a raccontargli tutta la storia. Non voleva certo infrangergli così il sogno. Comunque avevano già litigato per quella casa e non voleva ripetere.
"Vuoi vedere il resto?"
"Certo." Sorrise.
Le fece fare un giro completo della casa. Era davvero grandissima.
Per tutto il tragitto lei non disse molto. Anche se cercò di essere il più cordiale possibile.
Luke capì che qualcosa non andava. Ma pensò e un po' sperò che fosse solo la gravidanza che la facesse parlare così poco, forse le nausee.

Rory stava rimuginando su tutte le cose che erano avvenute ultimamente.
Aveva fatto pace con sua madre e questa era la cosa che più la rendeva felice.
Lorelai si sarebbe presto sposata con Luke e anche questo la rendeva felice. Avrebbe anche avuto un figlio da lui e questo, avrebeb dovuto renderla felice, ma la lasciava ancora un po' stranita, probabilmente doveva solo metabolizzare meglio.
Sulal scrivania c'era un foglio bianco, in alto troneggiava la scritta YALE, nella parte sottostante era diviso a metà da una riga leggermente ricurva, a sinistra della quale c'era scritto PRO, mentre a destra CONTRO. Era ancora vuoto.
All'improvviso il suo cellulare prese a squillare.
Lo raccolse dalla borsa e guardò il numero. Era Logan.
Fece mente locale e si accorse che era molto tempo ormai che non lo sentiva, molto più di quanto ricordasse.
Non aveva avuto nè abbastanza voglia nè abbastanza tempo per chiamarlo e lui non aveva certo fatto il contrario.
Aprì lo sportellino.
"Ciao Scheggia."
"Ciao."
"Che fine hai fatto?"
"E tu?"
"Mio padre. Ha voluto che facessi cose per uno dei suoi giornali, non ricordo nemmeno quale. Chissene importa meno lo vedo meglio sto dopo come ti ha trattata."
"Capisco."
"Sei loquace oggi."
"Già."
"Sei ancora dai tuoi nonni? Potri venire a prenderti se ti va di fare un giro."
"No."
"Cosa vuol dire no? Rory insomma perché mi tratti così?"
"Non sto più dai miei nonni. Ho chiarito con mia madre e sono tornata da lei." Ogni secondo che passava al telefono con lui si accorgeva sempre di più che non le era imporatnto di non averlo sentito per tutti quei giorni. Si accorse che ora come ora non le andava di uscire con lui. Era anche colpa sua se aveva litigato con sua madre, no?"
"Quindi hai deciso di tornare a Yale!"
"No. Ho detto che ho chiarito con mia madre non che ho cambiato idea."
"Rory calmati."
"Calmati? Cosa? Perché dovrei calmarmi?"
"Perché nessuno ti ha morso."
"Volevi far ridere?"
"No."
"Ora sei tu quello di poche parole, se non sbaglio?"
"Perché sei così ostile? Cosa ti ho fatto?"
Rory non rispose. Non voleva sprecare fiato per rispondergli.
"Rory? Sei lì?"
"Si."
"Dai torna a Yale. Renderesti tutti più felici."
"Io non devo rendere nessuno felice. Tantomeno te." le uscì senza pensare. Avrebbe voluto pentirsene. Ma non ci riuscì. Perchè all'improvviso non ci teneva più così tanto ad andare d'accordo con lui. Aveva fatto tanto. Aveva trattato male anche sua madre per lui. Forse era proprio questo. Lei si era permsessa di chiudere il telefono a sua madre perché lui era arrivato a prenderla e lui non si era nemmeno degnato di dire che sue suo padre si sbagliava quando diceva che lei non aveva talento. O anche quando l'aveva portata a cena dagli Huntzberger non l'aveva difesa, l'aveva solo portata via, ma non difesa. Si forse era per quello. Forse era rinsavita. Cavolo per quello che gli aveva detto suo padre e grazie alla sua influenza era arrivata a rubare uno yatch. si, forse era rinsavita.
"Davvero? Sai una cosa? Di solito quando stai con una persona vorresti renderla felice."
"Be io no." fece una pausa "Forse non ha più senso che stiamo assieme."
"Cosa stai dicendo? Rory?"
"Che forse non dovremmo più vederci."
"Perché? Dimmi solo perché."
"Tuo padre, tuo nonno, sarebbero molto felici."
"Ma.." non lo lasciò finire
"E tu con loro." Terminò la telefonata.
Prese in mano la penna, le tolse il tappo e aggiunse qualcosa sotto la lista dei Contro. Logan.

Edited by la 4° Lorelai - 10/5/2006, 19:12
 
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Sono di nuovo qua, nonostante la scorsa puntata l'abbia postata soltanto l'altro ieri.. come regalo per tutti i JJ spoilerati.. sincermente io non so quanto possa essere utile, ma visto che è una puntata jj felice ho pensato che forse poteva aiutarvi almeno un pochettino, io lo faccio di cuore.

So che magari non siete dell'umore, ma se riuscite commentate per favore, se vi va anche la puntata vecchia visto che non avete detto nulla quando l'ho postata..








Ora vi lascio alla lettura.
Un bacione.
VVB.






Home


Luke era ai fornelli di casa di Lorelai e stava preparando la colazione.
Sistemò le frittelle su un piatto e le attorniò di ciambelle. Posò il piatto sul tavolo.
Poi prese un altro piatto dalla mensola e vi sistemo altrettante frittelle, attorniate da altrettante ciambelle, posò anche quel piatto sul tavolo. Prese dal frigo la spremuta e se ne versò un bicchiere. Lui aveva già mangiato. Stava per andare al locale.
"La colazione è in tavola." annunciò a gran voce.
Dal piano di sopra si sentirono dei passi e poi giù per le scale, quando finalmente fece il suo ingresso Lorelai avvolta in una vestaglia rosa, che si avvicinò all'uomo e lo baciò.
"Buongiorno." sussurrò lui.
Per risposta ebbe un mugugno. La mattina era sempre così.
Ad un certo punto la porta della stanza di Rory si aprì ed un bambino fece capolino da dietro. Avrà avuto all'incirca sette anni.
"Giorno." gli disse Luke vedendolo arrivare "Sua maestà e il principino sono serviti. Io devo andare a lavoro."
"Ciao Papà." disse il piccolo sedendosi a tavola per mangiare le prelibatezze che aveva nel piatto.
"Ciao Papà." ripetè piano Lorelai baciando Luke "Buona giornata."
Si diedero un altro bacio e poi lui uscì.

Luke si svegliò di soprassalto nel suo letto. Si voltò e vide Lorelai dormire.
La guardò a lungo. Era così bella anche mentre dormiva.
Aveva fatto un sogno. Un bel sogno. Era raro che sognasse. Almeno negli ultimi tempi.
La mente volò al pomeriggio di qualche giorno prima, quando erano andati a vedere casa Twickam.
Qualcosa gli passò per la testa.
Sì, Lorelai non era contenta di trasferirsi. Ora se ne rese realmente conto.
Si rese conto che anche lui in fondo non era così felice di lasciare la casa di Lorelai. In quella casa erano successe tante cose. Lui non lo dava a vedere, ma ci teneva a queste cose. Così come non aveva voluto cambiare il locale rispetto a come lo aveva lasciato suo padre, perché avrebbe dovuto far cambiare casa a Lorelai. Quel sogno era un segno. Loro avevano già una casa e a lui piaceva molto. Domani ne avrebbe parlato con lei.


Lorelai scese le scale ed entrò nel locale.
Si andò a sedere al bancone. Luke stava servendo due uomini.
"Ceaser, due insalate verdi e una prozione di patatine." urlò andando verso la donna.
"Ciao." disse vedendolo avvicinarsi.
"Ciao." la baciò lievemente "Ti sei svegliata."
"Prima o poi avrei dovuto farlo, altrimenti ci sarebbe stato da preoccuparsi, saresti scoppaito in lacrime e avresti chiuso il locale per lutto."
"Che disgrazia!"
"Hey. Il sarcasmo non ti si addice, uomo."
"Come vuoi. Donna."
"Ricominci?"
"Senti ti dovrei dire una cosa."
"Oh no. Non prima di avermi fatto un aflebo di caffè. Voglio essere lucida quando mi parlerai."
Luke prese la brocca e una tazza e gliela riempì colma di caffè nero.
"Ti ucciderà. Lo sai."
"Era di questo che volevi parlarmi? Sei un po' ripetitivo, sai?"
"No. Devo dirti un'altra cosa." disse abbassando leggermente il volume
"Oh, è un segreto? Non dovrai per caso confessarmi che lavori per la CIA, vero? E bada che non parlo dell'Associazione Interanzionale Cuochi."
"Credo che dovremmo restare a casa tua."
"Cosa vorresti dire?"
"A vivere, intendo. Niente casa Twickam. Mi sono accorto che non è adatta a noi."
"Come? Ma non ci tenevi tanto?"
"Si. Era un mio sogno in passato. Ma ora ho un nuovo sogno. Un sogno nostro. E direi che l'ambientazione più adatta è casa tua."
"Sei sicuro? Non vorrei che poi rimpiangessi.."
"Nessun rimpianto. Spero che per te vada bene."
"Io potrò accontentarmi." scherzò "Parlando seriamente, è davevro un sollievo. Casa Twickam è splendida, ma mi sembrava troppo enorme per noi e poi mi sarebbe mancata troppo la mia vecchia casa."
"Sono felice che ti faccia piacere."
"Luke?"
"Se è per Taylor ci penso io.." lo zittì
"Ti amo."
"..ad avvertirlo." rimase inebetito davanti a lei.
Aveva detto che lo amava? Davvero? Per qualche istante rimase ammutolito. Non sapeva più che rispondere. Era così, così bello. Si sentì riempito di un energia nuova, ma purtroppo la boca non rispondeva ai comandi.
Gli aveva detto che lo amava, finalmente c'era riuscita. si sentiva leggera, leggera. Si sentiva bene. Ci era voluto poco. Il tempo di pronunciare quell due piccole parole. Ci era riuscita. Si sentiva fiera.
"Anche io. Anche io Ti amo." disse alla fine, quando il suo cervello riprese finalmente il controllo sul suo corpo.
Ecco, ora si sentiva anche felice.



Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:57
 
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:rolleyes: :rolleyes:



Obviously

"Dobbiamo organizzare tutto prima che mia madre ci metta lo zampino."
"E' un bel problema. La nonna avrà già prenotato il palazzo reale e fatto costruire una macchina del tempo per far suonare Mozarth dal vivo. Probabilmente avrà già anche spedito gli inviti a Bush e famiglia."
"Sempre se verrà." Si stava per sposare con Luke ed era anche incinta, quanto di peggio poteva aspettarsi Emily Gilmore?
"Certo che verrà! E' da una vita che aspetta che ti sposi."
"Se voleva liberarsi di me bastava chiederlo!"
Sookie era rimasta in silenzio e quando le vide scoppiare a ridere non capì. Certe volte non le seguiva proprio.
"Al buffet ci penso io, vero?" chiese quando le due si calmarono.
"Ma certo, tesoro!"
"Bene, perché io ho già qualche idea strepitosa per la torta. Bianca. Guarnita di amarena. Tre piani. Ogni piano con una sua rifinitura. Crema, cioccolato, panna.." cominciò a descrivere chiudendo gli occhi per imamginarla.
"Sookie mi hai già fatto venire l'acquolina in bocca. Sei un genio. Tu ti occuperai del menu e nessuno ti potrà dire nulla o lo sbranerò io stessa."
"Grazie! Non è che avresti un foglio? Vorrei appuntarmi un paio di idee che mi sono venute per gli antipasti."
"Solo ricorda che non abbiamo molto tempo. Un mese e mezzo o poco più." le ricordò Lorelai sorridente.
"Bene" disse voltandosi verso la figlia "Ora dobbiamo pensare a tutto il resto."
"Ma poi voglio un premio." ridacchiò la ragazza
"Certo. Passiamo all'azione. Dunque per prima cosa dobbiamo trovare un vestito. IL vestito."
"Lunedì pomeriggio può andare bene? Andremo in giro per negozi e lo troveremo."
"Un pomeriggio? Ci vuole molto di più. Dobbiamo partire la mattina presto."
"Magari se ci accampassimo in uno dei negozi la sera prima sarebbe ancora meglio."
"Buona idea."
"Oh mio dio."
"Lunedì posso anche io" disse Sookie.
"Perfetto."
"Scusate tanto ma adesso dovrei proprio andare a casa. Martha e Davey sono là con Jackson e non mi fido a lasciarlo troppo solo con tutti e due i piccoli."
"Certo vai pure." Le disse Lroelai baciandola sulle guancie.
"Ciao Sookie." la salutò Rory con un abbraccio.
"Ciao ragazze." disse uscendo.
"Continuiamo. Dobbiamo scegliere il posto e affittarlo. Accordarci con il fioraio per i fiori. Dobbiamo scegliere la composizione del bouquet!"
"Lunedì passeremo anche da fioraio."
"Non penserai che basti un solo giorno per tutto? Spera di trovare l'abito lunedì così ci rimarrà il resto della settimana per le altre cose. Ma ne dubito."
"Di bene in meglio."
"Cos'altro? Bomboniere. Partecipazioni, quelle le affido a te." disse scossando el mani come per liberarsi di qualcosa "Il reverendo. Qualcuno dovrà celebrarle queste nozze. Dobbiamo trovare un reverendo. Tu mi devi organizzare la festa di addio al nubilato, bada che sia meglio della scorsa e soprattutto bada che non ci sia mia madre. Poi.."
"Ok, ok, ok. Calma. Una cosa per votla." La interruppe la figlia.
Lorelai la guardò di traverso.
"Alla festa ci penso io! Partecipazioni, anche. Intanto decidiamo il posto!"
"Se dici che è meglio così." disse fingendosi offesa.
"Dunque, pensa al matrimonio dei tuoi sogni."
"Bè intanto lo sposo era George, ma non si può avere tutto dalla vita." disse con tono melodrammatico. Rory la guardò storto.
"All'aperto. In un posto che mi ispiri ricordi. Tempo fa sognavo di farlo all'Indipendence Inn, sai?"
"Potresti farlo al Dragonfly. E' lì che vi siete scambiati il primo bacio."
"Già." non sembrava poi così convinta.
"Chiudi gli occhi."
"Si, che bello adoro le sorprese."
"Ma no, devi semplicemente pensare al posto più romantico per te e Luke. Che non sia il suo Locale sarebbe un po' problematico farci stare tutti gli invitati."
"Potremmo fare una cerimonia intima."
"Tu, Luke, il reverendo e tutta Stars Hollow che vi guarda dalle vetrate. Sarebbe stupendo."
"Mi distruggi un sogno così." mise il broncio.
"Su, chiudi gli occhi e pensa."
Lorelai seguì il consiglio. Stette qualche attimo in silenzio.
"Il gazebo." disse riaprendo gli occhi.
"Perfetto."
"Ora dobbiamo pensare ai fiori."
"Lunedì. Ora telefono a Taylor per accordarci per la piazza."
"Grazie."
Rory prese in amno il telefono e cominciò a comporre il numero.
"Oh, stavo per dimenticarlo. Rory vorresti essere la mai damigella d'onore?"
"Ma certo."
Si abbracciarono.
"Sappi che potrai farlo solo un'altra volta o sarai zitella a vita!"
"Me lo ricorderò."
"Dovrei chiedere a Luke di che colore crede di vestirsi Jess. Così sceglieremo un vestito del colore adatto!"
"Perché? Perché adatto?"
"Dovrete essere intonati tesoro. Lui sarà il testimone. Scusa ho scordato di dirtelo."
Rory rimase come senza fiato.
"Hey, piccola. Se non te la senti più può sempre essere Sookie d'onore."
"No." socsse leggermente la testa "No. Tu sei mia madre e voglio essere io. Voglio starti il più vicino possibile quel giorno ricordi? Voglio esserti di aiuto."
"Sei sicura?"
"Si, certo."
Rimasero pe qualche istante in silenzio.
"Quando? Quando arriverà?"
"Un paio di giorni prima della cerimonia. Ma non starà tanto. Credo partirà subito dopo."
"Capisco."

Jess.
Era ovvio.
Era ovvio che Luke avrebbe chiesto a Jess di fargli da testimone.
Un po' meno ovvio era che lui avesse accettato.
Ma in fondo perché non avrebeb dovuto farlo? Per lei?
Giusto. Era giusto che lo avesse fatto.
Per Luke. A Luke sarebbe dispiaciuto molto se lui non ci fosse stato.
A chi altri sarebbe dispiaciuto?
Non a lei. Non poteva essere. Lei lo aveva scacciato l'ultima volta.
"No. No. No. No. No."
"Rory, non dirmi no solo per farmi stare zitto." lei si fermò "Dillo solo se davvero non vuoi stare per sempre con me."
"No."
Silenzio.
Lui non aveva più aggiunto nulla. Si era voltato. Era uscito.

Da quella sera non aveva più sentito la sua voce. Nemmeno una volta.
Bè, cosa si aspettava? Che la chiamasse ogni sabato per sentire come stava?
Gli aveva pensato, questo si. Non lo aveva mai confessato a nessuno, però.
Così come non aveva raccontato di quell'ultimo incontro.
Era una cosa che aveva tenuta per se. Non sapeva perché non ne avesse mai parlato. Si er aconvinta che era stato per ricordarlo solo lei. Perché probabilmente non ci sarebbero stati altri momenti da sommarvi.
Ma ora un'idea le balenava in testa. E se lo avesse nascosto perché si sentiva in colpa?
No. Che sciocchezze andava pensando? Perché mai doveva sentirsi in colpa?
Gli aveva pensato, sì. Ma non aveva mai osato chiamarlo. Era ovvio che lui non lo avrebbe fatto. Ma avrebbe potuto tentare lei. Invece no. Ci aveva pensato. Basta. Bastava quello. Aveva Yale. Aveva Logan. Perché andare ad incasinarsi la vita, dinuovo?
Perché forse lei non voleva dirgli di no.
E se lei avesse accettato? Forse lui era cambiato davvero. Forse sarebbero potuti essere felici. Forse sarebbero stati davvero insieme per sempre.
Sogna. Diceva una vocina dentro di lei. Continua a sognare. Perché solo nei sogni potrebbe succedere una cosa del genere. Tu e Jess insieme e va tutto per il verso giusto. Sogna.
Ma no. Forse. Forse quella volta non era così. Forse sarebebro riusciti a far filare tutto dritto. Forse lui era davvero pronto. Ma forse era lei che non lo era. Già.
Lei.
 
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view post Posted on 26/5/2006, 19:12
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Strana la concomitanza con Say Something.. :cry: ma spero ve la godiate comunque.
Buona Lettura e Commentate please :fiori:




The Perfect Dress


"Credi di potercela fare?"
"Non lo so. Con tutto questo pizzo come si deve fare per muoversi? Potresti farmi un disegnino?"
"Si e poi magari ti scrivo anche una filastrocca."
"Acidella la ragazza." disse Lorelai uscendo dal camerino con addosso un vestito bianco perla, con la gonna a campanellino, tempestata di perline e un bustino tutto pizzi e merletti.
Erano davvero uscite la mattina presto e a Rory sembrava una cosa allucinante.
Sua madre era più pazza del solito e Sookie era dovuta restare cn i bambini.
Aveva già provato più o meno una decina di abiti. Troppo largo. Troppo lungo. Troppo corto. Troppo antico. Troppo bianco. E questo aveva troppo pizzo. Iniziava a dubitare che ne avrebbero trovato uno adatto.
Lorelai guiardò la figlia come se volesse fulminarla.
"Ho già capito." Respirò " Provane un'altro."
La donna ne prese uno dalla catasta di abiti sul mobiletto e lo portò nel camerino.
Dopo pochi istanti si sentì un terribile urlo.
Spostò la tenda.
"E questo cosa sarebbe?"
Chiese indicando l'enorme fiore applicato sulla scollatura.
"Ma dai non è così male." disse la ragazza cercando di non ridere.
"Ok lo compriamo per quando toccherà a te allora."
Rory strabuzzò gli occhi prese dalla massa un ennesimo vestito e lo porse alla madre.
Ritornò nel camerino.
"Mamma?"
Nessuna risposta.
Era già passato parecchio e ancora non usciva.
All'improvviso scostò la tenda. Senza parlare.
Era una visione celestiale.
Perfetto.
Era l'abito perfetto.
Si poteva notare anche dal sorriso che era nato sulle labbra di Lorelai.
Le calzava a pennello.
Il bianco panna le faceva risaltare gli occhi. Il bustino stretto contrastava con la gonna che andava via via allargandosi fino a sfociare in un lungo strscico candido. Sui fianchi aveva leggeri ricami, che addolcivano l'immagine senza caricarla troppo. Il bustino era decorato da semplici striscioline di pizzo, non troppo ingombranti. L'assenza delle bretelle dava un idea di leggerezza ancora maggiore. Sembrava fatto su misura per lei.
Le due si guardarono qualche istante negli occhi e annuirono commosse.
Non dissero nulla. Erano entrambe d'accordo e non c'era nulal da aggiungere.
Era l'abito perfetto.

"Passami la lista."
"Quella dei motivi per cui mi adori?"
"Si, proprio quella."
Lorelai diede il foglio alla figlia.
"Vediamo. Possiamo cancellare il vestito."
"Già." le si illuminò il viso.
"Poi anche i fiori, visto che dopo due ore e quaranta minuti sei riuscita a sceglierli. E anche le bomboniere. Per fortuna con quell eci hai messo meno."
"Da quando sei diventata così simpatica?"
"Direi che possiamo andare a casa ora."
"Si direi di si."
"Cinese?"
"Pizza?"
"No. Cinese!"
"No. Pizza!"
"Cinese e Pizza?"
"Andata."
"Tu vai a prendere da mangiare che io vado ad affittare un film?"
"Willy Wonka?"
"Di nuovo?"
"Si." Disse Lorelai imitando la voce di una bambina.
"Vada per Wonka."
"Ya ya."

Stavano guardando il film.
Il cinese era in frigorifero.
La pizza era già finita da un pezzo.
Anche i MarshMellow e tutto il resto era sulla buona strada.
Rory si era appisolata.
Lorelai si alzò piano da terra.
Salì le scale e si portò fino in camera.
Accese la luce.
Aprì l'armadio e lo vide.
Bianco.
Splendente.
Lo tirò fuori e se lo infilò.
Camminò a piedi scalzi fino allo specchio.
Si guardò e rimirò per qualche attimo.
Si sentiva felice.
Sfiorò la pancia.
Si sentiva tremendamente felicie e non vedeva l'ora che arrivasse il giorno fatidico. Tutti e due i giorni fatidici.
Si sistemò ancora la gonna. Fece qualche passo per veder muoversi lo strascico.
Immagino di andare verso Luke. Verso il gazebo. Passando in mezzo a tutti i suoi amici. Di sorridergli.
Questa volta sì.
Aveva voglia di provarsi il vestito tutte le sere.

Edited by la 4° Lorelai - 18/7/2006, 02:57
 
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