Titolo: Just the way you areAutore: La 4 LorelaiTipologia: FanfictionGenere: CanonParing: Lorelai e Luke, Jess e RoryStato: ConclusoCommenti: QuiBreve descrizione da parte dell autore:Dunque, non è propriamente la mia prima fanfiction, ma è un po' come se lo fosse, perchè ci ho investito tanto.
Ho iniziato a scriverla e a idearla ad agosto. E' una mia sesta serie.
Non contiene alcuno spoiler, è pura immaginazione.
Prima di postare vorrei ringraziare chi mi ha sostenuta quando pensavo di aver perso le idee e speri lo farà ancora.
Bene ora non mi resta che augurarvi buona lettura.
E' meglio se taglio corto perchè mi sta prendendo l'ansia e non vorrei arrivare a cambiare idea.
Spero che vi piaccia.^^
Luke, will you marry me?Non credeva alle sue orecchie.
Lorelai Gilmore gli aveva chiesto di sposarlo?
Avrebbe voluto tirarsi un pizzicotto, tanto per essere sicuro di essere sveglio.
La guardò attentamente, ma non riusciva a dire nulla. I suoi pensieri si erano affollati uno sull'altro, come se il semaforo fosse diventato improvvisamente rosso e tutti avessero frenato di colpo finendosi addosso.
Non riusciva a mettere assieme nessuna frase.
Eppure era quello che sognava da sempre, da più di otto anni, dalla prima volta che l'aveva sentita farneticare, dal primo sorriso che le aveva visto nascere sul volto, dal primo sorso di caffè che le aveva versato e che lei aveva bevuto con tanta avidità, il caffè più buono del paese lo aveva apostrofato. Era da quel primo giorno che l'amava e che sognava di poterla stringere e di poterle dire ti amo e di poterla guardare addormentarsi placidamente accanto a lui tutte le sere del resto della sua vita ed ora che lei aveva pronunciato quella semplice ma infinitamente importante domanda, lui non era riuscito a dire nulla.
Aprì la bocca per parlare, per dirle tutto quello che stava pensando, per dirle che era l'idea più bella che gli avesse mai sfiorato la mente e che avrebbe voluto prenderla in moglie anche in quell'istante, ma ne usci soltanto un "cosa?"
Lorelai abbassò lo sguardo sulle proprie mani.
Perché aveva risposto così? cosa significava? Lo sapeva che Luke era introverso e monosillabico, ma aveva sbagliato monosillabo.
Non era difficile. Doveva dire Si oppure No.
Un morso le strinse lo stomaco.
E se quello era il suo modo per dirle di no? Per dirle che era una pazza e che lui non era il tipo per sposarsi e mettere su una famiglia?
Scosse la testa.
Eppure lei ci aveva pensato bene, ne era sicura, mentre lui le aveva fatto tutto quel discorso su come riportare Rory a Yale, lei aveva analizzato ogni singolo particolare della loro storia, della loro vecchia amicizia, della loro complicità, lui era stato sempre accanto a lei in passato, nonstante i problemi che ci potevano essere, nonostante qualsiasi circostanza lui non era mai mancato.. lui era il suo punto di riferimento, il suo punto di appoggio, il suo punto di forza, era sempre stato li, vicino, in disparte quando lei voleva vivere la sua vita a modo suo, ma sempre pronto a darle una mano, una spalla e anche ora, mentre lei era in crisi, mentre sentiva crollarle addosso venti anni della sua vita, mentre sentiva fallire il suo piano per Rory, mentre sentiva scivolarle da sotto i piedi tutte le certezze e i sogni riposti su sua figlia, mentre sentiva che Rory stava facendo l'errore più grosso della sua vita e che lo stava facendo scegliendo di stare senza di lei, lui era lì, pronto a difenderla e ad aiutarla, pronto a starle vicino.
Lo aveva capito in quell'istante, Luke è l'uomo della sua vita, lui è l'unico con cui non avrà paura di condividere il proprio futuro, la propria casa, il proprio letto, il proprio armadio e il proprio cuore.
E quella domanda le era nata così spontanea e genuina.
Ccosì semplice e profonda.
Così vera.
E lui le aveva risposto con un "cosa?" che voleva dire? Perché non parlava più ora? Perchè stava li zitto a fissarla confuso?
In fondo era lui che le aveva mandato dei segnali, no? Quella frase sui bambini al Dragonfly doveva pur significare qualcosa!
Alzò lentamente lo sguardo, oramai lucido, lo guardò lentamente, passando dal cappellino che lei stessa gli aveva regalato per natale anni prima e che lui non aveva più osato cambiare. Passò ai suoi occhi, erano così maledettamente dolci! Abbassò lo sguardo sulle sue labbra, labbra che per anni non aveva mai notato o almeno non aveva mai ammesso di aver notato, quelle labbra che avrebbe voluto tanto baciare in quel momento, almeno sarebbe stato un gesto, un segno, labbra che continuavano a stare ferme senza emettere fiato.
Guardò l'ombra di barba che aveva sul viso, quando ancora erano amici gli diceva che doveva radersi più spesso o non avrebbe mai trovato una donna, eppure ora si meravigliava di quanto lo rendesse ancora più sexy. Guardò la sua camicia, una delle sue solite camicie di flanella, una stupida camicia di flanella, però a lui stava così maledettamente bene.
Trasse un profondo respiro.
Lei era sicura di quello che gli aveva chiesto, ne era sicura, questa volta non sarebbe scappata, non si sarebbe tirata in dietro, non avrebbe avuto paura,
questa volta era lei ad averlo chiesto.
Lo guardò ancora un istante e poi ripetè.
"Luke, mi vuoi sposare?" con il tono più tenero e vulnerabile che avesse mai usato all'interno di quel locale.
Luke la stava fissando intontito già da qualche attimo, non riusciva a capacitarsi che fosse vero, non riusciva a capacitarsi che dovesse risponderle, non riusciva a capacitarsi che quella fosse davvero Lorelai Gilmore, la sua Lorelai Gilmore,
già, perché ora era sua.
Quandò udì la sua voce ripetere quella breve e intensa domanda, qualcosa scattò dentro di lui, qualcosa che fino a quel momento era rimasto intorpidito, stordito, ammutolito.
La guardò e come se la stesse vedendo per la prima volta disse "Si!" e non aggiunse altro, come se racchiuso dentro quelle due minuscole lettere ci fosse tutto l'universo e non avesse bisogno di altre parole per essere spiegato.
Dopo aver ripetuto la frase si sentì improvvisamente stupida.
Perché l'ho ripetuta? lui aveva capito benissimo e non mi aveva rispoto, ora si che sono patetica, si disse.
Poi udì quel monosillabo, così diretto, così semplice, così schietto, lo guardò negli occhi e sentì che non poteva più trattentere le lacrime, sta vota era lei che era sorpresa.
Aveva detto si. Aveva detto si, non riusciva a pensare ad altro, ma poi qualcosa le fece tremare la voce. "Si?" chiese.
Luke guardò le lacrime scendere sul volto della donna, non capiva, erano lacrime di gioia? O più semplicemente si era pentita di averglielo chiesto? Poi sentì quella richiesta di conferma, quel sussurro e le si avvicinò,
voleva prenderle le mani, voleva abbracciarla, voleva baciarla, ma il suo corpo non rispondeva più, così si limitò a ripeterle dolcemente "Si Lorelai, voglio sposarti!"
Un sorriso esplose sulle labbra di Lorelai, cominciò a singhiozzare, oramai era andata in tilt, saltò al collo di Luke e lo strinse come se avesse paura che lui scappasse o che qualcuno la prendesse la portasse lontano da lui. Non voleva più lasciarlo, non voleva più che qualche dubbio o qualche idea si insinuasse tra di loro. "Oh che bello, che bello!" non riusciva più a dire altro.
Luke la vide sorridere e sorrise anche lui, l'adorava quando aveva quell'espressione, quando era felice, se la sentì saltare addosso, sentì che l'abbracciava e la strinse, come per paura che lei se ne andasse, come per paura che lei cambiasse idea.
Aveva i suoi capelli sul volto ed erano così morbidi.
Sentì le lacrime di Lorelai bagnarli il collo e la strinse ancora più forte e allo stesso tempo ancora più dolcemente.
Poi udì la sua voce, quella voce inconfondibile, ripetere "che bello" e in un sussurro quasi indecifrabile rispose "Già, è bellissimo!"
Lorelai si staccò da quella morsa, asciugandosi le guancie frettolosamente con il dorso della mano.
"Ricomponiamoci, sembra che sia esplosa una bomba." non riusciva proprio a stare senza il suo sarcasmo.
Luke non disse nulla, si limitò a tirare un po' la camicia.
"Direi che ora, posso andare a casa, giusto?" chiese quasi a se stessa, un po' titubante.
"Si, credo che sia tutto." mamma mia quanto era imbarazzato.
"Dunque, la borsa, la giacca, la testa, direi che ho preso tutto!"
"Già, pare proprio così!" disse strofinandosi le mani.
"Allora, io vado!" disse sposatandosi velocemente i capelli dietro l'orecchio
"Quindi sei sicura, non vuoi niente, un caffé?" non sapeva perché ma quasi aveva timore a lasciarle varcare quella porta, aveva timore ad andarsene a dormire da solo quella notte, anche perché, chi avrebbe dormito quella notte?
"No, no, meglio che vada. Ci vediamo.." disse lei aprendo la porta del locale
"Ci vediamo.." ripetè lui nascondendo le mani in tasca.
Uscì, ma prima di richiudere si voltò a commentare "Non sarà sempre così, vedrai!" e se ne andò.
Luke rimase per un po' a guardare la porta richiusasi dietro di lei e la sua sagoma che si allontanava.
Poi d'improvvisò pensò ad una cosa "Oh Mio Dio"
Uscì di corsa dal locale.
Edited by la 4° Lorelai - 29/12/2006, 00:50