| Questo revival per me è assolutamente inutile e assolutamente bellissimo.
Se c'è proprio una cosa che hanno fatto, è "cogliere l'essenza delle Gilmore", si è giocato con la nostalgia per sviluppare una storia fine a se stessa, per il puro scopo di farci rivivere quel micromondo che è Stars Hollow.
L'intenzione non era neanche quella di "quadrare il cerchio", piuttosto è proprio un estratto di 12 mesi della loro vita, ad un tot di tempo da quando le avevamo lasciate.
Non è stata data una "conclusione", ma perchè non era questo lo scopo (e non è questa la vita).
Farci vedere il successo di Rory con il libro sarebbe stata una conclusione, farci vedere Rory che finisce con Jess o chi altro sarebbe stata una conclusione, ma non era appunto questa l'intenzione.
Abbiamo visto 12 mesi a caso della loro vita, che per caso si sono conclusi con il matrimonio di Luke e Lorelai - anche se, anche lì, non abbiamo davvero visto il matrimonio ma la serie si conclude subito prima dei festeggiamenti.
Ai fini della storia è un revival che non ha dato niente di nuovo, o comunque non era un revival di cui c'era bisogno, in questo senso.
Ma ce n'era il bisogno perchè la serie non era finita bene, e perchè quella "bolla magica" che era Stars Hollow è un posto bellissimo e con personaggi bellissimi e il tutto andava ricordato e celebrato.
Questo il revival lo fa benissimo.
I personaggi sono ancora quelli, e ci sono praticamente tutti, e a me non ha mai dato la sensazione di essere una cosa forzata. Le storyline, sì, sono "banali" o comunque non ci sono grandi colpi di scena, ma è una storia che si sviluppa in modo molto naturale e secondo me va benissimo così.
Ogni personaggio ha avuto una sua evoluzione, e in soli quattro episodi, cosa che nelle ultime due (o tre) stagioni della serie non c'era assolutamente stata.
Io non sono mai stata una fan della Palladino, per me ha creato un mondo bellissimo e poi non è stato in grado di "mantenerlo" ad alti livelli, ma questo revival è un ottimo prodotto, e si vede che è stato "pensato" a lungo.
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